CASO RUBY, PM: ''AD ARCORE UN BORDELLO PER COMPIACERE IL PREMIER''

Milano, (Adnkronos/Ign) - Rinvio a giudizio per Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti con l'accusa di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile. E' la richiesta fatta dai pm milanesi Antonio Sangermano e Pietro Forno al gup Maria Grazia Domanico nell'udienza preliminare a porte chiuse del Rubygate. "Abbiamo parlato di un sistema strutturato per fornire ragazze disponibile a prostituirsi", hanno dichiarato i pm. Anzi di un ''bordello'' ''organizzato per compiacere il premier''. Un sistema in cui ''ciascuno aveva un proprio ruolo''. Lele Mora era "l'arruolatore", il direttore del Tg4 era il "fidelizzatore" mentre Nicole Minette "si occupava dell'organizzazione logistica". Dichiarazioni ''senza fondamento'', ha commentato l'avvocato del premier Niccolò Ghedini. Anzi per l'avvocato sono ''in palese contrasto con la realtà ampiamente e puntualmente narrata da decine di persone che hanno affermato come mai siano avvenuti quei fatti indicati dalla procura. Si tratta quindi di una ricostruzione erronea che non resisterà al vaglio di un giudice super partes, che non potrà che riconoscere l'insussistenza dei fatti contestati". Dopo una lunga camera di consiglio, intanto, il gup Domanico ha accolto la costituzione di parte civile, come persone che hanno subito danni morali, patrimoniali e di immagine, di Ambra e Chiara, le due ragazze piemontesi finite in una delle serate organizzate per il premier a Villa San Martino. BENI CULTURALI: INTESA REGIONE-CESI PER PATRIMONIO ECCLESIASTICO PALERMO - L'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identita' siciliana, Sebastiano Missineo, Monsignor Domenico Mogavero, Vescovo delegato per i beni culturali ecclesiastici dalla Conferenza Episcopale Siciliana, il dirigente generale dei Beni culturali della Regione siciliana, Gesualdo Campo, e don Giovanni Accolla, direttore dell'Ufficio regionale per i beni culturali ecclesiali, firmeranno oggi - martedi' 28 giugno - l'accordo tra la Regione e la C.E.SI. per la tutela, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio culturale ecclesiastico siciliano. La conferenza stampa per illustrare i contenuti dell'intesa e la firma del protocollo sono fissati per oggi, alle ore 10.30, nei locali dell'assessorato regionale dei Beni culturali di via delle Croci 8, a Palermo.(fg/mav)

A BUDAPEST IL CONCERTO “LA MUSICA RACCONTA LA STORIA: RISORGIMENTO ITALIANO” OSPITE DELL’IIC GIOVEDÌ 30 GIUGNO L’ESAMBLE “I BRICCONCELLO”

BUDAPEST – L’Istituto Italiano di Cultura di Budapest ospiterà giovedì 30 giugno alle ore 18.30 il concerto del gruppo italiano “I Bricconcello”, composto da Patrizia Morandini (soprano), Leonardo De Lisi (tenore), Pierluigi Ruggiero (violoncello) e Andrea Baggioli (piano), musicisti che hanno all’attivo un’importante carriera artistica a livello internazionale. Il programma della serata intitolata “La musica racconta la storia: Risorgimento italiano”, a ingresso libero, prevede l’esecuzione di brani di G. Verdi, A. Piatti, G. Rossini, T. Marzano, V. Bellini, G. Donizetti, P. Mascagni e M. Novaro. L’Ensemble “I Bricconcello” inizia la sua storia artistica molto recentemente, in occasione di una registrazione discografica per la prestigiosa “Hungaroton” (aprile 2010), di liriche per canto, violoncello e pianoforte di Alfredo Piatti, uno dei più grandi virtuosi del violoncello dell’Ottocento in Italia (CD uscito nell’autunno del 2010). Nelle prossime stagioni concertistiche sarà ospite di importanti eventi in Italia e nel mondo con programmi dedicati alla vocalità cameristica italiana tra Otto e Novecento, recitals liederistici e con un programma assolutamente originale sul tema del Risorgimento italiano e dell’Unità d’Italia, in occasione delle celebrazioni per il 150° anniversario. (Inform)

MISS ITALIA NEL MONDO ALAIN DELON, CARLO CONTI E KASPAR CAPPARONI IN GIURIA - LA FINALE TRASMESSA LA SERA DEL 4 LUGLIO SU RAIUNO DAL LUNGOMARE DI REGGIO CALABRIA

ROMA - Gli attori Alain Delon e Kaspar Capparoni e il conduttore televisivo Carlo Conti faranno parte della giuria della finale di Miss Italia nel Mondo 2011 Per Capparoni, l’attore protagonista della serie tv “Rex” e vincitore dell’ultima edizione di “Ballando con le stelle”, è un debutto nei concorsi dei Mirigliani. Alain Delon è stato presidente della giuria che nel 1991 proclamò Miss Italia Martina Colombari, mentre Carlo Conti è un veterano della manifestazione, avendone presentate nove edizioni. Ospiti musicali saranno gli Hooverphonic, attualmente impegnati in un tour che segna un ritorno alle sonorità che li hanno portati al successo sin dal 1996, anno della loro formazione. Riconoscibili le influenze di artisti come Ennio Morricone e Burt Bacharach, con la voce di Noémie Wolfs. (Inform)

A TORINO LA PRESENTAZIONE DEL PRIMO DIZIONARIO DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA NEL MONDO IL CONSIGLIERE REGIONALE GIAMPIERO LEO SEGNALA L’INTERESSE DELLA REGIONE PIEMONTE PER LA PUBBLICAZIONE CURATA DA MINA CAPPUSSI E TIZIANA GRASSI

TORINO – La Regione Piemonte ha ospitato nei giorni scorsi presso le Officine Grandi Riparazioni, spazio dedicato ai festeggiamenti per i 150 anni di Unità d’Italia, il seminario “Proposta di un Lessico d’Emigrazione, il Primo Dizionario dell’Emigrazione Italiana”. Un’occasione in cui le giornaliste e studiose dell’emigrazione italiana Mina Cappussi e Tiziana Grassi Donat-Cattin hanno potuto presentare il loro progetto culturale ed editoriale, relativo alla pubblicazione del Primo Dizionario dell’Emigrazione Italiana, e verificare l’interessamento al progetto espresso per la Regione da Giampiero Leo, consigliere regionale. Erano presenti all’incontro, moderato dalla giornalista del quotidiano torinese La Stampa Elena Lisa e introdotto da Giampiero Leo, Maddalena Tirabassi, studiosa della materia, presidente di Centro studi AltreItalie e consulente scientifico di Esperienza Italia Torino 150, Paola Corti, docente di Storia Contemporanea all’Università di Torino, Flavia Cristaldi, docente di Geografia delle Migrazioni dell’Università Sapienza di Roma e Salvo Iavarone, presidente dell’Associazione Mezzogiorno e Futuro (Asmef). Nel corso del dibattito sono intervenuti, tra gli altri, Luciano Valente, esule istriano, che si è detto rincuorato dallo spazio riservato nell’opera alla vicenda dei profughi italiani dalla Dalmazia, Istria e Trieste e Carlo Di Giambattista, presidente della Famiglia Abruzzese e Molisana in Piemonte e Valle d’Aosta, che ha invitato le autrici ad una presentazione nel capoluogo sabaudo, dedicata in particolare agli emigrati delle due regioni. (Inform)

LAVORO: IL 42% DEGLI OCCUPATI NON SI SENTE AL SICURO

 (9Colonne) - Il 42% dei lavoratori dipendenti ritiene il proprio impiego poco o per niente sicuro, sia per gli scarsi segnali di ripresa che provengono dal mondo economico sia per il rischio di non vedersi rinnovare i contratti con cui sono attualmente impiegati. La preoccupazione aumenta per le donne e per i lavoratori "giovani". Nell'ultimo anno la percezione di insicurezza lavorativa si è amplificata per oltre il 60% dei lavoratori ed in sei aziende su dieci si è verificata una riduzione di "lavoro" in termini di taglio degli straordinari, riduzione di permessi/ferie ed in certi casi anche di riduzione del personale. Rispetto al 2009, il prolungarsi della crisi economica rende più difficile la possibilità di trovare una nuova occupazione, aumentando la percezione di un mercato del lavoro chiuso. Sono questi gli elementi principali emersi da un'indagine di Panel Data, l'istituto di sondaggi di Padova, su un campione di 800 lavoratori italiani. Il perpetuarsi della crisi economica continua a riflettersi sul lavoro. Le opinioni dei lavoratori intervistati sono un ulteriore campanello d'allarme: il 42% sente instabile il posto di lavoro che ricopre. Questa insicurezza sembra aver investito tutto il mondo lavorativo: se nel 2009 il 31,6% degli intervistati riteneva il proprio lavoro molto sicuro, oggi questa percentuale si è ridotta al 12,0%. A percepire una situazione di maggiore instabilità sono i giovani (18-34 anni) e le donne. Le motivazioni di chi sente poco o per niente sicuro il proprio posto di lavoro risiedono essenzialmente nella constatazione che l'azienda in cui sono impiegati opera in un mercato/settore che ancora stenta a ripartire (42,3%), a cui si aggiunge un 35% di occupati che temono che non possa venire confermato il contratto a termine con cui attualmente sono impiegati. (Caf - 24 giu)

ISTAT: A GIUGNO CALA LA FIDUCIA DEI CONSUMATORI

(NoveColonne ATG) Roma - L’Istat rende noto che a giugno l’indice del clima di fiducia dei consumatori cala a 105,8 da 106,5 di maggio. La flessione è dovuta al peggioramento delle opinioni relative al quadro personale e a quello corrente con i relativi indicatori che scendono, rispettivamente, da 121,5 a 120,1 e da 117,3 a 116,0. Salgono, per contro, gli indici relativi al quadro economico (da 77,8 a 78,5) e al clima futuro (da 93,1 a 93,7). Migliorano, in particolare, le previsioni sulla situazione economica del paese e le aspettative sull’evoluzione del mercato del lavoro, oltre ai giudizi sul bilancio finanziario della famiglia e alle attese a breve termine sulla situazione familiare. Diventano, invece, più negative le valutazioni presenti e future sul risparmio e i giudizi sulla convenienza all’acquisto di beni durevoli. Le intenzioni di acquisto di beni durevoli segnano un netto recupero. I giudizi sulla dinamica dei prezzi al consumo rimangono sostanzialmente stabili mentre le previsioni sull’evoluzione futura dell’inflazione registrano un calo rispetto al mese precedente. La fiducia peggiora, anche se con diversa intensità, in tutte le ripartizioni del Centro-nord, mentre migliora nel Mezzogiorno. Le valutazioni dei consumatori riguardo alla situazione economica corrente del paese segnano una stabilizzazione sui livelli di maggio (il saldo rimane invariato a -95); le risposte riguardanti l’evoluzione nei prossimi 12 mesi segnano, per contro, un miglioramento (il saldo sale da -47 a -43). Si ridimensionano le previsioni di incremento della disoccupazione, con un saldo delle risposte che scende da 80 a 77. Per quanto riguarda i prezzi, il saldo relativo all’andamento degli ultimi 12 mesi si mantiene sostanzialmente invariato (41 rispetto a 40 in maggio), mentre quello relativo alle previsioni per i prossimi 12 mesi cala da 7 a 3. A giugno i consumatori esprimono valutazioni discordanti circa la situazione economica della propria famiglia: il saldo dei giudizi scende lievemente (da -43 a -44), ma quello relativo alle attese registra un recupero (da -19 a -16); migliora anche il saldo dei giudizi sul bilancio finanziario della famiglia (da -2 a 1).