Ci sono voluti dieci anni prima che lo spazio dove sorge la vecchia scuola G. Verga tornasse all’attenzione di chi di dovere, per tornare ad una nuova vita. Questo è quello che sta succedendo, dopo si sono superati tutti gli intoppi dovuti ad una pesante burocrazia

e ad una serie di inchieste alla ricerca del o dei responsabili. Finalmente, quello spazio tornerà a sentire gli schiamazzi gioiosi dei ragazzini che portano avanti il loro percorso scolastico che li preparerà alla vita che li aspetta. Quasi 5,5 milioni sono pronti per procedere all’abbattimento della vecchia scuola ed alla costruzione della nuova, con tutti gli accorgimenti di una costruzione moderna adatta alla funzione alla quale verrà addetta. C’è un solo problema: non ci sono più tanti bambini quanti ce ne potevano essere dieci anni fa. Comunque il Comune avrà la sua nuova scuola e quella discarica all’aperto piena di erbacce e di rifiuti diventerà un luogo di istruzione e di crescita dei nuovi italiani che verranno chiamati a gestire il futuro del nostro Paese. Ma non solo questo grande passo avanti si prepara a fare Serradifalco, un altro importante appuntamento attendo il Sud che oggi hanno l’opportunità di utilizzare i fondi dei recovery fund messi a disposizione dall’Europa, per favorire la ripresa dopo la pandemia che continua a mietere vittime. Il comune di Serradifalco ha firmato l’adesione alla “rete dei sindaci REDCOVERY SUD, che coinvolge le ANCI regionali di Sicilia, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Sardegna, Molise ed Abbruzzo. Una rete di comuni che reclamano civiltà e progresso e che puntano ad una ripresa economica che parta da un forte investimento nelle infrastrutture in modo da rendere più appetibili ad investimenti privati e pubblici queste regioni, iniziando quel riequilibrio economico che ha sempre visto diviso il Nord dal Sud e che ha visto prevalere sempre il Nord nei confronti di un Sud dove malaffare e corruzione sono sempre state remore per uno sviluppo del territorio impedendo di portare a termine tutta una serie di lavori cominciati e mai finiti. Avere messo assieme una rete che vede coinvolte parecchie centinaia di comuni, potrebbe essere un nuovo inizio quando la pandemia in corso ci restituirà la libertà di movimento a cui eravamo abituati. Possiamo concludere che questa è stata una settimana positiva per il nostro comune, che comincia a muovere passi avanti anche verso un nuovo assetto economico che potrebbe innescare quel nuovo sviluppo di cui abbiano tanto bisogno, dopo che l’industria mineraria ha dichiarato forfè per colpa di una politica cieca non rivolta allo sviluppo del territorio partendo dalle sue ricchezze naturali. Salvatore Augello 19 aprile 2021