DA 40 ANNI CON GLI EMIGRANTI, IN FESTA LA FAMIGLIA DEL CADORE

Roma - Un traguardo storico, di cui scrive il Corriere delle Alpi. Tra un mese, la Famiglia Emigranti ed ex Emigranti del Cadore compie 40 anni. Fu fondata, infatti, il 15 febbraio 1982.

“Speravamo di poter festeggiare in pompa magna, con una mostra che ripercorre la nostra storia”, spiega il presidente onorario Giuliano Tabacchi, “invece dovremo rimandare l'appuntamento alla primavera”. Tabacchi, perché una Famiglia di ex emigranti? “Nel 1980 l'emigrazione cadorina, specialmente in Germania, era molto forte e non solo nel settore del gelato. Molti emigranti, che avevano le famiglie in Italia, non sapevano come fare per sbrigare le pratiche burocratiche, specialmente in caso di malattie e nel momento del rientro in Cadore. Su iniziativa di Antonio "Tonin" Bergamo, un gruppo di emigranti residenti ad Amburgo formò la "Famiglia Emigranti Cadorini". Insieme a Bergamo e al sottoscritto, aderirono Giovanni Galeazzi, Giuseppe Mazzorana, Pierina Tonegutti, Franco Filippi. Due anni dopo "Tonin" Bergamo rientrò definitivamente in Patria ma non rinunciò all'idea di aiutare i suoi colleghi”. Cosa successe allora? “Bergamo portò a Pieve di Cadore l'idea della Famiglia di Amburgo, ne stese lo statuto copiando quello dei Bellunesi nel Mondo. L' atto costitutivo della "Famiglia Emigranti ed ex Emigranti del Cadore" venne firmato il 15 febbraio 1982 nella sala della Magnifica Comunità alla presenza del presidente dell'ente Giuseppe Vecellio, del sindaco Dino Ciotti, dell'Arcidiacono monsignor Guglielmo Sagui”. (NoveColonneATG)

AMBURGO: “LE MADRI DELLA COSTITUZIONE”, INCONTRO CON L’AUTRICE ELIANA DI CARO

La giornata protagonista dell'evento incentrato sulle ventuno donne dell’Assemblea Costituente che diede vita alla Costituzione italiana Un incontro sulle ventuno donne dell’Assemblea Costituente che diede vita alla Costituzione italiana è stato organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura di Amburgo per giovedì 20 gennaio 2022 (ore 19) . Protagonista la giornalista Eliana Di Caro, autrice del libro “Le madri della Costituzione” (Il Sole 24 ore, 2021). Il 2 giugno 1946 gli italiani scelsero la Repubblica e il 25 giugno si insediò l’Assemblea Costituente, composta da 556 membri, 21 dei quali donne: nove comuniste, nove democristiane, due socialiste, una del Fronte dell’Uomo Qualunque. Ventuno donne entrarono nel novero dei cosiddetti “padri fondatori” della Costituzione italiana. Il libro “Le madri della Costituzione” racconta proprio le vite “vissute e convergenti di 21 donne che volevano realizzare con la parità tra cittadine e cittadini, la libertà e la dignità di ogni essere umano”. Eliana Di Caro è nata a Matera e lavora al supplemento della Cultura “Domenica” del Sole 24 Ore. È tra le autrici, fra l’altro, di “Donne della Repubblica” (il Mulino, 2016), “Donne nel 68” (il Mulino, 2018), “Donne al futuro” (il Mulino, 2021). Scrive di temi legati alle donne – dei loro diritti e dell’emancipazione femminile – e della terra lucana. (fonte Gente d’Italia)

LA STORIA DI MATTEO: COSI’ RACCONTO LA SARDEGNA AGLI EMIGRATI

Roma - Dalla Sardegna della Marmilla all'estero, per poi di nuovo rientrare ed esplorare l'isola alla ricerca di sagre da fotografare. È la storia di Matteo Setzu, fotografo quarantaquattrenne di Lunamatrona, che da una decina d'anni gira in lungo e in largo la regione, all'inizio per semplice passione e, dal 2015, come professionista. Ora - racconta di lui L'Unione Sarda - si è specializzato in fotografia matrimonialista e di reportage e continua la sua attività legata alla ricerca di tradizioni da imprimere nelle sue pellicole. "Nei periodi che ho vissuto in Spagna e Portogallo cercavo con nostalgia foto che rappresentassero le nostre tradizioni, le nostre feste. Non vedevo quello che realmente mi ricordavo, non le trovavo come ero abituato a conoscerle", confida. "Al mio rientro in Sardegna ho iniziato a fotografarle, in modo che gli emigrati, come lo ero io, potessero viverle e sentirsi come a casa loro". (NoveColonneATG)

CULTURA ITALIANA NEL MONDO - SHOAH - AL MART DI ROVERETO OMAGGIO AD "ARTURO NATHAN. IL CONTEMPLATORE SOLITARIO"

(2022-01-22) In occasione delle ricorrenze del Giorno della Memoria, il Mart organizza una mostra dedicata ad Arturo Nathan, inaugurata il 22 gennaio sarà disponibile fino al I° maggio 2022, da un’idea di Vittorio Sgarbi ed a cura di Alessandra Tiddia in collaborazione con Alessandro Rosada e Galleria Torbandena di Trieste. La mostra "Arturo Nathan. Il contemplatore solitario" presenta un nucleo di 23 opere realizzate tra gli anni Venti e Trenta del secolo scorso che rendono conto della breve carriera artistica. Nelle pitture e nei disegni il mistero metafisico, che influenza tutto il lavoro di Nathan, diventa cupo e malinconico. Scrive Vittorio Sgarbi nel testo in catalogo: “La pittura di Nathan è metafisica in senso diverso da quello del primo de Chirico, con il quale condivide l’ascendenza romantica. Nathan contrappone l’uomo e la natura, il limite della nostra vita e l’infinità della natura”. Figure solitarie abitano paesaggi stranianti il cui comune denominatore è l’inquietudine esistenziale. “Relitti, frammenti archeologici, architetture in rovina, cavalli stramazzati, velieri abbandonati, come dopo il Giudizio universale”. "Non esiste nella pittura del Novecento un artista più drammaticamente vero di Arturo Nathan" afferma Vittorio Sgarbi, ricordando che Giorgio De Chirico aveva detto dell'artista "Era un uomo intelligente, mite, giusto e buono ed è stato assassinato dai tedeschi perché era ebreo" (22/01/2022-ITL/ITNET)

PER IL GIORNO DELLA MEMORIA 2022, L’AMBASCIATA D’ITALIA A OSLO SEGNALA IL VIDEO PER UN TOUR VIRTUALE DELLA MOSTRA “1849-1871. EBREI DI ROMA TRA SEGREGAZIONE ED EMANCIPAZIONE”

OSLO – L’Ambasciata d’Italia a Oslo segnala che tra le iniziative dedicate al Giorno della Memoria, in ricordo delle vittime dell’Olocausto, è disponibile un video di presentazione della mostra “1849-1871. Ebrei di Roma tra segregazione ed emancipazione”, in corso fino al 27 maggio 2022 al Museo Ebraico di Roma. Il video di presentazione è stato realizzato con il contributo del Ministero degli Esteri. La mostra è stata organizzata dalla Comunità Ebraica di Roma e dalla Fondazione per il Museo Ebraico di Roma anche in occasione dei 150 anni dalla proclamazione di Roma Capitale del Regno d’Italia. L’esposizione si avvale dei prestiti dei più importanti musei italiani del Risorgimento e di prestigiose collezioni private, con lo scopo di far conoscere e raccontare l’impegno e il coinvolgimento degli ebrei italiani nel periodo del Risorgimento. Il percorso espositivo, composto da 70 opere, tra dipinti, sculture, disegni, incisioni, manoscritti e fotografie, è accompagnato da un’installazione sonora con musiche realizzate in epoca risorgimentale. Il video è realizzato da Dario Prosperini, con gli interventi dei curatori Giorgia Calò e Francesco Leone e della direttrice del Museo Ebraico di Roma, Olga Melasecchi. È sottotitolato in inglese ed è disponibile su “italiana” (canale Vimeo) al link: https://italiana.esteri.it/italiana/progetti/mostra-1849-1871-ebrei-di-roma/. (Inform)