Con propria decisione, l’USEF ha inviato la propria adesione alla manifestazione contro l razzismo, promossa dal Comitato Promotore Nazionale, condividendo anche le decisioni che lo steso ha preso nella riunione tenuta a Roma il 19 luglio, che riportiamo di seguito. La lotta al razzismo, a tutti i razzismi, oggi più che mai diventa attuale e necessaria, alla luce dell’atteggiamento assunto dal governo, contro i ROM, i SINT, gli Zingari, non importa se anche di nazionalità italiana. Su questo tema e sul tema delle impronte digitali da prendere ai ragazzini, messo in atto dal Ministro Maroni, c’è stata e continua ad esserci la forte presa di posizione dell’opposizione,

 ma c’è stata anche la condanna netta da parte il Commissione Europea, che ha costretto il governo a fare marcia indietro, ed a decidere che per prendere le impronte occorre il consenso degli interessati o di chi esercita la paria podestà. Convinti come siamo della necessità di contrastare questa nuova ondata di razzismo, che non investe solo i ROM ed altri, ma che investe tutto quanto è diverso in Italia, a partire della netta distinzione che Bossi continua a fare tra Nord e Sud, abbiamo dato la nostraconvita adesione alla manifestazione e ci adopereremo per la buona riuscita della stessa. Riportiamo, come detto, qui di seguito i documenti approvati dal coordinamento nazionale ed inerenti la manifestazione nazionale del 4 ottobre prossimo, significando che il coordinamento ha convocato una nuova riunione di preparazione, da tenere il 13 settembre prossimo, per prendere in esame lo stato di avanzamento dei lavori di organizzazione e prendere le decisioni finali.

DOCUMENTI APPROVATI DALLA RIUNIONE DEL COMITATO PROMOTORE SVOLTASI IL 19 LUGLIO A ROMA

Mozione di sintesi della discussione La riunione del Comitato promotore del 19 luglio :

Rileva come i rinnovati attacchi razzisti del governo Berlusconi e delle giunte comunali – comprese quelle governate dal centro- sinistra – confermano e approfondiscano le ragioni che ci hanno spinto a convocare la manifestazione nazionale del 4 ottobre.

Confermano l’esigenza di ricostruire un tessuto di solidarietà e accoglienza contro tutte le espressioni di razzismo comprese quelle che si manifestano in settori della popolazione. Siamo per l’accoglienza e la libera circolazione contro tutte le misure repressive che si stanno attuando.

Considera fondamentale concepire la preparazione della manifestazione come una ripresa della iniziativa diretta e di protagonismo dal basso alternativa a tutte le logiche verticiste e burocratiche.

Ritiene iniziali e significative le reazioni di mobilitazione che si sono svolte su scala locale dal 5 al 12 luglio, considera positivamente la crescita delle adesioni alla manifestazione e si impegna ad approfondire e allargare questo processo unitario perciò fa appello a tutti gli antirazzisti, alle comunità immigrate, alle realtà del volontariato e dell’associazionismo,a tutte le persone amanti della libertà ad unirsi per rispondere unitariamente al razzismo.  

Considera significativa la nascita di nuovi comitati promotori su scala locale e si mette a disposizione di tutte le località per presentare le ragioni della manifestazione.

Decide

- di convocare la manifestazione nazionale con appuntamento alle ore 14,30 in Piazza Esedra a Roma che si concluderà con un comizio e un concerto finale. Di mettere in atto tutte le forme di pubblicizzazione per la preparazione della manifestazione attraverso un manifesto e un volantino nazionale. Approvata da tutti i partecipanti alla riunione

- Solidarietà con il popolo rom Il comitato promotore riunitosi il 19 luglio valuta gravissimi gli attacchi reiterati nei confronti del popolo rom, si impegna in tutte le realtà a sviluppare iniziative di solidarietà, accoglienza e di lotta contro tutti gli intenti repressivi da qualunque parte provengano. Approvata da tutti i partecipanti alla riunione

- Solidarietà con lo spazio sociale Libera Il comitato promotore della manifestazione antirazzista del 4 ottobre è solidale con lo spazio sociale Libera nella sua resistenza a un progetto di autodromo che distruggerà la qualità della vita di tutti, per gli affari di pochi. Approvata da tutti i partecipanti