Abuso in concorso in atti d’ufficio. Questa l’accusa per la quale deve rispondere l’ex sindaco di Avola, Albino Di Giovanni, a carico del quale è stato chiesto dalla Procura di Siracusa

 il rinvio a giudizio insieme a due tecnici e a tre dipendenti del Comune di Avola. La vicenda è legata ad una serie di incarichi affidati a professionisti per la redazione di progetti per opere pubbliche realizzate negli anni scorsi nel centro avolese. La richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata dal procuratore aggiunto, Giuseppe Toscano, e trasmessa al Gup del tribunale, Vincenzo Panebianco, che ha fissato l’udienza preliminare per il 3 aprile prossimo. Oltre all’ex primo cittadino avolese, dovranno rispondere della stessa ipotesi di reato Gaetano Brex, nella qualità di dirigente dell’Ufficio Lavori pubblici ed Armando Caia, geometra presso lo stesso settore del municipio avolese, e i dipendenti comunali Pasqualino Gambuzza, Sebastiano Anselmo, Rodolfo Basile e Bruno Ventura. I fatti dei quali devono rendere conto gli indagati al cospetto del giudice per le udienze preliminari si riferisce ad un periodo compreso tra il 2003 ed il 2007, quando a capo dell’amministrazione comunale avolese era capeggiata da Albino Di Giovanni. Secondo quanto accertato dagli inqurenti, il sindaco avrebbe favorito la nomina di una serie di architetti ed ingegneri per mettere a frutto una serie di opere pubbliche. Sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Siracusa sono finite la progettazione dell’impianto di depurazione e delle fogne di Avola, il recupero e la messa in sicurezza del teatro comunale “Garibaldi”, il recupero di un immobile di proprietà del comune, sito in viale Mattarella, adibito a sede di un centro culturale, il consolidamento dell’immobile dell’ex mercato comunale, ed ancora la riqualificazione delle piazze Umberto primo, Trieste, Regina Elena e Teatro. (fonte libertà Sicilia F.N.)