TERREMOTO: SCOSSA IN PROVINCIA DI CATANIA, MAGNITUDO 2. 5

 (ANSA) - Una scossa sismica di magnitudo 2.5 e' stata avvertita dalla popolazione nella provincia di Catania. Le localita' prossime all'epicentro sono Macchia di Giarre, Sciara di S. Giovanni e Milo. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano danni a persone o cose.

CATANIA, 18 DISTRIBUTORI RAPINATI: ARRESTATI DUE GIOVANI

(Adnkronos) - I carabinieri di Acireale, in provincia di Catania, hanno arrestato una coppia di rapinatori entrambi pregiudicati. I due sono accusati di aver messo a segno almeno 18 tra rapine e tentate rapine a distributori di carburante lungo la strada statale 114 nonche' nella zona di Tremestieri Etneo, a Pedara, Acicatena e San Gregorio di Catania.

CATANIA – CONVEGNO CONFINDUSTRIA: INFRASTRUTTURE IN DRAMMATICO RITARDO

(ASCA) - ''C'e' un ritardo drammatico sulle infrastrutture, per le ferrovie, le strade, la logistica, le reti immateriali''. Lo ha affermato Ivan Lo Bello, presidente di Confindustria Sicilia, partecipando a Catania al convegno ''Infrastrutture e futuro: progetti e scenari di una terra che cambia'', organizzato dai Giovani di Ance Sicilia e Confindustria Sicilia, ricordando che ''in questi anni le risorse ordinarie e comunitarie sono state utilizzate per una miriade di interventi a pioggia piuttosto che concentrarle su pochi grandi progetti strategici. Il risultato e' che durante l'ultima programmazione comunitaria la Sicilia e' cresciuta meno del resto del Paese''. Lo Bello, come esempio, segnala che ''il Consorzio autostrade siciliane e' stato negli anni un luogo di malaffare e di interferenze politiche. Questo ha determinato inefficienze e opere obsolete. La presidente Valenti, da poco insediata, ha gia' subito diverse minacce. Se la politica pensa di continuare a governare il territorio con questi sistemi obsoleti, le infrastrutture difficilmente saranno realizzate''. ''I giovani imprenditori - sottolinea Lo Bello - lanciano proposte basate su un piano strategico. Serve, dunque, una rivisitazione complessiva dell'azione politica e dei suoi interventi, affinche' le risorse non siano piu' disperse e siano snellite le procedure burocratiche. La crisi richiede che sia cantierato tutto cio' che e' gia' finanziato, ma migliaia di investimenti pubblici e privati restano bloccati perche' la burocrazia o e' sorda o, come nel caso del servizio Via-Vas dell'assessorato regionale al Territorio, non ha assegnate le risorse umane per funzionare. Infine - conclude Lo Bello - servono meno leggi''.