"Liberate Riina" è questo l'inquietante messaggio lasciato nella notte in via Antonio di Rudini a Palermo da uno o più sconosciuti tra le vetrate di un noto bar della zona. Con la vernice rossa e a caratteri cubitali ignoti nella notte hanno macchiato le pareti di uno dei palazzi di via Antonio di Rudinì, in zona stazione centrale, tra le vetrate del bar Paradise.

 Sono diverse le scritte, di cui due alquanto preoccupanti, una appunto sulla liberazione di Totò Riina dalle patrie galere, l'altra sull'eliminazione del 41 bis, anche se la prima parte del messaggio in qualche modo è stata cancellata sempre dalla stessa mano con la stessa vernice rossa

LE REAZIONI DAL MONDO POLITICO

FRANCESCO CASCIO, PRESIDENTE DELL'ARS

"È un grave gesto sul quale è importante che si faccia al più presto chiarezza. Episodi come questo oltre ad essere inquietanti offendono anche la città di Palermo, che ha intrapreso da tempo un virtuoso percorso di riscatto". Lo afferma il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Francesco Cascio commentando le scritte apparse oggi su un muro di Palermo che chiedono la scarcerazione del capomafia Totò Riina.

GIUSEPPE LUMIA (PD), COMPONENTE DELL'ANTIMAFIA

"Per una strana coincidenza queste scritte inquietanti sono apparse nello stesso giorno in cui si viene a sapere che uno dei figli di Riina ha 'miracolosamente' trovato un posto di lavoro in Lombardia". L'ha detto il senatore Giuseppe Lumia (Pd), componente dell'Antimafia, commentando le scritte riferite al boss corleonese apparse oggi sui muri di Palermo. "A questo - ha continuato - bisogna aggiungere l'allarme del pm Nino di Matteo sul pericolo che ci sia un ritorno di Cosa nostra ad azioni violente contro i magistrati di Palermo, minacciati ma non sotto protezione. Questi tre segnali devono far riaccendere l'attenzione sulle mosse di Cosa nostra, è ormai in carcere quasi tutto il vertice storico, e questo sta sicuramente portando a tensioni interne che possono trovare sfogo in direzioni diverse". "Mentre magistratura e forze dell'ordine riportano importanti successi - ha concluso - è determinante che anche la politica non faccia calare la tensione"

CARLO VIZZINI, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AFFARI COSTITUZIONALI

"Arresteremo anche voi e inaspriremo il 41 bis. Questa è l'unica risposta possibile a chi, nascondendo il volto, scrive questi messaggi devastanti anonimamente". Lo dice il senatore Carlo Vizzini, presidente della Commissione Affari costituzionali e componente della commissione Antimafia, in merito alle scritte apparse questa mattina su un muro di Palermo che chiedono la scarcerazione del capomafia Totò Riina. "Mi sembra un pessimo messaggio di una mafia alla ricerca di un nuovo capo ma rimpiange il vecchio - dice - sono scritte disperate alle quali risponderemo con le catture, le leggi e con le confische di tutti i beni dei mafiosi".