BOSS DEPRESSO: DAL 41 BIS AI 'DOMICILIARI'

(ANSA) - Il presunto boss Giacomo Maurizio Ieni, 52 anni, indicato come il capo della cosca mafiosa Pillera e' depresso e andra' ai domiciliari. Per questo lascera' il regime di 41 bis, anche se scontato nel centro clinico del carcere di Parma. Lo ha deciso il Tribunale di Catania, per 'gravi motivi di salute.Nella precedente udienza di uno stralcio del processo Atlantide,Ieni era scoppiato in lacrime davanti ai giudici sostenendo di 'essere fortemente depresso e di non riuscire a stare in carcere'.

NEONATI MORTI: DISPOSTA AUTOPSIA, INDAGATI MEDICI

(ANSA) - La Procura di Catania ha disposto l'autopsia sui quattro neonati morti in 72 ore nel reparto di ostetricia del Policlinico di Catania. I magistrati, come atto consequenziale, essendo l'esame autoptico un accertamento irripetibile, hanno iscritto nel registro i medici del reparto. Dalla Procura e' stato sottolineato che la procedura 'e' un atto dovuto e che allo stato non sono emersi collegamenti tra i 4 decessi'. Le indagini sono state affidate dai magistrati a carabinieri del Nas.

 ENZO BIANCO: “CATANIA POTREBBE DIVENTARE LA CITTA’ DEL SOLE”

CATANIA – “Ora che il dissesto sembra evitato, serve un piano serio e credibile per rilanciare l’attività del Comune e “salvare” le partecipate. Allo stesso tempo occorre riavviare un’azione politica che guardi al futuro della città: noi proponiamo di trasformare la via Etnea in un grande centro commerciale all’aperto, per contrastare gli ipermercati che stanno strangolando l’economia cittadina e di far diventare Catania la “Città del Sole”, promuovendo una grande operazione per la diffusione di pannelli solari e fotovoltaici in tutte le abitazioni”. Così Enzo Bianco (nella foto), nella conferenza stampa di stamattina alla presenza dei consiglieri comunali Carmelo Nicotra, Francesca Raciti, Carmelo Sofia, e Lanfranco Zappalà e del consigliere provinciale Giuseppe Galletta. ”Pochi giorni fa – ha detto Bianco - la Corte dei Conti ha affermato in sostanza che il Comune è riuscito ad evitare il dissesto finanziario, in base al decreto legge che ha autorizzato ad usare per la copertura dei disavanzi pregressi i 140 milioni che il Cipe ha assegnato a Catania. Voglio esprimere la mia soddisfazione per l’allontanarsi del rischio dissesto. Tutti noi consiglieri del Pd ci siamo adoperati perché a Catania fosse risparmiata quest’onta, senza però rinunciare a individuare le responsabilità, che devono essere accertate. Ma il dissesto l’avrebbero pagato solo i cittadini”. “La pronuncia della Corte dei Conti contiene però alcuni campanelli d’allarme che non vanno assolutamente sottovalutati - prosegue Bianco -. La situazione finanziaria del Comune resta estremamente preoccupante e non c’è un vero piano finanziario, serio e credibile. In primo luogo, manca un vero piano per le partecipate. Quello presentato dall’amministrazione è solo una ricognizione dell’esistente. La stessa Corte evidenzia come per la Multiservizi urgano interventi drastici per evitare il peggio, così come la questione dell’Amt va affrontata e risolta, innanzitutto rinnovandone il vertice, unico ad essere rimasto tale e quale dalla precedente amministrazione. La situazione è grave e serve un severo piano di rientro, che rimetta la municipalizzata in condizione di offrire un servizio efficiente”…. (fonte cronacaoggi)