BRICIOLE DI STORIA DA MENDOZA

MENDOZA - Se si fà un pò di storia, di Argentina parlando, si vedrà che l’Italia e gli italiani ne hanno avuto a chè vedere con la sua nascita, la sua crescita e posteriore evoluzione. Da Juan Manuel Belgrano, figlio di italiani che ha partecipato ai successi del 1810, nei quali la regione del sud americano si divincolò dalla Spagna e che poco dopo ne ha creato la Bandiera, lo stendardo della lotta per la libertà, fino a Garibaldi, che venne in America accompagnato dalle sue truppe tra le quali c’erano tanti siciliani; dai primi avventurieri che si addentrarono negli estesi ed allora pericolosi territori, stabilendosi in colonie accanto a fiumi sconosciuti e fondando quelle che dopo furono note città della grande pianura, fino ai muratori, i falegnami, gli scarpai ed i lavoratori della campagna che fecero di questa nazione un esempio di crescita laboriosa, sono tanti gli italiani e sopratutto i siciliani che si molteplicarono in Argentina, lasciando parte delle loro radici in Sicilia, ma puntandone alcune anche qua, dove sono nati i discendenti che fanno onore alla antica patria. Noi ,siciliani dell’USEF di Mendoza, tutti uniti come lo facciamo da tre anni, faremo un brindisi speciale questo venerdì di chiusura del Ciclo di Cinema “Commissario Montalbano”, alle 21.00. Dopo il film, vogliamo condividere con i presenti questa volta non il caffè, ma un bicchiere di vino ed un pezzo di “torta” alla siciliana, ricordando la Autonomia della Nostra Regione, che viene celebrata ogni anno il 15 maggio. Ma ricordando anche il Bicentennario della “Revolución de Mayo”che verrà celebrato il 25 maggio prossimo. Due paesi uniti non soltanto nella lotta per la libertà e la democrazia, uniti anche dalle radici dei loro abitanti , fusi in una sola e profonda comunione di obbiettivi. Antonina Cascio

L'AUTONOMÍA SICILIANA. UNA HISTORIA QUE COBRE SENTIDO ANTE LOS ACONTECIMIENTOS DEL PRESENTE..

Sicilia es una nación en sí misma, dicen algunos historiadores de diversos orígenes. Y la verdad es que 4 milenios de luchas por mantener su cultura, su lengua, su poder Económico y político, hacen de Sicilia si no una nación, sí una región sumamente rica en lo primero, en cultura , ya que supo sumar de las diversas naciones que la invadieron, las mejores características culturales. Mantuvo también su lengua, enriquecida asimismo por los vocablos de los invasores. Lo que no pudo, hasta ahora, Sicilia, fue superar el sometimiento económico y político en los cuales la dejaron sumida diversas naciones que la invadieron para apoderarse de sus riquezas. Y en busca de la estratégica ubicación de la isla en el Mediterráneo, que la hizo otrora tan poderosa y tan codiciada a la vez. Lo cierto es que Sicilia defendió su autonomía de diversas maneras. Y cuando las estrategias pacíficas no le dieron resultado, supo acudir a la violencia, como en el conocido episodio llamado del “Vespro”: el 30 de marzo de 1282, el lunes de Pascua, en Palermo, en la hora vespertina (por eso el nombre Vespro) el pueblo, harto de los abusos de los franceses que gobernaban la isla, reaccionó ante el vejamen sufrido por una joven a manos de un soldado, matando al abusador. Se desató entonces una revuelta que acabó con los franceses de Palermo y día a día con todos los de la isla a medida que las otras ciudades se fueron plegando a la revolución. La matanza fue terrible y por varios meses los sicilianos cultivaron la ilusión de una independencia absoluta. Finalmente debieron aceptar el dominio de otro rey y la continuidad del poder de la Iglesia Romana. Sin embargo, esa semilla quedó en la cultura de los sicilianos y fue modelo también para otros pueblos europeos así como seguramente sirvió para que por algunos años el poder político no dañara ni se enseñoreara de las propiedades y de las riquezas de los sicilianos .

LETTERA DI UN EDITORE AI LETTORI PER LA GIORNATA DEL LIBRO, IL 23 MAGGIO 2010

Cari lettori, fino ad oggi il principio era che un certo giorno dell’anno si festeggia qualcuno. Ora la festa vale anche per gli oggetti e forse il Libro è il primo oggetto ad essere protagonista di una festa, domenica 23 maggio. Come Editore plaudo all’iniziativa. Vogliamoci dunque tanto bene e regaliamoci dei libri come invita lo slogan dell’iniziativa. Chissà che a forza di vedere questo messaggio sugli autobus, sulle vetrine, sui muri, sui canali tv, a qualcuno non venga voglia di mettere mano al portafoglio e comprare un libro-regalo (era da Natale che non lo si faceva magari…). Però non nascondiamocelo. Questa giornata è fatta per noi editori più che per voi lettori, perché noi stiamo affondando o per lo meno stagnando, in questa situazione economica critica, maledettamente lunga, pericolosamente insidiosa e abbiamo bisogno di autoincentivarci. Noi, per stare al gioco - o meglio alla festa del 23 maggio - se non venderemo a prezzi speciali, avremo poco da festeggiare. Però vogliamo che un nostro libro – piuttosto che uno di altri - venga regalato. Così vi invitiamo a scegliere un libro da catalogo (http://www.leadingedizioni.com ) con uno sconto tra il 20 e il 30% a seconda dei titoli ( ma -35% per i residenti nella provincia di Bergamo che vogliano prelevarlo di persona dalla nostra sede). E noi saremo i primi a mettere in pratica il buon proposito regalandovi un libro in aggiunta a quello acquistato, ben sapendo – vo i- che “a caval-libro donato non si guarda in bocca”. La festa è vicina e i tempi tecnici di elaborazione degli ordini*- che saranno urgentissimi - richiedono superlavoro. Vedete allora di non farci affondare ancora di più soprattutto verso il fine settimana, inviando il vostro ordine prima possibile. Grazie. Cordialmente A.G

"SANDRO PERTINI: UN UOMO CHE HA ATTRAVERSATO LA STORIA D’ITALIA": UGO INTINI A BASILEA PER UNA CONFERENZA PROMOSSA DAL FOPRAS BASILEA - "Sandro Pertini: un uomo che ha attraversato la storia d’Italia" è il tema della conferenza in programma il 10 giugno prossimo all’Università di Basilea alle 18.30. Organizzata dal Fopras in collaborazione con il Comites e Unitre, la conferenza, che gode del patrocinio del Consolato di Basilea, sarà tenuta da Ugo Intini, esponente del Partito Socialista Italiano, poi dirigente nazionale dei Socialisti Democratici Italiani, confluiti nel Partito Socialista. Intini ha ricoperto incarichi di sottosegretario agli affari esteri nel periodo 2000 - 2001 e di vice ministro agli affari esteri durante il Governo Prodi. Ultimamente ha pubblicato il libro "Un bambino e la storia" che traccia attraverso i flash della memoria di un bambino nato nel 1941, i racconti dei suoi genitori e dei leader storici conosciuti da adulto, il percorso storico che ha visto la distruzione e poi la rinascita del nostro Paese. (aise)

INFRASTRUTTURE: FIRMATO DECRETO FONDI EDILIZIA PUBBLICA AGEVOLATA

PALERMO - L'assessore regionale alle Infrastrutture ed alla Mobilita', Luigi Gentile, ha firmato il decreto che assegna ai Comuni siciliani i fondi residui destinati all'edilizia residenziale pubblica agevolata. " Si tratta - afferma Gentile - della concretizzazione di un programma regionale di finanziamento per la promozione di interventi di recupero finalizzati al miglioramento della qualita' della vita e dei servizi pubblici urbani nei Comuni della Regione. Il decreto - spiega l'Assessore - approva la graduatoria definitiva dei progetti ammissibili, distinguendo tra i Comuni superiori ed inferiori ai diecimila abitanti. Le somme a disposizione sono state ripartite applicando, su base provinciale, i coefficienti gia' approvati ed utilizzati regionalmente. Il Governo - conclude Gentile - mantiene costante il proprio impegno affinche' sia garantito l'investimento di tutte le risorse disponibili". Il decreto sara' pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana e sul sito internet dell'Assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilita'. Nel dettaglio sono stati assegnati alla provincia di Agrigento euro 4.225.000, Caltanissetta 2.780.000, Catania 11.425.000, Enna 680.000, Messina 5.900.000, Palermo 13.880.000, Ragusa 2.740.000, Siracusa 3.145.000, Trapani 5.225.000. (lm/mav)

BUCCHINO: LA IATTURA DI BRUNETTA SI ABBATTERA’ ANCHE SUI PENSIONATI ALL’ESTERO

Abbiamo ascoltato il Governo per ben due anni raccontarci che i conti italiani erano a posto e che non c’era bisogno di manovre aggiuntive e correttive, ora invece ci dicono che l’equilibrio della finanza pubblica è in pericolo e che bisogna “tagliare” le spese e ridurre stipendi e pensioni. Il ministro della Funzione Pubblica Brunetta ha definito i tagli una piccola “iattura” e non un sacrificio. Ma chi verrà colpito dalla iattura di Brunetta? Le indiscrezioni (che a sentire però esponenti del Governo sembrano certezze) indicano una soluzione tecnica allo studio che in pratica posticiperà i pensionamenti di vecchiaia e anzianità (oltre che a colpire gli stipendi dei dipendenti pubblici italiani). Questa misura colpirà anche i pensionandi residenti all’estero, e in particolare quelli in America Latina, i quali sono i meno responsabili della crisi economica italiana ed europea. In pratica il Governo, dopo aver vantato il surplus dei conti dell’Inps, sta studiando il dimezzamento delle “finestre” di uscita pensionistiche nel 2011 recuperando così ogni anno circa 1,6 miliardi di euro. Il sistema attualmente in vigore prevede due finestre di uscita all’anno per il trattamento di anzianità: gennaio e luglio. Dal prossimo anno uno delle due finestre sarà chiusa e questo comporterà ovviamente un ritardo ulteriore di almeno sei mesi nell’erogazione della prestazione. Analogamente per le pensioni di vecchiaia (65 anni di età per gli uomini e 60 per le donne) si prevede la riduzione delle finestre dalle quattro attualmente previste alle due prospettate. Anche in questo caso il nuovo sistema comporterà uno slittamento di almeno tre mesi del pensionamento. Non è comunque esclusa la possibilità che il blocco delle finestre d’uscita possa addirittura partire già dal prossimo mese di luglio. Ma gli emigrati non saranno la sola categoria di “deboli” ad essere penalizzata: è previsto un drastico intervento anche sulle pensioni di invalidità civile. Sarebbe illusorio aspettarsi che gli italiani residenti all’estero siano esentati dalle nuove misure punitive, o che saranno accolti gli emendamenti che puntualmente presenteremo ai decreti legge del Governo. Prepariamoci quindi all’ennesima ingiustizia (pardon, “iattura”) perpetrata contro i nostri connazionali.

FEDI (PD): GRUPPO PD CONTRARIO ALLA PROROGA DI COMITES E CGIE

Il nostro voto in Commissione è stato coerente con le posizioni più volte espresse. Abbiamo presentato emendamenti soppressivi dell’art. 2 del decreto 63/2010 che proroga gli attuali organismi di rappresentanza. La maggioranza ha votato a favore del mantenimento senza modifiche della proroga – ad esclusione dell’On. Angeli che ha votato un suo emendamento che chiedeva la soppressione dell’art. 2 – ha spiegato l’On. Marco Fedi dopo la votazione degli emendamenti in Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati. Abbiamo rilevato le contraddizioni politiche di un Governo che proroga la rappresentanza democratica degli italiani all’estero sulla base di una proposta di riforma degli stessi che non è condivisa, che vede forti ostacoli al Senato – anche di bilancio – e che avrà un lungo e faticoso iter parlamentare. Non certo per responsabilità parlamentari ma per la contrapposizione – che appare sempre più evidente – tra Governo, Parlamento e capacità di gestione delle coperture finanziarie – ha continuato l’On. Fedi. Siamo pronti a discutere di riforme ma senza forzature e, soprattutto, garantendo la continuazione della vita democratica delle nostre collettività. L’azione del Governo, le incertezze interne alla maggioranza e le contraddizioni politiche che le contraddistinguono, lasciano presagire ulteriori difficoltà sul cammino delle riforme per gli italiani nel mondo – ha concluso l’On. Marco Fedi.