SU RADIO MIR “RADIOCRONACHE: STORIA DELLE EMITTENTI ITALOFONE D'OLTRECORTINA”

BRUXELLES - A Mosca come a Praga, a Budapest come a Varsavia, passando per Berlino Est, Bucarest, Sofia, sino a Tirana e Belgrado, dieci emittenti di Stato e tre stazioni radio clandestine trasmisero in italiano per decenni, a partire dagli anni Trenta del secolo scorso.

Le animarono centinaia di redattori, fra i quali numerosi italiani. Il libro “Radiocronache. Storie delle emittenti italofone d’Oltrecortina” di Lorenzo Berardi, nelle librerie italiane dal 21 marzo per Prospero editore (pp.460, euro 20), racconta le loro incredibili storie e quelle delle emittenti alle quali collaborano; poi, il crollo del comunismo le travolse o ne stravolse i palinsesti. Un viaggio che parte dall’ex URSS e si conclude nell’ex Jugoslavia, percorrendo l’Europa orientale e gli eventi storici che hanno contribuito a definirla dal Secondo dopoguerra a oggi. Di questo si parlerà su Radio Mir, la web radio della comunità italiana all'estero, il prossimo 6 giugno, dalle 17.30 alle 18.15. “È un capitolo quasi inedito della Guerra Fredda, quello che si svolse sulle onde d’Europa”, ricorda Luigi Spinola di Rai Radio3 Mondo. “E la lingua italiana fu un campo di battaglia cruciale, che si stendeva da Mosca a Capodistria. Una vicenda che Lorenzo Berardi ricostruisce con la passione per la ricerca storica che contraddistingue il suo lavoro giornalistico”. Lorenzo Berardi, autore e giornalista nato a Bologna nel 1982, risiede a Varsavia dal 2014. Collabora con testate italiane e internazionali, fra cui “Al Jazeera English”, “New Eastern Europe”, “Radio3 Rai” e “Il Manifesto”, oltre a essere co-fondatore di Centrum Report. Ha cominciato a occuparsi di radiofonia in Italia, lavorando per un’emittente del circuito di Popolare Network e pubblicando nel 2006 Con una certa frequenza, libro a sei mani sulle radio libere bolognesi (Yema, 2006). (aise)

RIFORMA DEL TERZO SETTORE, DE BONA, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE BELLUNESI NEL MONDO CHIEDE DI CAMBIARE LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

BELLUNO – L’Associazione Bellunesi nel Mondo esprime forti riserve in merito alla riforma del Terzo settore. “Una riforma che appesantisce ulteriormente le incombenze burocratiche per chi opera nel mondo del volontariato. Sono davvero preoccupato per il futuro del nostro associazionismo”, afferma il presidente dell’associazione Oscar De Bona che sottolinea la necessità di cambiare la legge 117 del 2017 riferita al Terzo settore per evitare la crisi del nel mondo del volontariato. “Basti pensare – continua De Bona – alle molteplici richieste per l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore, il RUNTS; la compilazione del bilancio preventivo o consuntivo come se fossimo una multinazionale con l’obbligo di preparare una relazione che necessita una laurea in economia e commercio. Invece che venire incontro al mondo del volontariato, con questa legge vi è il rischio che il volontariato getti la spugna”. De Bona segnala poi che l’Associazione Bellunesi nel Mondo ci attiverà, affinché ci possa essere un’azione diretta di miglioramento di questa legge. “Sia chiaro – conclude De Bona – era necessaria una legge che regolasse anche il variegato mondo del volontario, ma doveva essere una legge snella e di certo come associazioni dovevamo essere maggiormente coinvolti”. (Inform)

ORIGINI ITALIA: ULTIMI GIORNI PER CANDIDARSI AL PROGRAMMA PER ITALO-DISCENDENTI

TRIESTE - Sta per scadere il termine per candidarsi al programma “Origini Italia in Export Management e Sviluppo Imprenditoriale” destinato ai discendenti degli emigrati italiani nel mondo. Il bando scade martedì prossimo, 31 maggio. Nato con l’obiettivo di favorire la collaborazione fra le imprese italiane e i cittadini di origine italiana nel mondo; rafforzare i legami professionali e culturali tra i discendenti degli emigrati e la terra d’origine; sviluppare nei giovani partecipanti nuove competenze di gestione aziendale e di international business con lezioni d’aula, seminari, workshop ed esperienze in azienda, il Corso prevede 2 mesi di sessioni formative a Roma e a Trieste, centrate sui temi dell’imprenditorialità, dell’international business e dell’export management e 3 mesi di stage aziendale. La durata completa del corso è di 5 mesi, di cui 2 che si svolgeranno in aula, e 3 in stage. Il corso, che sarà composto al 100% da studenti internazionali, si svolgerà in lingua inglese. L’età media dei partecipanti è tra i 25 e i 35 anni. È richiesta esperienza di un anno. Grazie al sostegno finanziario degli enti e delle istituzioni partner, la partecipazione al programma è a titolo completamente gratuito. Il progetto, organizzato in collaborazione con l'Agenzia ICE, gode del patrocinio del Ministero Affari Esteri ed è supportato dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Altre amministrazioni regionali italiane e le Associazioni che riuniscono le famiglie italiane nel mondo collaborano nel progetto. Per iscriversi è necessario compilare il form nel sito del MIB Trieste - School of Management. (aise)

START-UP DELL’INDUSTRIA CREATIVA E CULTURALE TRA ITALIA E GERMANIA: INCONTRO A MILANO IL 30 MAGGIO

MONACO DI BAVIERA – Nella cornice di una nuova collaborazione tra Italia e Germania in ambito di innovazione tecnologica e digitalizzazione – temi centrali anche nel Next Generation EU – Italcam, Camera di Commercio Italo-tedesca di Monaco e Stoccarda, e Villa Vigoni, Centro italo-tedesco per il dialogo europeo, si rivolgono a startup italiane, che desiderano affacciarsi al mercato tedesco. Al centro dell’iniziativa si trovano, in particolare, le start-up dell’industria creativa e culturale. Il primo incontro si svolgerà il 30 maggio a Milano nell’ambito del progetto IMPACT, promosso dal BMBF (Ministero federale per l’istruzione e la ricerca) e vedrà esperti del settore confrontarsi su sfide e prospettive di questo ambito economico-culturale da un punto di vista italo-tedesco, nella cornice europea. Il primo evento di Milano sarà seguito in autunno da un secondo momento in Germania, in cui selezionate startup italiane del mondo dell’industria culturale e creativa verranno presentate a finanziatori, incubatori e possibili partner tedeschi. Il 30 maggio Interverranno : Christiane Liermann-Traniello, Segretario Generale Villa Vigoni; Michele Trimarchi, Istituto Universitario Architettura Venezia; Giorgio Ciron, Referente Progetto Startup Assolombarda e Direttore InnovUp; Noa Segre, Head of Ecosystem Value Creation Digital Magics; Francesco Cerruti, Direttore Generale Italian Tech Alliance. Conclusioni di Alessandro Marino, Segretario Generale Italcam. Modererà Roberta Capozucca, giornalista Art & Economy de Il Sole 24Ore e Communication Officer Matera Hub (Inform)

SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - GOVERNO /SINDACATI - SBARRA (SEGR.CISL):"RILANCIARE PATTO SOCIALE. QUESTO E' IL MOMENTO DELLA RESPONSABILITÀ'."

"Questo e’ il momento della responsabilita’ e della massima coesione tra istituzioni e parti sociali come piu’ volte ha sottolineato Mattarella. Sarebbe un errore storico sprecare l’autorevolezza di questo Governo. Se non ora quando? Bisogna dare prospettive alla coesione sociale e protagonismo al popolo del lavoro , dei giovani e degli anziani". E’ quanto sottolinea oggi il Segretario Generale della Cisl Luigi Sbarra, riconfermato ieri alla guida della Confederazione di via Po, in una lunga intervista sul quotidiano “Il Mattino. "Oltre due anni di pandemia e la guerra hanno aumentato le disuguaglianze, accelerando i processi di cambiamento nel mercato del lavoro e nella composizione sociale. Abbiamo il compito storico di realizzare un cambiamento concertato che aggiorni il paradigma di sviluppo e anche l’impostazione delle relazioni sociali e industriali superando una visione antagonistica e novecentesca, verso un modello partecipativo" aggiunge Sbarra che rilancia il patto sociale. "Noi pensiamo che se vogliamo affrontare e risolvere nella condivisione le grandi emergenze economiche e sociali del paese non c’è altra via di un grande Patto. I nodi vanno sciolti insieme, in modo organico e coerente, dentro un’intesa di concertazione che leghi solidarietà, competitività, integrazione, democrazia economica. Bisogna aprire una stagione nuova che dia equità e stabilità alle riforme, agli investimenti, al cambiamento". Alla domanda se la proposta della Cisl di un grande patto sociale ha incrinato l'unità sindacale, Sbarra risponde: "Onestamente dubito sia così. In ogni caso c'è sicuramente una questione di fondo che ci distingue ancora: noi pensiamo che se vogliamo affrontare e risolvere nella condivisione le grandi emergenze economiche e sociali del paese non c’è altra via di un grande Patto. I nodi vanno sciolti insieme, in modo organico e coerente, dentro un’intesa di concertazione che leghi solidarietà, competitività, integrazione, democrazia economica. Bisogna aprire una stagione nuova che dia equità e stabilità alle riforme, agli investimenti, al cambiamento" (29/05/2022-ITL/ITNET).

TRA ITALIA E ISRAELE UN “PONTE” DI INNOVAZIONE

Benevento - L'agricoltura incontra l'innovazione. L'Italia si unisce a Israele per affrontare le sfide del futuro e per pensare insieme a possibili soluzioni della crisi alimentare che rischia di affliggere il mondo intero. Questo il senso della tre giorni di "Techagriculture", il meeting internazionale organizzato a Napoli, al polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio dell'Università Federico II. Sul tavolo - scrive Il Sannio il 24 maggio - tanti temi di vecchia e nuova data. Pensando all'avvenire prende posto il dibattito sul fotovoltaico e la necessità di concepire sempre di più un'agricoltura di "precisione" che migliori le performance riducendo i costi e adeguandosi ai cambiamenti climatici. Più di impatto attuale il discorso sugli effetti dell'emergenza agroalimentare: dall'aumento esponenziale del prezzo del grano e delle materie prime ai blocchi dell'export da parte di interi paesi che rischiano però così di metterne in ginocchio altri, importatori, per i quali suona addirittura l'allarme carestia. Tra gli scopi dell'iniziativa c'è anche e soprattutto quello di condividere e scambiare il proprio know-how in materia di innovazioni agricole. In questo l'Italia ascolta attentamente perché c'è tanto da imparare da una protagonista a livello globale come Israele. (NoveColonneATG)