IL 15 FEBBRAIO LA PRESENTAZIONE ALLA FARNESINA DEL PROGETTO PNRR “TURISMO DELLE RADICI. UNA STRATEGIA INTEGRATA PER LA RIPRESA DEL SETTORE DEL TURISMO NELL’ITALIA POST COVID-19”

ROMA – Mercoledì 15 febbraio dalle ore 10.00 alle ore 13.30 – presso la Sala delle Conferenze Internazionali

– si terrà l’evento di presentazione del Progetto PNRR “Turismo delle radici: una strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post Covid-19”. La prima parte, moderata dal Direttore Generale per gli Italiani all’estero e le Politiche Migratorie, Luigi Maria Vignali, vedrà gli interventi istituzionali del Vice presidente del Consiglio e del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, del Ministro del Turismo Daniela Santanchè, del Sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara e del Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini. Seguirà una sessione tecnica, moderata dal Vicedirettore dell’Ansa Stefano Polli, suddivisa in quattro panel:

1) “I viaggi delle radici per la ripresa del turismo nell’Italia Post-Covid-19” con interventi dell’Amministratore Delegato di ENIT Ivana Jelinic; del Segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli e del presidente dell’Associazione ASMEF, Salvo Iavarone.

2) “L’impatto del turismo delle radici sui piccoli comuni” con interventi di ANCI e di quattro sindaci, ciascuno in rappresentanza del Sud, Centro, Nord Italia e Isole.

3) Presentazione del volume “Scoprirsi Italiani: i viaggi delle radici in Italia” con interventi degli autori e dei rappresentanti delle comunità italiane all’estero.

4) “Comunicare il Turismo delle radici” con interventi di Sabrina Talarico, Presidente GIST; Umberto Mucci di We the Italians; Gualtiero Carraro di AD-Carraro-lab; Fabrizio Ferragni, Direttore di Rai Italia. (Inform)

MIGRER: LE STORIE DI MIGRAZIONI DALL’EMILIA-ROMAGNA AL MONDO ARRIVANO A PARMA

BOLOGNA - Si terrà martedì prossimo, 14 febbraio, alle ore 15.30, presso il Laboratorio Aperto Parma, all'interno del Complesso di San Paolo, a Parma, il primo di quattro appuntamenti frutto della collaborazione tra la rassegna Argentovivo - dedicata agli over 55 iscritti alle Biblioteche del Comune di Parma - e la Consulta Emiliano-Romagnoli nel mondo. L’appuntamento porterà il racconto di migrazioni del passato e del presente dal territorio parmense verso le mete più lontane, a partire dal Museo virtuale dell'emigrazione emiliano-romagnola nel mondo MigrER. Nel primo appuntamento, dopo una breve presentazione del lavoro della Consulta e del museo virtuale MigrER, verrà approfondita l'appassionante storia degli Orsanti migranti girovaghi che fra ‘700 e primo ‘900 partirono dall’Appennino emiliano raggiungendo tutta l’Europa e facendo esibire animali ammaestrati, in particolare orsi, ma anche cammelli, dromedari, pappagalli, pecore e scimmie. Inoltre, in collaborazione con il Comune di Compiano, verrà allestita la mostra “Gli Orsanti per le strade d’Europa”, realizzata con il contributo della Consulta. (10/02/2023 aise)

UN ITALIANO EMIGRATO SU QUATTRO HA ALMENO LA LAUREA

Roma - Il trasferimento di residenza all’estero può essere considerato una scelta, transitoria o di lungo periodo, volta a soddisfare le proprie esigenze di conoscenza, ad acquisire e arricchire il proprio bagaglio di esperienze di studio o lavoro, a migliorare la propria condizione economica e ad ampliare le proprie opportunità di crescita e di realizzazione. Negli ultimi dieci anni i giovani italiani che hanno trasferito all’estero la residenza sono costantemente aumentati, mentre molto meno numerosi sono i rientri in patria. È quanto emerge dal Rapporto Istat sulle migrazioni interne e internazionali della popolazione residente. Nel decennio 2012-2021 è espatriato dall’Italia oltre 1 milione di residenti, di cui circa un quarto in possesso della laurea. Sono circa 337mila i giovani espatriati di 25-34 anni, di essi oltre 120 mila al momento della partenza erano in possesso della laurea. D’altro canto, i rimpatri di giovani della stessa fascia d’età sono circa 94mila nell’intero periodo 2012-2021, di cui oltre 41mila in possesso della laurea: la differenza tra i rimpatri e gli espatri dei giovani laureati è costantemente negativa e restituisce una perdita complessiva per l’intero periodo di oltre 79mila giovani laureati. (NoveColonneATG)

5.933.418 ITALIANI ALL’ESTERO: IL DECRETO IN GAZZETTA

ROMA - È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell’Interno che, di concerto con la Farnesina e per la prima volta quest’anno con il Ministero della Giustizia, ogni anno pubblica il numero dei cittadini italiani residenti all’estero, sulla base dei dati dell'elenco aggiornato, riferiti al 31 dicembre dell'anno precedente, come stabilito dall’articolo 7, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003, n. 104, cioè dal regolamento di attuazione della Legge Tremaglia (549/2001) sul voto all’estero. Il decreto è stato emanato il 30 gennaio, a firma dei ministri dell’Interno Piantedosi, degli Esteri Tajani e, per la prima volta, della Giustizia Nordio. Al 31 dicembre 2022 gli italiani residenti all’estero erano 5.933.418, 127.350 in più rispetto all’anno precedente. La maggior parte di loro risiede in Europa: 3.249.811 nell’elenco aggiornato, 59.906 in più rispetto ai dati dello scorso anno; segue l’America meridionale, con 1.859.354, con 55.063 persone in più; al terzo posto l’America settentrionale e centrale, con 515.170 residenti e un incremento di 9.603 connazionali; chiude l’Africa, Asia, Oceania e Antartide con 309.083, con 2.778 presenze in più. (10/02/2023 aise)

FRIULI VENEZIA GIULIA, L’UNIVERSITÀ DI TRIESTE CELEBRA IL GIORNO DEL RICORDO

TRIESTE – L’Università di Trieste celebra anche quest’anno il Giorno del Ricordo, per rinnovare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo delle popolazioni giuliano-dalmate nel secondo dopoguerra. La conoscenza dei tragici fatti, delle violenze e delle persecuzioni avvenute lungo la frontiera adriatica sono oggi – sottolinea l’Ateneo – oggetto di studi che stanno conoscendo interesse e sviluppo profondamente connessi in una logica di comparazione, anche prendendo in considerazione il periodo post bellico e i suoi delicati equilibri internazionali. La scuola di studi storici dell’Università di Trieste, da decenni attiva su questo fronte della ricerca, è un punto di riferimento della comunità scientifica e si impegna continuativamente nello studio rigoroso e nella divulgazione di queste complesse e drammatiche vicende storiche per diffondere conoscenza e comprensione, evitando semplificazioni e scorciatoie, da cui possano scaturire pericolose strumentalizzazioni. Il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali di UniTS, nei mesi scorsi, ha organizzato la presentazione delle Linee Guide per la didattica della Frontiera Adriatica emanate dal Ministero dell’Istruzione per contribuire all’aggiornamento dei docenti della secondaria e per rispondere al vivo interesse del mondo della scuola nei confronti della storia di queste regioni nel corso del Novecento. In occasione del Giorno del Ricordo, la sera del 10 febbraio l’Università di Trieste illuminerà la facciata dell’edificio A con i colori della bandiera italiana.(Inform)

ISTAT: OLTRE UN MILIONE DI ESPATRI NEL DECENNIO 2012-2021

Roma - Nel decennio 2012-2021 l’andamento delle cancellazioni anagrafiche per l’estero è stato crescente, con un picco in corrispondenza del 2019 (180mila). Nell’anno della pandemia il flusso in uscita dal Paese ha rallentato lievemente a causa delle limitazioni internazionali di contrasto al virus imposte ai trasferimenti. È quanto emerge dal Rapporto Istat sulle migrazioni interne e internazionali della popolazione residente. Nel 2021, anche in assenza di vincoli agli spostamenti, si osserva un ulteriore calo delle uscite (158mila, -1% rispetto al 2020). La tendenza alla riduzione dei trasferimenti verso l’estero sembra confermata altresì dai primi dati disponibili riferiti al periodo gennaio-ottobre 2022, durante il quale si registra una contrazione pari a -20% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il volume delle cancellazioni anagrafiche verso l’estero è dovuto in larga parte agli espatri dei cittadini italiani che sono in media circa sette su 10. Nel corso del decennio 2012-2021 si conta oltre un milione di espatri, mentre i rimpatri nello stesso periodo sono poco più di 443mila; i saldi migratori dei cittadini italiani sono sempre negativi e la perdita complessiva di popolazione italiana dovuta ai trasferimenti con l’estero è pari a 581mila unità. Nel 2021 gli espatri sono circa 94mila, in forte calo rispetto all’anno precedente (-22%), inoltre l’aumento dei rimpatri ha contenuto la differenza tra le entrate e uscite restituendo il valore minimo del saldo migratorio registrato negli ultimi dieci anni (-19mila). Nel decennio considerato, nella componente straniera delle cancellazioni anagrafiche per l’estero, si osserva un trend oscillante con un picco proprio nel 2021, anno in cui si contano circa 64mila emigrazioni (+65% rispetto al 2020). I saldi migratori degli stranieri sono largamente positivi ma occorre precisare che tale misura risente della sotto-copertura dovuta alla mancata notifica, da parte del cittadino straniero, della partenza dal territorio italiano. (NoveColonneATG)