UN ITALIANO NEL PARLAMENTO D’ISLANDA

REYKJAVÍK - Dalla scorsa settimana un deputato italiano siede per la prima volta nel Parlamento islandese. Ne dà notizia il Comites di Oslo, spiegando che venerdì scorso, 25 novembre, René Biasone è entrato come deputato all’Althingi,

il parlamento islandese, per Vinstrihreyfingin - grænt framboð, il partito della sinistra verde che è al governo guidato da Katrín Jakobsdóttir. “In seguito a regole peculiari del sistema islandese, che permettono la carica di vice parlamentare, René sostituisce temporaneamente un’altra deputata”, spiega il Comites. “René vive da molti anni in Islanda, dove è responsabile delle aree protette nel sud dell’isola. Questo è un giorno storico perché René è il primo deputato di origine italiana ad entrare nel parlamento islandese”, conclude il Comites che invia a Biasone “i migliori auguri di Buon Lavoro”. (aise)

ARGENTINA, A BUENOS AIRES IL IV SIMPOSIO INTERNAZIONALE – DIASPORE ITALIANE

BUENOS AIRES – A Buenos Aires il IV Simposio Internazionale – Diaspore italiane. Tema del convegno “Confini tra noi e gli altri. Il diritto di migrare come diritto umano. Transiti, esperienze e immaginari” E’ la prima volta, come sottolinea l’Istituto Italiano di Cultura della capitale argentina, che questo incontro si tiene in America Latina e nell’ambito del Museo dell’Immigrazione MUNTREF. Fin dall’inizio, l’obiettivo di questo simposio è stato quello di riunire ricercatori e professionisti dedicati ad esplorare il tema della diaspora italiana dal periodo delle migrazioni di massa ai giorni nostri. Il valore di questi incontri ha portato ad elevare il dibattito accademico attraverso una prospettiva transnazionale e transculturale, riflettendo sulla dimensione storica ed attuale del diritto di migrare come diritto umano. L’evento è organizzato da John D. Calandra Italian American Institute di New York, CO.AS.IT di Melbourne, Mu.Ma Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni di Genova e UNTREF/MUNTREF di Buenos Aires. (Inform)

CARÈ (PD): SOSTEGNO A POPOLO E ISTITUZIONI UCRAINE

ROMA - “Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale. Siamo attivamente coinvolti, nell’ambito della Nato, a dare il nostro contributo per irrobustire la postura di Deterrenza e Difesa negli spazi orientali dell’area euro-atlantica”. Per questo, Nicola Caré, deputato eletto all’estero del Pd, ha chiesto al Governo, intervenendo in aula nel corso della discussione generale sulle mozioni sull'Ucraina in qualità di componente della Commissione Difesa di Montecitorio, “di adoperarsi in ogni sede internazionale per l'immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe”. Oltre a questo, Caré ha chiesto anche “di continuare a garantire pieno sostegno al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, di adoperarsi in sede europea e internazionale per promuovere azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati, arrestati o costretti a fuggire dal paese, per aver protestato contro il regime e contro la guerra; a provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalla applicazione di sanzioni, a definire ogni soluzione necessaria per assicurare la sicurezza alimentare a livello globale attraverso corridoi sicuri”. “La pace è urgente e necessaria – ha concluso infine il suo intervento in aula -. La via per costruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino”. (29/11/2022 aise)

“I CAMPI NOMADI DELLA MONGOLIA. UNA PROSPETTIVA ETNO-ARCHEOLOGICA” ALLA SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA

ROMA – “I campi nomadi della Mongolia. Una prospettiva etno-archeologica”. E’ la mostra che sarà inaugurata domani 30 novembre, alle ore 9.00, 30 presso la Sapienza Università di Roma Aula Magna del plesso Marco Polo (Circonvallazione Tiburtina 4) L’esposizione è il frutto di anni di ricerca sul campo condotti da Francesca Lugli e Graziano Capitini (Associazione Italiana di Etnoarcheologia), promossa e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. I curatori sono stati in grado di ricostruire e analizzare nell’arco di 20 anni e con la visita a più di 200 campi, le differenti stagioni del nomadismo delle steppe, e come i nomadi affrontino il cambiamento climatico. La mostra espone una selezione di pannelli che descrivono le varie fasi della ricerca, corredati da immagini del nomadismo mongolo a cui si aggiunge una selezione di oggetti legati al mondo della pastorizia mongola. L’esposizione sarà visitabile dal 30 novembre al 15 dicembre presso la Biblioteca di Studi Orientali dell’Edificio di Marco Polo. (Inform)

DONNE - RAPPORTO SVIMEZ - LA QUESTIONE FEMMINILE NEL MEZZOGIORNO: "IN ITALIA 4 MILIONI CHE NON VENGONO IMPIEGATE, DI CUI 1.800.000 A SUD

(2022-11-28) "Il tasso di occupazione femminile nel Mezzogiorno è molto lontano dalla media europea. In Italia il gap con l’Europa, di circa 10 punti all’inizio del secolo, è ulteriormente aumentato, avvicinandosi ai 15 punti nel 2022. Non solo, il ritardo dell’Italia, che nei primi anni Duemila era essenzialmente ascrivibile alle regioni meridionali, si è esteso alle regioni del Centro-Nord. Portando il confronto all’interno del Paese, è netto il divario tra i tassi d’occupazione femminile del Mezzogiorno e del Centro-Nord, che in termini di numero di occupati si quantifica in 1,6 milioni (nel senso che se il tasso di occupazione femminile fosse uguale a quello del Centro-Nord, nel Mezzogiorno l’occupazione femminile aumenterebbe di 1,6 milioni). In Italia sono circa 4 milioni, di cui circa 1,8 milioni nel Mezzogiorno, le donne più o meno vicine al mercato del lavoro ma che non vengono impiegate. Il labour market slack in Italia raggiunge livelli ben più elevati della media europea e aumenta decisamente dal 2008, in controtendenza con il dato europeo. La peculiare carenza di domanda di lavoratrici nelle regioni meridionali è resa manifesta da valori intorno al 50% dell’indicatore, a evidenziare che solo la metà delle donne potenzialmente disponibili a lavorare trovano occupazione. Per le donne, i problemi familiari sono tra le principali cause di dimissioni volontarie: nel 2020 oltre il 77% delle convalide di dimissioni di genitori di figli tra 0 e 3 anni è ascrivibile alle donne. Sul totale delle convalide la dichiarazione più frequente è la difficoltà di conciliare occupazione ed esigenze di cura della prole, sia per carenza di servizi di cura, sia per difficoltà a organizzare il lavoro. In tutte le circoscrizioni si registra una spiccata prevalenza delle convalide relative a lavoratrici madri, che rappresentano il 93% nel Mezzogiorno e il 72% nel Nord. Il volume di spesa pubblica utilizzata dai Comuni per gestire e per finanziare i servizi per la prima infanzia ha seguito un trend crescente fino al 2012, per poi restare sostanzialmente invariato. La spesa pro capite esibisce un trend continuamente crescente per effetto della riduzione del bacino d’utenza connesso al calo demografico. La spesa media è salita da circa 550 euro nel 2004 a poco più di 900 nell’ultimo anno, riproponendo e accentuando gli squilibri territoriali in termini di strutture: la spesa per bambino residente di 0-2 anni è 883 euro al Nord-Ovest, 1.345 euro al Nord-Est, 1.526 euro al Centro, 308 euro al Sud e 429 euro nelle Isole. Pur non essendo necessariamente una garanzia di qualità dell’offerta, la spesa è un presupposto necessario perché si possano avere una diffusione adeguata e standard qualitativi elevati, senza gravare in maniera eccessiva sulle famiglie. I nidi e i servizi integrativi, del resto, sono servizi a elevata intensità di personale, per cui è difficile coniugare costi contenuti con elevati standard qualitativi e con un’ampia accessibilità per tutti gli strati sociali. (28/11/2022-ITL/ITNET)

RACCONTARE L'EMIGRAZIONE VENETA: I DIECI FINALISTI DEL CONCORSO

Belluno - Sono stati 66 i partecipanti a “Raccontare l'emigrazione veneta”, concorso letterario organizzato dall'Associazione Bellunesi nel Mondo. L'Abm - scrive Il Gazzettino - andava in cerca di storie di emigrazione che fanno viaggiare tra epoche, Paesi e continenti, con un comune denominatore: il legame con la terra veneta. Da quei 66 racconti sono stati selezionati i 10 finalisti. Eccoli: Roberta Bassani Federizzi (Marau, Brasile) con il racconto Salute, fede e ricordi; Walter Basso (Martellago, Venezia) con il racconto Il cielo sognato; Giuliano Dall'Ò (Milano) con il racconto Il miracolo; Daniela Emmi (Belluno) con il racconto L'ultimo caffè; Patricia Lucio (Belluno) con il racconto Un amore dalle Dolomiti alle Andes: un cuore bellunese non sa arrendersi; Francesco Noventa (Ponte nelle Alpi) con il racconto Giovinezza negata; Lorenzo Pertoldi (Feltre) con il racconto Come le rondini; Sara Piazza (Alpago) con il racconto Salvarsi; Fabrizio Ruffini (Belluno) con il racconto La valigia del ritorno; e Antonella Schena (Falcade) con il racconto E le rocce stanno a guardare. La graduatoria definitiva, dal decimo al primo classificato, verrà svelata sabato 17 dicembre. (NoveColonneATG)