“PAOLO VIVE”: IL COMITATO “XIX LUGLIO RICORDA BORSELLINO CON DUE TEMI STRATEGICI PER LA CITTA’
Il corteo per ricordare il giudice ucciso dalla mafia, è ormai diventato un appuntamento fisso qui a Messina e quest’anno al centro dell’evento ci saranno: la battaglia contro la soppressione della Corte d’Appello e la riqualificazione del Tirone Non ci sentiamo minimante intaccati dalle dichiarazioni di Manfredi e Lucia Borsellino a proposito dell’antimafia di facciata, che organizza le commemorazioni in ricordo del giudice Borsellino solo per fare passerella. Noi ci siamo da 20 anni ed ogni anno cerchiamo di dare un significato concreto, con risvolti sul territorio, alle iniziative che organizziamo». Ferdinando Croce parla a nome del “Comitato “XIX Luglio” e si dice certo che le accuse lanciate nei giorni scorsi dai figli del magistrato fatto saltare in aria insieme alla scorta, il 19 luglio del 1992 fossero indirizzate a quei soggetti che solo recentemente hanno iniziato a commemorare il giudice Borsellino, e non certo a chi come loro ricorda ormai da 23 anni la strage di via D’Amelio. “Paolo Vive”, il corteo per ricordare il giudice ucciso dalla mafia, è ormai diventato un appuntamento fisso qui a Messina ed anche quest’anno il “Comitato “XIX Luglio” non ha voluto organizzare una semplice fiaccolata, ma ha messo al centro dell’evento due tematiche importanti per la città: la battaglia contro la soppressione della Corte d’Appello e la riqualificazione del Tirone. Le iniziative sono state illustrate nella Sala Ovale di Palazzo Zanca, alla presenza dei rappresentanti del Comitato “XIX Luglio” , del consigliere comunale Piero Adamo e del consigliere della IV Circoscrizione, Daniele Trevisano. Si inizierà venerdì 17 luglio quando a partire dalle 9 ci sarà la deposizione di un “cuscino di fiori” ai piedi dell’ “Albero Borsellino” in Piazza Pugliatti, piantato il 19 luglio 2007 a cura dell’Associazione Universitaria Atreju . Accanto all’ albero di ulivo è stato inaugurato un piccolo monumento con incisa la celebre frase di Borsellino sul rapporto tra la gioventù e la mafia: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente misteriosa mafia svanirà come un incubo”; La tradizionale fiaccolata-corteo si svolgerà domenica 19 luglio, con concentramento a Piazza del Popolo e partenza alle 20.30. Quest’anno, su decisione del Comitato Promotore, percorrerà le vie del borgo storico del Tirone (Via Macrì, Via degli Angeli e Via Pippo Romeo), con una breve sosta dinanzi ai luoghi della recente bonifica e proseguirà dalla Via Tommaso Cannizzaro, per poi concludersi nella Piazza del Palazzo di Giustizia. Ferdinando Croce e Piero Adamo hanno sottolineato che «per quest’anno è stato scelto per il corteo silenzioso un percorso altamente simbolico, figlio di due tematiche di scottante attualità». La prima, come detto,« è la ferma opposizione della intera Comunità messinese contro la paventata soppressione, per mano legislativa, della Corte di Appello di Messina». «Tale circostanza – ha spiegato il consigliere Adamo - finirebbe per ledere i diritti dei cittadini “che chiedono giustizia”, poiché sarebbero costretti a percorrere centinaia di chilometri per raggiungere Catania da Messina e dalla sua provincia e potrebbe di diventare un clamoroso assist alla criminalità organizzata, visto che con la soppressione della Corte d'Appello verrebbero soppresse anche la D.I.A., la D.D.A., il Tribunale di Sorveglianza etc., con buona pace della lotta alla mafia». La seconda tematica scelta riguarda la necessità che venga completato il risanamento, prima urbanistico e quindi sociale, di un borgo storico che sorge in pieno centro cittadino e tuttavia fin qui particolarmente degradato qual è il “Tirone”. «Proprio quest’anno – ha ricordato il consigliere della IV circoscrizione Trevisano è stata avviata la bonifica dalla discarica a cielo aperto che era stata inopinatamente realizzata, in quel borgo c’è ancora molto da fare per valorizzarlo come merita». (fonte: tempo stretto)
 
CONFCOMMERCIO PROPONE L’AZIONARIATO POPOLARE PER SALVARE L’ACR MESSINA
 
Presentato il progetto “MyMessina” come primo passo per il dopo-Lo Monaco. Giovanni Di Bartolo possibile “traghettatore” per una serie D ambiziosa. Scartata l’ipotesi ripescaggio in Lega Pro. Iniziano a manifestarsi i primi progetti alternativi a Lo Monaco per dare un futuro dell’Acr Messina: la Confcommercio ha presentato questa mattina l’iniziativa “MyMessina”, un progetto di azionariato popolare per una serie D ambiziosa. Escluso per il momento qualsiasi tentativo per ottenere il ripescaggio in Lega Pro: il versamento a fondo perduto di 500 mila euro è considerato infatti particolarmente oneroso dai promotori dell’iniziativa. L’unica strada percorribile per un immediato ritorno tra i professionisti resterebbe, dunque, quella della riammissione. Il presidente della Confcommercio Carmelo Picciotto ha illustrato questa mattina le linee guida del nuovo progetto: accanto a lui, in prima linea, il dirigente dell’Acr Giovanni Di Bartolo. “L’azionariato popolare è l’unica strada per rimettere in connessione la città con la sua squadra di calcio”, ha dichiarato Picciotto, “vogliamo riportare le famiglie allo stadio e creare un rinnovato spirito di appartenenza. La Confcommercio, in questo difficile momento, vuole farsi garante per valutare eventuali nuove forze imprenditoriali intenzionate a rilevare il Messina. In settimana i nostri consulenti prenderanno visione del bilancio della società. Siamo disponibili ad unire le forze anche con la cordata proposta dall’ex giallorosso Arturo Di Napoli”. Dello stesso avviso Giovanni Di Bartolo, chiamato a svolgere il ruolo di “traghettatore” per il dopo-Lo Monaco: “A breve potrebbe essere presentato anche il progetto tecnico per una serie D di buon livello. La rinascita del calcio cittadino passa dalla riqualificazione dello stadio “Giovanni Celeste”: il nostro obiettivo è quello di riportare il Messina a giocare nel suo storico impianto. Abbiamo già contattato un direttore sportivo ed alcuni giocatori. Ci aspettiamo una buona risposta da parte della città per iniziare con entusiasmo questa nuova avventura. Posso confermare che Lo Monaco, già intenzionato a lasciare il Messina dallo scorso mese di aprile, non rivestirà alcun ruolo all’interno della nuova società”. (fonte: tempo stretto - Domenico Colosi)