“Mezzora fa ho sentito il presidente Berlusconi che mi ha garantito l’interessamento del governo. E’ una notizia importante. Se lavoriamo insieme possiamo uscire da questo momento difficile”.

 Sono le parole del sindaco di Catania Raffaele Stancanelli in diretta televisiva in merito alla grave crisi economica ed allo spettro del dissesto che aleggiano su Palazzo degli Elefanti. Stamattina intanto sono continuate le proteste a piazza Duomo, per il mancato pagamento degli stipendi, delle cooperative e delle aziende di raccolta dei rifiuti, una protesta che ha mandato in tilt il traffico cittadino e con lanci di uova e cassonetti rovesciati. Nella caratteristica e storica piazza Carlo Alberto sono stati bruciati dei cumuli di rifiuti, tra la gente serpeggia lo scoramento, molte zone cittadine sono al buio e qualcuno, ironicamente, ha messo anche in vendita il “Liotru”, simbolo di Catania, su “E-bay”. Lo sciopero dei 440 netturbini della Dusty che vantano crediti per oltre 3 milioni, ai quali si sono aggiunti i 42 operai della Puntese, che assicura la manutenzione dei mezzi della nettezza urbana, un antipasto di quello che potrà accadere se entro il 30 settembre non arriveranno i soldi per ripianare i debiti degli ultimi tre bilanci, condizione posta dalla Cassa depositi e prestiti per dare il via libera alla ristrutturazione dei mutui e al piano di risanamento con le banche. Nel pomeriggio intanto il primo cittadino ha incontrato i parlamentari per sollecitare un fronte comune per uscire dall’emergenza e da un buco finanziario che pare ammontare a circa 450 milioni di euro. Intanto in città si tira a campare, il catanese non sa se continuare a sperare, se credere ad una difficile ripresa della città oppure prepararsi in fretta una valigia ed andarsene lontano, a cercare fortuna altrove. Povera Catania! (fonte cronaca oggi)