FEDI (PD): DOPO OLTRE 12 MESI LA DESTRA È D’ACCORDO CON NOI: MEGLIO TARDI CHE MAI!

Credo utile ricordare che nella discussione sulla finanziaria per il 2009 il gruppo del PD alla Camera chiese che le elezioni per il rinnovo di Comites e Cgie si svolgessero alla scadenza prevista e cioè nel 2009. Dicemmo che la riforma di Comites e Cgie andava affrontata dopo le riforme istituzionali, consultando i Comites e il Cgie, e che nel frattempo gli organismi di rappresentanza andavano rinnovati. Oggi una parte del centrodestra sostiene pubblicamente la stessa tesi. Meglio tardi che mai! Anche se nel frattempo maggioranza e Governo – ricorda l’On. Marco Fedi – hanno imposto il rinvio, a mezzo proroga, delle elezioni e soprattutto un progetto di riforma di Comites e Cgie che non soddisfa nessuno. Sarebbe stato utile acquisire agli atti parlamentari questa visione del centrodestra: il problema è che il centrodestra in aula votò per la proroga degli organismi di rappresentanza e non vi furono voci che chiedessero il rinnovo dei Comites. La posizione dei parlamentari del PD alla Camera è stata sempre coerente. Oggi dobbiamo tutti affrontare a viso aperto – con la stessa coerenza – un iter parlamentare che è stato imposto al Senato dalla maggioranza e che trova il sostegno del Governo. Con la stessa coerenza dobbiamo affrontarlo.

AGRICOLTURA: TRIBUTI SOSPESI PER DODICI MESI

PALERMO – “Così come ci eravamo impegnati sabato scorso a Catania con le organizzazioni agricole, abbiamo deciso di intervenire nella crisi che attanaglia il settore con un provvedimento che può dare un primo aiuto concreto agli operatori, cioè la sospensione dei tributi per un anno”. Lo dichiara il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. “Per fronteggiare la crisi e per sostenere la riorganizzazione e la ristrutturazione delle imprese agricole e artigiane, ho adottato – dice Michele Cimino, assessore regionale dell’Economia - le necessarie iniziative per sospendere e congelare, per dodici mesi, i debiti pregressi relativi ai tributi della Regione. Potranno usufruirne le imprese che hanno domicilio fiscale, sede legale, amministrativa e operativa in Sicilia. Sono, inoltre, sospese per un anno le procedure esecutive. Il periodo di sospensione non determinerà l’applicazione di sanzioni o interessi”. Il provvedimento avrà efficacia dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della Regione.(Giancarlo Felice)

MAFIA: ARMAO, “OMELIA DON GAGLIO OCCASIONE PER DEFINIRE IDENTITA’ SICILIANA”

PALERMO - L’assessore regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana, Gaetano Armao, esprime “apprezzamento e stima” al parroco del duomo di Monreale, don Nicola Gaglio, che ieri, celebrando la Santa messa, nell’omelia ha invitato i sacerdoti a dire “no” alla mafia e a difendere sempre i più deboli. “Don Gaglio, commentando il passo del Vangelo di Luca – sottolinea Armao – ha ricordato l’episodio in cui Gesù ‘scandalizza’ gli ebrei nella sinagoga di Nazaret. Il sacerdote ha rivendicato la necessità, per i ministri di Dio, di essere sempre testimoni di verità”. “Credo che l’importante messaggio lanciato da questo sacerdote - aggiunge Armao - debba essere uno stimolo per tutti gli uomini di buona volontà, a cominciare da chi occupa un ruolo pubblico. La valenza pedagogica di queste parole non convenzionali è stata amplificata dalla forza attrattiva che il duomo di Monreale esercita tra i cittadini e tra i turisti che anche la domenica affollano questo luogo sacro”. “Parlare di mafia e contro la mafia dal pulpito della cattedrale di Monreale - conclude Armao - è un atto di testimonianza religiosa e civile che il governo regionale apprezza. Un’occasione per definire l’identità siciliana. Nei prossimi giorni chiederò a Don Gaglio un incontro per promuovere assieme a lui azioni comuni all’insegna della cultura della legalità”. (Giulio Ambrosetti)

PROROGARE I TERMINI DEL DECRETO MIUR PER IL RIENTRO IN ITALIA DEI GIOVANI RICERCATORI ALL'ESTERO: L'INTERPELLANZA DELL'ON. GARAVINI AL MINISTRI GELMINI

 Dieci giorni per presentare le domande complete di tutta la documentazione necessaria. È questo il tempo che il Ministro Gelmini ha concesso ai giovani ricercatori italiani oltreconfine che volessero rientrare nelle università italiane con il programma "Rita Levi Montalcini". L’indignazione di molti ricercatori è stata riassunta dall’onorevole Laura Garavini quando sostiene che questi termini così ridotti (data di scadenza 29 gennaio 2010, ndr) siano “una presa in giro di chi, all’estero, si aspetta incentivi veri a rientrare nel mondo accademico italiano e una prova della poca serietà con la quale il Miur affronta questa delicata questione”. “Se si vogliono veramente convincere i nostri cervelli "fuggiti" a tornare a fare ricerca in Italia bisogna offrire incentivi veri, seri – ha proseguito Garavini – mettendo i ricercatori nelle condizioni di poterne effettivamente usufruire”. La deputata ha, quindi, presentato un’interpellanza al ministro Gelmini per chiedere una "ragionevole proroga" dei termini. Sottoscritta da 33 deputati, tra cui gli altri eletti all’estero del Pd, Fedi, Bucchino, Narducci e Porta. “Le domande – ha ricordato Garavini – devono contenere, oltre al curriculum vitae, all’elenco delle pubblicazioni scientifiche e all’autocertificazione di stabile permanenza all'estero, anche documenti più complessi come il programma di ricerca che s'intende realizzare e le lettere di presentazione di due esperti stranieri”. Dunque, la deputata chiede alla Gelmini “se non intenda evitare che il laborioso iter burocratico e la ristrettezza dei tempi a disposizione per la preparazione della documentazione necessaria penalizzino i ricercatori interessati e riducano di fatto la platea dei possibili richiedenti” e se, di conseguenza, “non intenda disporre in tempo utile una ragionevole proroga del termine del 27 gennaio 2010, fissato per la presentazione delle domande”.

 ZETALAB, INTERROGAZIONE DI RITA BORSELLINO ALLA COMMISSIONE EUROPEA: “SIANO RISPETTATE LE NORME COMUNITARIE SULL’ACCOGLIENZA AI RIFUGIATI”

Un’interrogazione scritta alla Commissione europea per chiedere che i rifugiati politici attualmente ospitati dal Laboratorio Zeta di Palermo ricevano garanzie in termini di accoglienza, così come previsto dalle norme comunitarie. A presentarla è stata oggi l’europarlamentare Rita Borsellino, che ha anche chiesto alla Commissione di esprimersi sul caso del centro sociale di via Arrigo Boito, sgomberato lo scorso 19 gennaio. “Strutture come questa – si legge nell’interrogazione – suppliscono di fatto alla carenza di strutture e organizzazioni locali in materia di difesa di diritti umani e in particolare in materia di rifugiati. Il Laboratorio Zeta, in nove anni, ha ospitato più di quattrocento migranti, svolgendo un importante ruolo sociale che gli è valso il plauso anche delle istituzioni pubbliche”. L’Ufficio stampa

ENTE PORTO DI MESSINA: RICOGNIZIONE TECNICO-NORMATIVA A SALVAGUARDIA DEL PATRIMONIO REGIONALE

Palermo – Il Presidente della Regione Siciliana, on. Raffaele Lombardo, ha disposto una ricognizione tecnico-normativa per salvaguardare il patrimonio regionale impegnato nell’Ente Porto di Messina, a cura dell’ufficio legislativo e legale della regione, con il sostegno tecnico del servizio ispettivo della segreteria generale della presidenza. Considerato che l’ingente valore dei beni demaniali e delle opere realizzate con finanziamenti regionali rientra nelle responsabilità di gestione della Regione Siciliana, il Presidente ha deciso di avviare una ricognizione per verificare la natura dei rapporti e del contenzioso tra Ente Porto e Autorità portuale di Messina. Parallelamente l’ufficio legislativo dovrà verificare la consistenza dei beni di proprietà dell’Ente porto, l’ammontare degli investimenti e dei costi di gestione sostenuti, i confini delle sue pertinenze e la coerenza ai confini delle previsioni del piano regolatore del porto di Messina. Parallelamente l’ufficio legislativo e legale e l’assessorato regionale all’economia avvieranno un monitoraggio dell’attività posta in essere dal Commissario straordinario dell’Ente porto. L’avvio delle procedure di scioglimento dell’ente ha infatti evidenziato l’esistenza di beni materiali e immateriali riconducibili alla titolarità della Regione Siciliana: dal demanio regionale alle infrastrutture della stazione di degassifica, dal secondo bacino di carenaggio al “punto franco” identificato nell’area dell’Ente portuale dalla legge 191 del 1951 ad oggi inattuata. Nella proiezione istituzionale del federalismo fiscale, la realizzazione del “punto franco” a Messina – attraverso il varo del decreto attuativo da parte del governo nazionale – rappresenta infatti un “presidio” autonomistico a cui è difficile rinunciare “per scelta”. A fugare ogni dubbio sull’opportunità di un approfondimento dei temi che riguardano i beni di pertinenza dell’Ente Porto di Messina, è intervenuta – tra l’altro – una sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa, depositata proprio il 25 gennaio scorso: “I beni di pertinenza dell’Ente porto – afferma la sezione siciliana del Consiglio di Stato – non possono in nessun modo essere considerati proprietà dell’Autorità portuale di Messina”. (Gregorio Arena)

SOLIDARIETA' CONCRETA DEL PDCI DI MESSINA AL POPOLO DI HAITI

C’e enorme differenza tra "commuoversi" e "muoversi". Il Pdci di Messina raccoglie e dona beni di prima necessità alla popolazione di Haiti. Ancora una volta il Partito dei Comunisti Italiani di Messina rimarca la differenza tra "commuoversi" e "muoversi", traducendo in azioni concrete, principi quali la solidarietà e la cooperazione in cui fortemente credono i propri militanti. Oggi infatti alcuni dirigenti provinciali del partito si sono recati presso i locali della Protezione Civile per donare, a favore della popolazione di Haiti, beni di prima necessità, in precedenza conferiti con generosità dai cittadini messinesi, nella sede di viale Giostra, 5. Certi di sempre più incoraggianti riscontri, i Comunisti Italiani ringraziano coloro che prontamente e con convinzione hanno risposto al grido di aiuto di chi ancora soffre. La raccolta si effettua tutti i martedì dalle ore 19 alle ore 21 presso la sede del partito. (La federazione provinciale Pdci Messina)