Milk drink, caramelle white rabbit, biscotti con tracce di “melamina”, confezioni di uova e verdure, bevande a base di latte e non solo,

 anche carni e pesce di origine asiatica in cattivo stato di conservazione e altri alimenti di origine e composizione sospetta. Queste le derrate alimentari scoperte dai Finanzieri di Catania, in collaborazione con i medici dell’AUSL 3 di Catania, all’interno di due minimarket gestiti da cinesi nella zona commerciale di Lineri-Misterbianco. La melamina è una sostanza chimica che normalmente dovrebbe essere utilizzata nella fabbricazione di colle o resine e che invece, è stata introdotta in alimenti molto diffusi, addirittura nel latte per neonati, scatenando un vero e proprio un allarme, giustificato dell’estrema pericolosità che ciò comporta. Nel corso dell’operazione, i Finanzieri in collaborazione con l'AUSL, hanno sequestrato, altresì, tutti gli alimenti che per caratteristiche o per il mancato rispetto di leggi specifiche, non possono essere distribuiti in Italia e prodotti alimentari cinesi lavorati ed etichettati come italiani. Tutti gli alimenti sequestrati erano custoditi, all’interno di scatoloni, in soffitte colme di sporcizia, polvere, insieme con prodotti a base di erba, tuberi, esposti agli agenti atmosferici e senza alcuna precauzione contro l’inquinamento di agenti atmosferici. I due cinesi denunciati non parlano l’italiano, ma esclusivamente la loro lingua. 886 kg. le derrate trovate all’interno dei due esercizi commerciali, privi di autorizzazioni sanitarie. I due soggetti, di etnia cinese, sono stati denunciati per frode alimentare. Analoga sorte è spettata a due catanesi, titolari di una ditta che produce mozzarella e preparati alimentari per pizzerie, la cui ubicazione è adiacente a quella dei due cinesi. I due soci, padre e figlio, sono stati sorpresi mentre preparavano mozzarella con burro ed altri preparati a base di latte, scaduti di validità da diversi anni, in parte tossici. A tradire i due soci sono state le buste del burro scaduto che i militari hanno rinvenuto dentro la spazzatura mentre gli impiegati stavano per gettarli. Così facendo i due rigarantivano una nuova vita commerciale a prodotti alimentari scaduti. Anche in questo caso sono stati sequestrati prodotti caseari scaduti di validità, cagliata, burro, grassi vegetali, caseina e carciofini, per un totale di 5.500 chili di prodotto. (fonte cronaca oggi)