“ABOLIAMO IL MODELLO DI REGIONE CENTRALISTA”

“Dobbiamo abolire il modello di ‘Regione centralista’ che prevede che tutto passi dal centro: dobbiamo assegnare compiti e responsabilità ai comuni e ai consorzi di comuni che dovranno sostituire le province”. Lo ha detto Antonello Cracolici, capogruppo Pd all’Ars, intervenendo ieri sera alla Festa Democratica di San Giuseppe Jato (Pa) ad un dibattito col presidente della Regione Raffaele Lombardo. “Dobbiamo anche rivedere – ha aggiunto Cracolici – i rapporti fra la Sicilia, lo Stato e l’Europa”. Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Lombardo: “Io andrei al voto anche fra sei mesi o un anno, ma non prima di aver realizzato quella che considero la madre di tutte le riforme, cioè la legge che comunemente viene definita di abolizione delle province, ma che io chiamo di decentramento dei poteri dalla regione agli enti locali”. Nel corso del confronto si è parlato anche di alleanze. “Sarebbe un delitto – ha detto Cracolici – ridurre questa esperienza di alleanza alla Regione a una logica del ‘giorno per giorno’. Dobbiamo rafforzarla e radicarla nei territori considerando che l’anno prossimo si voterà in circa 150 comuni siciliani. Se vogliamo superare definitivamente il modello del berlusconismo e del cuffarismo – ha aggiunto – dobbiamo andare oltre la logica del ‘pochi ma buoni’: serve un alleanza larga e sono convinto che molte posizioni espresse oggi anche da Idv e Sel alla vigilia del voto cambieranno. Se poi – ha concluso – qualcuno vuole restare solo a tutti i costi, auguri e figli maschi”. E Lombardo ha difeso l’alleanza con il Pd. “C’e’ chi, come qualche giornale, definisce questa esperienza della maggioranza che sostiene il mio Governo come innaturale convergenza ribaltonismo e convenienza – ha sottolineato il Governatore – la realtà è che questa alleanza si è costituita per portare avanti le riforme in Sicilia”. Sulle prospettive Lombardo non ha dubbi: “io punto e credo in questa alleanza, anche perchè altrimenti si ritorna alle condizioni precedenti. Ma questa alleanza dobbiamo dare una impronta autonomista, per potere così mandare al diavolo Roma di fronte a scelte che va contro gli interessi della Sicilia, a prescindere da chi sta al governo nazionale”.

I TESORI DI SICILIA IMPREZIOSISCONO IL MEETING DI RIMINI

PALERMO - Per la prima volta la Sicilia espone al meeting di Rimini alcuni tesori che appartengono al suo immenso patrimonio archeologico. Le tre teste imperiali ritrovate nel 2003 a Pantelleria hanno richiamato l'attenzione della enorme massa di visitatori - circa un milione di presenze - che per una settimana ha affollato gli stand della fiera. All'evento il Tgweb (www.regione.sicilia.it/tgweb) dedica uno speciale. La telecamera del magazine realizzato dall'Ufficio stampa della Regione ha accompagnato il presidente Raffaele Lombardo che, insieme all'assessore Sebastiano Missineo, ha inaugurato lo spazio espositivo riservato all'isola, visitando la mostra sui "150 anni di sussidiarieta' in Italia", che ha ospitato anche alcuni documenti inediti del "Fondo Ambrosini", che raccoglie le testimonianze, oggi custodite dalla facolta' di giurisprudenza di Palermo, dell'infaticabile lavoro svolto dal giurista siciliano per dar vita alla Costituzione italiana. Ma la rassegna riminese non e' solo dibattito e confronto politico: un ragazzo palermitano, grande appassionato di sport, ha saputo trovare i contatti giusti per avviare un'attivita' di lavoro al servizio dei giovani prendendo in gestione alcuni campi di calcetto. (PN)

MANOVRA:SICILIA FA SUA PARTE,ROMA COMPROMETTE SERVIZI AL CITTADINO

Roma - "Il Governo nazionale non vuol sentire: senza una riduzione dei tagli alle Regioni rischiano di essere pregiudicati i servizi essenziali ai cittadini, come i trasporti, l'assistenza sociale, la sanita' e gli investimenti." Lo dichiara Gaetano Armao, assessore dell'economia della Regione siciliana, al termine delle riunioni di oggi della Conferenza delle Regioni e del confronto con la Presidenza del Consiglio. "La Sicilia - continua l'Assessore - sta offrendo il suo contributo al risanamento del Paese - mentre a Roma si discute ancora -, partendo da tagli consistenti ai costi degli apparati istituzionali; il Governo Lombardo ha messo in atto un piano di risparmi senza precedenti da oltre 85 mlni di euro, una drastica riduzione del numero e dei costi delle societa' partecipate e delle strutture amministrative centrali e periferiche. Tuttavia il peso che le manovre nazionali impongono con riduzioni di spesa per oltre 1,2 mldi di euro annue alla Regione e' tale da imporre tagli ai trasferimenti agli enti locali, ai trasporti ed ai servizi essenziali ed agli investimenti, confermando che il Governo a trazione leghista - e purtroppo col sostegno di molti parlamentari eletti nella Regione-, vuol penalizzare soprattutto i siciliani." "Da settimane - conclude l'assessore Armao - denunciamo che, andato a binario morto, il federalismo fiscale, si e' avviato il federalismo del debito pubblico, che punta a farla pagare al Sud ed a questo la Regione dovra' reagire in sede politica ed istituzionale." ls/fi