A MONGHIDORO LA PRESENTAZIONE DELLA MOSTRA “DONNE MIGRANTI” E DEL LIBRO “LETTERE DALLA MERICA”

BOLOGNA - Il Museo della Civiltà contadina e il Piccolo Museo dell’Emigrante di Monghidoro, cittadina che fa parte della città metropolitana di Bologna, presenteranno sabato prossimo, 7 maggio,

il libro “Lettere dalla Merica”, di Vittoria Comellini, e la mostra “Donne Migranti”, progetto dell’Architetta Teresa Paduano, entrambi incentrati sull’emigrazione storica della zona. L’evento verrà inaugurato alle ore 16.00 presso la Sala del Municipio di Monghidoro. La mostra resterà aperta fino al prossimo 28 giugno. La mostra verrà poi portata in Belgio dal 23 al 28 giugno, durante i festeggiamenti del trentennale del nostro primo incontro del Museo con gli emigrati di quelle aree e del ventennale dell'ufficializzazione del gemellaggio che ne è scaturito. L’invito a partecipare è giunto anche dalla Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo. (aise)

CORRIERE DELL’ITALIANITÀ: IN SVIZZERA FOCUS SULLA LINGUA ITALIANA

Lugano– Sabato 7 maggio a San Gallo, in Svizzera, la CORSI (Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana) assieme al Forum per l’italiano in Svizzera organizza il Convegno “L’italofonia e il ruolo del servizio pubblico dei media”. A raccontarci di questo evento è il Corriere dell’Italianità, giornale nato nel 1962 che si occupa dell’informazione diretta alla comunità di lingua italiana e italofona in Svizzera; oltre agli svizzeri di lingua italiana, il Corriere è un punto di riferimento anche per tutti i nostri 639.500 concittadini che vivono nella Confederazione. La giornata di riflessione e discussione (che si terrà presso il Forum St. Katharinen di San Gallo) segue la pubblicazione del rapporto “La posizione dell’Italiano in Svizzera: uno sguardo sul periodo 2012-2020 attraverso alcuni indicatori”, commissionato dal Forum per l’italiano in Svizzera all’Osservatorio linguistico della Svizzera italiana (OLSI) e al Dipartimento formazione e apprendimento (SUPSI-DFA) con la collaborazione dell’Alta scuola pedagogica dei Grigioni (PHGR). Con il saluto video del Presidente della Confederazione, Ignazio Cassis, al convegno partecipano ospiti prestigiosi e di spessore; diversi gli interventi previsti: “Plurilinguismo svizzero”: sfide e opportunità per l’italiano in Svizzera; “La salute dell’italiano”: promozione e valorizzazione nel servizio pubblico dei media; “Italiano oltralpe”: attese delle cattedre e scuole nei confronti del servizio pubblico dei media; “Un servizio pubblico radiotelevisivo per i giovani”: cosa fa la RSI per i giovani e a quali aspettative risponde? (NoveColonneATG)

IN UN VOLUME GLI ATTI DEL CONVEGNO “GLI ITALIANI IN EUROPA E LA MISSIONE CRISTIANA. RADICI CHE NON SI SPEZZANO MA SI ALLUNGANO AD ABBRACCIARE CIÒ CHE INCONTRANO”, PROMOSSO DALLA FONDAZIONE MIGRANTES

ROMA – Sono stati pubblicati gli atti del convegno “Gli Italiani in Europa e la missione cristiana. Radici che non si spezzano ma si allungano ad abbracciare ciò che incontrano” promosso dalla Fondazione Migrantes nello scorso mese di novembre e a cui hanno partecipato 200 tra sacerdoti e operatori impegnati nella pastorale per gli italiani in Europa. Al centro del convegno il ruolo delle Missioni cattoliche italiane, istituite a metà del XIX secolo dalla Chiesa italiana per essere accanto ai connazionali che partivano dall’Italia. Con il passare del tempo e l’evoluzione della mobilità umana, però, le MCI sono diventate punto di riferimento anche per tutte quelle persone migranti arrivate prima in Italia e successivamente emigrate in altri Paesi. Sacerdoti che, coadiuvati sempre più da operatori laici preparati e specializzati, sono chiamati a nuove sfide: a intraprendere, cioè, un cammino anche (ma non solo) pastorale che sappia dare risposte appropriate alle nuove esigenze. Il volume è curato da Raffaele Iaria e Delfina Licata ed edito da Tau editrice. La lettura dell’emigrazione italiana in Europa “ci deve rendere sempre più consapevoli che il Continente europeo è una casa comune – ha detto papa Francesco ricevendo i partecipanti: e la Chiesa in Europa non può “non considerare i milioni di emigranti italiani e di altri Paesi che stanno rinnovando il volto delle città e dei paesi”. Il Pontefice li ha incoraggiati a proseguire nel “vostro impegno e a pensare con creatività ad una missione che guardi al futuro delle nostre comunità perché siano sempre più radicate nel vangelo e accoglienti”. Tra i contributi inclusi nel volume, quello dei cardinali Gualtiero Bassetti, presidente della Cei e Andres Arborelius, vescovo di Stoccolma, di mons. Gian Carlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes e di mons. Jean Kockerols, vescovo ausiliare di Bruxelles-Malines. Pubblicata anche un’appendice dedicata al Rapporto Italiani nel Mondo della Fondazione Migrantes che raccoglie l’intervento realizzato il giorno della presentazione nazionale dal segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’allora presidente del Parlamento Europeo, Davide Sassoli, prematuramente scomparso. (Inform)

ITALIANI ALL'ESTERO - VOTO ALL'ESTERO - GARAVINI (IV/ESTERO): "INVERSIONE OPZIONE RISCHIA DI FAVORIRE IL CONTROLLO DEL VOTO

"Il voto degli italiani all’estero va messo in sicurezza. Ma in maniera reale, non sostenendo meccanismi il cui unico risultato sarebbe indebolire la rappresentanza estera. A partire dall’inversione dell’opzione, che persegue esattamente il contrario degli obiettivi per il quali il voto andrebbe riformato. E' il commento della Senatrice Laura Garavini, eletta dalla Circoscrizione Estero-Europa, vicepresidente commissione Esteri e vicecapogruppo Italia Viva-Psi, commentando l'audizione del Ministro degli affari esteri e cooperazione internazionale Luigi Di Maio, ialla Giunta delle elezioni della Camera. Per Garavini "Nata con lo scopo di contrastare i brogli elettorali, alla prova dei fatti l’inversione dell’opzione rischia infatti di favorire il controllo del voto" Dunque, sarebbe "sbagliato avallare questo metodo, che, adottato in due tornate elettorali per il rinnovo degli organi di base, i Comites, ha dimostrato di non essere efficace e di abbassare la partecipazione. E’opportuno ed urgente riformare il voto degli italiani all’estero, per evitare brogli. Proprio a tale proposito già ad inizio legislatura ho depositato una proposta di legge che prevede l’introduzione di modalità all’avanguardia, come blockchain e QR code, per mettere in sicurezza il voto per corrispondenza". (04/05/2022-ITL/ITNET)

COMITES AUSTRIA: CERCASI COLLABORAZIONE PER PROGETTO DI RICERCA SULLA COMUNITÀ ITALIANA A VIENNA

VIENNA – Il Comites Austria, presieduto da Paolo Manganiello, cerca studente/studentessa di dottorato o ricercatore/ricercatrice in ambito sociologico (con possibile – ma non essenziale – conoscenza di indagini quantitative) per collaborare a una ricerca con il fine di analizzare la composizione della comunità italiana a Vienna e delinearne le principali necessità economiche, politiche e sociali. Il dottorando/dottoranda assisterà la Commissione Politiche Sociali del Comites: 1) alla redazione di un questionario sviluppato appositamente per la ricerca, 2) integrerà i dati raccolti con quelli di altre banche dati rilevanti ai fini della ricerca, e 3) compilerà una prima analisi dei dati. Per informazioni contattare il Comites scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (Inform)

VOTO ESTERO, LUCIANI (SAPIENZA): SIA GARANTITO PRESSO LE RAPPRESENTANZE DIPLOMATICHE

Roma - “Le modalità di voto a distanza, via posta o elettronicamente, non garantiscono il rispetto di quattro delle tre caratteristiche del voto, cioè la personalità, la libertà e la segretezza. Il voto da remoto non appare consigliabile, inoltre, a causa delle sue vulnerabilità e per la possibilità di attacchi hacker. È ovvio quindi che la modalità preferibile appare quella del voto in presenza presso le rappresentanze diplomatiche all’estero. È la modalità migliore, essendo quello che meno si presta ai brogli, pur con tutti i problemi di costi e logistica che si dovranno affrontare”. Queste le parole di Massimo Luciani, professore ordinario di istituzioni di diritto pubblico della facoltà di giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, intervenuto il 27 aprile in videoconferenza nel corso dell’audizione alla Camera dei deputati sul diritto di voto dei cittadini italiani all’estero. Il professore ha anche sottolineato come “la previsione di sole quattro ripartizioni, estremamente ampie, specialmente in vista della riduzione del numero di parlamentari, rischia di non garantire pienamente la rappresentanza degli elettori all’estero”. (NoveColonneATG)