CGIE. MAGGIORANZA ARROGANTE SEGNA ALTRO PUNTO NEGATIVO VERSO ITALIANI ALL’ESTERO.

“La proposta di legge Tofani approvata oggi dal Senato segna un altro punto negativo di questa maggioranza nei confronti degli italiani all’estero”. È quanto dichiarano in una nota congiunta i responsabili nazionali per gli italiani nel mondo dei partiti dell’opposizione Aldo Di Biagio (FLI), Luca Cefisi (PSI), Eugenio Marino (PD), Ricardo Merlo (UDC), Niccolò Rinaldi (IDV), Guglielmo Zanetta (SEL). “Si tratta di un disegno di legge nato male – continua la nota – e che in alcuni punti mortifica le diverse rappresentanze democratiche e associative degli italiani all’estero, impedendo un rapporto costruttivo con le nostre comunità nel mondo”. “Questa maggioranza – proseguono i responsabili dell’opposizione – da tempo non più credibile presso gli italiani all’estero, ha comunque inflitto una legge di riforma istituzionale con soli 21 voti in più, dimostrando la sua arroganza nel non voler ascoltare né le opposizioni né le stesse istituzioni che vuole riformare, anche avendo numeri risicatissimi a sostegno delle proprie scelte”. “Ciò che auspichiamo oggi – concludono i responsabili dei partiti dell’opposizione – è che nel prosieguo dei lavori alla Camera si apra una vera fase di confronto tra i partiti e con i COMITES e il CGIE affinché si possa giungere a una riforma condivisa e utile agli italiani nel mondo”.

NGI INVITA A CELEBRARE CON LA MUSICA I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA

Le Nuove Generazioni di Origine Italiana, con il sostegno del Governo della Città di Buenos Aires, organizzano un concerto all’aria aperta, dove si presenteranno il cantautore italiano Marco Nodari e altre bande invitate. L’evento si festeggerà domenica 29 Maggio a partire dalle 14.00 nell’Anfiteatro della Costanera Sur. L’entrata sarà libera e gratuita. Buenos Aires, Maggio 2011.- La prossima domenica 29 di Maggio alle 14.00, cogliendo l’occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia, proclamata il 17 Marzo del 1861, le Nuove generazioni di Origine Italiana (NGI), con la collaborazione del Governo della Città di Buenos Aires, invitano la cittadinanza a partecipare ad un festival di musica all’aria aperta nell’Anfiteatro della Costanera Sur. L’entrata sarà libera e gratuita. Il gruppo delle NGI, che propone e organizza permanentemente attività per mantenere vivi i legami tra Italia e Argentina, ha organizzato uno spettacolo in cui si vedrà la presenza del cantautore italiano Marco Nodari, in tour nel nostro Paese per promuovere il suo primo album da solista titolato “Buonasera Signorina”, prodotto da “Canzoni buone come il pane”. Si tratta di canzoni classiche della musica italiana che, con una fusione di suoni, si incontrano con canzoni spagnole e altre inedite, tutte interpretate con l’elegante voce dell’artista. Inoltre si presenteranno: “I Cugini”, orchestra tradizionale, che utilizza ritmi e stili italiani e spagnoli, composta da giovani musicisti e cantanti. “Amaro Lucano”, banda che interpreta canzoni originali e di gruppi conosciuti in Italia, come i Negrita, Piero Pelú e Timoria. “Fiorella Acri” giovane cantante nata a Capri (Italia) che, in ogni show, coniuga radici mediterranee, latine e contemporanee. L’evento sará condotto dalla Dottoressa Bárbara Bonacín.

Data: 29 di Maggio de 2011 - Orario: 14.00 a 17.30 - Luogo: Anfiteatro de Costanera Sur – Av. Calabria y Rosario Vera Peñaloza - Entrata Libera e Gratuita.. Design: DIS Silvina Filippi

MAFIA: SOLIDARIETA' LOMBARDO E GOVERNO SICILIA A LUMIA E DI MATTEO

PALERMO - Il presidente della Regione siciliana Raffaele Lombardo e la giunta regionale di Governo esprimono la piena e convinta solidarieta' al sostituto procuratore Nino Di Matteo e al senatore del Pd Giuseppe Lumia. "E' orribile apprendere dalle parole di un collaboratore di giustizia la trama degli scellerati progetti di Cosa Nostra. Di fronte a questi scenari, deve prevalere l'irrinunciabile e doveroso senso di responsabilita' e unita' nella lotta alla mafia". "E' un episodio che sollecita tutti a non dimenticare - continua Lombardo - quanto sia alta la soglia di rischio per tutti coloro lottano per cambiare la nostra terra. Ogni minaccia, ogni progetto che colpisce figure quotidianamente impegnate contro i poteri criminali, esprime il tentativo di Cosa nostra di riorganizzarsi. Lo dobbiamo impedire". (pm)

SANITA': FORUM, SICILIA AL CENTRO DEI PROGETTI EUROMEDITERRANEI

PALERMO - Il direttore generale dei rapporti internazionali del Ministero della Salute, Giuseppe Ruocco, ha presentato i progetti euromediterranei e il ruolo che la Regione siciliana avra' nel loro sviluppo. Si tratta di programmi per l'attivazione di un registro dei tumori, lo sviluppo degli screening per le grandi patologie tumorali e la diagnosi precoce delle stesse, le patologie cardiovascolari e tutte le patologie da carenza, derivanti da incongrua alimentazione ivi comprese le patologie celiache. La Sicilia, insomma, diventa per la prima volta il reale e naturale tramite delle politiche nazionali e dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanita') verso i Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo. Il convegno, dal titolo 'Progetti euromediterranei e ruolo della Sicilia', inserito nell'ambito della giornata conclusiva del Forum del Mediterraneo di Palermo, ha visto il rilevante contributo dell'OMS attraverso la partecipazione di Andreas Ullrich (OMS Ginevra) e di Santino Severoni (OMS Copenaghen). Il dibattito e' stato arricchito dai contributi di Marialuisa Lavitrano, consulente per gli Affari internazionali del Ministero e di Pasqualino Rossi, dirigente del Ministero per i rapporti con l'UE. Hanno partecipato al dibattito anche autorevoli esponenti dei Ministeri della Salute di Algeria, Tunisia, Egitto e Francia che hanno sottolineato l'importante ruolo della Sicilia nell'ambito della sanita' del Mediterraneo. Molto apprezzata anche la relazione di Mohammed Bekkat Bercani, presidente dell'Ordine dei medici Algerino, che nella sessione dedicata alle malattie dei migranti nel bacino del Mediterraneo ha presentato una relazione sulla tubercolosi nell'area del Maghreb in rappresentanza del Conem, l'organizzazione che raggruppa gli Ordini dei medici dei Paesi del Mediterraneo. Era presente anche Salvatore Amato, presidente dell'Ordine dei Medici della Sicilia. (gm/mav)

BUCCHINO (PD): “MENTRE MIGLIORIAMO IL SERVIZIO DEI PASSAPORTI FACCIAMO FUNZIONARE I CENTRALINI TELEFONICI”

La richiesta di passaporto è uno dei sentieri spinosi che gli italiani all’estero devono percorrere per conseguire un loro diritto, non tanto per le procedure da seguire quanto per la difficoltà di avere appuntamenti certi e celeri da parte di quel che resta dei nostri consolati. L’obbligo stabilito a livello europeo della memorizzazione delle impronte digitali rende evidentemente tutto più complicato. Le lamentele che a tale riguardo riceviamo come parlamentari eletti all’estero, come si può immaginare, sono frequentissime. Per questo, assieme ai colleghi Porta, Garavini, Fedi e Farina, avevo presentato un’interrogazione nella quale chiedevo un quadro conoscitivo della situazione del rilascio dei passaporti nei vari paesi, la diffusione della prassi dei funzionari itineranti con il compito di raccogliere le impronte digitali nelle zone più lontane dei consolati più estesi e un più attivo coinvolgimento dei consoli onorari nei diversi passaggi di concessione dei documenti di riconoscimento. In una risposta finalmente ragionata e circostanziata, il Ministero degli Esteri fornisce alcuni elementi sui quali è utile ragionare. Per quanto riguarda i dati, è possibile reperirli per ciascun consolato sulle tabelle statistiche che il MAE pubblica sul suo sito web a fine di ogni anno. In ogni caso, il tempo medio di rilascio nelle 210 sedi all’estero è di 26 giorni, a fronte del limite di 30 giorni fissato dalla legge. Non siamo, dunque, fuori tempo massimo, ma nelle zone immediatamente a ridosso, anche per la fatica di avere i nulla osta dagli uffici delle questure, da poco finalmente dotati di posta elettronica certificata. La prassi di ricorrere al funzionario itinerante sembra poi avere dato buoni frutti, tanto è vero che il MAE si propone di estenderla dai 40 consolati attuali ad un numero maggiore, utilizzando alcune risorse destinate ai viaggi di servizio. E’ proprio quello che avevamo chiesto, ma l’esperienza ci ha abituati ad aspettare la verifica dei fatti prima di esprimere soddisfazione. Sul ricorso ai consoli onorari, invece, vengono opposte remore di carattere giuridico e di privacy, che non intendiamo sottovalutare. Ma la richiesta riguardava proprio la disponibilità a rivisitare i presupposti normativi di tale impiego che, vorrei dirlo ancora una volta, può avere una funzione utilissima in regime di vacche magre, come quello che stiamo attraversando. In conclusione, vorrei richiamare l’attenzione non sulle procedure adottate, dal momento che è condivisibile il proposito di fare un’istruttoria preventiva dei documenti prima dell’appuntamento conclusivo. La questione vera è che, dalle notizie che ci pervengono, non tutti i consolati si comportano allo stesso modo e che spesso i tentativi di contatto dei nostri concittadini con gli uffici si arenano di fronte a centralini muti, che sono diventati ormai il profilo fondamentale dell’amministrazione italiana all’estero per i nostri connazionali. Mentre si suona il violino del “consolato digitale”, sinceramente mi accontenterei che lo stridulo suono dei centralini telefonici ricevessero qualche risposta in più da parte di chi ha il dovere di darla. (On. Gino Bucchino)

“LA RIFORMA DI COMITES E CGIE VA PROFONDAMENTE CAMBIATA” I DEPUTATI DEL PD ALL’ESTERO CONFERMANO L’OPPOSIZIONE GIÀ ESPRESSA DAL GRUPPO DEL SENATO.

Non sono bastate le voci di dissenso provenienti da tutto il mondo dell’emigrazione e gli appelli al dialogo reiterati fino alle ultime ore per indurre la maggioranza al Senato e il governo a desistere dall’approvazione della cosiddetta riforma della rappresentanza degli italiani all’estero. La minaccia che ne deriva per il sistema di rappresentanza costruito nel corso di decenni di impegno democratico è seria, ma la ricomposizione unitaria delle forze di minoranza, che hanno espresso concordemente il loro no al provvedimento, rappresenta un elemento da non sottovalutare per il percorso futuro del provvedimento. La nostra posizione è stata chiara fin dal primo momento. Siamo contrari a questa legge perché riduce il numero dei COMITES sul territorio mentre vengono contemporaneamente tagliati i servizi consolari, non consente un’articolazione della rappresentanza nelle circoscrizioni maggiori, introduce il maggioritario che consegna la vita delle comunità in mano a pochi detentori di risorse e di potere, colpisce il mondo associativo e penalizza i patronati con l’introduzione di incompatibilità mirate, apre la porta alla frammentazione con l’abbassamento del numero delle firme richieste per la presentazione delle liste, affossa la positiva esperienza dei “Piani Paese”, trasforma il CGIE da organismo di rappresentanza nei confronti delle istituzioni italiane a organismo di coordinamento dell’intervento pubblico all’estero, esclude totalmente la rappresentanza sociale dall’assemblea generale interrompendo traumaticamente la funzione storica di ponte con le comunità che l’associazionismo nazionale e il mondo sindacale ha svolto e continua a svolgere. A causa di queste scelte e per l’atteggiamento di totale chiusura che Governo e maggioranza hanno ostentatamente tenuto, per la prima volta una legge di riforma della rappresentanza passa senza un ampio sostegno, anzi con una maggioranza di una ventina di voti, inferiore allo stesso schieramento maggioritario. Da questo atteggiamento politico e dalla coerenza di queste soluzioni con la devastazione del sistema di intervento pubblico verso le nostre comunità che si sta realizzando negli ultimi anni, appare evidente la volontà di emarginare e di isolare la comunità italiana nel mondo, che si tenta di ridurre a puro mercato commerciale di prodotti nazionali. Alla Camera il nostro impegno sarà fermissimo nel cercare di assicurare una duplice condizione: prestare ascolto sulle scelte di riforma alla voce e alle richieste dei COMITES, del CGIE e del mondo associativo e sindacale; fare in modo che il segno controriformistico della legge appena approvata al Senato sia profondamente cambiato e si arrivi a soluzioni costruttive e ampiamente condivise. Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci, Fabio Porta

ITALIAN EXPO 2011: DAL 3 GIUGNO A HOUSTON LA III EDIZIONE DELLA FIERA

HOUSTON - Gli houstoniani potranno visitare l’Italia e provare "La Dolce Vita" senza lasciare gli Stati Uniti grazie alla terza fiera annuale Italian Expo, che si svolgerà dal 3 al 5 giugno al George R. Brown Convention Center di Houston (Exhibit Hall D). Il tema di quest’anno punta ad attirare famiglie e turisti grazie all’ingresso gratuito per i bambini e ad un’offerta di attrazioni a costi competitivi. Le culture italiana e houstoniana si incontreranno in due competizioni, la prima tra otto giovani stilisti locali e la seconda tra alcuni dei migliori chef italiani di Houston che presenteranno il meglio della cucina italiana. Ogni competizione consentirà agli ospiti dell’Italian Expo di esprimere il loro voto in una divertente esperienza di interazione . "Gli americani apprezzano lo stile di vita italiano e, grazie all’Italian Expo, possono godere dei piaceri dell’Italia senza avere bisogno del passaporto", commenta Paolo Fronza, Direttore Esecutivo della Italy-America Chamber of Commerce of Texas, l’organismo che ospita questo evento annuale. L’Italian Expo mostra il meglio della produzione e della cultura italiane, ponendo l’accento in particolare su produzioni alimentari, vino, moda, prodotti per la casa, design, turismo, arti e intrattenimento. Nei suoi tre giorni di attività, l’Italian Expo ospiterà oltre 21,000 visitatori e 150 espositori italiani e statunitensi. Gli ospiti potranno assaggiare specialità gastronomiche nella Food and Wine Tasting Area sponsorizzata da Spec’s, con oltre trenta rivenditori di specialità ed i migliori ristoranti italiani di Houston. Saranno offerte diverse forme di intrattenimento, dalle sfilate di moda, alle esibizioni di danza, alle rappresentazioni musicali e ad un’area gioco interattiva per i bambini. Sarà possibile vedere in esposizione automobili di lusso e motociclette italiane, come Ferrari e Ducati. E gli ospiti potranno fare una ricca esperienza di shopping con una grande varietà di articoli italiani, quali borse di cuoio, gioielli e altri prodotti artigianali. (aise)