Rivedere le norme per la lotta contro il virus della “Tristezza” degli agrumi. Ne hanno discusso il 23 gennaio, a partire dalle ore 11, presso la presidenza della Facoltà

 di Agraria dell’Università di Catania (via Val di Savoia 5 - zona Cibali), gli assessori regionali all’Agricoltura di Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata e Campania. Oggetto del tavolo tecnico, convocato dal coordinatore della Commissione politiche agricole in Conferenza Stato-Regioni, Enzo Russo, e organizzato dall’assessore siciliano Giovanni La Via, è la revisione del decreto ministeriale del 1996. La Regione siciliana ha già presentato ufficialmente la proposta di modifica, scritta in collaborazione e d’intesa con alcune delle più importanti istituzioni siciliane di ricerca. “Cerchiamo - afferma l’assessore Giovanni La Via - una nuova strategia soft per approcciare una malattia che può infettare le piante di agrumi, ma può rimanere non visibile in molti casi e per interi decenni. Nei comprensori dove sono stati riscontrati ceppi ipovirulenti, si può procedere con una riconversione graduale degli impianti con l’impiego di portinnesti tolleranti, alternativi all’arancio amaro, imparando nel tempo a convivere con la malattia come avviene già in Spagna. Nell’interesse degli stessi agricoltori - conclude - è invece necessaria l’estirpazione dei ceppi più virulenti e pericolosi, che potrebbero far morire velocemente le piante”. (Fabio depasquale)