UNIONE INTERPARLAMENTARE: RICCIARDI (PD) PRESIDENTE DELL’INTERGRUPPO ITALIA SVIZZERA

ROMA - "Oggi ho ricevuto l'incarico di Presidente della Sezione bilaterale di amicizia tra Italia e Svizzera nell'ambito del lavoro dell'Unione Interparlamentare composta da gruppi di parlamentari nazionali creati per decisione dei singoli Parlamenti”.

Così Toni Ricciardi, deputato del Pd eletto in Europa e residente in Svizzera, a margine della riunione dell'Unione Interparlamentare - Gruppo Italiano. Si tratta, continua il parlamentare dem, di “un incarico frutto del mio profondo legame con la Svizzera, essendo doppio cittadino e dell'importanza che riveste questa relazione per entrambi i paesi; ricordo che la comunità italiana in Svizzera è la terza nel mondo. Una relazione concepita come temporanea che dopo qualche decennio divenne stanziale, rappresentando un fattore decisivo per la crescita e l’espansione dell’economia elvetica. Si tratta di un grande onore perché l'UIP, sede naturale della Diplomazia Parlamentare, garantisce un forte impegno negli organismi multilaterali per la pace e la democrazia e nelle relazioni con gli altri Paesi per rafforzare il ruolo dell'Italia all'estero”. In particolare, continua Ricciardi, “le relazioni tra Italia e Svizzera sono buone, con l'eccezione di alcuni dossier critici che riguardano la parte italofona del Ticino e che creano alcune tensioni; sono relazioni che offrono grandi potenzialità per entrambi i Paesi. La Svizzera è un importante partner economico che ha grande capacità di incidere nel contesto geopolitico italiano e internazionale e, per questo, dobbiamo contribuire a rafforzare e allargare il quadro di cooperazione”. “Un interlocutore fondamentale per le nostre sorti economiche, come noi lo siamo per loro su molti dossier. Si tratta – conclude – del concetto di concordanza che cercherò di rafforzare nel corso del mio mandato". (12/04/2023 aise)

L’INPS ADEGUA GLI IMPORTI DELL’ASSEGNO UNICO E UNIVERSALE E AGGIORNA LE MODALITÀ DI PAGAMENTO

ROMA – L’Inps segnala che le famiglie hanno diritto a un incremento automatico dell’importo dell’assegno unico e universale (AUU), con effetto retroattivo, da gennaio 2023. A stabilirlo è la Legge di Bilancio 2023 e le condizioni per ottenerlo sono contenute nella circolare INPS n.41 del 7 aprile 2023. Nel dettaglio, l’aumento sarà riconosciuto nella misura del 50 % dell’assegno per: i figli minori di un anno a carico; ciascun figlio nella fascia di età da uno a tre anni, nel caso di nuclei familiari con almeno tre figli e un Isee non superiore a 43.240 euro. Inoltre, usufruiranno dell’aumento del 50 % le famiglie con quattro figli, mentre i nuclei familiari con disabili vedranno equiparate le maggiorazioni previste in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni (fino al compimento dei 21 anni di età) a quelle dei figli disabili minorenni. Anche per quanto riguarda i pagamenti l’Inps annuncia novità. Dal 10 al 20 di ogni mese, infatti – grazie a un’istruttoria semplificata delle domande di AUU – sarà corrisposto l’importo degli assegni che non hanno subito variazioni rispetto al mese precedente; mentre dal 20 al 30, quello per le nuove domande pervenute nel mese precedente e per gli assegni che – rispetto al mese precedente – subiscono variazioni in ragione di mutamenti delle condizioni del nucleo beneficiario e dell’Isee. Sul sito dell’Inps sono disponibili ulteriori informazioni. (Inform)

A MORON LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO FENIX

MORON - L'Agenzia Consolare a Moron, in collaborazione con il Consolato Generale a Buenos Aires e la Camera di Commercio Italiana in Argentina, ha organizzato il prossimo 18 aprile un incontro informativo sul "Progetto Fenix", nato per riqualificare e facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro degli italo-argentini e dei nuovi immigrati italiani. Indirizzato ad aziende e persone in cerca di lavoro, l’incontro è promosso in collaborazione con il Comites di Morón e l’Università di Morón che lo ospiterà a partire dalle 10.00. L’iniziativa vedrà la partecipazione di alcune tra le più importanti aziende italiane presenti sul territorio alla ricerca di giovani talenti. (12/04/2023 aise)

CONSULTA DEGLI EMILIANO-ROMAGNOLI NEL MONDO: LA VICE PRESIDENTE STRAGLIATI IN FRANCIA PER IL 40 ANNIVERSARIO DI GEMELLAGGIO TRA NOGENT SUR MARNE E I COMUNI DELLA VAL NURE BETTOLA, FERRIERE E FARINI

NOGENT SUR MARNE – Celebrati a Nogent sur Marne i 40 anni di gemellaggio tra la città francese e i comuni della Val Nure Bettola, Ferriere e Farini. Alle celebrazioni anche la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo con la vicepresidente Valentina Stragliati. Per la Consulta è stata un’opportunità per rinsaldare i rapporti con le comunità piacentine e parmensi e per conoscere la Console generale d’Italia a Parigi Irene Castagnoli. L’appuntamento è per la primavera 2024 quando verrà inaugurato il Monumento all’emigrazione italiana in Francia, proprio alle porte di Nogent. In occasione della visita in Francia la vice presidente Stragliati ha anche incontrato Patrizia Molteni, presidente della associazione di emiliano-romagnoli a Parigi. Patrizia Molteni gestisce la Librairie Italienne Tour de Babel, nel quartiere del Marais, un punto di riferimento in città per gli amanti della letteratura e della cultura italiane. La Consulta rivolge uno speciale ringraziamento ai consultori Alain Draghi, Giovanni Piazza e Paolo Negri, all’Associazione di Parma e Piacenza in Francia (As.Pa.Pi.) e a Piacenza nel Mondo. (Inform)

MARCINELLE: UN LIBRO FOTOGRAFICO SULLA “PROMESSA MANCATA”

(NoveColonneATG) Roma - “Una mattina d’agosto Maurizio Galimberti ha rivolto l’obiettivo della sua macchina fotografica verso l’alto e per alcune ore ha ripreso lo stesso soggetto, che tuttavia è cambiato per ognuno dei 262 scatti: il cielo sopra Marcinelle. Inizialmente più terso, si è con il tempo rannuvolato. La stessa cosa accadde un’altra lontana mattina, quella dell’8 agosto 1956, nella stessa località mineraria belga. Si poté presagire la pioggia, ma non quella che avrebbero chiamato ‘la catastròfa’, con un involontario neologismo italo-francese: la sciagura che produsse tante vittime nero- carbonizzate quanti gli scatti azzurri realizzati 66 anni dopo”. Lo si legge su La Repubblica presentando il libro “La promessa. Marcinelle: 8 agosto 1956”, in uscita da Skira, dedicata alla memoria dell’incendio nella miniera belga che costò la vita a 262 operai di cui 136 immigrati italiani. “Di quel cielo ci racconta il rombo che annuncia la tempesta e il terminale posarsi delle sue conseguenze sulla terra – si legge nella presentazione del libro -. Causa ed effetto convivono nel presente che hanno determinato e da cui provengono. Sul cadavere della miniera del Bois du Cazier viene così condotta un’autopsia per immagini che spiega il delitto. Ci dice in modo incontrovertibile che era doloso, di quel dolo che i penalisti definiscono ‘eventuale’ ossia chi ha commesso il fatto era disposto (in nome del profitto) all’evenienza di conseguenze mortali. Ci dice che il reato è stato ‘continuato’, ossia era già in atto prima dell’incendio ferale e non è stato interrotto dopo. La sua scia arriva fino a oggi, anzi, a domani. La mano chiusa a pugno di una donna che rimase orfana da bambina. Il volto di un’altra dietro le sbarre che la separarono da una tremenda verità. Le bare allineate con la stessa fredda geometria con cui lo erano gli abiti da lavoro appesi nella ‘sala degli impiccati’. I nomi (finalmente) dei morti, scovati e replicati in un mosaico che è al contempo moltiplicazione del dolore e coro di un atto d’accusa che attraversa il tempo e da Marcinelle giunge fino alla miniera esplosa in Turchia mentre questo libro andava prendendo forma e al numero imprecisato (dai 2 ufficiali ai 6500 presunti) di operai morti nel corso di 12 anni nei cantieri per la costruzione degli impianti per i mondiali di calcio in Qatar. Ora come allora, queste sono ‘stragi di Stato’”.

IMMIGRAZIONE -PRES.FEDRIGA: "DICHIARAZIONE EMERGENZA NON E' SOLUZIONE PROBLEMI.BISOGNA CERCARE DI RISOLVERE L'EMERGENZA NON IL PROBLEMA PER IL QUALE OCCORRE UN PROTAGONISMO EUROPEO"

Il presidente Massimiliano Fedriga valuta la dichiarazione di stato emergenza nazionale per l'immigrazione da parte del Governo come un provvedimento utile per "avere una risposta più rapida a un'emergenza che oggettivamente c'è. In questo momento stiamo vedendo, vivendo numeri molto più elevanti rispetto agli anni passati, c'è una pressione soprattutto dal Nord Africa di numeri drammatici e su questo bisogna dare risposte rapide". Il presidente della regione Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni ritiene che la dichiarazione di emergenza non sia “la soluzione dei problemi, ma bisogna cercare di risolvere l'emergenza, non il problema per il quale occorre un protagonismo europeo e, per quanto ci riguarda, una collaborazione di tutti gli Stati della rotta balcanica, Slovenia compresa". "Occorre ragionare con la Slovenia perché faccia quello che deve fare e che faceva in passato, ossia le riammissioni di coloro che vengono trovati a superare illegalmente il confine, altrimenti saremo costretti a reinstallare dei punti di controllo ai confini, che non è la mia o la nostra priorità, ma non è possibile essere lasciati soli, a Trieste, a Lampedusa, a Ventimiglia, a Cutro. Ognuno deve fare il suo". Per quanto riguarda invece la composizione della nuova Giunta, “stiamo lavorando”, spiega Fedriga: “il clima è assolutamente sereno, sono ottimista, penso che chiuderemo in tempi rapidi". Massimiliano Fedriga, rieletto presidente del Friuli Venezia Giulia, è quindi al lavoro per formare la nuova Giunta regionale e spiega che “c'è piena condivisione sull'abbinare alla delega una professionalità in grado di ricoprirla al meglio. Ho chiesto a tutte le forze di maggioranza di ragionare in questa direzione, non dobbiamo ragionare con il manuale Cencelli, ma su come costruire al meglio i prossimi cinque anni dell'amministrazione regionale". Fedriga nell’assumere le piene funzioni di presidente richiama la continuità del lavoro di squadra anche nella composizione della nuova Giunta, sottolineando che ci sono "tantissime pratiche da proseguire", ma siamo ai primi incontri con “le forze politiche di maggioranza". Il criterio è quello "delle competenze e della capacità amministrativa, che non vuol dire tecnici alla guida degli assessorati, ma persone competenti nel settore". (12/04/2023-ITL/ITET)