MONTEZEMOLO: IMPRESE SOLE MA PAESE REALE PENSA AL BENE COMUNE NON AI PROPRI AFFARI

Roma - (Adnkronos) - ''C'è poca ironia da fare vista la situazione di mancata crescita e soprattutto di mancate iniziative di politica economica''. Luca Cordero di Montezemolo risponde così, indirettamente, alla battuta di ieri del ministro dell'Economia Giulio Tremonti sulla solitudine delle imprese 'durata pochi giorni'. ''Meglio metterci tutti a fare meno battute e con più impegno per cercare di ottenere maggiori risultati'', aggiunge ribadendo di ''condividere pienamente'' l'appello del leader di Confindustria Emma Marcegaglia sulla solitudine delle imprese. Ma per fortuna, afferma il presidente Ferrari mandando una stoccata all'intera classe dirigente: ''C'è un Paese reale che ha voglia di fare, ha voglia di occuparsi del bene comune e non solo degli affari propri''. ''A me piace vedere - sottolinea l'ex leader di Confindustria - che c'è un Paese reale che sta reagendo, che si sta dando da fare; li chiamo gli italiani ignoti che sono la grande forza di questo Paese malgrado una politica sempre più lontana dai problemi veri'', aggiunge. ''Una politica lontana dalle esigenze vere e anche da scelte coraggiose che bisogna assolutamente fare per guardare al futuro a cominciare dal non trascurare la ricerca'', conclude. "Tagliare in ricerca è gravissimo, scandaloso e masochistico: vuol dire non avere a cuore il futuro del Paese. Io taglierei altro: milioni di Cda che servono solo a piazzare politici trombati coi nostri soldi", attacca ricordando che "siamo il Paese che in Europa investe meno in ricerca e abbiamo grandi cervelli che lavorano all'estero. Non sento più parlare di tagli alle inefficienze, ma tagliare in ricerca vuol dire compromettere il futuro. Quando la politica darà il buon esempio - conclude - ne riparleremo". ''Sento parlare di tagli da tutte le parti - incalza - meno che nella politica. Ed è inutile che qualche ministro che fa tagli trasversali e non con il laser, se la prenda''. E a chi prende questi suoi interventi come a un chiaro segnale per un suo prossimo impegno in politica Montezemolo replica con una battuta: "Viviamo in un Paese strano, in cui la classe politica ritiene di essere l'unica autorizzata a parlare di cose pubbliche. Ti dicono: se vuoi farlo, scendi in politica. Io scendo nei parchi".

FORMAZIONE: FIRMATO ACCORDO QUADRO REGIONE - SINDACATI

PALERMO - "Quella di oggi rappresenta una svolta importante nel settore della formazione professionale in Sicilia. Un grosso passo avanti verso la definitiva riforma del settore". Lo ha detto l'assessore regionale per l'Istruzione e la Formazione professionale, Mario Centorrino, dopo la definizione dell'accordo quadro siglato con Cgil, Cisl e le rispettive federazioni di categoria. L'accordo definisce i requisiti per accedere al Piano Regionale per l'Offerta Formativa (Prof). Tra i punti cardine del documento: blocco delle assunzioni e parametro unico, fondo di garanzia e albo unico, mobilita' e accreditamenti. In particolare, l'accordo prevede, gia' a partire dall'avvio del Prof 2011, che non saranno finanziati gli enti di formazione che non siano in grado di produrre il Durc, non abbiano accantonato il Tfr e non osservino il contratto nazionale sulla Formazione. L'articolo 3 dell'accordo prevede che il governo prepari un ddl con richiesta di corsia preferenziale all'Ars per raggiungere, tra gli altri, questi obiettivi: incremento della dotazione del Fondo di garanzia, l'istituzione di un albo unico ad esaurimento nel quale dovranno essere iscritti tutti i dipendenti degli enti assunti a tempo indeterminato entro il 31 dicembre del 2008, la creazione di un fondo di incentivazione per i lavoratori dimissionari o in mobilita'. Secondo l'intesa perfezionata oggi, infatti, tra le altre cose, sono previsti interventi per fare in modo che i lavoratori in mobilita' possano occupare i posti lasciati vuoti dai dimissionari. I lavoratori che, invece, saranno in esubero saranno impegnati in attivita' di riqualificazione, mentre per le nuove assunzioni gli enti dovranno comunque utilizzare i soggetti dell'albo unico. Tra i nuovi requisiti obbligatori per l'accreditamento viene inserita la prassi dell'invio mensile delle quietanze per le spettanze del personale. La chiusura delle rendicontazioni, poi, dovra' essere richiesta non oltre l'avvio del successivo Piano formativo, che in alcuni casi, secondo il tipo di formazione, potra' essere triennale. Ogni piano sara' stilato dopo appositi incontri tra amministrazione e sindacati. Per l'anno in corso si fara' riferimento a risorse del Fondo sociale europeo e fondi nazionali. Per le anualita' successive, si fara' ricorso alle risorse Fse, ad integrazione della spesa dedicata al piano di formazione professionale con risorse regionali. (mpf)

IL PROCESSO BREVISSIMO

Oggi, di fronte al Parlamento, centinaia e centinaia di parenti di vittime di tanti delitti e stragi guarderanno il luogo delle Istituzioni e della democrazia: i loro occhi saranno un giudice implacabile nei confronti di una classe dirigente corrotta che chiede per se stessa impunità. Perché è un eufemismo parlare di riforma della giustizia. Il Parlamento è impegnato nella costruzione di una gigantesca prepotenza che è quella di sottrarre il premier Berlusconi al dibattimento del caso Mills. Siamo di fronte al rischio di mandare in fumo processi importanti che vedono un pezzo d’Italia, tutto il Paese, in attesa di conoscere la verità. Oggi il Parlamento vuole portare a compimento un delitto che è quello di sancire il principio di diseguaglianza, cioè che chi è più ricco e potente non deve essere sottoposto al controllo di legalità che invece resta appannaggio dei ceti popolari. Credo sia insopportabile che non si voglia un processo breve ma il processo brevissimo e anzi nessun processo. La riforma non serve a cambiare la giustizia per tutti i cittadini: i processi sono lunghissimi ed estenuanti perché ancora oggi non sono investite risorse fondamentali per il funzionamento della macchina di giustizia. Rischiamo insomma di guadagnare un nuovo ‘800: l’epoca di un doppio codice per i galantuomini, che sono i ricchi e potenti e sono sempre innocenti, e quello dei briganti, che sono i poveri cristi che come si sa sono sempre colpevoli. E’ giusto ribellarsi a questa barbarie culturale. (Nichi Vendola)

PARLAMENTARI DEL PD ESTERO: “MONITORARE I TEMPI DI RILASCIO DEI PASSAPORTI E SUPERARE LE CRESCENTI DIFFICOLTÀ PER I CONNAZIONALI”

“I disagi e le difficoltà che i nostri connazionali incontrano nel rapporto con i consolati, anche per il disbrigo delle pratiche più semplici, crescono in modo esponenziale. Le nostre caselle di posta elettronica ogni giorno sono piene di denuncie e sollecitazioni per i ritardi e le disfunzioni che i nostri concittadini incontrano”. Lo affermano i parlamentari del PD eletti nella Circoscrizione Estero Bucchino, Porta, Garavini, Fedi e Farina, che hanno presentato su questo un’interrogazione a risposta scritta al Ministro degli Esteri. “La diminuzione del numero dei consolati e la rarefazione degli uffici consolari di seconda categoria, da noi più volte denunciate, combinate con il progressivo prosciugamento di personale, stanno dando il loro frutto avvelenato. E questo accade proprio mentre alcune procedure, come quelle relative ai passaporti, sono rese più complicate per motivi di sicurezza e per altre ragioni. Riuscire a superare il silenzio dei centralini telefonici e provare a fissare un appuntamento con gli addetti ai servizi sono ormai imprese avventurose. Per superare un atteggiamento di pura se pur legittima lamentela – dicono i parlamentari del PD – abbiamo cercato di mettere a fuoco la situazione su alcuni precisi adempimenti, come il rilascio dei passaporti e delle carte di identità, per il quale è forte l’interesse dei nostri connazionali. In essa chiediamo, in particolare, che il Ministro degli Esteri proceda ad un monitoraggio preciso della situazione e fornisca un quadro dei tempi medi di rilascio e delle misure di accelerazione che s’intendano adottare. In più, proponiamo di rendere sistematica la prassi del funzionario itinerante per la raccolta delle impronte digitali, soprattutto nelle realtà in cui consistenti comunità di italiani risiedono a centinaia di chilometri di distanza dalla sede consolare. Magari rivedendo anche la normativa che ha tolto agli uffici consolari di seconda categoria alcune prerogative in questo campo. Se è vero che i soldi mancano – concludono i presentatori dell’interrogazione – ci auguriamo che non manchino il buon senso e l’impegno per non alzare altri steccati verso le nostre comunità”. Bucchino, Porta, Garavini, Fedi, Farina

SICILIA MONDO: A BRISBANE LA COMUNITÀ ITALIANA HA FESTEGGIATO I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA

A Brisbane, la comunità italiana si è riunita il 27 marzo scorso nel grande teatro della prestigiosa scuola All Hallows per festeggiare il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia. La manifestazione è stata organizzata dal Consolato d’Italia di Brisbane unitamente al Co.As.It (Comitato di Assistenza Italiano) . Frank Paolino, delegato di Sicilia Mondo, ha fatto la sua parte sensibilizzando la numerosa comunità di siciliani che ha risposto partecipando compatta alla chiamata. La relazione, corredata da una proiezione sui movimenti salienti del Risorgimento, è stata fatta dal Dr. Angelo Lo Conte, neo laureato di storia e arte moderna presso l’Università di Milano ed attualmente in “stage” presso il Consolato italiano di Brisbane. La proiezione riguardante il film di Luigi Magni “Nell’anno del Signore”, nel teatro gremitissimo di connazionali, ha suscitato entusiasmo. Molti di loro avevano bandierine tricolori, dimostrando il loro attaccamento e solidarietà all’Italia. La Conferenza ha avuto inizio con il benvenuto del Presidente del Co.As.It. Cav. Nereo Brezzi che ha illustrato l’evento dichiarandosi soddisfatto della presenza numerosa degli italiani di Brisbane che conferma oggi una grande unità ed amore all’italianità. Dopo il Cav. Brezzi, ha preso la parola il Console Reggente, Dott. Antonio Colicchia che, nella qualità di diplomatico, ha illustrato la storia ed il significato dell’Unità d’Italia anche oggi. Ha concluso il suo discorso con l’esclamazione “viva l’Italia”, suscitando l’applauso di tutti i presenti. Il Cav. Brezzi, ha tirato le conclusioni dei lavori ringraziando tutti i volontari che hanno lavorato per la sua riuscita e per il buon esito dell’evento, in particolare la Dr.ssa Carmel Paolino. La serata si è chiusa con un intrattenimento a base di dolci e gelati ed un brindisi collettivo di spumante inneggiando tutti insieme all’Italia con un forte “viva Italia”.

L’INDIGNAZIONE DI SEL BELGIO PER LE DICHIARAZIONI DEL LEGHISTA SPERONI

BRUXELLES - "La gravissima sortita odierna di Roberto Speroni, europarlamentare della Lega Nord, che riprende e dà forza alla posizione espressa dal vice-ministro Roberto Castelli sull'utilizzo delle armi per proteggere le frontiere italiane da una fantomatica invasione, va condannata in modo unanime". Così Sinistra Ecologia e Libertà - Bruxelles/Belgio in una nota diramata oggi sulle ultime dichiarazioni rilasciate dal leghista. "L'esperienza insegna che si comincia con le parole e poi si passa ai fatti: è successo con il reato di clandestinità, – si legge ancora - dove si è iniziato col chiamarli "criminali" per mettere poi il sigillo della legge a questa folle idea. A forza di ripetere che dobbiamo sparare, in qualcuno potrà passare l'idea che ciò è legittimo e in fondo "normale"". SEL Bruxelles/Belgio esprime "la propria indignazione per affermazioni che sono un insulto alla memoria dei 700 profughi morti soltanto dal 23 marzo ad oggi nelle acque del Mediterraneo, gli ultimi due proprio questa mattina, e richiede una condanna unanime da parte di tutto il fronte politico e istituzionale, sia a livello italiano che europeo". "Resteremo vigilanti – chiosa la nota - affinché episodi come questi non siano sottovalutati da parte dell'Europa". (aise)

RESTA APERTA L'INCHIESTA A CARICO DEL MINISTRO ROMANO

Resta aperta l'inchiesta a carico del ministro per l'Agricoltura Saverio Romano indagato a Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Il gip del Tribunale Giuliano Castiglia ha chiesto al pm che rappresenta l'accusa, Antonino Di Matteo, di produrre gli atti di un processo del 2004 denomiato 'Ghiaccio' e concluso con un'archiviazione. L'indagine 'Ghiaccio' era poi stata riaperta l'anno successivo. Il gip ha deciso quindi di approfondire la posizione del ministro Romano con gli atti dell'inchiesta 'Ghiaccio' che vedeva coinvolti, tra gli altri, l'ex governatore siciliano Salvatore Cuffaro. Nel corso della breve udienza il pm ha chiesto al gip di acquisire la sentenza definitiva a carico di Cuffaro che sta scontando una pena di 7 anni in carcere per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra. Nella sentenza viene fatto anche il nome di Romano nelle dichiarazioni del pentito Francesco Campanella secondo cui il ministro, nel 2001, era ''a disposizione'' della cosca mafiosa Villabate (Palermo). Il gip si e' riservato di decidere fissando una nuova udienza per il prossimo 9 giugno …… (fonte: www.siciliainformazioni.it )