Si è conclusa con l’ingresso del busto in Cattedrale, intorno alle 8.30, tra un bagno di folla, fede e devozione, la tanto attesa festa di Sant’Agata 2009. Dopo gli appassionati,

faticosi, attesi, vissuti, giorni del 2, 3 e 4 febbraio, ieri la Santa protettrice dei catanesi è stata in giro per il Centro storico, in serata è stata ammirata, pregata, applaudita in via Etnea, tra sacro e profano, tra odore di torrone e carne arrostita, tra pianti di bambini, commozione tra i più anziani e spintoni tra la folla. Gli attesi e caratteristici fuochi d’artificio di piazza Cavour si sono svolti in mattinata, intorno alle 5 e la Santa ha concluso il suo percorso col rientro in Cattedrale, come detto, intorno alle 8,30, in anticipo rispetto al solito in quanto per motivi di sicurezza, a causa della pioggia caduta e quindi dell’asfalto scivoloso, non è stata effettuata la classica Salita di San Giuliano. Le celebrazioni per la “Santuzza”, assistite dalle buone condizioni meteorologiche, sono filate lisce nei suoi tre giorni clou, il 3, il 4 ed 5 febbraio, accompagnate sempre da una folla spaventosa, sempre pronta a commuoversi davanti alla propria Patrona che sul proprio fercolo continua ad essere simbolo di sacrificio, di amore e giustizia, esempio di rettitudine e speranza per il futuro. Speranza di un futuro migliore, onestà e rettitudine, cose di cui hanno proprio bisogno i catanesi. Catania ha un legame indescrivibile con la sua Patrona, fatto non solo di impegno civile e religioso ma anche e soprattutto di devozione. La devozione, il rispetto, l’amore per Agata sono tali che è come se essa fosse sempre viva e presente tra i catanesi.(fonte cronacaoggi)