RISTRUTTURAZIONE IMMOBILI IN ITALIA: LE AGEVOLAZIONI FISCALI ANCHE PER I RESIDENTI ALL’ESTERO
È stato appena pubblicato un nuovo e interessante aggiornamento (Febbraio 2017) dell’Agenzia delle Entrate alla Guida ai benefici fiscali per gli interventi finalizzati al recupero del patrimonio edilizio ed agli adempimenti necessari per accedervi. La Guida 2017 è intitolata “Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali” ed è aggiornata con le ultimissime novità introdotte dalla Legge di stabilità per il 2017 (n. 232/2016). La normativa in questione si applica anche ai residenti all’estero proprietari di immobili in Italia i quali producono reddito tassabile in Italia e possono quindi usufruire delle eventuali detrazioni fiscali. Le agevolazioni si applicano agli interventi di efficienza energetica, interventi di ristrutturazione ed efficienza energetica e idrica ed interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili. In particolare, i contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni: 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2017, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare; 36%, con il limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare, delle somme che saranno spese dal 1° gennaio 2018. Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese. I lavori sulle unità immobiliari residenziali e sugli edifici residenziali per i quali spetta l’agevolazione fiscale includono tra l’altro: interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia. Nelle agevolazioni sono ricompresi inoltre anche gli interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (per “atti illeciti” si intendono quelli penalmente illeciti, per esempio, furto, aggressione, sequestro di persona e ogni altro reato la cui realizzazione comporti la lesione di diritti giuridicamente protetti); gli interventi finalizzati alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico; gli interventi effettuati per il conseguimento di risparmi energetici, con particolare riguardo all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia; gli interventi per l’adozione di misure antisismiche con particolare riguardo all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica; gli interventi di bonifica dall’amianto e di esecuzione di opere volte a evitare gli infortuni domestici; gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi; gli interventi relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali, anche a proprietà comune; i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche, aventi a oggetto ascensori e montacarichi (per esempio, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione). La Guida (consultabile sul sito dell’Agenzia delle Entrate) indica infine quali sono le modalità e le procedure da seguire per richiedere ed ottenere le suddette agevolazioni fiscali.