RADIO MIR: FOCUS SUL VIETNAM A HEARTLAND

ROMA - Andrà in onda domani, 24 novembre, alle ore 11.00 italiane e in replica alle ore 18.15, sulle frequenze digitali di Radio Mir, la web radio dedicata agli italiani nel mondo, il nuovo appuntamento di “Heartland”,

il format di Radio Mir che vuole aprire una finestra informativa sull'area asiatica. Questo mese si parlerà del ruolo geopolitico ed economico del Vietnam, della sua attrattività sia per le aziende straniere che per cittadini alla ricerca di buone opportunità di lavoro, insieme a Filippo Bortoletti, direttore dell'ufficio di Hanoi di Dezan Shira Associates e Herta Manenti, sinologa. Le riforme economiche del 1986, hanno portato il Vietnam dall'essere una delle nazioni più povere del mondo a un'economia a reddito medio nel corso di una generazione. Tra il 2002 e il 2021, il PIL pro capite è aumentato di 3,6 volte, raggiungendo quasi 3.700 dollari USA. I tassi di povertà sono diminuiti da 14% nel 2010 al 3,8% nel 2020. Grazie alle sue solide basi, l'economia ha saputo affrontare con successo le diverse crisi che si sono succedute non ultima quella del COVID-19. Grazie a molteplici accordi commerciali e alla posizione vantaggiosa in Asean il Vietnam è oggi una nazione ricca di opportunità che sembra rappresentare un crocevia dove le tensioni dell'area asiatica trovano soluzione. In questo quadro, la presenza italiana ufficiale, è aumentata di quasi un terzo nell'arco degli ultimi anni, raggiungendo quota di 900 italiani residenti iscritti all'AIRE, un dato che lascia immaginare un incremento degli scambi economici tra Italia e Vietnam con conseguente presenza di lavoratori italiani residenti. La trasmissione può essere seguita sul canale Youtube di Radio Mir. (23/11/2022 aise)

VACCINAZIONI, SECONDO LA UE LA FIDUCIA TORNA AI LIVELLI PRE-PANDEMIA

ROMA – La Commissione europea ha pubblicato la relazione 2022 sullo stato della fiducia nei vaccini nell’Unione europea. Dalla relazione, la terza di questo genere, emerge che negli Stati membri dell’UE27 l’81,5% degli intervistati concorda sul fatto che i vaccini sono importanti, l’85,6% ritiene che siano efficaci e l’82,3% è d’accordo sul fatto che sono sicuri. Dopo avere fluttuato durante la pandemia, le percezioni sono generalmente tornate ai livelli del 2018. Permangono tuttavia differenze tra paesi e tipi di vaccini. Emerge tuttavia un crescente “divario di fiducia nei vaccini” tra di chi ha più di 65 anni e i giovani di età compresa tra i 18 e i 34 anni: tra il 2018 e il 2022 i giovani di questa fascia di età hanno infatti perso fiducia. Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: “La pandemia di COVID-19 ha dimostrato quanto siano importanti i vaccini, che hanno salvato circa 20 milioni di vite umane nel primo anno dalla loro autorizzazione. Ciò attesta la nostra forte collaborazione con ricercatori, scienziati, produttori, autorità nazionali e partner mondiali. Al tempo stesso, la relazione sottolinea la velocità con cui la fiducia può cambiare e i numerosi fattori che possono influenzarla. Il miglioramento della fiducia nei vaccini prima della pandemia è stato il risultato di uno sforzo concertato nell’UE. Dobbiamo trarre insegnamenti dalla pandemia e unire le forze per comprendere gli ostacoli in modo da colmare le lacune vaccinali”. La relazione sulla fiducia fa parte del seguito dato alla raccomandazione del Consiglio del 2018 relativa al rafforzamento della cooperazione nella lotta contro le malattie prevenibili da vaccino. La raccomandazione presenta un elenco di attività volte ad aumentare la copertura vaccinale. Nell’ambito dell’iniziativa di contrasto alla disinformazione sui vaccini del programma EU4Health la Commissione sta avviando una campagna di comunicazione sui benefici della vaccinazione contro la COVID, l’influenza stagionale e l’HPV lungo tutto l’arco della vita, denominata United In Protection. Per maggiori informazioni, consultare la scheda informativa. (Inform)

MIGRANTI, FRONTEX: 275MILA INGRESSI IRREGOLARI NEL 2022

Roma - Nei primi dieci mesi di quest'anno Frontex ha rilevato 275.500 ingressi irregolari alle frontiere esterne dell'Unione europea. Una cifra che rappresenta un aumento del 73% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, ed è la più alta dal 2016. La rotta dei Balcani occidentali nell'Unione europea rimane la più attiva. A ottobre, gli Stati membri dell'UE hanno registrato circa 36.500 attraversamenti irregolari, il 47% in più rispetto allo stesso mese del 2021. In totale, più di 2.300 ufficiali di corpo permanente e personale di Frontex partecipano a varie attività operative alle frontiere esterne dell'Ue. La rotta dei Balcani occidentali continua a essere la rotta migratoria più attiva verso l'Unione Europea con oltre 22.300 rilevamenti in ottobre, quasi tre volte di più rispetto a un anno fa. Finora quest'anno la regione dei Balcani occidentali ha registrato il maggior numero di rilevamenti dal picco della crisi migratoria nel 2015. L'alto numero di attraversamenti è da attribuire ai ripetuti tentativi di attraversare il confine da parte di migranti già presenti nei Balcani occidentali, ma anche alle persone che abusano dell'accesso senza visto alla regione. Alcuni migranti utilizzano l'accesso senza visto per viaggiare attraverso l'aeroporto di Belgrado e poi si dirigono via terra verso le frontiere esterne dell'UE. In risposta a ciò, Frontex ha fornito più di 500 ufficiali e personale di corpo permanente ai paesi della regione. Nel frattempo, la rotta del Mediterraneo centrale ha registrato un aumento del 48% del numero di attraversamenti irregolari di frontiera rilevati nel periodo gennaio-ottobre, salendo a 79 140, diventando così la seconda rotta migratoria più attiva verso l'UE. Nei primi dieci mesi del 2022 il numero di migranti irregolari rilevati nella Manica è stato di 62.323, il che rappresenta un aumento del 70% rispetto allo stesso periodo del 2021, compresi sia i tentativi che gli attraversamenti in piccole imbarcazioni. (NoveColonneATG)

AL CONSOLATO GENERALE D’ITALIA A PARIGI, IL 26 NOVEMBRE, LA QUINTA GIORNATA DELLE ECCELLENZE UNIVERSITARIE ITALIANE

PARIGI – Gli studenti degli ultimi due anni delle scuole superiori francesi sono invitati partecipare alla Quinta Giornata delle Eccellenze Universitarie Italiane che si terrà il 26 novembre 2022, dalle ore 12.00 alle ore 17.30, presso il Consolato Generale d’Italia a Parigi (5 Boulevard Emile Augier). L’iniziativa, patrocinata dal Consolato, dal Coordinamento delle Associazioni dei professionisti italiani a Parigi (CAP) e dal Comites, è organizzata per consentire agli studenti di scoprire i piani di studio delle università italiane d’eccellenza. Saranno presenti le seguenti Università: Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università Bocconi, Università di Firenze, Univeristà di Roma – Sapienza, Università di Roma – Tor Vergata. L’iscrizione all’evento è obbligatoria, e deve avvenire attraverso il link: https://my.weezevent.com/journeeuniversitesitaliennes Sarà domandato un documento d’identità all’ingresso. Ogni studente potrà essere accompagnato da un genitore, munito di documento e iscrizione. (Inform)

GENTE D’ITALIA: ITALIA E CILE INSIEME CONTRO LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA

Santiago - I carabinieri del Cile e quelli italiani vantano un rapporto di amicizia storico. Ultimo esempio la partecipazione di una rappresentanza tricolore al primo 'Simposio de la Criminalidad Organizada: Una mirada conjunta al fenómeno' organizzata in Cile, nazione in cui vivono oltre 64 mila italiani, a metà novembre. Una iniziativa che è nata attraverso la collaborazione tra Carabineros de Chile e l'Ambasciata d'Italia a Santiago. Un evento importante, racconta un articolo del quotidiano Gente d’Italia del 16 novembre scritto da Roberto Zanni, al quale oltre ai Carabinieri si registra la presenza della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato che per l'occasione sono state raggiunte anche da rappresentanti di altri Paesi europei come sudamericani. L'iniziativa che ha portato all'organizzazione di questo simposio punta in particolare a un maggior scambio di informazioni, il conoscimento di come si sviluppa il fenomeno del crimine organizzato e del narcotraffico nelle diverse nazioni europee come sudamericane. Inoltre, si vuole potenziare e migliorare la comunicazione con le altre agenzie di polizia al fine di poter lavorare congiuntamente contro i pericoli che colpiscono tutti i Paesi del mondo. (NoveColonneATG)