(fonte aise) - Promuovere lo studio della lingua italiana tra le giovani generazioni di italoamericani, per rinsaldare il legame

 con la terra d’origine. Con questo obiettivo è nata, sotto l’egida dell’Anfe – Sicilia, l’associazione delle famiglie degli emigrati, la collaborazione tra la Regione Siciliana, l’Italian Language Foundation e la Columbus Citizen Foundation, che negli Stati Uniti si occupano della promozione della cultura italiana. Il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, e Luis Tallarini, presidente delle due associazioni italoamericane, hanno firmato a Catania un protocollo di intesa per la diffusione e lo studio della lingua italiana tra gli emigrati siciliani negli Stati Uniti. "Il 40 per cento degli emigrati italiani negli Stati Uniti è di origine siciliana, ma ha perso ogni contatto con la nostra terra", ha spiegato il presidente Lombardo. "C’è una grande richiesta di italiano, ma non esistono abbastanza insegnanti. Noi siamo pronti ad inviare in America un transatlantico di professori che possano insegnare la nostra lingua nei licei, come già avviene con il tedesco, il francese e lo spagnolo. E sono sicuro che avremo l’appoggio delle Università di Palermo e Catania". "Inoltre vorrei – ha affermato il presidente della Regione - che la prossima presenza della Sicilia negli Stati Uniti sia adeguatamente preparata: non è più tempo di peperoncini tipici e carretti siciliani, dobbiamo portare la nostra cultura, la musica dei teatri lirici, l’arte, tutte cose uniche al mondo". "I nipoti degli emigrati siciliani non hanno più alcun contatto con la terra d’origine dei nonni, non parlano la lingua, non sanno nulla dell’Italia", è intervenuto Luis Tallarini, presidente del Columbus Citizen Foundation e chairman dell’Italian Language foundation. "La lingua e la cultura italiane, tra l’altro molto apprezzate e non solo dai nostri compatrioti, non vengono insegnate nelle scuole. La loro diffusione sarà un punto di forza per raccogliere fondi nelle comunità di emigrati siculo americani e dar forza ad un progetto che vedrà insieme la Sicilia e i siciliani d’oltreoceano". Il protocollo nasce su proposta dell’Anfe Sicilia (Associazione Nazionale Famiglie Emigrati), che in questi giorni sta promuovendo a Palermo un convegno internazionale sull’associazionismo di terza generazione: "Memorie del futuro". (aise)