SICILIA:GIUNTA APPROVA 8 DDL PER RIFORME DI SETTORE

PALERMO - La giunta di governo della Regione siciliana, riunita a Palazzo dei Normanni sotto la presidenza di Raffaele Lombardo, dopo aver approvato le variazioni al bilancio necessarie per procedere al voto finale dell'Ars, giunto poco dopo le 23, ha proceduto all'approvazione di 8 ddl di riforma. Si tratta dei disegni di legge che contengono disposizioni per investimenti e sviluppo, di riforma dei contratti pubblici, di riordino nel settore agricolo e della pesca, di riordino dei consorzi ASI, di riforma del sistema della Formazione professionale, di riordino delle IPAB, disposizioni in materia di sistema di raccolta e ciclo dei rifiuti e di riordino del sistema delle partecipate. Queste leggi di riforma, come concordato con la Presidenza dell'Ars, avranno una corsia preferenziale nella definizione del calendario dei lavori d'aula. "Per la prima volta - commenta l'assessore all'Economia, Gaetano Armao, in Sicilia nascono i collegati alla finanziaria, una prassi consolidata a livello nazionale ma,fino ad ora, mai utilizzata in Sicilia". "Proseguiamo nel nostro impegno - conclude il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - sulla strada delle riforme riportando in aula quanto non si e' potuto affrontare in sede di discussione della legge finanziaria. Abbiamo immediatamente avviato il percorso di queste indispensabili norme sotto forma di leggi di settore. C'e' tutta l'intenzione e la determinazione di proseguire l'esperienza di buon governo fin qui portata avanti lungo questa strada, anche se irta di difficolta', che porta alle riforme". (mav/mpf)

LA CESSIONE DI NIZZA E SAVOIA ALLA FRANCIA: A TORINO LA PRESENTAZIONE DEGLI ATTI DEL CONVEGNO

TORINO - Il 10 maggio prossimo alla Biblioteca Nazionale di Torino, dalle 17.00, verranno presentati gli Atti del Convegno "La Cessione di Nizza e Savoia alla Francia – Riflessioni a 150 anni". L’iniziativa è stata organizzata nell’ambito de "Il Maggio dei Libri", a cura della Biblioteca Reale di Torino. Col trattato di Torino del 24 marzo 1860 fu sancita la cessione di Nizza e Savoia alla Francia da parte del Regno di Sardegna. Protagonisti principali, ciascuno con ruoli e intenti diversi e, in parte, divergenti, Vittorio Emanuele II, Camillo Benso di Cavour e Napoleone III. La storiografia si è spesso occupata della vicenda sia al di là, sia al di qua delle Alpi, all'insegna di un'informazione parziale e di una "ragion di Stato" che secondo molte voci ebbe la meglio sulla volontà e sui diritti dei cittadini, le scelte dei quali furono indirizzate e indotte di comune accordo con modalità che da più parti furono giudicate prevaricatorie, nonostante lo svolgimento di specifiche consultazioni plebiscitarie. Di questo si è parlato nel convegno svoltosi il 7 e 8 maggio 2010 a Cuneo e Torino, per iniziativa dell'Università della Terza Età - Coordinamento Regionale del Piemonte, col sostegno della Regione Piemonte, Città di Cuneo, Città di Torino, Centro Studi Piemontesi, Accademia Albertina di Belle Arti. Gli atti del convegno che verranno presentati la prossima settimana includono interessanti sintesi e chiavi di lettura non sempre scontate dei fatti. (aise)

RIFORMA COMITES CGIE/ SPI CGIL: APPRESENTANZA STRAVOLTA

ROMA - "Con una prassi diventata consuetudine anche con la proposta di legge sulla riorganizzazione dei Comites (Comitati degli Italiani all’Estero) e del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) sono state totalmente ignorate le osservazioni e gli emendamenti presentati a più riprese per arginare quello che si preannuncia come uno stravolgimento del loro ruolo e della loro rappresentatività". È quanto si legge nell’ultimo numero di "SpInternazionale", bollettino del sindacato dei pensionati della Cgil, in cui si commenta, tra l’altro, la riforma degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero. "In questi mesi – prosegue l’articolo – tutte le espressioni organizzate degli italiani all’estero, associazioni, patronati e sindacati, hanno preso duramente posizione contro il tentativo di trasformare i Comites in organismi sempre più lontani dalle loro collettività e sempre più subalterni alla logica delle forze politiche. La stessa realtà dei lavoratori frontalieri si troverebbe privata di ogni rappresentanza. Parallelamente il Cgie verrebbe svuotato di ogni funzione di rappresentanza generale e ridotto ad un ruolo puramente subalterno di consigliere del Governo e dei parlamentari, amputato dal contributo costruttivo che le associazioni, i patronati e le organizzazioni sindacali e politiche hanno messo in campo in questi anni". Per il sindacato, quindi, "c’è il serio rischio di una rottura del legame di fiducia con la nostra emigrazione, già costretta a subire con i tagli del Governo un vero e proprio smantellamento delle risorse destinate agli italiani all’estero. Anche lo Spi-Cgil – conclude l’articolo – è quindi fortemente impegnato con tutte le rappresentanze dell’emigrazione, nella promozione delle iniziative necessarie perché questa legge venga respinta o profondamente modificata". (aise)

IMMIGRAZIONEOGGI INCONTRA CLAUDIA GERINI, NERI MARCORÈ, NICCOLÒ FABI, PIETRO SERMONTI E VALERIO MASTANDREA, TESTIMONIAL PER IL DIRITTO ALLA CITTADINANZA DELLE SECONDE GENERAZIONI.

Un video realizzato in occasione dello spettacolo “Promessi Sposi... d’Italia. Questa cittadinanza s’ha da fare”, evento promosso dalla Rete G2 e Save the Children per sensibilizzare le istituzioni e la comunità civile sul diritto alla cittadinanza delle seconde generazioni. Sono oltre 900.000 i minori di seconda generazione nel nostro Paese di cui oltre mezzo milione nati in Italia. Ragazzi che padroneggiano la lingua, condividono le passioni, gli impegni e le aspettative dei loro coetanei e si sentono a tutti gli effetti “italiani”, cittadini di un Paese che, ciononostante, non riconosce loro il diritto alla piena cittadinanza. Per testimoniare il loro sentimento di appartenenza e per sensibilizzare le istituzioni e la comunità civile sulla necessità di rivedere le norme in materia di cittadinanza, lo scorso 16 marzo nel cuore di Roma, la Rete G2 e Save the Children hanno promosso l’evento “Promessi Sposi... d’Italia. Questa cittadinanza s’ha da fare”. Una iniziativa che, rientrando nell’ambito delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha portato in scena 40 ragazzi di seconda generazione insieme a numerosi esponenti della cultura e dello spettacolo, come Paola Pitagora, Remo Girone, Neri Marcorè, Claudia Gerini, Valerio Mastandrea, Niccolò Fabi, Claudio Santamaria e tanti altri, per una lettura a più voci dei passi più rappresentativi de I promessi sposi. 52 frammenti dell’opera manzoniana, che più di ogni altra ha contribuito ad unire tante generazioni di italiani e nuovi italiani, sono stati letti come una metafora di ciò che accade alle seconde generazioni in Italia: una promessa di matrimonio, un legame per la vita, quello fra i figli di immigrati e il nostro Paese, messo in pericolo da una legge che non consente alle seconde generazioni di sentirsi riconosciuti come cittadini da quella che considerano la loro patria. Il tutto accompagnato da intermezzi musicali e testimonianze di ragazzi di seconda generazione. L’evento ha rappresentato per ImmigrazioneOggi l’occasione per raccogliere le rivendicazioni di chi si adopera per il riconoscimento della cittadinanza ai minori stranieri e le riflessioni di alcuni artisti coinvolti nell’iniziativa. Tra i temi trattati: l’atteggiamento delle istituzioni italiane alla richiesta di una revisione delle norme sulla cittadinanza, il ruolo dei mass media, l’arricchimento culturale e artistico che i ragazzi di seconda generazione apportano al nostro Paese. Il video “Promessi Sposi… d’Italia. Questa cittadinanza s’ha da fare” contiene i contributi di Raffaela Milano, responsabile Programmi Italia-Europa di Save the Children; Ezequiel Iurcovich, Rete G2 - Seconde Generazioni; Claudia Gerini, Neri Marcorè, Niccolò Fabi, Pietro Sermonti e Valerio Mastandrea ed è visibile su www.immigrazioneoggi.it dal 2 maggio 2011 (Red.)

SICILIA MONDO – BARCELLONA: LA TRADIZIONE RISORGIMENTALE NEL RACCONTO DELLA FAMIGLIA PIRANDELLO

A Barcellona, in Spagna, nella storica dimora della “Casa degli Italiani”, frequentata da illustri personaggi come Guglielmo Marconi, Vittorio Emanuele Orlando e Luigi Pirandello, è stata celebrata il 24 e 25 marzo scorso, la ricorrenza dei 150 anni dell’Unità d’Italia, in un contesto culturale di eccezione, per la contemporanea inaugurazione de “I Pirandello”, mostra documentaria promossa e curata da Enzo Zappulla, Presidente dell’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano che con Sicilia Mondo promuove l’evento unitario d’Italia tra le comunità italiane che vivono all’estero, raccogliendo un successo indescrivibile. La iniziativa, portata anche a Barcellona, ha colto condivisioni e consensi da parte della neo Associazione di corregionali, aderente a Sicilia Mondo. La mostra è stata arricchita dalla relazione della studiosa Sarah Zappulla Muscarà sulla figura e l’opera di Stefano Pirandello, tema di ricerca, studio e di attualità sulla famiglia Pirandello. Non per niente erano presenti numerose autorità e personalità del mondo della cultura, fra cui Angelo Nicolini, Presidente del Comites, Joan de Sagarra, autorevole giornalista de “La Vanguardia”, l’italianista Assumpta Camps dell’Università di Barcellona, Maria Jesus Ivars e Pucci Giuffrida, tutti estimatori e divulgatori della cultura italiana e siciliana. La celebrazione dei 150 anni, con la presenza del Presidente di “Casa degli italiani” Giuseppe Meli ed il Vice Presidente Maurizio Bandettini, con la collaborazione di Alessandro Castro, studioso di letteratura, lingua e cultura del nostro Paese, ha avuto il suo momento magico allorché la Muscarà, nel corso della sua applauditissima relazione su “I Pirandello”, si è soffermata sulla tradizione patriottica amorevolmente coltivata dalla famiglia Pirandello, testimoniata dalla vicenda garibaldina allorché Rocco Ricci Gramitto (zio paterno) tolse “all’eroe dei due mondi”, ferito in Aspromonte, e poi sul celeberrimo stivale, donato in seguito a Stefano Pirandello senior che come un vero cimelio farà baciare ai figli il foro da cui stillò il prezioso sangue. Quindi il fratello di Rocco, Vincenzo, lo donerà al Museo del Risorgimento di Roma dove è attualmente custodito. Né meno sintomatiche sono le reminiscenze di Stefano Pirandello junior che soleva ricordare la nonna Caterina Ricci Gramitto, andata in sposa al nonno Stefano, intenta a cucire le bandiere che fecero la storia del nostro Risorgimento. Queste e numerose altre memorie sul Risorgimento di Stefano junior affiorano dalle pagine del suo “Timor sacro”, straordinario romanzo autobiografico curato dalla studiosa Sarah Zappulla Muscarà ed edito da Bompiani come “Tutto il teatro di Stefano Pirandello”( in collaborazione con Enzo Zappulla).. Luigi Pirandello è stato nel 1924 a Barcellona su invito di Josep Maria de Sagarra, autore della traduzione in lingua spagnola de “Il berretto a sonagli”. Tra l’altro, la tradizione risorgimentale si coglie a piene mani non solo attraverso avvertiti scrittori ma anche nei riferimenti del teatro siciliano.

SCUOLA: CENTORRINO,CONTRO TAGLI NECESSARIA MOBILITAZIONE NAZIONALE

PALERMO - Gli ulteriori tagli agli organici del personale della scuola pubblica siciliana e' stato l'argomento dell'incontro che si e' svolto questa mattina fra una delegazione della Cgil - scuola e il capo di gabinetto dell'assessorato regionale per l'Istruzione e la Formazione professionale, Nino Emanuele. La delegazione sindacale, rappresentata da Giusto Scozzaro e Michele Pagliaro, rispettivamente di Cgil di categoria e confederale, ha sollecitato una presa di posizione forte del governo regionale nei confronti dei tagli previsti dal ministro Gelmini, e di scelte politiche che vanno in direzione opposta a qualita' dei servizi scolastici, tempo pieno e diritto allo studio e a tutte le azioni che tendono alla precarizzazione dell'istruzione scolastica. Per fare il punto sulla questione, l'assessore regionale, Mario Centorrino ha convocato, nei prossimi giorni, un tavolo di confronto sull'offerta formativa in Sicilia, nel corso del quale saranno valutate le legittime rivendicazioni di operatori e docenti della scuola pubblica. "Auspico - ha detto Centorrino - una mobilitazione a livello nazionale sul tema, da parte di sindacati, partiti e associazioni di genitori, con la speranza di poter collegare la protesta della Sicilia ad altre azioni che si sviluppino in altre regioni del Sud". (mpf/mav)

RIFORMA COMITES CGIE/ SPI CGIL: APPRESENTANZA STRAVOLTA

ROMA - "Con una prassi diventata consuetudine anche con la proposta di legge sulla riorganizzazione dei Comites (Comitati degli Italiani all’Estero) e del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) sono state totalmente ignorate le osservazioni e gli emendamenti presentati a più riprese per arginare quello che si preannuncia come uno stravolgimento del loro ruolo e della loro rappresentatività". È quanto si legge nell’ultimo numero di "SpInternazionale", bollettino del sindacato dei pensionati della Cgil, in cui si commenta, tra l’altro, la riforma degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero. "In questi mesi – prosegue l’articolo – tutte le espressioni organizzate degli italiani all’estero, associazioni, patronati e sindacati, hanno preso duramente posizione contro il tentativo di trasformare i Comites in organismi sempre più lontani dalle loro collettività e sempre più subalterni alla logica delle forze politiche. La stessa realtà dei lavoratori frontalieri si troverebbe privata di ogni rappresentanza. Parallelamente il Cgie verrebbe svuotato di ogni funzione di rappresentanza generale e ridotto ad un ruolo puramente subalterno di consigliere del Governo e dei parlamentari, amputato dal contributo costruttivo che le associazioni, i patronati e le organizzazioni sindacali e politiche hanno messo in campo in questi anni". Per il sindacato, quindi, "c’è il serio rischio di una rottura del legame di fiducia con la nostra emigrazione, già costretta a subire con i tagli del Governo un vero e proprio smantellamento delle risorse destinate agli italiani all’estero. Anche lo Spi-Cgil – conclude l’articolo – è quindi fortemente impegnato con tutte le rappresentanze dell’emigrazione, nella promozione delle iniziative necessarie perché questa legge venga respinta o profondamente modificata". (aise)