NIZZA - PER NON DIMENTICARE : LETTERE E CANTI DAL FRONTE GUERRA 1915 - 18 Il “Gruppo 4 Novembre” del COMITES Marie, Bernard, Pellegrina, Patrizia, Guido, Elisa, Jean Louis, Josephine, Susanna, vi accompagnerà attraverso la lettura in un viaggio letterario per comprendere i disagi umani e le sofferenze provocate dalla guerra tra sconosciuti ma… “Fratelli”. Alcuni canti saranno eseguiti dal “Duo Napolide” Marcello & Luigi. Coordinatore Mario Angelillo
QUANDO: giovedì 7 dicembre
DOVE: al Teatro Garibaldi presso il Consolato d’Italia in 72, Boulevard Gambetta a Nizza
 
 
CONTRO OGNI INTOLLERANZA
 
I nuovi fenomeni di intolleranza e razzismo che emergono nel paese ci preoccupano, non posso essere sottovalutati e richiamano tutti noi a un rinnovato impegno antifascista nel segno dei valori scolpiti nella nostra Costituzione. Non possiamo assistere inermi di fronte a chi vorrebbe riscrivere la storia, negando ciò che è stato. Non possiamo tacere davanti a chi propone pericolose parole d'ordine xenofobe in risposta ai grandi temi globali del nostro tempo. Le ragioni della tolleranza, del rispetto reciproco, del ripudio di ogni violenza, verbale o fisica, devono prevalere su chi semina odio e prevaricazione. Perché sicurezza, cittadinanza, legalità, libertà e democrazia sono legati indissolubilmente. Per questo riteniamo necessario promuovere una forte iniziativa d'impegno educativo, culturale e sociale capace in particolare di coinvolgere le giovani generazioni del Paese. Per questo proponiamo a tutti una manifestazione aperta e plurale per Sabato 9 Dicembre alle 11 a Como presso il Monumento alla Resistenza europea inaugurato nel 1983 da un grande padre partigiano come il presidente Sandro Pertini (come raggiungerci). Contro l'intolleranza e per il rispetto reciproco. Contro odio, razzismo e xenofobia. Non voltiamoci dall'altra parte. Maurizio Martina Vicesegretario Partito Democratico
 
CULTURA ITALIANA NEL MONDO - RUSSIA - "BUONGIORNO, ITALIA!" AL VIA FIERA INTERNAZIONALE DEDICATA A CULTURA E IMPRESE ITALIANE - FINO AL 12 DICEMBRE (2017-12-06)
 
Una settimana dedicata all'Italia,nel cuore di Mosca. E' la fiera internazionale 'Buongiorno,Italia!' giunta quest'anno alla seconda edizione. Al Maneggio, davanti alle mura del Cremlino, dal 5 al 12 dicembre si alterneranno eventi pubblici -come il concerto di Thomas Grazioso e l'appuntamento con l'Accademia Lirica Santa Croce di Trieste - a incontri dedicati al mondo dell'impresa. Il programma della kermesse - si apre questa sera con 'FollowTheFabrika', premio dedicato alla moda i cui vincitori saranno annunciati nel corso della cena di gala - prevede infatti spazi espositivi per il settore del turismo, in particolare quello dei trattamenti termali, sempre più in voga fra i russi, e dell'industria dei profumi. Uno stand è invece dedicato al business dei matrimoni in Italia. L'Istituto Italiano di Cultura ha organizzato "la giornata della lingua italiana" - il 10 dicembre - mentre l'Ice, che è presente in fiera con un suo stand personalizzato, ha in calendario per l'11 una serata dedicata al cinema italiano dal titolo 'Italia: set cinematografico'.. (06/12/2017-ITL/ITNET)
 
A Bruxelles un seminario sull’inclusione finanziaria dei migranti organizzato dal CeSPI e dall’eurodeputata Patrizia Toia
TRA GLI INTERVENTI QUELLO DEL MINISTRO DELL’INTERNO, MARCO MINNITI: “CANCELLARE LA PAROLA EMERGENZA DALLA POLITICA DELL’IMMIGRAZIONE”
 
BRUXELLES – Il ministro dell’Interno, Marco Minniti, è intervenuto a Bruxelles ad un seminario organizzato dal CeSPI e dall’eurodeputata Patrizia Toia e dedicato al tema dell’inclusione finanziaria dei migranti. Minniti ha in premessa rilevato come per affrontare la questione migratoria sia necessario “cancellare la parola emergenza dalla politica dell’immigrazione” e ribadito la dimensione “strutturale” del fenomeno. Ha poi rilevato il “limite oggettivo nelle possibilità di integrazione”. “Se non si tiene conto di questo – afferma il Ministro – si è un Paese poco attento al proprio presente e al proprio futuro. C’è un rapporto tra mancata integrazione e terrorismo. Quei Paesi che sapranno integrare saranno Paesi più sicuri”. Minniti – si legge nella nota diffusa dal Ministero dell’Interno in proposito – ritiene che i foreign fighters affluiti da circa “100 Paesi” per combattere con lo Stato islamico in Siria e Iraq, dopo la sconfitta militare, con la caduta delle due capitali Mosul e Raqqa, potrebbero tentare di ritornare a casa, anche in Europa. Per questo definisce il controllo dei confini meridionali della Libia e dei transiti lungo la rotta del Mediterraneo centrale “cruciale”, anche per il contrasto al terrorismo. “Siamo di fronte ad uno scacco militare – aggiunge Minniti – e lo scacco presuppone la fuga. Presuppone una ritirata confusa, una diaspora di ritorno. Se c’è questa possibilità, dobbiamo comprendere che, dentro una diaspora di ritorno, il fatto di poter incrociare i flussi migratori è un’ipotesi che noi non possiamo scartare”. Tornando a parlare della Libia, il Ministro riconosce un debito che la comunità internazionale ha nei confronti di quel Paese. “Credo che si debba traguardare sempre la democrazia, ma la comunità internazionale è intervenuta in Libia senza avere un progetto successivo. Il traffico di esseri umani è stata una delle principali fonti di reddito per una grossa parte delle popolazioni – ha spiegato Minniti, evidenziando che “nel momento in cui si lavora per sconfiggere l’illegalità è chiaro che dobbiamo pensare a fonti alternative di reddito” per quelle popolazioni “e su questo abbiamo bisogno di interventi nell’immediato”. Per il lavoro che l’Europa deve fare nel continente africano, afferma il ministro Minniti, “servono risorse da mettere in campo. Quando c’è stata la rotta balcanica, che ha avuto un impatto straordinario, l’Europa ha investito risorse significative. Bisogna passare dagli aiuti agli investimenti”. “E dobbiamo anche affrontare – ha continuato – l’idea di una costruzione di nuove classi dirigenti: nel rapporto tra Europa e Africa c’è anche questo. Non bisogna guardare al rapporto Europa-Africa con un’ottica caritatevole: non stiamo facendo un favore a nessuno. Togliamoci dalla testa l’idea che stiamo andando lì perché hanno bisogno di noi”. L’impegno per costruire un futuro di “legalità e integrazione” per i migranti, conclude il Ministro, “deve durare nel tempo, perché nulla è più volatile dei risultati ottenuti in Nordafrica, in Libia e in Africa in generale. C’è bisogno di passione. Noi dobbiamo ricostruire un rapporto di fiducia non solo con i governi africani, ma, cosa ancora più importante, con le popolazioni africane. Questa è la partita più difficile di tutte. È per questo – sostiene Minniti – che non dobbiamo sbagliare una mossa”. (Inform)
 
OGGI A MONONGAH LA CERIMONIA COMMEMORATIVA DELL’INCIDENTE MINERARIO AVVENUTO IL 6 DICEMBRE 1907
 
WASHINGTON – Si svolge oggi a Monongah, in West Virginia, la cerimonia commemorativa dell’incidente minerario avvenuto il 6 dicembre 1907 e che costò la vita a 361 uomini, fra cui oltre 170 italiani provenienti per la maggior parte dall’Abruzzo, dalla Calabria e dal Molise. A segnalare l’iniziativa dedicata al più grave incidente minerario occorso negli Stati Uniti e della storia dell’emigrazione italiana, l’Ambasciata d’Italia a Washington, che ha coordinato un calendario di manifestazioni commemorative. Presenti a Monongah le autorità locali e il console generale d’Italia a Filadelfia, Pier Attinio Forlano. L’8 dicembre l’Ambasciata ha invece previsto alle ore 17 una cerimonia commemorativa presso il Consolato generale d’Italia a New York. Evento analogo si era svolto il 3 dicembre presso la Holy Rosary Church di Washington, seguita da una piccola mostra fotografica alla Casa Italiana. Le manifestazioni sono organizzate su iniziativa di alcune associazioni, tra cui la Lega dei Maestri del Lavoro e l’Associazione Culturale Monongah, e di alcuni privati impegnati a mantenere viva la memoria del più grande incidente sul lavoro occorso ad emigrati italiani all’estero. Tra questi, Michele Maddalena di Formia (LT), la cui “Marcia del Ricordo” attraverso le regioni italiane di provenienza dei minatori, iniziativa che ha ricevuto il patrocinio del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, ha consentito di raccogliere campioni di terreno che saranno conservati in una teca che verrà consegnata oggi al sindaco di Monongah. (Inform)