(fonte aise)L’ON. FEDI (PD) SULLA FINANZIARIA: NON TAGLI MA FINE DELLE POLITICHE A FAVORE DELLE COMUNITÀ ITALIANE NEL MONDO/ I DATI CAPITOLO PER CAPITOLO -

"In sede di Comitato per gli italiani nel mondo della Commissione Affari esteri della Camera, in occasione dell’audizione sulle politiche a favore delle comunità italiane nel mondo, nel rispondere alla relazione del sottosegretario Mantica, ho sostenuto che "in qualità di componente della Camera dei deputati, quindi perfettamente consapevole del mio ruolo in questa sede, vorrei esprimere un giudizio politico molto negativo sui tagli". Ho dichiarato inoltre che "se da una parte continuiamo a parlare esclusivamente di tagli, che sono reali e concreti, e dall'altra parliamo di un miglioramento

 nella informatizzazione, di un miglioramento nei rapporti cittadino-Pubblica amministrazione, nella trasparenza amministrativa che si trasferisca automaticamente anche all'estero, ma se tutto questo non ha la stessa concretezza dei tagli e rimane solo una proposta virtuale, rischiamo di creare una situazione di disagio per tutti". Oggi abbiamo dati precisi sui tagli". È quanto annuncia Marco Fedi, deputato del Pd eletto in Australia e segretario della Commissione Esteri della Camera che, calcoli alla mano, in base alle cifre contenute nella Tabella 6 quantifica in 27 milioni 447 mila euro i fondi stanziati dalla Finanziaria per le politiche a favore degli italiani nel mondo, con tagli di 41 milioni 596 mila euro rispetto a quanto stabilito nella Finanziaria 2008. "Abbiamo oggi i dati precisi sui tagli proposti (dalla tabella 6 del Ministero degli Affari esteri) che – scrive Fedi – rappresenterebbero, ove confermati, l’annientamento del buon lavoro svolto nella trascorsa legislatura e la fine delle politiche a sostegno delle comunità italiane nel mondo". Eccoli del dettaglio: il capitolo 3153 sui contributi agli enti gestori dei corsi di lingua italiana nel mondo passerebbe da 34 milioni di euro a 14 milioni e 500 mila (meno 19 milioni 626 mila). Il contributo per l’assistenza diretta ai connazionali indigenti, capitolo 3121, da 28 milioni e 500 mila a 10 milioni e 777 mila (meno 17 milioni e 722 mila). Il capitolo 3105 per l’assistenza indiretta passa da 2 milioni e 274 mila a 1 milione (meno 1 milione e 274 mila). Il capitolo per le attività culturali, gestito dalla rete diplomatico-consolare, passa da 3 milioni e 450 mila a 996 mila (meno 2 milioni e 454 mila). Il contributo al Cgie passa da 2 milioni e 14 mila a 1 milione e 550 mila (meno 464 mila). Il contributo ai Comites passa da 3 milioni e 74 mila a 2 milioni e 540 mila (meno 534 mila). Il capitolo 3106 per le riunione dei Comitati dei presidenti subisce un taglio da 226 mila a 170 mila euro (meno 56 mila). Lo stanziamento complessivo previsto, per i capitoli per le comunità italiane nel mondo citati, è pari a 27 milioni 447 mila euro, i tagli ammonterebbero invece a 41 milioni 596 mila. Insieme ai colleghi eletti all’estero del Pd, giovedì scorso Fedi ha anche presentato un ordine del giorno sull’articolo 25-bis (semplificazione della gestione amministrativa e finanziaria delle rappresentanze diplomatiche e degli Uffici consolari (vedi AISE del 30 settembre h.17.05)) accolto come raccomandazione dal Governo nella stessa seduta. La presentazione dell’odg, spiega Fedi, deriva dalla considerazione che "la razionalizzazione della rete diplomatico-consolare ha prodotto situazioni di grave difficoltà. Non conosciamo, invece, i progetti, gli impegni e le iniziative tese a rendere efficace ed efficiente il sistema delle relazioni con gli utenti-cittadini dei servizi consolari. Non solo. A fronte dell’idea di razionalizzazione e semplificazione amministrativa – introdotta con il 25bis del 1441bis – abbiamo forti preoccupazioni sugli atti concreti – ministeriali e regolamentari – che daranno attuazione alle nuove procedure", ecco perché è stato presentato l’ordine del giorno che, spiega Fedi, "impegna il Governo ad informare tempestivamente il Parlamento sui passi successivi all’approvazione del decreto". Questo il testo dell’odg, così come modificato in corso di seduta. Accolto dal Governo come raccomandazione l’odg non è stato votato. "La Camera, premesso che: l'articolo 25-bis del disegno di legge in esame prevede misure per la semplificazione della gestione amministrativa e finanziaria delle rappresentanze diplomatiche e degli Uffici consolari; la semplificazione ed accelerazione dei procedimenti in materia di autonomia gestionale e finanziaria, insieme alle operazioni di semplificazione e razionalizzazione della struttura e della gestione del bilancio delle sedi all'estero, richiederanno un apposito regolamento emanato su proposta del Ministro degli affari esteri e del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e con il Ministro per la semplificazione normativa; è prevista l'abrogazione di specifiche norme relative alle gestione operativa delle sedi diplomatiche e consolari all'estero, in particolare: a) l'articolo 1, comma 15, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80; b) gli articoli 1, 3, 4, 8 e 9 del decreto legislativo 15 dicembre 2006, n. 307; c) l'articolo 75 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18, e successive modificazioni; d) i commi 1318, 1320 e 1321 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296; e) il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 2000, n. 120, e successive modificazioni, impegna il Governo ad informare il Parlamento e le Commissioni competenti su tutte le nuove disposizioni che il Ministero degli affari esteri si appresta ad emanare in ottemperanza alle norme sulla semplificazione amministrativa".