ANPI SVIZZERA: STUPORE PER IL MANCATO INVITO ALL’INCONTRO CON MATTARELLA

GINEVRA - “Ci duole constatare che la sezione ANPI Ginevra - Svizzera che si batte in piena indipendenza per i valori e i diritti iscritti nella Costituzione Repubblicana, non sia stata considerata degna di un invito al ricevimento

svolto presso l’Ambasciata d’Italia a Berna in data 28 novembre alla presenza del nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”. Queste le parole della lettera che l’ANPI Ginevra – Svizzera, con la sua presidente, Nicoletta Zappile, ha mandato al Ministro degli Esteri Antonio Tajani, all’Ambasciatore italiano in Svizzera Silvio Mignano e al Console Generale d’Italia a Ginevra, Tomaso Marchegiani. “La nostra associazione – ha aggiunto ancora Zappile - che conta un numero importante di cittadini e cittadine attivi e partecipi della vita della comunità italiana in Svizzera, impegnata in battaglie democratiche e di civiltà, non da ultima la revoca della Laurea ad honorem dell’università di Losanna a Benito Mussolini, non cerca visibilità, agisce in autonomia da personalità e soggetti della politica, per il solo fine di consolidare la memoria della lotta Partigiana e rendere l’antifascismo un patrimonio delle nuove generazioni di italiani e italiane che crescono fuori dai confini nazionali”. “Il forte incremento d’interesse e di partecipazione della nostra comunità antifascista – ha spiegato la Presidente dell’ANPI Ginevra – Svizzera - testimonia di una realtà che è premiata dal suo spirito e dalla sua passione, una rete di solidarietà e di cittadinanza attiva che avrebbe meritato essere inclusa in un incontro importante e dal forte carattere simbolico con il Capo dello Stato, un incontro al quale erano presenti a vario titolo associazioni e singoli cittadini scelti attraverso una selezione della quale vorremmo conoscere i criteri. Con l’augurio di ritrovarci in un comune cammino per l’affermazione dei nostri valori Repubblicani, nella distinzione e nel rispetto dei ruoli tra istituzioni e associazioni”. (30/11/2022 aise)

DAL 1° DICEMBRE 2022 SARÀ INTERNALIZZATO IL CONTACT CENTER INPS

ROMA – Dal 1° dicembre prossimo il Contact center di Inps verrà internalizzato con l’affidamento a INPS Servizi, società in house dell’Istituto, e non più gestito in outsourcing. Per consentire il completamento di tutte le operazioni di passaggio tra i sistemi esterni e quelli in uso all’INPS, che comporteranno da giovedì 1 a domenica 4 dicembre la sospensione del solo servizio telefonico, Inps mette in campo servizi alternativi per l’utenza. INPS attiverà, infatti, un servizio di chiamata diretta al personale delle sedi su tutto il territorio nazionale, raggiungibile tramite i numeri dei centralini provinciali, che saranno pubblicati nella home page del sito istituzionale www.inps.it. Il servizio sarà attivo, in lingua italiana, dalle ore 08.30 alle ore 16.30. Si ricorda inoltre che i servizi INPS sono sempre raggiungibili anche attraverso il portale www.INPS.it e l’app INPS MOBILE, oltre che tramite i servizi di prima accoglienza e gli sportelli delle sedi territoriali. Nella sezione “Contatti” del portale istituzionale sono indicate le ulteriori modalità di accesso ai canali di contatto messi a disposizione dell’utenza. Dal 5 dicembre il servizio di contact center, che impiegherà oltre 3.000 persone neo assunte da Inps Servizi, riprenderà dal lunedì al sabato con modalità rinnovate che faciliteranno il contatto telefonico diretto con un operatore specializzato. (Inform)

TORNA IL PREMIO ITALIA-MESSICO PER RAFFORZARE LE RELAZIONI

Città del Messico - La Camera di Commercio Italia Messico (Ccim) ha confermato il gala di consegna del Premio Italia-Messico, che riconosce associazioni, aziende e singoli individui particolarmente impegnati nel rafforzare il rapporto tra i due paesi. L'iniziativa, lanciata nel 2009, tornerà dunque a celebrare la sua serata in presenza, dopo due anni di stop a causa delle misure sanitarie previste in Messico contro la pandemia di Coronavirus. Presso l’hotel Live Aqua Urban Resort della capitale messicana, l'Ambasciatore d’Italia in Messico, Luigi De Chiara e il presidente della Ccim, Lorenzo Vianello consegneranno i premi delle sei categorie previste, cominciando dal Premio d'Onore che quest'anno andrà a Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato del gruppo Pirelli, che ne fu presidente quando l'azienda ha inaugurato i propri impianti di di Silao, nello Stato di Guanajuato nel 2012. Proprio in occasione del decimo anniversario della succursale, Pirelli ha annunciato un nuovo investimento da 114 milioni di euro volto a potenziare la produzione in Messico. Il Premio per la grande impresa sarà consegnato al presidente di Stellantis México, Carlos Zarlenga, mentre quello per la piccola e media impresa andrà a Pablo Herrera, Direttore Generale di Maserati Messico. Il prof. Simone Lucatello, membro del Panel di Esperti Onu sul Cambiamento Climatico (Ipcc) e ricercatore presso il centro federale Dr. José Maria Luis Mora, riceverà invece il Premio per la ricerca scientifica. E l'Associazione Italiana di Assistenza un riconoscimento per i progetti solidali realizzati in Messico. Infine Leonardo Franchini, Direttore Generale di Eurotranciatura México e Console Onorario d’Italia negli Stati di Querétaro, San Luis Potosí, Hidalgo e Guanajuato, sarà insignito con il Premio alla Carriera. (NoveColonneATG)

LA STORIA DELL’ARANDORA STAR NELLE SCUOLE EMILIANO-ROMAGNOLE E GALLESI

BOLOGNA - La Storia dell’Arandora Star arriva nelle scuole emiliano-romagnole e in contemporanea in quelle gallesi. Lo scorso lunedì, 28 novembre, si è tenuto infatti il primo incontro del progetto a loro dedicato presso la scuola media di Bedonia, dal titolo “La Storia dell’Arandora Star. Una storia di emigrazione per una cultura di pace”. L’iniziativa è promossa dal Centro Studi Casaroli ed è realizzata anche con la collaborazione della Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo. Tra gli obiettivi del progetto è quello di portare la storia dell'ArandoraStar negli Istituti scolastici del Galles, a Cardiff e Swansea. Il Galles rappresenta infatti un territorio in cui l’emigrazione emiliano-romagnola è stata molto significativa. Molte persone che perirono nell’affondamento della nave venivano dal Galles ed erano originari della Val Ceno. (30/11/2022 aise)

CONVEGNO A COMO SULL’EMIGRAZIONE SARDA ORGANIZZATO DAL CIRCOLO CULTURALE SARDEGNA ( 3 DICEMBRE)

COMO – Sabato 3 dicembre si terrà a Como un convegno per analizzare il fenomeno dell’emigrazione sarda , organizzato dal Circolo culturale Sardegna . “Una popolazione di origine sarda equivalente a quella residente in Sardegna oggi vive fuori dall’isola, all’estero e nel resto dell’Italia” spiegano gli organizzatori facendo osservare che “questa fuga dalla terra madre, iniziata in modo massiccio nel Dopoguerra e ripresa all’inizio del Millennio con non minore preoccupazione, come alcuni decenni fa privò l’isola di braccia, oggi lo fa prevalentemente di cervelli e di professionalità, riguardando giovani e giovani adulti”. “Quale ruolo può avere la vasta comunità di sardi che vive in Italia e all’estero, fatta di intelligenze e buone volontà, nell’aiutare antichi parenti e sodali a vincere questa sfida che comporta la modernità? E quale ruolo può assumere la classe dirigente della Regione nel legare questi due mondi in cui si articola e manifesta la sardità?” Ne discuteranno i sardi residenti nel Nord Italia nel convegno, che si terrà al Pontificio Collegio Gallio, con inizio alle ore 16:30 e che sarà introdotto e moderato da Tonino Mulas, storico dirigente della Fasi e della Consulta dell’emigrazione sarda . Parteciperanno il presidente della Fasi, Bastianino Mossa, il vice presidente vicario della Consulta regionale dell’emigrazione sarda, Domenico Scala. All’incontro, che sarà presentato dal presidente del circolo, Pietro Palmas, interverrà anche lo scrittore Aldo Aledda, coordinatore del Comitato 11 Ottobre, che per vent’anni ha curato i problemi dell’emigrazione sarda per conto dell’amministrazione regionale e da oltre un decennio si occupa di quella italiana. Il suo ultimo libro “Sardi in fuga in Italia e dall’Italia. Politica, amministrazione e società in Sardegna nell’era delle moderne migrazioni” verrà presentato nel corso dell’incontro. Durante l’evento Matteo Contu intratterrà tutti gli intervenuti con le note delle sue launeddas. Seguirà rinfresco finale con la promozione di prodotti tipici sardi “Sarda Tellus”. (Inform)

TURISMO DELLE RADICI: L’ENIT E LA BASILICATA LANCIANO IL LABORATORIO NAZIONALE

Matera - Si conclude “Roots-in”, la prima borsa internazionale sul turismo delle origini. Diventa un appuntamento annuale il progetto organizzato da Regione e Apt Basilicata in collaborazione con Enit e la DG per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari esteri. Oltre 500 partecipanti al centro congressi UnaHotel MH, a borgo Venusio, presenti stakeholder e operatori del mondo del turismo internazionali. “Abbiamo voluto creare – illustra il direttore generale di Apt Basilicata, Antonio Nicoletti - un evento internazionale dedicato a un segmento turistico che esiste da sempre, ma che è ancora troppo poco conosciuto e valorizzato, come il turismo delle origini. Un’intuizione nata nell’ambito del nostro piano strategico del marketing turistico, e attuata grazie al fondamentale supporto di Enit e Maeci. La collaborazione istituzionale e i risultati raggiunti, dimostrano che la volontà di fare sistema su tematiche di rilevanza nazionale può portare risultati significativi per gli operatori e per il posizionamento della nostra piccola-grande regione”. E proprio il dialogo fra pubblico e privato è stato al centro dell’intervento di Sandro Pappalardo, Rappresentante della Conferenza Stato regioni nel cda di Enit. “L’Italia – dichiara – è fra le mete più sognate al mondo. Occorre potenziare il posizionamento strategico della Penisola per tradurlo non solo in un’offerta sempre più performante e personalizzabile declinabile su target diversi di mercato ma anche per implementare il travel purchase del brand italia e consentire all’Italia di essere sempre in cima alle scelte di viaggio internazionali. E' un turismo che potenzieremo ulteriormente anche in vista dell'Anno delle radici nel 2024. Un modo di distribuire i flussi su tutto l'anno (con un piccolo picco ad agosto) coinvolgendo molto i giovani che vogliono riscoprire le proprie origini". “I discendenti degli italiani che vivono all’estero rappresentano una grande opportunità per il turismo emozionale, ma dobbiamo considerarli non come un bene economico, ma come uno straordinario patrimonio di relazioni, di storia, di identità. Nell’ambito del progetto PNRR dedicato al turismo delle radici, vogliamo mettere a disposizione di questo valore una serie di servizi come il Passaporto delle radici, con una serie di incentivi per venire in Italia, o la digitalizzazione delle anagrafi comunali e tanto altro” sostiene Giovanni Maria de Vita, Responsabile Turismo delle radici Dgit Maeci. (NoveColonneATG)