L'ULTIMO ADDIO DELL'ITALIA AI PARA' CADUTI IN AFGHANISTAN

(ANSA) - Uniti dalla stessa commozione, politici e gente comune hanno assistito stamani ai funerali solenni dei sei parà morti nell'attentato di Kabul: il tenente Antonio Fortunato, il primo caporal maggiore Matteo Mureddu, il primo caporal maggiore Davide Ricchiuto, il sergente maggiore Roberto Valente, il primo caporal maggiore Gian Domenico Pistonami, il primo caporal maggiore Massimiliano Randino. Nella basilica romana di San Paolo fuori le Mura a rendere omaggio ai valorosi ragazzi morti in Afghanistan c'erano il Capo dello stato, Giorgio Napolitano, il premier Silvio Berlusconi, i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani, il governo al completo e tutti i vertici delle forze armate. Prima dell'inizio della cerimonia, Napolitano e Berlusconi hanno salutato e confortato i familiari delle vittime e i quattro militari feriti nello stesso attentato (il Primo maresciallo dell'Aeronautica Felice Calandriello e i primi caporaicum lmaggiori della Folgore, Rocco Leo, Sergio Agostinelli e Ferdinando Buono) rientrati ieri notte in Italia che hanno voluto essere presenti per l'ultimo saluto ai loro compagni. Applausi hanno accolto l'arrivo delle bare, avvolte nel tricolore, in Chiesa. Il rito è stato officiato dall'ordinario militare per l'Italia, mons. Vincenzo Pelvi, che ha letto il messaggio inviato dal Segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, con il quale è stato espresso il cordoglio di Papa Benedetto XVI "profondamente addolorato per il tragico attentato". Nell'omelia, monsignor Pelvi ha ricordato uno a uno le vittime chiamandole per nome ed esaltando le loro vite vissute al "servizio della pace". Sul finire della cerimonia funebre l'ex parà Gianfranco Paglia, deputato del Pdl, costretto su un sedia a rotelle dopo essere rimasto ferito in Somalia, ha letto la preghiera del paracadutista. Accanto a lui il figlio di Antonio Fortunato, Martin, di sette anni, con in testa il basco amaranto della Folgore, che aveva commosso tutti prima ancora che cominciassero le esequie alzandosi dalla sua sedia e andando ad accarezzare la foto del suo papà deposta sulla bara. Subito dopo la lettura della preghiera, un trombettiere ha suonato il Silenzio che ha preceduto la benedizione delle bare e il canto del Risorgerò che ha concluso la cerimonia. Una cerimonia intensa, composta e commovente, turbata soltanto da un piccolo incidente durante lo scambio del segno della pace, quando un uomo ha preso un microfono ed è andato sull'altare gridando più volte "pace subito" prima di essere portato via. Più passaggi delle frecce tricolori sul cielo sovrastante la Basilica hanno dato l'addio ai sei parà, accolti all'uscita dalla Basilica da un lungo applauso, dal grido 'Folgore' e da uno sventolio di bandiere tricolori.

ROSARIO: SI CONCLUDE CON SUCCESSO IL CICLO DI FLMS “DI VUELTA AL MUNDO”

ROSARIO - El 18 de septiembre en la Sede de Siciliani Nel Mondo "Archimede" se dio cierre al Ciclo de Cine "De vuelta al mundo" con el film Cinema Paradiso. Así mismo, por la noche, en la ciudad de Villa Gobernador Gálvez, en la sede de la Casa de la Cultura, se inició la muestra estable de fotografías de los mineros de Sicilia, prestadas por la USEF Trinacria Oggi de Mendoza. En breve se sumarán otro grupo de fotografías que se encuentran en la sede de Chile, así se le dio comienzo a la participación del CEIA USEF en la fiesta de las Colectividades de dicha ciudad. Comienza el próximo mes de octubre el Ciclo de Cine de Comedias Italianas "Trotamundo", en la localidad de Funes. Posterior a ésta se retomará el ciclo "De vuelta al mundo" en Villa Gobernador Gálvez en el mes de noviembre. También estamos en la organización de la recolección de fotos y documentos de emigrados sicilianos a la ciudad de Villa G. Gálvez. Se lanzará la convovatoria conjuntamente al ciclo de cine "De vuelta al mundo"

UN IMPORTANTE ACCORDO TRA L’INSS BRASILIANO ED I PATRONATI ITALIANI

SAN PAOLO - Il 18 settembre scorso, grazie all’importante lavoro di coordinamento della Commissione Assistenza del Comites di San Paolo, presieduta da Natalina Berto, dopo anni di trattative da parte dei Patronati, è stato firmato un accordo di cooperazione con l’INSS locale. L’incontro si è svolto nella Sede del Comites alla presenza del Console Generale d’Italia, Marco Marsilli, del Segretario Esecutivo del Ministero della Previdenza Sociale Carlos Eduardo Gabbas, dei rappresentanti legali dell’INSS e dei responsabili dei Patronati Acli, Enas, Enasco, Inas e Ital-Uil. Ha fatto gli onori di casa la presidente del Comites Rita Blasioli Costa, insieme con altri consiglieri. L’accordo stipulato ha come obiettivo il riconoscimento legale dei Patronati da parte dell’INSS, al fine di poter rendere più agili le procedure previdenziali tra i due Paesi, garantendo una migliore assistenza nel corso dell’intero procedimento. L’accordo firmato – precisano da San Paolo – è una delle ultime tappe di un processo che va avanti da anni, basato sui diritti garantiti da accordi internazionali bilaterali tra Italia e Brasile. A partire dalla pubblicazione ufficiale sul "Diario Oficial da União", i Patronati potranno intervenire presso le sedi dell’INSS su tutto il territorio nazionale per seguire tutto il procedimento delle richieste pensionistiche dei loro assistiti; per farlo potranno fare affidamento anche sulla modernizzazione dei sistemi e dei servizi, oltre ad essere gli interlocutori di riferimento sulle eventuali problematiche che potrebbero sorgere nei procedimenti previdenziali tra l’INSS brasiliano e l’INPS italiano. (aise

FONDAZIONE MIGRANTES E CARITAS PRESENTANO IL NUOVO STUDIO SUI FLUSSI MIGRATORI "AMERICA LATINA – ITALIA. VECCHI E NUOVI MIGRANTI"

ROMA - Si chiama "America Latina – Italia. Vecchi e nuovi migranti" il volume che Caritas Italiana, Caritas di Roma e Fondazione Migrantes presenteranno il prossimo 29 settembre presso l’Auditorium di Via Rieti a Roma. Il volume, curato da diversi autori italiani e latinoamericani, si suddivide in 55 capitoli attraverso i quali vengono raccontate e analizzate le vie seguite da milioni di italiani in più di un secolo di storia dell’emigrazione mentre, nella seconda parte, studia la presenza degli immigrati latinoamericani in Italia (più di 300 mila persone), illustrando, anche attraverso approfondimenti territoriali, le caratteristiche di queste collettività e le loro aspirazioni, spesso andate deluse. La presentazione del volume verrà introdotta da monsignor Piergiorgio Saviola, direttore generale della Fondazione Migrantes, e Nicola Zingaretti, presidente della Provincia di Roma. La ricerca che ha dato vita a questo progetto verrà quindi illustrata da Luca Di Sciullo, Delfina Licata e Franco Pittau della redazione Dossier Caritas/Migrantes. Non mancheranno gli interventi di Paolo Beccegato, responsabile dell’Area Internazionale della Caritas Italiana, Massimiliano Monnanni dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni, Alessandro Masi, segretario generale della Società Dante Alighieri, Massimo Canovi, direttore di MoneyGram Italia e Mediterraneo, e Alessandra Ciurlo e Carlotta Venturi, ricercatrici sull’America Latina. La presentazione, coordinata dall’assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Roma, Claudio Cecchini, verrà conclusa dall’intervento del presidente Istituto Italo-Latinoamerican, José Roberto Andino Salazar. (aise)

IL CONGRESSO DEI SINDACATI BRITANNICI APPROVA BOICOT A ISRAELE.

Nel congresso annuale dei sindacati britannici (TUC), svoltosi a Liverpoll il 17 settembre, é stata approvata a grandissima maggioranza una mozione con cui aderiscono alla campagna di “boicottaggio, disinvestimento, sanzioni” contro lo Stato di Israele. E’ una decisione di straordinaria importanza adottata da un sindicato che rappresenta 6 milioni e mezzo di lavoratori, e rafforza la decisione della societá civile internazionale di sanzionare la clase dirigente israeliana per gli inammissibili crimini commessi durante l’aggressione a Gaza. I sindacati britannici, in questo modo, si uniscono a quelli dell'Irlanda e del Sudafrica nella campagna di boicottaggio a Israele. La mozione approvata esige al Comgresso generale del TUC di far pressione sul governo di Londra perché sia interrotto il comercio di armi con Israele e per sospendere l’accordo commerciale preferenziale con Tel Aviv. Si invitano, inoltre, le imprese che si beneficiano dell’occupazione illegale di Gaza e della Cisgiordania. La mozione invita i consumatori a non comprare il “made in Israel”, soprattutto i prodotti agricoli coltivati avvalendosi dello sfruttamento semischiavistico dei lavoratori Palestinesi. (FONTE: EMINOTIZIE)

TURISMO: GIORNATE MEDIEVALI IN SICILIA CON GLI ITINERARI FEDERICIANI

 PALERMO – Trascorrere delle giornate medievali con il progetto “Itinereri federiciani” in Sicilia. E' questo il fine di un progetto interregionale finanziato dalla legge 135 del 2001 e curato dall'assessorato regionale al Turismo. Le iniziative hanno preso il via con la “Serata sveva” nel centro storico di San Giuseppe Jato, che ha avuto un grosso successo di presenze. Le manifestazioni si svolgono in più siti dove il grande imperatore ha lasciato la sua impronta, ma scelte come un unideale. Il visitatore potrà così approfondire la conoscenza su Federico e il suo periodo storico, immergendosi in un'atmosfera tipicamente medievale. “Abbiamo scelto alcune delle zone più belle e, a volte, ancora poco conosciute della Sicilia – ha detto l'assessore Nino Strano – per un significativo segmento dell'offerta turistico culturale. Vogliamo far conoscere anche così la nostra isola, secondo un particolare itinerario tematico, e in un periodo di destagionalizzazione, che permette di gustare a fondo la Sicilia, con più calma e tranquillità”. Questi i prossimi appuntamenti: Vivere il Medioevo – Centro storico di Corleone - 26 e 27 settembre Storia, arte e sapori al tempo di Federico – Cefalù - dal 2 al 4 ottobre Giornate federiciane – Menfi – 3 e 4 ottobre Laboratori medievali a Castel Maniace – Siracusa – fino al 9 ottobre Federico secondo lo chef Fulvio Pierangelini – Castello svevo di Salemi – 11 ottobre Il Belice e il Mediterraneo nell'età di Federico II – convegno – Castelvetrano – 17 ottobre (Vito Orlando)

CONSOLATI: CHIUDONO GENK, MULOUSE, COIRA, NORIMBERGA E SAARBRÃœCKEN

Secondo una informativa della Dgro alle organizzazioni sindacali del ministero degli Esteri, sono previste le seguenti modifiche della presenza consolare nel mondo. I Consolati generali di Basilea e Karachi(Venezuela) saranno declassati a Consolati a partire dal 1-12-2009. Chiuderanno invece a partire dal giugno 2010 i Consolati di Bruxelles e Genk, che verranno accorpati all’ambasciata di Bruxelles. Anche il Consolato di Mulouse in Francia chiuderà e la competenza sarà spostata a Metz, che dista 400 chilometri. In Germania chiuderanno a partire dal giugno 2010 il Consolato di Saarbrücken, la cui competenza passerà al Consolato generale di Francoforte. Chiuderà anche il consolato di Norimberga, la cui competenza passerà al Consolato generale di Monaco di Baviera. Secondo il ministero degli Esteri non sarebbe possibile un declassamento di Saarbrücken e Norimberga per motivi che non sono stati resi noti. Si prepara per la comunità italiana in loco quindi una notevole maratona, resa incerta anche dal fatto che, secondo indicazioni, il Consolato generale di Francoforte non avrebbe uffici disponibili per il personale di Saarbrücken, e un archivio satollo che dovrebbe ricevere altre 20.000 pratiche. Monaco di Baviera avrebbe un’ala inagibile per la presenza di amianto, e non sarebbe in grado di garantire la sicurezza degli addetti. Infine l’Agenzia di Coira sarà accorpata a S. Gallo (Corriere d'Italia)

NARDUCCI, FEDI, MARAN. INTERROGAZIONE AL GOVERNO. QUALI DOCUMENTI AVETE PRODOTTO PER LA CHIUSURA DEI CONSOLATI?

 Interrogazione a risposta immediata in Commissione presentata dai Deputati Franco Narducci, Alessandro Maran e Marco Fedi martedì 22 settembre 2009 Al Ministro degli affari esteri per sapere. - Premesso che: - la III Commissione affari esteri e comunitari ha discusso più volte la proposta di riorganizzazione della rete diplomatica e consolare italiana nel mondo, singolarmente e anche congiuntamente con la commissioni Affari esteri del Senato, presentata dal Ministero degli affari esteri; - il progetto di riorganizzazione della rete diplomatica e consolare, con le relative decisioni, reso noto il 14 giugno 2009 dal Ministero degli Affari esteri, ha suscitato un forte malcontento nelle comunità italiane residenti nelle circoscrizioni consolari colpite dalle decisioni di chiusura degli uffici, nonché numerose manifestazioni pubbliche di protesta, l’ultima delle quali in ordine di tempo si è svolta il 19 settembre a Norimberga (Germania); - la riorganizzazione della rete consolare ha visto anche uno straordinario interessamento delle autorità istituzionali e politiche, nonché di numerose organizzazioni (associazioni, Caritas, ecc.) delle nazioni in cui si progetta di chiudere gli uffici consolari e che ospitano popolose comunità di cittadini italiani, che si sono rivolti sia al Presidente del Consiglio sia al Ministro degli Affari esteri, On. Franco Frattini, chiedendo di mantenere le nostre sedi di rappresentanza e offrendo, in alcuni casi, supporto logistico; - la III Commissione affari esteri e comunitari ha discusso, il 21 luglio 2009, la risoluzione 7-00193 (Narducci e altri) sul processo di razionalizzazione della rete degli Uffici all'estero, presentata con spirito bipartisan da numerosi parlamentari della Commissione, al fine di ricercare soluzioni adeguate agli interessi del nostro Paese e delle comunità italiane emigrate confrontate con la soppressione di servizi di primaria importanza (approvazione della risoluzione numero 8-00050). - la risoluzione sopra menzionata impegna il Governo a “riconsiderare le modalità di razionalizzazione degli uffici consolari all'estero” e a presentare il progetto complessivo al Parlamento e al CGIE entro il 2009. Inoltre, la risoluzione impegna il Governo “a verificare le modalità transnazionali di accesso alle strutture consolari da parte dei nostri cittadini per evitare loro di dover percorrere centinaia di chilometri (esempio: Mulhouse/Basilea anziché Metz), in considerazione del fatto che gli Stati interessati dalle chiusure in Europa appartengono tutti “all’area Schengen”; tutto ciò premesso, gli interroganti chiedono quali atti amministrativi ha nel frattempo prodotto il Governo, o è in procinto di produrre, sulla ristrutturazione delle rete diplomatico-consolare italiana, conformemente alle determinazioni della risoluzione sopra richiamata. (Corriere d’Italia)