BERLUSCONI VUOLE CANCELLARE L'INFORMAZIONE. L'ITALIA AD UN PUNTO DI NON RITORNO

Dopo Repubblica e Avvenire, tocca a l'Unità. Venier: "Chi il prossimo?". Licandro: "PdCI pronto a lottare per libertà di stampa e democrazia: in Italia punto di non ritorno" "'Dopo 'la Repubblica' e 'l'Avvenire' è la volta de l'Unità'. Chi sarà il prossimo? Siamo di fronte ad un'offensiva senza precedenti da parte del governo contro la libertà di stampa. Attraverso i propri organi di famiglia o con il tramite degli avvocati si cerca di intimidire e zittire tutte le voci che in questi mesi hanno avuto il coraggio di denunciare il degrado e lo squallore della vita pubblica e privata del presidente del Consiglio. Il capo del Popolo delle Libertà sta cancellando, nei fatti, la prima delle libertà: quella di sapere per poter giudicare. Esprimiamo piena solidarietà a l'Unità, ultima vittima di questa campagna intimidatoria, e ricordiamo che tutti i regimi sono iniziati con la limitazione della libertà di stampa. E' tempo che chi ha davvero a cuore le sorti della libertà scenda in piazza, come chiede la Federazione nazionale della stampa, a difesa della nostra democrazia". E' quanto afferma Jacopo Venier, responsabile Comunicazione del PdCI, che ha inviato un telegramma di solidarietà al direttore de l'Unità Concita De Gregorio e attuta la redazione del quotidiano. "Il processo di asciugamento della democrazia – attacca il responsabile organizzazione del PdCI Orazio Licandro - è già sin troppo avanti, tanto da averne pagato le spese persino un potere formidabile come la Cei. Il PdCI è pronto a scendere in piazza contro il premier. Berlusconi è un distillato di prepotenza, superbia e arroganza. E' il degno erede di chi in Italia ha assassinato la democrazia e imposto il regime fascista. Siamo arrivati ad un punto di non ritorno: è il momento di denunciare il pericolo che corre la nostra democrazia. Chiediamo alle altre forze di opposizione di mobilitarsi: se non ora quando?". L'Ufficio Stampa Pdci Messina

CINEMA, FESTIVAL DI VENEZIA. I DATI TECNICI PER RICEVERE LE IMMAGINI

 Per giovedì 3 settembre, le televisioni che vorranno usufruire del servizio messo a disposizione dalla Regione, avranno a disposizione due lanci. Si comunicano i dati tecnici del canale satellitare su cui saranno trasmesse le immagini da Venezia per le attività della Regione e di CineSicilia. Satellite : 5° Ovest Atlantic Bird 3 Frequenza : 11689.85 (va bene anche 11690) Polarizzazione : Orizzontale (H) Symbol Rate :3214 Fec :3/4 Date e orari della disponibilità del canale satellitare e gli eventi che la Regione intende seguire: 3/09/2009 Ore 11.30 Sfilata red carpet dallo stand di Cinesicilia e intervista Lombardo. Ore 18.30 presentazione "Aspettando Baaria" a Bagheria, e intervista ai due protagonisti del film Sent from my BlackBerry® wireless device

 SANITA’, ALBO DIRETTORI, NESSUN ERRORE NELLE PROCEDURE

PALERMO - In relazione alla notizia pubblicata oggi dall’agenzia Ansa dal titolo “Domanda manager bloccata dal sistema informatico”, l’ufficio stampa dell’assessorato regionale alla Sanità precisa che non c’è stata nessuna irregolarità nella procedura e che la mancata registrazione all’albo dei direttori amministrativi del dottor Michele Vullo è da addebitare a un errore nella procedura di iscrizione. La procedura informatica, oltretutto, prevedeva – dopo l’invio della domanda - la ricezione, tramite una e-mail, di un messaggio di conferma dell’avvenuta candidatura. Cosa che non si è verificata proprio perché, evidentemente, il sig. Vullo non ha eseguito correttamente la procedura. Si precisa inoltre che lo stesso Michele Vullo, in una mail inviata all’assessore regionale alla Sanità, ha riconosciuto che la mancata registrazione è probabilmente frutto di un suo errore e che il gestore tecnico dell’assessorato, al quale si era rivolto, gli è stato di ausilio per la soluzione di alcuni problemi incontrati nell’accesso al sistema. Nell’esprimere rammarico per la mancata inclusione del dottor Michele Vullo, comunque in alcun modo riconducibile a responsabilità dell’amministrazione, si fa presente che gli albi saranno aggiornati semestralmente e che quindi lo stesso potrà presentare una nuova istanza. (Guido Monastra)

LA "SCOSSA" DI D'ALEMA: PREMIER VIOLENTO, L'ITALIA REAGISCA

GENOVA - Bruno Tabacci, in versione più radicale che moderata, invoca un nuovo Cln contro Berlusconi. D'Alema,con lui sul palco della Festa del Pd, si accontenterebbe che il Pd si riprenda da "una falsa partenza" e sia il perno di un'alternativa di governo. Alternativa urgente perché la scossa - evidenzia mesi dopo l'ex vicepremier - è in atto come dimostrano le querele di un premier "violento verso voci critiche" e gli attacchi di "ferocia squadrista" contro il direttore dell'Avvenire Dino Boffo: tutte intimidazioni alle quali "non solo l'opposizione ma anche la destra e gli italiani devono reagire" scendendo in piazza. Da qui alla sfida delle primarie Massimo D'Alema ritaglia per sé un ruolo secondario, impegnandosi a "non occupare troppo spazio" al fianco di Pier Luigi Bersani. Il suo impegno sembra piuttosto proiettato sul medio periodo nella costruzione di un "nuovo centrosinistra" con l'Udc e una "rinnovata" sinistra radicale per tornare a vincere le elezioni. Il "degrado della democrazia" è per l'ex ministro degli Esteri giunto ad un tale punto di "emergenza" che "non basta concentrarsi sull'anomalia di Berlusconi ma bisogna mettere in campo un programma di governo alternativo". Enrico Mentana avverte, scherzando, che Tabacci, invocando un Comitato di liberazione contro Berlusconi, rischia di scavalcare a sinistra D'Alema. Ma in realtà l'ex presidente Ds mena fendenti per quasi due ore contro il presidente del consiglio che "siccome appare colpito nella sua credibilità ma è determinato a tenere il potere, è violento contro le voci critiche". Un presidente del consiglio non può querelare "perché con il suo potere diventa aggressione e intimidazione", avverte l'ex premier ricordando che, quando lui arrivò a Palazzo Chigi, fece decadere tre querele, di cui una contro il Giornale. Berlusconi, invece, o intimidisce o non risponde. "Le sue vicende personali - è l'affondo di D'Alema - non sono gossip, il fatto che il capo del governo è connesso, sia pure come 'utilizzatore finale', ad un giro di prostituzione organizzato ha a che vedere con la credibilità dell'Italia e quindi deve rispondere". Davanti a queste "anomalie", e "a forme di lotta politica con spionaggi e dossier", l'ex ministro degli Esteri vede "insofferenza" non solo nella destra. Fini in primis, è fiducioso D'Alema, ma anche altri leader a destra "si rendono conto che Berlusconi rappresenta un problema per il proprio futuro". Ma anche nella Chiesa che dopo "la ferocia squadrista" contro Boffo "ci sono segnali di insofferenza, si sono levate voci importanti" contro il governo. Davanti a questo scenario, il Pd "deve ripartire". E per D'Alema la ripartenza è chiudere con il passato, con le vocazioni maggioritarie e i partiti liquidi. "Si deve ripartire, cambiando", è lo slogan di chi, dopo essere stato "tacciato di essere un terribile rompiscatole" ora osserva ad alta voce che "dopo aver sbattuto il muso un paio di volte, le mie eresie ora sono un patrimonio condiviso nel Pd". Cristina Ferrulli

UNITA' D'ITALIA: CHIAMPARINO, DARE A COMUNI RUOLO FORTE IN CELEBRAZIONI

(ASCA) - ''Per il 150* anniversario dell'Unita' d'Italia e' necessario un forte coinvolgimento delle istituzioni locali, in primo luogo dei Comuni''. Questa la richiesta avanzata in una lettera dal Presidente dell'ANCI e sindaco di Torino, Sergio Chiamparino al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La ricorrenza richiedera' un forte impegno da parte di tutte le forze politiche e istituzionali del Paese. Si dovra' predisporre un programma di celebrazioni che, secondo l'ANCI, ''avra' il compito di rafforzare il senso di appartenenza nazionale e di identita' degli italiani anche attraverso le opportunita' che la nuova stagione autonomista e federalista puo' offrire''. Ma i Comuni chiedono che il programma sia concordato attraverso il coinvolgimento delle istituzioni locali interessate, e Chiamparino aggiunge ''accanto alle citta' protagoniste nel processo di unificazione del Paese tutto il sistema dei Comuni potra' offrire il proprio contributo attraverso il coordinamento dell'ANCI''.

 CENTO CITTA': TRICARICO (ANCI) BOCCIA PIANO CASA PREVISTO DA GOVERNO

(ASCA) - Torino, 2 set - Accoglienza fredda dentro l'Anci per il piano casa ''delle cento citta''', previsto dal governo e che secondo quanto riferito dal premier Silvio Berlusconi al ''Giornale'' sara' affrontato nel consiglio dei ministri convocato per domani alle 12. Roberto Tricarico, presidente della Consulta Casa dell'Anci e assessore alle politiche abitative del Comune di Torino lo paragona al progetto cinese ''per il contenimento della forte ondata migratoria che dalle campagne portava la popolazione verso le citta', esponendo il Paese al grave rischio di concentrare in tante megalopoli gli abitanti di quella immensa nazione''. ''Anche il governo Berlusconi - afferma ancora Tricarico - ha proseguito quel progetto e ora evidentemente intende mutuarlo sulla realta' italiana, che invece dovrebbe lavorare per usare lo spazio esistente al nord come al sud, conseguente al processo di deindustrializzazione del paese, e dove alle fabbriche abbandonate potrebbero sostituirsi case e attivita' (soprattutto del terziario) con una particolare attenzione ecologica e continuando nel contempo l'opera di recupero dei centri storici, anche dei piccoli comuni''. Nell'intervista al Giornale Berlusconi aveva annunciato l'impegno dell'Esecutivo su un piano casa ''delle cento citta''' per le giovani coppie in grado di offrire ''rate di mutuo piu' basse dei canoni di locazione di mercato''. Occorrerebbe che gli sforzi del governo Berlusconi - osserva Tricarico - fossero soprattutto orientati a risolvere il sempre crescente bisogno abitativo dei ceti piu' deboli del paese, che, ricordo, conta ben 650.000 famiglie iscritte nelle graduatorie comunali per la assegnazione di case popolari e, per contro, il patrimonio pubblico piu' povero d'Europa, rappresentante meno del 4% dello stock abitativo del paese''. ''E se il Presidente Berlusconi vuole interessarsi a chi fa fatica ad arrivare a fine mese - conclude Tricarico - ricordo la richiesta dell'Anci di mettere mano alla riforma del mercato privato della locazione, perche' la spesa per l'affitto in Italia continua a mangiarsi meta' dello stipendio degli italiani, producendo oltre l'80% di sfratti per morosita': un record, questo, raggiunto dal governo di centrodestra''.

LAURA GARAVINI AD AMSTERDAM PER UNA CONFERENZA CONTRO LA MAFIA IL CAPOGRUPPO DEL PD IN COMMISSIONE ANTIMAFIA PARTECIPA ALL’INCONTRO “TRE DONNE CONTRO LA MAFIA” AMSTERDAM -

 Laura Garavini, deputata eletta in Europa e capogruppo del Pd in Commissione Antimafia, sarà una delle protagoniste della serata intitolata “Tre donne contro la mafia”, organizzata domani ad Amsterdam presso il centro conferenze Felix Meritis alle ore 20. “La criminalità organizzata in Europa e nel mondo – ha detto la Garavini in proposito - ha come complici il silenzio e la passività. Solo mettendo a nudo gli intrecci delle mafie a tutti i livelli della società e promuovendo una lotta internazionale alle mafie, riusciremo a far crollare questo dominio illegittimo”. Prima della sua elezione al Parlamento italiano, nei giorni successivi l’attentato della ‘ndrangheta nella città tedesca di Duisburg nell’agosto 2007, Laura Garavini si era fatta promotrice dell’iniziativa “Mafia? Nein danke!”, costituitasi tra la piccola e media imprenditoria italiana in Germania come concreta reazione della società civile ai crimini mafiosi. Proprio grazie a “Mafia? Nein danke!” nel dicembre del 2007 le forze dell’ordine tedesche erano riuscite a catturare a Berlino gli autori di una serie di estorsioni a ristoratori italiani, arrivando a segnalare l’iniziativa come best practice nella lotta alla criminalità organizzata. Insieme alla Garavini vi saranno la giornalista e scrittrice tedesca Petra Reski e la fotografa siciliana Letizia Battaglia per discutere dell’impegno della società civile nella lotta alla mafia e dell’infiltrazione della criminalità organizzata in seno alle istituzioni e al tessuto economico europei. “Bisogna rendersi conto che le mafie oggi operano al di là dei confini nazionali. Anzi, - afferma l’esponente Pd - le mafie potenziano e rafforzano le loro ramificazioni all’estero proprio grazie all’ingenuità e alla sottovalutazione di quello che è ormai un problema internazionale”. (Inform)