BREVI DAL MONDO 03 APRILE

COSTIOTUITO IL CIURCOLO PD DI MONACO DI BAVIERA. DANIELA DI BENEDETTO SEGRETARIA

MONACO DI BAVIERA - Il 29 Marzo 2009 si è ufficialmente costituito il Circolo "Sezione PD" di Monaco di Baviera, che ha eletto quale proprio segretario Daniela Di Benedetto, già coordinatrice pro tempore della stessa sezione dal 10 Luglio 2008. La Sezione PD di Monaco di Baviera ha inoltre fissato per Domenica 26 Aprile l'elezione da parte della propria Assemblea delle rimanenti cariche del Comitato esecutivo. Le candidature potranno essere presentate entro il prossimo 19 Aprile.

TRASPORTI: LOMBARDO A BERLUSCONI, “ DISAGI SU VOLI CAI DA E PER SICILIA”

PALERMO - “E’ con disappunto che sottopongo alla vostra attenzione taluni comportamenti della Compagnia aerea italiana che, sistematicamente, si traducono in disagi e disservizi per i passeggeri siciliani”. Lo scrive il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, in una nota inviata al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, al presidente di Cai,, Roberto Colaninno, e al presidente dell’Enac Vito Riggio “In particolare - aggiunge Lombardo - non si comprende come mai la compagnia, a dispetto degli ‘slot’ di cui ha la titolarità, garantisca un numero di voli notevolmente inferiore alle effettive esigenze di trasporto da e per la Sicilia. Sarebbe, forse, il caso di prendere in considerazione la possibilità di assegnare gli slot non utilizzati ad altri vettori aerei, meglio se siciliani, in modo tale da rendere effettivo un mercato concorrenziale ed assicurare un maggior numero di voli e, quindi, un servizio più efficiente”. “Inoltre - continua la lettera del presidente - non può non segnalarsi che la nuova Compagnia prosegue nella pessima tradizione, già di Alitalia, di accumulare ritardi nei voli, quasi mai comunicati in tempo utile, creando ulteriori disagi ai passeggeri. Infine, corre l’obbligo di segnalare un’incomprensibile sperequazione nei confronti dei passeggeri diretti in Sicilia. Infatti, a mero titolo esemplificativo, questi ultimi sono imbarcati attraverso un numero esiguo di varchi comuni, mentre i voli Roma-Milano hanno varchi di accesso dedicati”. “Auspico – conclude Lombardo - un intervento decisivo, al fine di superare le disparità di trattamento, affinché gli abitanti della Sicilia e del Meridione possano sentirsi, a pieno titolo, italiani”. Il presidente Lombardo ha anche dato mandato agli uffici di predisporre uno schema di atto di citazione, che verrà posto gratuitamente a disposizione dei cittadini per chiedere il risarcimento dei danni provocati dai ritardi dei voli e per le ipotesi di violazione della Carta dei diritti del passeggero. (Vito Orlando)

BUS, UNA «LINEA» SOLO PER GLI IMMIGRATI. GRAVE DECISIONE DELL’AZIENDA DEI TRASPORTI: RESIDENTI E IMMIGRATI VIAGGERANNO SU AUTOMEZZI DIFFERENTI

FOGGIA — Immigrati del centro di accoglienza e resi¬denti a Borgo Mezzanone non viaggeranno sugli stessi autobus e non attenderanno i mezzi alle stesse fermate. Do¬po mesi di difficile conviven¬za spesso degenerata in risse l’Ataf ha deciso di potenziare i collegamenti da Foggia ver¬so la borgata della linea 24 di¬versificando però le fermate. Una decisione assunta an¬che dopo alcuni incontri in prefettura. Il nuovo servizio entrerà in vigore da lunedì contemporaneamente alle va¬riazioni di orari e percorsi su altre quattro linee: la 10, 11, 14 e la 31. Borgo Mezzanone è servita dalla linea di auto¬bus 24 suburbana con capoli¬nea alla stazione. Già da tempo la società di trasporto aveva potenziato il servizio con una seconda li¬nea che dal centro di perma¬nenza per gli extracomunitari di Mezzanone, raggiungeva il centro cittadino. Ma il fatto che gli autobus partissero en¬trambi dal capolinea della sta¬zione ha creato non pochi problemi tra residenti e immi¬grati. Soprattutto nelle ore se¬rali. Mesi fa, dopo un inciden¬te che coinvolse anche un au¬tista malmenato alla fermata, l’Ataf chiese una maggiore presenza delle forze dell’ordi¬ne alla stazione. Mentre per gli immigrati da lunedì non cambierà nulla, arriveranno e ripartiranno dalla fermata che c’è al capolinea della sta¬zione; per i residenti di Borgo Mezzanone la fermata sarà in via Galliani. «E’ stato necessa¬rio potenziare ancor di più queste linee su ri¬chiesta degli abi¬tanti della borga¬ta e anche, dopo un confronto con la prefettura, di¬stinguere le due fermate del capo¬linea per evitare ogni possibile problema». (Antonella Caruso)

MUORE ALFONSIN IL PRESIDNETE CHE CERCO’ DI DARE LA DEMOCRAZIA ALL’ARGENTINA PONENDO FINE AL REGIME MILITARE

BUENOS AIRES - Ogni volta che sono in Italia ed accade qualcosa d'importante in Argentina, mi sento lontana da casa. Quando invece sono in Argentina e l'importante accade in Italia, mi succede la stessa cosa. Oggi è due aprile e parecchi anni fa, in un giornale di Mendoza, io aspettavo notizie delle Malvinas (mi rifiuto a chiamarle faklands) per sapere cosa scrivere. Quello è stato l'ultimo errore grave dei militari argentini, quello che costò il sangue di tanti ragazzi dell'interno dell’ Argentina, quasi bambini di 18 anni, che morirono senza saper il come ed il perché. E vero che queste isole sono state e sono, per "noi" argentini, una di quelle spine che non finiscono mai di pungere, ma non al prezzo dei nostri giovani che in verità pagarono per un parecchio tempo un prezzo alto al potere di gente senza scrupoli, senza onore e senza sentimenti umani. Ma m'informo anche che è morto Raul Alfonsin, ex presidente argentino, il primo dopo questa dittatura maledetta. Alfonsin è stato senza dubbio il contrario dei militari, un pò di acqua fresca nel deserto della democrazia. Fu un esempio. Chissà, pensavamo alcuni in quel tempo, che se avesse fatto qualche accordo, non ci sarebbe stato Menem al governo. Ma oggi, alla luce della storia e degli anni, mi sembra più onesto il suo agire, ci sono momenti storici nei quali l'onestà e la purezza d'ideali ci vuole, a volte accompagnata anche da sana testardaggine. Sappiamo che la sua strada è già finita. Spetta ora a noi che ne abbiamo ancora un pezzo davanti a noi, l'obbligo di fare del nostro meglio e fare la nostra parte, come lui ha fatto la sua. (Antonina Cascio)

INTESA ITALIA-LIBIA: GRANDI OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE DEL BELPAESE

TRIPOLI - Ha nome ‘Cooperazione nel settore industriale, economico e commerciale', il documento siglato ieri a Tripoli dal Ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, e dal Segretario Generale per l'Industria, Economia e Commercio libico, Mohammed Ali AL Hawej. Volto a definire una zona industriale in cui convogliare in via del tutto esclusiva gli investimenti italiani da parte di grandi, piccole e medie imprese impegnate in tutti i settori produttivi, l'accordo mira alla sedimentazione di relazioni economico-commerciali fra i due Paesi, nel quadro di una collaborazione interattiva e bilaterale. Ad occuparsi di definire dettagli operativi e strategie funzionali, una Commissione italico-libica, che stabilirà - oltre alle dimensioni effettive dell'area di sviluppo - le agevolazioni che incentiveranno l'operato delle aziende italiane in Libia. L'accordo contempla inoltre un attivo interscambio cooperativo fra Ice (Istituto Nazionale Commercio Estero) e Centro Libico per lo Sviluppo delle Esportazioni, una promozione promozione del ruolo della Camera di Commercio Italo-Libica, l'ampliamento degli investimenti e la cura degli eventi fieristici, al fine di assicurare la partecipazione dei due partner ad expo internazionali dei vari settori coinvolti. Frattanto, il Ministro Scajola è intervenuto al convegno ‘Italia-Libia: partner per lo sviluppo sostenibile nel Mediterraneo', cui hanno preso parte il Ministro della Pianificazione Abdel Hamid Al Zlitny, il Primo Ministro Al Mahmudi e il neo ministro degli esteri, Moussa Kussa, nel quadro di una serie di incontri in linea con i principi stabiliti dal Trattato d'Amicizia, Cooperazione e Partenariato firmato fra Libia e Italia lo scorso 30 agosto a Bengasi.(fonte NIP – V.P.)

SERATA LETTERARIA A MONACO CON AUGIAS ALL'IIC

MONACO - L'Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera ha organizzato per giovedì 2 aprile alle ore 19:30 l'incontro con il giornalista, presentatore televisivo, politico e scrittore italiano Corrado Augias. L'incontrò sarà una serata culturale e letteraria e si terrà presso Muhsam - Saal della Seidvilla sita in Nikolaiplatz 1b nella stessa città bavarese. Augias ha lavorato per anni per il quotidiano La Repubblica come inviato da Parigi e New York e per i settimanali l'Espresso e Panorama. Come scrittore si ricorda l'interessante trilogia Quel treno da Vienna, Il fazzoletto azzurro, l'ultima primavera tutti libri ambientati agli inizi del ‘900 e che hanno come protagonista Giovanni Sperelli, immaginario fratello del dannunziano Andrea; più i romanzi Sette delitti quasi perfetti, Una ragazza per la notte, Quella mattina di luglio e Tre colonne in cronaca ed il libro Giornali e spie.

SCATTI DI GUERRA E POVERTÀ A FIRENZE

FIRENZE – E’ stata il 2 aprile nel capoluogo toscano la mostra fotografica "Obiettivo: un mondo di persone", prodotta dalle Nazioni Unite e promossa, tra gli altri, dalla Cooperazione Italiana "Obiettivo: un mondo di persone". È questo il titolo di una mostra fotografica prodotta dall'ONU e promossa, tra gli altri, dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina, che si svolgerà presso la sede della Provincia di Firenze dal 2 al 21 aprile. Sessanta scatti, dal 1968 ad oggi, che raccontano il mondo, la guerra, la violenza e la quotidianità. Sessanta fotografie di altissimo valore artistico di Zalmaï Ahad, Monika Bulaj, Gilles Caron, Luc Chessex, Jean-Luc Cramatte, Mario del Curto, Armand Deriaz, Eric Deroze, Jurg Donatsch, Nicolas Faure, Frank Fournier, Anne-Marie Grobet, Olivia Heussler, Magali Koenig, Alex Majoli, Romano Martinis, Simone Oppliger, Didier Ruef, Sebastião Salgado, Roland Un minatore brasiliano, indifeso e disarmato, affronta un soldato e gli resiste: è la più bella dimostrazione dello spirito di libertà mai fotografata. L'uomo è solo, ma la sua potenza celebra la moltitudine di coloro che, all'improvviso, con un sussulto lavano l'umiliazione. Quest'immagine di grande impatto, realizzata dal fotografo Sebastiao Salgado, uno dei più prestigiosi del mondo, apre una galleria di 60 scatti che hanno al centro storie di uomini e donne, dal Biafra alla Bolivia, dalla Slovacchia agli Stati Uniti, dalla Palestina al Niger e che narrano la povertà e l'opulenza di un mondo che si proclama globale ma vive di disuguaglianze . Miserabili che trascendono la loro condizione perché restano degli esseri umani, dunque delle coscienze. L'invito ad ognuno di noi a cercare la forza e l'intelligenza di tutti questi sguardi. Un'esposizione che vuole farsi pretesto di riflessione . Mostrare delle immagini significative per meglio comprendere l'ineguaglianza di un mondo che ciò nonostante è proclamato globale. La mostra è stata prodotta dal Progetto International Debate Open Services del Centro Mediterraneo dell'OMS per la riduzione della vulnerabilità, basato a Tunisi. Ventiquattro fotografi di fama internazionale hanno donato 60 fotografie che sono state raccolte in un catalogo ed esposte in una mostra di grande valore artistico. L'Istituto di Fotografia di Losanna ed il suo Direttore, Charles Henri Favrod hanno garantito la supervisione artistica della Mostra. (ItalPlanet News)