FAVARA: LOMBARDO, “ SOSTEGNO A FAMIGLIE. SERVE MAPPA RISCHIO”

CATANIA – La Regione si mobilita per assicurare immediato sostegno alle famiglie colpite dalla tragedia di Favara. “Alla famiglia Bellavia – dice il presidente della Regione, Raffaele Lombardo - sarà garantito immediato supporto attingendo ai fondi riservati. Abbiamo inoltre assicurato al sindaco di Favara, Domenico Russello, che la Regione si farà carico delle spese di alloggio delle famiglie sfollate. Massima attenzione - prosegue Lombardo - sarà riservata alla questione degli edifici fatiscenti presenti in numerose città dell’Isola e non solo nei centri storici: case abitate da persone svantaggiate e che spesso non hanno altra scelta”. “ Occorre avviare un censimento, di concerto con gli uffici tecnici comunali, degli edifici a rischio di crollo, un vero e proprio screening serio e rigoroso che possa portare ad un mappa del rischio per l’intera regione. E’ una iniziativa – conclude Lombardo - che può trovare posto nel testo del disegno di legge sulla casa approvato in commissione all’Ars. Si tratta di passaggi fondamentali per poter avviare un piano di recupero dei centri storici” (Ludovico Licciardello)

MAFIA: VENTURI, “VICINI A MAGISTRATI PER CONTRASTARE COSA NOSTRA”

PALERMO – “Oggi a Caltanissetta si è svolta una manifestazione di solidarietà ai magistrati, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che hanno un ruolo di primo piano nel contrasto alla criminalità organizzata. Una iniziativa lodevole, organizzata da Confindustria, dal comitato spontaneo ‘Scorta Civica’ e dal Provveditorato agli studi per dire no alla mafia, ai soprusi e alle vessazioni”. Lo dichiara l’assessore regionale alle Attività Produttive, Marco Venturi, oggi, in prima fila all’iniziativa di solidarietà. “Quella di oggi è stata una bella giornata – prosegue Venturi, che da anni vive scortato in seguito alle sue denunce nei confronti del racket del Nisseno – molto utile per dimostrare la vicinanza ai magistrati e alle forze dell’ordine delle istituzioni, del governo regionale in primis, ma anche della cittadinanza di Caltanissetta”. “La lotta alla mafia – continua l’assessore - in questi anni ha conosciuto dei successi insperati, in alcuni casi straordinari, tuttavia occorre fare ancora di più. Occorre proseguire nel lavoro di sensibilizzazione delle coscienze per coinvolgere sempre di più l’intera società civile perché la lotta alla mafia deve essere una esperienza che coinvolge tutti e non soltanto i magistrati e le forze dell’ordine, a cui va ribadita ancora una volta la nostra incondizionata stima”. (Swp)

LUNEDÌ PRESSO IL COMITES DEL VAUD-FRIBURGO LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO EFIS PER L’OCCUPAZIONE FEMMINILE IN SVIZZERA GINEVRA - Corsi gratuiti per donne interessate a migliorare le proprie competenze professionali, al fine di agevolare il loro accesso al mercato del lavoro. Arriva il progetto EFIS: corsi a favore dell’impiegabilità nel mercato del lavoro locale delle donne italiane residenti nella circoscrizione consolare di Ginevra. Il progetto, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’ambito degli interventi in favore dei cittadini italiani residenti in Paesi non appartenenti all’Ue, è promosso dall’Ecap - Ente per la formazione, la riqualificazione professionale e la ricerca, costituito da Cgil, in partenariato con la Piemmei – Napoli per la Formazione, l’Api – Associazione Piccole e Medie Industrie di Napoli e Provincia, l’associazione Smile – Sistemi e Metodologie Innovative per il Lavoro e l’Educazione di Roma, l’Istituto Tecnico Industriale Di Napoli "Francesco Giordani" e Silabo - Laboratorio per la Società dell’Informazione S.r.l. di Napoli. In particolare, l’iniziativa interessa le donne con un titolo di studio o una qualifica professionale poco spendibile nel mercato del lavoro locale. L’obiettivo di EFIS è, dunque, quello di offrire un servizio permanente di formazione, informazione e consulenza, che permetta alle donne italiane di acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie capacità e le conoscenze specialistiche e tecnologiche di base, necessarie per trovare un lavoro dipendente o per realizzare un progetto personale di lavoro autonomo. I corsi, completamente gratuiti, sono rivolti a 40 donne, hanno una durata di 12 mesi e sono organizzati in due percorsi: uno di base ed uno avanzato. Le lezioni prevedono sia attività in aula che percorsi di studio individualizzato a distanza. Le partecipanti verranno, inoltre, accompagnate individualmente nelle fasi di orientamento, bilancio delle competenze e accompagnamento al lavoro. Il progetto sarà presentato ufficialmente alla collettività il prossimo 25 gennaio alle ore 19.00 presso la sede del Comites del Vaud-Friburgo in videoconferenza con l’Istituto Tecnico Giordani di Napoli. "Il progetto EFIS si rivolge alle donne emigrate, che rappresentano la parte della collettività italiana più in difficoltà", spiega la presidente del Comites Vaud-Friburgo, Grazia Tredanari. "È molto importante, dunque, che EFIS venga realizzato proprio in un momento contraddistinto da una forte crisi economica che rende ancora più complicata la conciliazione delle donne nel mercato del lavoro. Il Comites", assicura Tredanari, "collaborerà attivamente alla realizzazione del progetto". Per maggiori informazioni o adesioni è possibile consultare il sito www.svizzeralavorodonna.org o contattare il coordinatore dei progetti EFIS, Andrea Leoni, al numero 0213201327. (aise)

GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER IL MUSEO NAZIONALE DELL’EMIGRAZIONE: OLTRE 30.000 VISITATORI IN TRE MESI DI APERTURA

 ROMA - Straordinario successo di pubblico per il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana, promosso dal Ministero degli Affari Esteri con la collaborazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ospitato dallo scorso 23 ottobre negli spazi della Gipsoteca del Complesso Monumentale del Vittoriano. In soli tre mesi oltre 30.000 visitatori hanno affollato le sale del museo che intende, a pochi mesi dalla commemorazione del 150° anniversario della Proclamazione dell’Unità d’Italia e del 100° anniversario dell’inaugurazione del Vittoriano, rappresentare un contributo alla comprensione del fenomeno dell’emigrazione italiana quale aspetto fondante della storia del nostro Paese. Agli studenti che hanno visitato il museo è stata offerta l’occasione di confrontarsi con la varietà delle esperienze di emigrazione su scala regionale e locale, contraddistinte, nel corso di un intenso secolo di storia nazionale, da molteplici specificità. Per la prima volta nella storia italiana viene messo a sistema l’immenso patrimonio storico e culturale italiano inerente l’emigrazione. Obiettivo primario del Museo, diretto da Alessandro Nicosia, è quello di raccontare la storia dell’emigrazione italiana attraverso i 150 anni partendo dal 1861 fino ad arrivare ai giorni nostri tramite un percorso storico con materiale di diverse tipologie - letteratura, cinematografia, documentari, musica, testimonianze audio, foto, giornali e riviste d’epoca, oggetti - attraverso la presenza delle Istituzioni Regionali legate al tema dell’emigrazione, e attraverso aree tematiche dedicate al cinema, alla letteratura e alla fotografia che consentiranno al visitatore di avere una conoscenza approfondita del tema dell’emigrazione. Il museo è aperto dal lunedì al giovedì dalle 9.30 alle 18.30; il venerdì, sabato e domenica dalle 9.30 alle 19.30. (aise)

 MIGRANTES: MINORI AL CENTRO DELLA GIORNATA DELLE MIGRAZIONI

(NoveColonne ATG) - Roma - Secondo i dati forniti dal rapporto “Italiani nel mondo 2009” elaborato dalla Fondazione Migrantes, al 3 aprile di quest’anno i cittadini italiani residenti all’estero sono arrivati a quota 3.915.767, con un incremento pari a 181.339 persone in più rispetto al 2008. Di questi quasi quattro milioni di nostri concittadini residenti all’estero, il 47,6% sono donne, pari a 1.864.120 rappresentanti del gentil sesso. La ripartizione continentale conferma che la presenza italiana resta consistente prima di tutto in Europa (2.184.534, il 55,8%) e in America, in particolare negli Stati Uniti. Numeri relativamente alti si registrano anche in Oceania (126.413), Africa (51.232) e Asia (32.936). Nell’Ue a 15, gli italiani sono più numerosi in Germania (616.407), Francia (358.541) e Belgio (244.649). Per quanto riguarda invece l’origine regionale della nostra emigrazione, prevale ancora il Meridione con il 54,8%, le regioni settentrionali (30,1%) e infine il Centro con solo il 15% degli italiani residenti all’estero.

EUROPA, CINQUE REGIONI INSIEME PER LA COMPETITIVITA’

(NoveColonne ATG) Roma - Un'intesa fra cinque Regioni italiane per essere più forti e competitive nell'aggiudicarsi le risorse messe in campo a livello europeo per il finanziamento di progetti di ricerca, tra cui la somma messa a disposizione dal VII programma quadro europeo per la ricerca. Il protocollo d'intesa è stato siglato da cinque Regioni: oltre alla Toscana, che l'ha promosso, lo sigleranno per ora Lazio, Umbria, Marche e Campania

LAURA GARAVINI (PD) PRESENTA UN’INTERPELLANZA SUI TERMINI DI SCADENZA PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGRAMMA “RITA LEVI MONTALCINI” “PER I GIOVANI RICERCATORI ALL’ESTERO APPENA 10 GIORNI PER PRESENTARE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE RICHIESTA” ROMA – Laura Garavini, deputata eletta per il Pd nella ripartizione Europa, presenta un’interpellanza urgente al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Maria Stella Gelmini in merito alla pubblicazione della data di scadenza per la presentazione delle domande relative al programma “Rita Levi Montalcini”, fissata il 29 gennaio 2010. “Chiediamo la proroga di questo termine per dare ai ricercatori il tempo di preparare la documentazione richiesta – precisa, a proposito dell’interpellanza, Laura Garavini, lamentando l’insufficienza del lasso di tempo disponibile ai giovani ricercatori oltreconfine che volessero partecipare al programma. Questi ultimi avrebbero infatti “appena dieci giorni, per presentare le domande complete di tutta la documentazione necessaria, piano di ricerca e lettere di presentazione di due esperti stranieri compresi”. La Garavini spiega come il decreto ministeriale relativo al programma, datato 27 novembre 2009, e le sue linee guida “sono stati pubblicati sul sito web del Ministero solo il 19 gennaio 2010, riducendo di fatto a dieci giorni il tempo per presentare le domande che nel decreto è fissato in trenta giorni”. “Per attendere questo termine,- prosegue la deputata del Pd - i potenziali interessati dovrebbero avere già tutta la documentazione pronta, curriculum vitae, elenco delle pubblicazioni, programma di ricerca, e il via libera dell’università italiana che li accoglierà”. “Se si vogliono veramente convincere i nostri cervelli fuggiti a tornare a fare ricerca in Italia bisogna offrire incentivi veri e seri, - conclude la Garavini - mettendo i ricercatori nelle condizioni di poterne effettivamente usufruire”. (Inform)