NICOLA CARÈ (PD): IL TURISMO DELLE RADICI VALORIZZA ANCHE L’ECONOMIA

17 Marzo, 2023 - ROMA – -“Dobbiamo portare avanti un’azione di sensibilizzazione verso il turismo delle radici che è un turismo che si rivolge a una platea di circa 80 milioni tra discendenti italiani e cittadini italiani nel mondo”.

Lo ha detto Nicola Carè, deputato del Pd (circoscrizione Estero-ripartizione Africa, Asia, Oceania, Antartide) all’estero, a margine della presentazione, nella Sala Matteotti della Camera dei Deputati, del libro “Scoprirsi italiani – I viaggi delle radici in Italia” di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Oltre alle ragioni culturali – ha continuato l’on. Carè – ci sono “considerazioni economiche” da fare quando si parla di turismo delle radici: “Il turismo ha un valore” il settore rappresenta il 13% del nostro Pil. Con il turismo delle radici si mira a valorizzare anche le economie di quei territori che non sono interessati oggi dal turismo e che anzi sono caratterizzati da alti tassi di spopolamento. Non si tratta solo di una promozione del Sistema Paese: si tratta attraverso la riattivazione di questi legami, di rafforzare una relazione strategica tra l’Italia e le proprie comunità all’estero in maniera tale da consolidare la posizione dell’Italia nel mondo. Quest’ultimo è un ulteriore fattore di rafforzamento dei rapporti tra l’Italia e le comunità italiane all’estero, che rappresentano un patrimonio eccezionale, ed un’opportunità soprattutto per gli italiani che vivono in Paesi extra europei, che possono diventare partner per progetti di collaborazione internazionale. È importante guardare al turista delle radici come un turista speciale, che giunge qui per ripercorrere a ritroso un percorso che lo porta in aree al di fuori del mainstream, e deve essere accolto con una cura ancora maggiore per far sì che il suo viaggio rimanga un’esperienza indimenticabile per ritrovare le radici italiane, proponendo itinerari diversi che ricostruiscono in ogni regione i percorsi di interesse del turista, volti alla riscoperta di cultura e tradizioni dei suoi antenati”, ha concluso il deputato eletto all’estero. (Inform)

LOS ANGELES: ALLA CHAPMAN UNIVERSITY NASCE IL FERRUCCI INSTITUTE FOR ITALIAN EXPERIENCE AND RESEARCH

LOS ANGELES - Alla Chapman University di Los Angeles è nato il Ferrucci Institute for Italian Experience and Research. Il nuovo Istituto sosterrà la creazione di corsi sull'Italia che interesseranno i vari dipartimenti dell’ateneo e le scuole del territorio, concentrandosi sul lavoro scolastico e creativo interdisciplinare. Ne dà notizia il Consolato generale a Los Angeles che si dice pronto ad avviare una collaborazione con il nuovo Istituto. L'annuncio è stato dato durante l'evento "Teatro e Cultura: una prospettiva italiana" organizzato dal professor Federico Pacchioni e il Dipartimento di Italiano dell’ateneo, cui ha partecipato anche la Console generale Raffaella Valentini; in questa occasione è stata presentata una panoramica sull'influenza della cultura teatrale italiana veicolata attraverso una varietà di periodi, stili e generi. (17/03/2023 aise)

TURISMO DELLE RADICI, DI SANZO (PD): È UNA BUSINESS OPPORTUNITY, SERVE UNA STRATEGIA PLURIENNALE

Roma - “Dobbiamo capire come utilizzare al meglio le risorse messe a disposizione" per il progetto sul turismo delle radici, che è “una business opportunity per il tutto il nostro sistema paese”. Così il deputato del Pd eletto all’estero Christian Di Sanzo, alla presentazione del libro "Scoprirsi italiani. I viaggi delle radici in Italia”, di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci, presentazione che si è tenuta alla Camera il 16 marzo. “Dobbiamo cercare di 'utilizzare' la rete degli italiani all'estero come risorsa – ha detto ancora Di Sanzo - e capire la strategia non solo per il prossimo anno (Anno del turismo delle radici, ndr) ma pluriennale, iniziando a coinvolgere le grandi realtà turistiche a livello internazionale, partendo dai paesi chiave dove c'è il maggior numero di italodiscendenti”. (NoveColonneATG)

“ATTRAZIONE, VALORIZZAZIONE E PERMANENZA DEI TALENTI: IN EMILIA-ROMAGNA È LEGGE”: SE NE PARLA CON LA CONSULTA ER

BOLOGNA - Lo scorso 14 febbraio è stata approvata una legge che mira a portare in Emilia-Romagna giovani con elevate competenze, fare restare quelli che già ci sono - perché nati in Emilia-Romagna o venuti a studiare in regione – e agevolare il rientro di chi ha scelto esperienze all’estero. Ma in cosa consiste esattamente? Esistono già reti e servizi che verranno rafforzati e potenziati? La Consulta degli Emiliano Romagnoli nel mondo ne parlerà con Francesca Marchetti, consigliera regionale Assemblea legislativa ER e relatrice della legge, e Lara Porciatti dell’Unità Competenze e Territori ART-ER, nel corso dell’incontro “Attrazione, valorizzazione e permanenza dei talenti: in Emilia-Romagna è legge”, in programma giovedì 23 marzo, alle ore 18.00. Vi parteciperanno anche Marco Fabbri e Valentina Stragliati, rispettivamente presidente e vicepresidente Consulta ER nel mondo. Modera Gianfranco Coda della Consulta stessa. L'incontro potrà essere seguito sulla pagina Facebook o sul canale YouTube della Consulta. (17/03/2023 aise)

TURISMO DELLE RADICI, DE VITA (MAECI): L’ITALIA GUARDI AGLI EMIGRATI COME PARTNER STRATEGICI

Roma - Il progetto sul turismo delle radici "è una grande opportunità. Gli italiani nel mondo sono stati fondamentali nella crescita della società in cui hanno vissuto e l'Italia dovrebbe guardare agli emigrati non solo come ambasciatori del made in Italy, ma come partner strategici". Lo ha affermato il responsabile del progetto sul Turismo delle radici del Maeci, Giovanni Maria De Vita, alla presentazione del libro "Scoprirsi italiani. I viaggi delle radici in Italia", di Marina Gabrieli, Riccardo Giumelli, Delfina Licata e Giuseppe Sommario, patrocinato dal Maeci. Alla conferenza, organizzata il 16 marzo alla Camera dai deputati del PD eletti all'estero Fabio Porta, Toni Ricciardi, Christian Di Sanzo e Nicola Care', hanno partecipato anche il coordinatore delle Consulte regionali presso il CGIE, Luigi Scaglione, sindaci, rappresentanti dell'associazionismo e degli operatori del settore e gli autori del libro. De Vita ha spiegato che "il progetto non è stato calato dall'alto, è nato nel 2018 con un tavolo tecnico, raccogliendo degli stimoli sui territori italiani. Abbiamo iniziato a raccontarci e a capire cosa si sarebbe potuto fare per promuovere il fenomeno". "Avremmo sicuramente voluto più fondi ma riteniamo che questi soldi non siano pochi. Se il progetto riesce ad avere un risultato positivo potrà indurre chiunque si occupi di turismo a ripensare le politiche sul fenomeno", ha proseguito De Vita sottolineando che "quando il viaggiatore delle radici viene in Italia ha bisogno di essere accolto" e per questo è importante "creare una classe di operatori in grado di gestire questo flusso, consapevole che non sta accogliendo un turista qualsiasi, ma che ha esigenze particolari". Quello sul turismo delle radici "è un progetto pilota: eravamo consapevoli del fatto che andando a operare in un terreno vergine avremmo incontrato delle difficoltà, ma abbiamo deciso di raccogliere la sfida – ha affermato ancora De Vita - È la prima volta che si crea in Italia una rete di operatori, è un modello che stiamo sperimentando". Il progetto, legato al PNRR, dura tre anni: "contiamo sul sostegno del parlamento per potenziare l'iniziativa. L'obiettivo – ha concluso De Vita - è formare persone in questo settore, stimolando le regioni affinché riconoscano queste professionalità". (NoveColonneATG)