FINANZIARIA: CRACOLICI, DA DOMANI SI RIPARTE CON LE LEGGI DI RIFORMA

“Avremmo voluto maggiori contenuti, ma quando abbiamo capito che non c’erano le condizioni per andare avanti, abbiamo preferito varare una manovra tecnica. Da domani riprendiamo a lavorare alle leggi di riforma, con la consapevolezza di avere approvato una finanziaria snella e un bilancio più solido del passato”. Lo dice Antonello Cracolici, presidente del gruppo PD all’Ars, a proposito della manovra economica approvata a Sala d’Ercole. “Ripartiamo da un bilancio che taglia molti sprechi e risparmia 200 milioni, e anche la ‘tabella H’, che continua ad appassionare molti anche se formalmente non esiste più, quest’anno taglia cinque milioni di euro”. “Certo, bisogna dirlo con onestà: avremmo voluto una manovra più coraggiosa con misure straordinarie, anche per andare incontro alle aspettative che c’erano in particolare nelle imprese, fra gli artigiani, gli agricoltori e nelle categorie produttive, ma ci sono stati problemi politici e formali che avrebbero reso faticosissimo il percorso della manovra. Così abbiamo dovuto scegliere una strada: io ad una ‘finanziaria marmellata’, che magari sarebbe servita a qualche deputato, preferisco una finanziaria snella che serve alla Sicilia”. “Rispetto a quello che avevamo ipotizzato, è legittimo che qualcuno resti deluso ma, visto il clima che si era determinato, abbiamo evitato di trasformare l’aula in una babele ingestibile e la finanziaria in una manovra-arlecchino. E sia chiara una cosa: io non mi rassegno. Da domani si ricomincia a lavorare per cambiare la Regione con leggi di settore. E a questo proposito dico al governo che bisogna uscire dalla logica del fare una legge l’anno

BUCCHINO (PD): “LASCIARE GLI ITALIANI ALL’ESTERO FUORI DAL TEATRINO DELLA POLITICA”

Con il collega Antonio Razzi pensavo di avere in comune due cose, e non più di due: essere stato eletto nella Circoscrizione Estero, anche se in una ripartizione diversa dalla sua; essere stato oggetto di “attenzioni”, come diversi altri parlamentari, da parte di emissari berlusconiani che con “solidi” argomenti hanno cercato di rimettere in sesto i numeri di una maggioranza ridimensionata dalle defezioni finiane. Come ho avuto modo di dire qualche mese fa, ho rifiutato la ben incentivata etichetta di “responsabile” incollata sul raggruppamento dei fulminati sulla via di Damasco, lasciando al bell’Antonio il piacere delle sue gite fuoriporta. Prosit. Sulle colonne di un giornale di larga tiratura, ho scoperto ieri di avere in comune con lui una terza cosa: la titolarità di una proposta di legge che tende a esentare i connazionali all’estero dal pagamento dell’ICI sulla casa sfitta di proprietà in Italia. L’importante quotidiano non può fare a meno di ricordare che la sensibilità immobiliare di Razzi, associata ad un’altra sua viva inclinazione, quella finanziaria, è già venuta all’attenzione dell’opinione pubblica quando lui stesso ha parlato dell’acquisto dell’appartamento a Pescara e della fatica a farvi fronte. Facile la deduzione del giornale: dalle leggi ad personam a quelle pro domo sua. Non ricorrerò a mia volta al latinorum per fare illazioni di qualsiasi natura sulle ragioni che hanno indotto l’onorevole Razzi a presentare la sua proposta di legge sull’esenzione dall’ICI anche dei residenti all’estero. Devo rilevare, però, con crescente amarezza come le evoluzioni giudiziarie o parlamentari di alcuni eletti nella Circoscrizione Estero alla fine si traducano in veri e propri gavettoni pieni di incomprensioni e pregiudizi scagliati in modo indiscriminato sugli italiani all’estero. Con l’ulteriore conseguenza di banalizzare o stravolgere problemi reali che richiederebbero invece attenzione e approfondimento. Anche per questo danno d’immagine sinceri ringraziamenti ai Di Girolamo e ai Razzi di turno, e magari a qualche altro in arrivo sulle cronache giudiziarie. Per quanto riguarda l’ICI, è opportuno dire con chiarezza che ai danni degli italiani all’estero proprietari di una casa sfitta in Italia è stata commessa una discriminazione da quel governo Berlusconi che Razzi “responsabilmente” ha deciso di salvare. Essi, infatti, sono stati esclusi dall’esenzione, mentre nel ’93 erano stati assimilati per l’esenzione di base ai residenti in Italia. Eppure è noto a tutti che quella casa spesso è il riferimento più importante che gli emigrati hanno in Italia e che è costata anni di sacrifici e risparmio per realizzarla, conservarla e magari un giorno abitarla. Più di un anno fa ho presentato, assieme ai colleghi del PD eletti all’estero e ad altri deputati, una proposta di legge che tende a sanare questa discriminazione. Ora, i giochi di prestigio organizzati intorno a questo governo rischiano di deviare l’attenzione da queste e altre cose serie e di avvolgere l’immagine degli italiani all’estero di un velo di opportunismo e di privilegio. Con tutto il rispetto per i grandi canali di informazione, non ci sto. C’è un’altra rappresentanza che vuole parlare di problemi reali e di cose serie e oneste. Che bisogna fare per far arrivare in prima pagina gli italiani all’estero che lavorano seriamente e non svendono le loro convinzioni? (Gino Bucchino)

FINANZIARIA: LOMBARDO, CON SPESA A LIVELLI 2001 ORA VIA A RIFORME

"Col via libera del commissario dello Stato si ratifica l'approvazione di due strumenti contabili all'insegna del rigore e del contenimento della spesa. La manovra finanziaria si qualifica per la decisa azione di risanamento dei conti che non ha precedenti negli ultimi dieci anni" Lo dice il presidente della regione siciliana, Raffaele Lombardo. "La spesa (15.229 mn) - spiega Lombardo - in valore percentuale scende di quasi il 6,5% rispetto allo scorso anno (quando era 16.278 mn), e si attesta in termini quantitativi al livello piu' contenuto mai raggiunto dal 2001 (15.552 mn)". Il presidente della regione manifesta la sua soddisfazione: "perche' - spiega - avendo portato la spesa ai livelli del 2001 ora potremo affrontare con serenita' la stagione delle riforme, fondamentale per lo sviluppo e il rilancio dell'economia siciliana". (ss)

REGIONE: RICORDATO BONSIGNORE, DIRIGENTE UCCISO 21 ANNI FA

PALERMO - Si e' svolta stamattina presso l'assessorato regionale alle Attivita' Produttive una breve ma intensa cerimonia in ricordo di Giovanni Bonsignore, dirigente dell'assessorato alla Cooperazione ucciso 21 anni fa. La deposizione di una corona fiori dinanzi la lapide posta al piano terra dell'assessorato e' stata effettuata da Pietro Bellante - vice capo di gabinetto vicario in rappresentanza dell'assessore Marco Venturi, assente a causa di una improvvisa indisposizione. I presenti hanno osservato qualche minuto di silenzio prima dell'applauso in onore del dirigente morto per avere semplicemente svolto il proprio dovere con giudizio e rispetto delle regole. Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il fratello,la sorella e la nipote di Giovanni Bonsignore, il questore di Palermo, i vertici di carabinieri e guardia di finanza, il deputato Pd Pino Apprendi e tanti dipendenti dell'assessorato. (swp/ss)

L’ON. PORTA IN VISITA NELLO STATO DEL MATO GROSSO DEL SUD INSIEME AL CONSOLE GENERALE DI SAN PAOLO E ALLA DELEGAZIONE DI COMITES E CGIE

Caloroso incontro con il Governatore, Andrè Puccinelli, nato a Viareggio nel 1948; altri incontri con il Sindaco e gli imprenditori; inaugurata la nuova sede del Consolato onorario. L’On. Fabio Porta, parlamentare eletto nella Circoscrizione Estero e Presidente dell’Associazione di Amicizia Italia-Brasile ha partecipato alla missione di sistema organizzata congiuntamente dal Consolato e dal Comites per incontrare la nostra collettività e le autorità dello Stato brasiliano del Mato Grosso del Sud. Facevano parte della delegazione, tra gli altri, il Console Generale di San Paolo Mauro Marsili, la Presidente del Comites Rita Blasioli Costa, il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Attilio De Gasperis, il Direttore dell’Istituto per il Commercio Estero Giovanni Sacchi e il Consigliere del Cgie Antonio Laspro. Il primo e significativo incontro è stato con il capo del governo locale, Andrè Puccinelli, unico governatore brasiliano nato in Italia; Puccinelli, al suo secondo mandato alla guida di uno degli Stati leader della crescita economica brasiliana, è estremamente orgoglioso delle proprie origini e si è commosso ricordando le vicissitudini affrontate dalla sua famiglia quando, nei primi anni del dopoguerra, decise di trasferirsi nel lontano Brasile. L’Italia è il principale partner europeo del Mato Grosso del Sud; le linee strategiche di questo Stato brasiliano puntano a incrementare e incentivare questo rapporto, soprattutto nei settori dell’industria agro-alimentare e manifatturiera, del turismo e dell’energia. La delegazione è stata quindi ricevuta dal Sindaco di Campo Grande, capitale dello Stato; nel corso di questo incontro ci si è soffermati in particolare sulle iniziative previste per l’evento “Momento Italia-Brasile” e sul gemellaggio con la città di Torino. Dopo la visita alla sede della locale confindustria (la FIEMS) e all’Università Cattolica Don Bosco, dove sono state affrontate le tematiche relative agli investimenti economici da un lato e agli scambi con il mondo universitario dall’altro, è stata la volta dell’inaugurazione della nuova sede del Consolato onorario. Una confraternizzazione con una numerosa rappresentanza della collettività italiana residente a Campo Grande ha concluso l’intensa e produttiva giornata di lavoro.

CONVEGNO L’11 MAGGIO PROMOSSO DAL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI IDENTITÀ E INCONTRO: LE POLITICHE PUBBLICHE PER L’INTEGRAZIONE

ROMA – “Identità e incontro: le politiche pubbliche per l’integrazione”. E’ il titolo del convegno che si terrà l’11 maggio, ore 10, al Forum PA che si svolge alla Nuova Fiera di Roma (9-12 maggio). Il convegno si articolerà in due momenti: Il primo intervento sarà dedicato alle caratteristiche del mercato del lavoro degli immigrati. A seguire ci sarà un intervento sul Piano per l’integrazione nella sicurezza Identità e Incontro e una seconda parte dedicata a 4 testimonianze. La discussione si aprirà con un inquadramento del mercato del lavoro immigrato. Moderatore del convegno, Natale Forlani direttore della Direzione Generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Relatori: Paolo Feltrin, docente di Metodologia della Ricerca della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste; Vincenzo Cesareo, segretario generale della Fondazione Ismu. Testimonianze: Aldo Morrone, commissario straordinario Asl San Camillo/Forlanini; Gianromano Gnesotto, direttore Ufficio nazionale Immigrati e Profughi della Fondazione Migrantes); Antonio Russo, responsabile nazionale Area Immigrazione delle Acli; Edi Sommariva, direttore generale Fipe-Confcommercio; Eligio Grizzo, vice presidente della Provincia di Pordenone; Maria Silvia Olivieri, Servizio Centrale Sprar – Cittalia. Concluderà i lavori Sebastiano Musumeci, sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (http://iniziative.forumpa.it/expo11/convegni/identita-e-incontro-le-politiche-pubbliche-l-integrazione&gctrack=yes ) (Inform)

TAVOLA ROTONDA PROMOSSA DA ASSOCIAZIONE ALTRITALIA E VOLKSHOCHSCULE CITY WEST - COMMEMORATO A BERLINO L’ECCIDIO NAZISTA A SANT’ANNA DI STAZZEMA LAURA GARAVINI (PD): COLTIVARE LA MEMORIA, SEMPRE IN AGGUATO GERMI DELLA XENOFOBIA

BERLINO - “C’è ancora bisogno di coltivare la memoria, perché il germe del razzismo e della xenofobia è sempre in agguato. Paura, insicurezza, chiusura e negazione dei diritti costituiscono anche oggi il programma politico delle destre populiste e xenofobe.” Queste le parole pronunciate dalla deputata Pd eletta in Europa, Laura Garavini, alla commemorazione dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema che si è tenuta a Berlino sabato 7 maggio. La tavola rotonda, promossa dall’associazione ‘Altritalia’ e dalla ‘Volkshochscule City West’, è stata moderata da Gianfranco Ceccanei e da Günter Freier. Oltre a Laura Garavini - sono intervenuti il sopravvissuto alla strage Enrico Pieri, il sindaco di Stazzema, Michele Silicani, l’avvocato Gabriele Heinecke e il Capogruppo della Spd nel Parlamento berlinese, Michael Müller. In sala era presente anche Antonio Ceseri, sopravvissuto alla strage di Treuenbrietzen. “I germi dell'intolleranza alla base della feroce strage di Sant’Anna di Stazzema sono gli stessi – ha detto Garavini - che inducono le destre xenofobe in Europa ed in Italia a scagliarsi contro gli immigrati. Ecco perché è importante, oltre a tenere vivo il ricordo, fare quadrato attorno alla Costituzione per difendere le garanzie e i diritti fondamentali di tutti. Il Partito Democratico condanna ogni forma di discriminazione e chiede un grande sforzo per l’integrazione. Uno sforzo - che deve partire da una revisione della legge sulla cittadinanza e dall’introduzione del diritto di voto anche agli stranieri. Chi nasce in Italia è italiano! E chi lavora e paga le tasse come tutti gli altri, deve – ha concluso l’on. Laura Garavini - avere il diritto come tutti gli altri di scegliere chi andrà a governare i Comuni, le Provincie e le Regioni.”(Inform)