FEDI (PD): LEGITTIMO IMPEDIMENTO, ERRORE COSTITUZIONALE E PERCORSO BREVE VERSO UN SECONDO LODO ALFANO

La posizione del Partito Democratico sul provvedimento definito “legittimo impedimento” è netta e chiara: si tratta di una proposta di legge incostituzionale che continua ad aumentare la distanza con i cittadini, sia sotto il profilo della parità di diritti e doveri che sotto il profilo della urgenza che, in questo momento, dovrebbe portare Governo e maggioranza ad occuparsi degli effetti della crisi economica e della purtroppo inesorabile perdita di posti di lavoro. Si rischia, però, di dimenticare che in Italia lo strumento del legittimo impedimento esiste già e chi ne ha i requisiti per ricorrervi è già in grado di farlo. È invece inquietante che, per l’ennesima volta, il governo di centrodestra anteponga al dibattito e al lavoro parlamentare su temi di attualità per l’intera cittadinanza italiana gli interessi di uno sparuto numero di personalità del mondo politico. Il provvedimento sull’istituto giuridico del legittimo impedimento rischia di essere un cavallo di Troia per introdurre, di fatto, un’immunità. Immunità che, di rinvio in rinvio, potrebbe diventare anche permanente. Un percorso breve, o di transizione, verso un secondo lodo Alfano. È quindi per ragioni di merito e di metodo che siamo contrari a questa modifica del legittimo impedimento, tutt’altro che necessaria. Essa dimostra ancora una volta che il Governo e chi lo sostiene in Parlamento sono lontani dai problemi del Paese, compresi quelli concernenti la sfera dell’amministrazione giudiziaria.

AGRICOLTURA: CORSO PER MICROIMPRESE A GERACI SICULO

PALERMO - Il dipartimento regionale per gli interventi infrastrutturali in agricoltura della Regione siciliana informa che la SOAT di Castelbuono, nell’ambito delle attività concordate e condivise con la Conferenza del Distretto Madonie sulle misure del Psr Sicilia 2007/2013, ha organizzato un incontri operativo sul tema “Creazione e rafforzamento di microimprese”. L’incontro, riservato agli operatori agricoli del territorio, si terrà il prossimo 11 febbraio a Geraci Siculo, presso il Convento dei Padri Cappuccini.(Piero Messina)

GLI ITALIANI FONDATORI DI CITTÀ NELL'AMERICA MERIDIONALE

Il 2 febbraio del 1878 arrivarono a El Chaco, in Argentina, i primi coloni, emigrati di Udine. Spaventati dalla visione dei "yacarés" (specie di coccodrillo), da milioni di cavallette che si dovevano combattere col fuoco, e di tanti altri insetti, passarono i primi giorni tutti insieme sotto una tettoia vicina al fiume, dopo aver attraversato l'oceano e navigato due fiumi per arrivare a destino. Furono loro con altri del luogo, a fondare la città di Resistencia, capitale della`provincia, e per questo motivo tutti gli anni il 2 febbraio sono rocordati con grande rispetto

CONGRATULAZIONI LOMBARDO A CONSOLE MAROCCO PER REGIONALIZZAZIONE

PALERMO – Dopo essere stato informato dell'insediamento della Commissione consultiva della regionalizzazione (Ccr) in Marocco, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, ha voluto congratularsi con il console generale Youssef Balla. “La commissione è un organo di estrema importanza non solo per il Regno del Marocco, ma per l’Europa e tutta l'area del Mediterraneo perché espressione di un percorso di condivisione di esperienze e scambi di saperi capaci di garantire alle comunità di ogni territorio processi virtuosi di sviluppo civile, economico, sociale e democratico. E' lo stesso percorso che la Sicilia ha intrapreso più di sessant’anni fa e che ha dato vita a un governo certamente più vicino ai cittadini e alle loro reali esigenze”. E' quanto scrive il presidente Lombardo in una lettera inviata al console Yoissef Balla. “Sono certo – scrive ancora il presidente della Regione - che la proposta di una nuova forma di governo, con il Sahara Marocchino prima Regione del Regno, porterà importanti benefici, soprattutto in termini di relazioni con i Paesi del Mediterraneo così culturalmente diversi ma così vicini. Così, come sono certo che si svilupperà un legame più saldo e concreto con la Sicilia sul terreno economico e sociale”. “La storia autonomista siciliana - conclude il presidente - potrà dare spunti ed essere un utile riferimento per la Regione marocchina. Mi auguro che la nuova esperienza di governo sia proficua e importante così come lo è stato in Sicilia”.(Stefania Sgarlata)

RAYMUNDO MAGLIANO FILHO A CAPO DEL PRIMO "CENTRO STUDI" ALL’ESTERO INTITOLATO A NORBERTO BOBBIO

SAN PAOLO - "Sono rimasto impressionato, alcuni anni fa, della lucidità di analisi di Norberto S Bobbio". A sostenerlo è Raymundo Magliano Filho, presidente del primo Centro Studi all’estero intitolato al grande filosofo piemontese situato a San Paolo. L’Istituto si trova al secondo piano del Circolo Italiano – che ha sede nell’Edificio Italia – dove fino a poco tempo fa c’era la sala di gioco. Oggi, al posto dei tavoli verdi, il salone è stato diviso in due: sulla destra l’auditorium della Camera di Commercio Italo Brasiliana e sulla sinistra l’Istituto Norberto Bobbio, appunto. Il Presidente Magliano non si stanca di ripetere la sua ammirazione, quasi una devozione, per Bobbio: devozione che emerge anche da una sua recente intervista rilasciata a "Dante Culturale", il periodico della Scuola Dante Alighieri. Ex presidente della Bovespa (2001-2007), nipote di italiani, fondatore e attuale presidente dell’Istituto Norberto Bobbio – Democrazia e Diritti Umani, Magliano studia filosofia da 37 anni ed è un entusiasta delle idee del pensatore italiano. Idee che, sostiene da sempre, lo hanno orientato anche nel suo lavoro, l’amministratore di società. Come presidente del Centro Studi, Magliano ha partecipato di recente ad un convegno su Bobbio tenuto all'Università di Torino in cui si è soffermato sull'influenza del filosofo in America Latina. Nell’intervista a "Dante Culturale", Magliano ha sottolineato che obiettivo del Centro Studi è quello di approfondire i temi della democrazia e dei diritti umani. Entrambe note dolenti per alcuni paesi del Sud America perché "la democrazia formale, ma non reale, purtroppo è molto fragile. Nonostante tutti i suoi difetti, è ancora il miglior regime politico. Qui le democrazie sono ai primi passi. Ecco perché ci preoccupiamo con l’Istituto Norberto Bobbio di lavorare per una formazione popolare sulla cittadinanza rivolta ai bambini. È ciò che Bobbio afferma nei suoi libri. Vogliamo "democratizzare" la democrazia e i diritti umani, portando alle comunità povere questi insegnamenti". In occasione della celebrazione dei 60 anni della dichiarazione dei Diritti Umani, ad esempio, il Centro Studi ha contattato un professore nel rione Paraisópolis: "abbiamo cercato di motivare gli insegnanti e di sviluppare questo argomento con gli studenti", spiega Magliano a "Dante Culturale". "È stata un'esperienza eccezionale. Abbiamo ricevuto 133 disegni, che hanno mostrato la violazione dei diritti o della mancanza di accesso agli stessi in materia di sanità e istruzione". Di una cosa si dice certo Magliano, dell’attualità di Bobbio. Il filosofo, dice in merito, è come un "classico che non va mai fuori moda. I classici non stancano mai perché hanno pensato e approfondito temi fondamentali per gli esseri umani. Bobbio è uno di loro perché parlava di qualcosa che abbiamo sempre voluto, ma che non abbiamo: la pace". (a.fusco\aise)

L’ASSOCIAZIONE "PUERTO DE BUENOS AIRES" PRESENTA LA MANIFESTAZIONE CULTURALE "ARGENTINA Y NADA MÀS"

ROMA - L’associazione italo argentina "Puerto de Buenos Aires" presenterà domattina, 3 febbraio, nella sala giunta della Provincia Regionale di Messina, una conferenza stampa per presentare la manifestazione culturale "Argentina y nada màs", che prevede un primo ciclo di eventi già in questo mese di febbraio. Alla conferenza saranno presenti, insieme a tutti gli artisti ed esperti che animeranno i singoli eventi in programma, il presidente della Provincia Regionale, Nanni Ricevuto, l’assessore alla Cultura, Mario D’Agostino, il responsabile Promozione Turistica, Gerri Gambino, e l’esperto di Cultura e Spettacolo, Egidio Bernava. La manifestazione, realizzata in occasione del bicentenario della costituzione della Repubblica Argentina, proporrà nei diversi momenti previsti alcuni aspetti della cultura, della storia e del folclore del Paese latinoamericano. (aise)

 LA SICILIA SPROFONDA NELLA CRISI, UNA PERSONA SU TRE È POVERA

Una persona su tre in Sicilia vive in condizioni di povertà, o ai limiti di questa. E per questo la Cisl regionale chiede un tavolo di confronto sui temi del credito, dello sviluppo. E della povertà. La nota firmata dal segretario Maurizio Bernava e da Daniela De Luca, componente della segreteria regionale. La Cisl denuncia che “in Sicilia le persone povere sono 1.661.134 e rappresentano il 33% della popolazione regionale”. E che il dato Sicilia si colloca al di sopra della media nazionale (13,6%) e anche sopra la media delle regioni del sud (26,7%). Per di più nell’Isola, sottolinea la Cisl, il tasso di occupazione è particolarmente basso (43%) e precipita, specialmente, riguardo all’occupazione femminile (29,2%). Da qui, scrive il sindacato, “l’urgenza di una stagione straordinaria di confronto e impegno”, anche sul fronte del credito e a favore, in particolare, dei più deboli. Anche perché l’accordo per la sospensione delle rate di mutuo tra Abi e associazioni dei consumatori, fissa condizioni onerose che riguardano “spesso la sola quota capitale” e che il debitore, in ogni caso, “deve ripagare insieme alle rate correnti, al termine del beneficio”. La nota è partita stamani all’indirizzo del governatore Lombardo; del presidente dell’Abi Roberto Bertola; del prefetto di Palermo, presidente dell’osservatorio regionale sul credito, Giancarlo Trevisone. E del presidente della Cesi e arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, in omaggio all’iniziativa della Cei che, poche settimane fa, ha promosso un fondo per i “prestiti della speranza”. (fonte: www.siciliainformsazioni.it)

RITA BIRSELLINO COMMENTA LE DICHIARAZIONI DI CIANCIMINO JR

"Massimo Ciancimino è un fiume in piena, rende anche dichiarazioni molto circostanziate; quindi per i magistrati non sarà difficilissimo cercare i riscontri a quello che dice". Rita Borsellino, europarlamentare, commenta così a CNRmedia le dichiarazioni di Massimo Ciancimino al processo al generale Mori e al colonnello Obinu. "Intanto è importante ascoltare queste sue dichiarazioni, perché spesso si tratta di cose di cui non c'é mai stata notizia - dice -. I magistrati, che hanno già iniziato i riscontri, hanno una lunga esperienza: molti hanno iniziato a lavorare con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Starà a loro stabilire se Ciancimino è credibile o no". "Le sue parole - prosegue l'eurodeputata - danno una spiegazione logica a cose che fino adesso non ce l'avevano. Intuitivamente dà una spiegazione a tante situazioni, come la mancata perquisizione del covo di Riina, o il fatto che sia iniziata una sorta di pax mafiosa per cui le stragi si sono improvvisamente interrotte. Ci siamo sempre chiesti come mai questo sia successo; lui ci dà una spiegazione molto circostanziata. Tutto sta a vedere se queste circostanze possono essere provate". (fonte: www.siciliainformsazioni.it)