MAFIA, NEI PROGETTI DI PIF UN FILM SUL MAXIPROCESSO "Perché continuare ogni anno e tanto più quest'anno. nel venticinquesimo anniversario, a ricordare l'uccisione di Falcone e Borsellino? Perché il loro sacrificio e la loro battaglia contro la mafia non vengano dimenticati, come è accaduto per altri prima di loro come Chinnici e Mattarella. A dirlo è Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, a margine della presentazione al Salone del Libro di Torino del libro del presidente del Senato, Pietro Grasso, 'Storie di sangue, amici e fantasmi'. "Il loro ricordo - ha aggiunto - non è scontato, dobbiamo continuare a ricordarli fino allo sfinimento" .Pif, da sempre attento al tema della criminalità organizzata, ha detto di voler fare un film sul maxiprocesso di Palermo per crimini di mafia a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, quando Grasso era ancora un magistrato.
 
LAZIO, CONTRIBUTI PER STUDIARE O LAVORARE ALL'ESTERO
 
Roma - “Torno subito” un bando promosso dalla Regione Lazio finanziato attraverso le risorse del POR Lazio FSE 2014-2020 e attuato da Laziodisu per sviluppare percorsi di formazione all’estero o in altre regioni d’Italia. “Parti per imparare, Torni per crescere” è il motto del progetto che ha l’obiettivo di investire sui giovani e sulla loro formazione fuori dal territorio laziale, per poi reinserirli in contesti lavorativi nella Regione. I destinatari sono ragazzi tra i 18 e i 35 anni, universitari o laureati, residenti o domiciliati nel Lazio da almeno 6 mesi che vogliono misurarsi anche in contesti internazionali per migliorare le proprie competenze e avere maggiori opportunità per un inserimento lavorativo qualificato. Partecipare è semplice: basta accedere al sito e registrarsi entro il 21 giugno. I vincitori del bando potranno beneficiare di contributi economici secondo le modalità determinate dall’Avviso Pubblico. Se l’idea è quella di frequentare un corso di lingua, WEP – organizzazione internazionale leader nella promozione di scambi linguistici – è fra gli intermediari idonei per l’organizzazione del periodo all’estero. La regola per partecipare è solo una: rientrare in Lazio al termine dell’esperienza, per mettere a frutto le conoscenze acquisite. Lo scopo principale di Torno Subito è, infatti, il potenziamento del capitale umano attraverso percorsi di formazione fuori dalla Regione, permettendo ai destinatari del progetto di aumentare le opportunità lavorative. Nello specifico ciascun progetto è strutturato su due fasi: la fase 1 prevede che il candidato si presti a compiere, al di fuori del territorio della Regione Lazio, un’attività formativa: un’esperienza in ambito lavorativo oppure corsi di formazione, specializzazione o master presso una struttura o un’azienda individuata in fase di presentazione del progetto. WEP nell’ambito dell’attività prevista dal bando, si dedicherà all’organizzazione di corsi di lingua all’estero; la fase 2 prevede invece tirocini - curriculari o extracurriculari - oppure attività di start up d’impresa presso un partner, individuato dal destinatario già in fase di presentazione del progetto, con sede nel territorio regionale. (NoveColonneATG)
 
STUDENTESSE TRIESTINE VINCONO IL “FESTIVAL OF THE MIND” IN SERBIA
 
Trieste - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ha inviato una lettera di congratulazioni alle due giovani studentesse triestine, Ambra Rossi e Martina Pollastri, rispettivamente del liceo Dante-Carducci e del liceo artistico Nordio, che hanno ottenuto il primo e secondo posto alla competizione basata su creatività e logica del Festival of the Mind, evento dedicato a genio e creatività svoltosi nei giorni scorsi a Novi Sad (Serbia). Nella missiva, Serracchiani ha anche augurato un buon proseguimento degli studi e sottolineato "la creatività che ha contraddistinto il risultato positivo dalle ragazze e il fatto che a farsi onore siano stati gli studenti della nostra regione". Oltre alle due vincitrici hanno raggiunto le finali del Festival of the Mind anche Matilde di Vito (9.), Lorenzo Russo (13.), Cassandra Lupo (15.), Claudia Obersnù e Lucia Jugovaz (24. a pari merito), Elena Valentini (31.), Tehetena Colic (37.) e Nicola Delalle (42.). I finalisti sono stati premiati con un viaggio a Novi Sad, durante il quale hanno potuto visitare la città e i suoi musei e fraternizzare con altri 50 studenti provenienti da 30 scuole di 10 Paesi europei. È il quarto anno consecutivo che le due scuole triestine partecipano all'iniziativa, nata da una collaborazione pluriennale tra la Provincia autonoma di Vojvodina e il Friuli Venezia Giulia che ha sostenuto e garantito il trasporto dei finalisti fino a Novi Sad. Una collaborazione dalla quale è nato anche il progetto Erasmus a cui partecipano il liceo artistico Nordio, la Vojvodina e un istituto superiore croato. (NoveColonneATG)
 
VOTO ESTERO, CARUSO (ICP): “SU LEGGE ELETTORALE SI FA DISINFORMAZIONE”
 
“Anche se si volesse cambiare, è possibile modificarlo o abolirlo solamente con una riforma costituzionale, che ha tempi diversi dal normale iter legislativo” Roma – “Il voto per gli italiani all’estero rappresenta un atto di civiltà e un passaggio verso la democrazia compiuta, poiché grazie alla sua introduzione il nostro paese ha dimostrato che un cittadino italiano è tale a prescindere dai confini territoriali e che i suoi diritti non cessano di esistere solo perché ha deciso di trasferirsi in un altro paese”. E’ quanto dichiara in una nota l’onorevole Mario Caruso, presidente di Italia Civile Popolare, eletto alla Camera nella circoscrizione estero e membro del gruppo Des-Cd, a proposito degli articoli apparsi ieri sul quotidiano Libero e dedicati al voto per gli italiani nel mondo. “La legge per il voto estero non è in discussione ed è assurdo che venga messa in dubbio proprio nello stesso periodo in cui gli italiani, per lavoro o per studio, sono tornati a trasferirsi al di fuori dei confini nazionali. Il modello italiano per il voto estero è stato ripreso a esempio da altri Stati europei e, proprio mentre altri imitano una nostra legge virtuosa, dovremmo abolirla?” si interroga il deputato. “Mi permetto, infine, di ricordare a chi lo mette in discussione, che il voto estero è incardinato nella nostra Costituzione. Di conseguenza, è possibile modificarlo o abolirlo solamente con una riforma costituzionale, che ha tempi diversi dal normale iter legislativo. Dare spazio a sterili polemiche significa fare pura disinformazione” conclude Caruso
 
CASA ITALIA TORONTO, CARUSO (ICP) PRESENTA INTERROGAZIONE AL MINISTRO ALFANO
 
“La vendita rappresenterebbe un gravissimo danno all’immagine della Comunità Italiana in Canada e dell’Italia nei confronti del governo Canadese” Roma – E’ stata presentata venerdì 26 maggio l’interrogazione a risposta scritta dell’onorevole Mario Caruso, presidente di Italia Civile Popolare, eletto alla Camera nella circoscrizione estero e membro del gruppo Des-Cd, in merito alla ventilata vendita della Casa Italia di Toronto da parte del consolato. Nel documento il deputato chiede al ministro per gli affari esteri, Angelino Alfano, quali iniziative intenda porre in essere per evitare l’alienazione di Casa Italia, ritenendo che la realizzazione del progetto recherebbe “un danno non solo all’immagine della Comunità Italiana di Toronto bensì al Paese intero”. “Casa Italia, la cui costruzione è stata interamente finanziata dalla Comunità Italiana nel periodo tra le due guerre, rappresenta un punto di riferimento insostituibile per i nostri connazionali residenti a Toronto. Oltre al suo valore storico, artistico e culturale, l’edificio simboleggia le battaglie per mantenere unita la collettività anche in un paese così lontano da quello d’origine come è il Canada” dichiara in una nota l’onorevole Caruso. “Nonostante la comunità italiana si sia dichiarata contraria, il Consolato di Toronto ha avallato il progetto finalizzato alla vendita dell’edificio e delle aree di pertinenza. Tale vendita non rappresenterebbe un vantaggio per il nostro paese e per il governo ma, al contrario, una vera e propria speculazione edilizia, che recherebbe un gravissimo danno all’immagine non solo della Comunità Italiana in Canada ma dell’Italia stessa nei confronti del governo Canadese”. “Sarebbe auspicabile che si desse seguito alla proposta di riqualificazione dell’area, al posto della vendita – conclude il deputato - con il consecutivo mantenimento delle funzioni diplomatiche consolari e, soprattutto, la realizzazione della vetrina di prodotti tipici, che avrebbe il duplice positivo effetto di valorizzare le nostre eccellenze e creare un indotto per la struttura stessa”. (On. Mario Caruso)