STATO-REGIONI-PROVINCE AUTONOME-CGIE: CABINA DI REGIA ALLA FARNESINA

ROMA - Si è tenuto ieri, 20 settembre, alla Farnesina un nuovo incontro della Cabina di Regia della Conferenza Permanente Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE. Oltre al segretario generale Michele Schiavone, erano presenti al Maeci Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio Regionale del Veneto

e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee Legislative delle Regioni e delle Province Autonome, e Carmine Cicala, Presidente del Consiglio regionale della Basilicata. Altri rappresentanti dei consigli regionali hanno preso parte ai lavori via web. Nel corso dell’incontro preparatorio della quarta plenaria della Conferenza che dovrebbe tenersi in dicembre, sono stati analizzati i documenti prodotti dai tre Gruppi di Lavoro su Nuova emigrazione, internazionalizzazione e diritti civili. I punti evidenziati nei tre documenti. Nuova Emigrazione: la dimensione dei diritti individuali nel garantire una libertà di movimento responsabile adeguando le legislazioni nazionale e regionali per l’emigrazione e la mobilità, con servizi di informazione, formazione, orientamento e accompagnamento alla partenza e all’arrivo. Internazionalizzazione del Sistema Paese e proiezione delle Regioni all’estero: turismo e turismo di ritorno o delle radici (offerta agevolata promossa dalle Regioni per far conoscere e riscoprire gli aspetti affascinanti del territorio nazionale); Promozione della lingua e della cultura (sistema integrato); Insegnamento della lingua italiana all’estero; Comunicazione ed editoria italiana all’estero. Diritti Civili e Politici: Cittadinanza; Riforma degli Organismi di rappresentanza; Comites e CGIE; Strumenti a sostegno della partecipazione alle elezioni nella Circoscrizione estero. (aise 21/09/2021)

IL 26 SETTEMBRE ALLA CASA D’ITALIA DI BERNA L’INCONTRO CON ADELMO CERVI

BERNA – Si svolgerà domenica 26 settembre alle ore 17 presso la Casa d’Italia di Berna l’incontro con Adelmo Cervi e la comunità italiana organizzato dal Comites di Berna e Neuchâtel, in collaborazione con Casa d’Italia e l’ANPI-Sezione Svizzera. Adelmo Cervi è figlio di Verina Castagnetti e Aldo, terzogenito dei sette fratelli Cervi fucilati dai fascisti a Reggio Emilia il 28 dicembre 1943. È autore di “Io che ascolto il tuo cuore”, edito da Piemme. (Inform) RINASCE LA CASA DI SCIASCIA GRAZIE AGLI EMIGRATI CANADESI Roma - Osservando gli interni della residenza dove Sciascia visse tantissimi anni, la sensazione è una soltanto: come se fosse lì, come se Leonardo Sciascia stesse per rientrare dopo una passeggiata in corso Garibaldi. Esattamente dove è collocata, lungo il marciapiede, la sua statua. Al taglio del nastro, lo scorso venerdì 10 settembre, dopo che il prospetto della casa di Sciascia è stato rinnovato. Lo spiega Giornale di Sicilia nell’edizione del weekend. “L' emozione è sempre la stessa. L' illusione di immaginare concretamente Leonardo Sciascia seduto alla sua scrivania, fra montagne di carte e libri, pure. All' interno - si legge - , nulla è cambiato: c' è una rampa di scale che porta al primo piano e c' è il profumo della carta dei libri sparsi un po' ovunque, il mobilio d' epoca è rimasto praticamente intatto e c' è l' angolo con lo scrittorio e la macchina da scrivere utilizzata dal «maestro» di Racalmuto. Quello che è cambiato è il prospetto esterno della casa delle zie di «Nanà» Sciascia. Un prospetto rinnovato grazie ai lavori di restauro finanziati dalla comunità degli emigrati in Canada e nello specifico dalla «The Sicilian Society of Hamilton», fondazione. (NoveColonneATG)

SULLE TRACCE DI LIVINGSTONE: SCAMMACCA DEL MURGO OSPITE DEL LIONS CLUB MÜNCHEN

MONACO DI BAVIERA - Riprendono dopo la pausa estiva gli eventi del Lions Club München Mediterraneo, questa volta con la presentazione di “Sulle tracce di Livingstone. Storia di Zambia e Malawi e degli italiani che vi hanno viaggiato”, nuovo libro di Filippo Scammacca del Murgo, che, scritto durante gli anni trascorsi da ambasciatore d’Italia a Lusaka, porta alla luce le storie dei tanti italiani – missionari, volontari, imprenditori, rappresentanti delle istituzioni – che hanno contribuito allo sviluppo dei Paesi di quella complessa area. Il filo conduttore delle vicende di cui si occupa il volume, è l'attitudine degli italiani a farsi apprezzare per la qualità del loro lavoro e per la capacità di creare partenariati con le realtà locali, nel caso specifico, con gli zambiani. I diritti d'autore ricavati dalla vendita del libro saranno devoluti all’ospedale missionario Mtendere a Chirundu sullo Zambesi, gestito dalle Suore della Carità milanesi. Per la partecipazione alla serata di martedì prossimo è necessario prenotarsi, scrivendo all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e così ricevere l’apposito link MS Teams all’evento. Filippo Scammacca del Murgo ha vinto il concorso diplomatico del 1985. Dopo diversi incarichi presso il MAE, in Italia e all'estero, ha prestato servizio in qualità di Console d'Italia a Friburgo e Monaco di Baviera. Nel 2015 è stato nominato Ambasciatore d’Italia accreditato in Zambia, Malawi e Botswana e presso le comunità regionali (Comesa e Sadcc). Nel 2019, rientrato a Roma, è capo dell’Ufficio preposto alla definizione della strategia della Cooperazione italiana, presso la Direzione Generale per la Cooperazione. Il Club Lions München Mediterraneo, unico Lions Club in Germania di lingua italiana, conferma con questo evento ancora una volta, a più di dieci anni dalla propria fondazione, il proprio impegno per la cooperazione interculturale. (aise21/09/2021)

GENTE D’ITALIA, LEOPOLDO FAVIERE: UNA SEDE PER TUTTI GLI ITALIANI DI MONTEVIDEO

Roma – “A metà degli anni Ottanta Leopoldo Faviere, uno dei referenti della collettività italiana in Uruguay, aveva un sogno partito da un’idea semplice: riunire tutte le associazioni italiane di Montevideo in un’unica grande sede come centro nevralgico della vita dei connazionali da adibire a bar, ristorante e sala per eventi. Per realizzare la proposta ogni associazione avrebbe dovuto vendere la propria sede e partecipare nella gestione del nuovo immobile in base alla quota di denaro apportata. “‘Quel progetto naufragò per l’egoismo di tante persone che adesso dovrebbero sentire vergogna, eppure il tempo mi ha dato ragione’ sostiene convinto Faviere, ottantenne calabrese ritirato dopo un cospicuo impegno all’interno della collettività con Aiuda (Associazione Italiana in Uruguay di Assistenza), Casa d’Italia e Associazione Calabrese”. A parlarne è Matteo Forciniti nell’articolo pubblicato su “Gente d’Italia”, il quotidiano edito a Montevideo e diretto da Mimmo Porpiglia. Quella che sogna Faviere è “una sede gigante, aperta tutti i giorni e piena di attività. Un vero luogo di unione e condivisione per incontrarsi e stare insieme e dove poter diffondere tutto quello che ha a che fare con l’Italia, dalla cultura alla gastronomia, dallo sport all’industria”. Senza contare il fatto che andrebbe ad “aiutare tutte le associazioni che si trovano in grandissime difficoltà”, prosegue Faviere. Il posto per realizzare il progetto è già stato individuato e si tratta della Casa degli Italiani, amministrata dall’Aiuda, tra l’altro situata “in una buona zona ma purtroppo da troppo tempo non sta funzionando come dovrebbe. Le associazioni dovrebbero intervenire direttamente nella gestione della Casa insieme all’Aiuda – si legge -. Si potrebbero fare tante cose interessanti ma prima bisogna riunire gente disponibile”. (NoveColonneATG)

DONNE - AFGHANISTAN : APPELLO PRES. AIDDA GIACCHETTI: "IMPEDIRE ALLE DONNE DI LAVORARE: INACCETTABILE. DOBBIAMO SOSTENERE IL CORAGGIO STRAORDINARIO DELLE ATTIVISTE"

"La condizione delle donne a Kabul diventa ogni giorno più preoccupante. I nuovi capi del Paese hanno deciso che le dipendenti pubbliche della città non potranno tornare a lavorare. Già prima, le scuole medie e superiori erano state riaperte solo a studenti e docenti maschi. I diritti di migliaia di persone stanno venendo calpestati. Purtroppo, i timori di una crescente repressione di genere si stanno concretizzando. Si tratta questa dell'ennesima restrizione inaccettabile. Ed è forse la più grave, perché ogni società civile è fondata sul lavoro, sinonimo di realizzazione individuale e di democrazia. Impedire alle donne di partecipare alla sfera pubblica, di svolgere un mestiere, è la condanna a morte della loro dignità. Bandire le donne dagli uffici pubblici e dalle scuole non può essere considerata una semplice visione politica e sociale retrograda: è un atto disumano". Lo dice Antonella Giachetti, presidente Aidda, l'Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda. "Nell'oscurità sempre più opprimente di Kabul, si intravedono anche dei bagliori di speranza: piccoli gruppi di attiviste, dotate di coraggio straordinario, che provano a non far morire la voce di milioni di donne. Nei giorni scorsi - aggiunge Giachetti - sono scese di nuovo in strada rivendicando quei diritti basilari che ogni governo dovrebbe garantire in ugual modo a tutta la sua popolazione senza discriminazione alcuna: istruzione, partecipazione, lavoro. Seppur a distanza dobbiamo sostenere il loro coraggio, sperando che quanto hanno guadagnato negli ultimi decenni non vada completamente perso. Il mondo Occidentale deve prendere una posizione forte di condanna verso queste decisioni e mantenere aperti i corridoi umanitari. Mandiamo un messaggio". (21/09/2021-ITL/ITNET)