LA GIORNATA DELLA RICERCA ITALIANA IN SUD AFRICA

PRETORIA - L’Ambasciata d'Italia in Sudafrica, in collaborazione con l’Accademia delle Scienze del Sudafrica, in occasione della “Giornata della Ricerca Italiana nel mondo 2021”,

ha organizzato un evento sulle attività di ricerca congiunta italo-sudafricana svolte presso le grotte di Sterkfontein – sito del Patrimonio UNESCO. L’evento, organizzato al Wits Origins Centre di Johannesburg, coinvolgerà 60 studenti degli ultimi anni delle scuole superiori Mamelodi High School, Ivory Park High School ed Edward Pathudi Secondary School, con l’obiettivo di ispirarli nell'intraprendere studi e carriere nell'ambito delle discipline di natura scientifico-tecnologica. Le presentazioni, oltre a illustrare le comuni origini dell'essere umano ed il suo percorso evolutivo, si incentreranno sui più moderni metodi di digitalizzazione del patrimonio culturale usati presso le grotte dal team di ricerca italo-sudafricano. Saranno presentati, in particolare, risultati e scoperte recenti, frutto della ricerca congiunta, che metteranno ancora una volta in luce l’eccezionale valore culturale e scientifico delle grotte di Sterkfontein. L’evento, che inizierà alle 9 del 15 aprile nella sede del The Origins Centre - University of the Witwatersrand, sarà aperto dagli interventi di Paolo Cuculi, Ambasciatore d’Italia, e Himla Soodyall, Executive Officer, Academy of Science of South Africa (ASSAf). Interverranno quindi Dominic Stratford, Università del Witwatersrand (Wits), Sudafrica; Stefania Merlo, Università di Cambridge, Regno Unito; e Giuseppe Salemi, Università di Padova, Italia. Oltre all’Ambasciata d'Italia, sono partner dell’evento ASSAf - Academy of Science of South Africa; SAASTA – South African Agency for Science and Technology Advancement; Università del Witwatersrand; Università di Cambridge; e Università degli Studi di Padova. (aise)

CANADA, A TORONTO WEBINAR SU NUOVE TECNICHE DI CARDIOCHIRURGIA

TORONTO – In occasione della Giornata della ricerca italiana nel mondo promossa dal MAECI, che si celebrerà giovedì 15 aprile, l’Istituto Italiano di Cultura e il Consolato Generale d’Italia a Toronto hanno realizzato un video e organizzato un webinar su Zoom. Il webinar si terrà il 15 aprile alle ore 16:00 (le 22:00 in Italia) e sarà incentrato sulle nuove tecniche mininvasive di cardiochirurgia. Relatore sarà Gianluigi Bisleri, professore associato di cardiochirurgia all’Università di Toronto mentre, Eugenio Sgrò, Console Generale d’Italia a Toronto, introdurrà l’evento. Per partecipare al webinar è necessaria la registrazione. Gianluigi Bisleri è un chirurgo cardiovascolare del St. Michael’s Hospital, oltre che professore associato presso la Divisione di Chirurgia Cardiaca dell’Università di Toronto e ricercatore presso il Li Ka Shing Knowledge Institute. Bisleri si è laureato, summa cum laude, presso la Scuola di Medicina dell’Università di Brescia nel 2001; ha ottenuto una borsa di ricerca in aritmia e chirurgia mini-invasiva/robotica presso il Presbyterian Medical Center di New York; una borsa di studio clinica al Silesian Centre for Heart Zabrze, in Polonia e presso l’Essex Cardiothoracic Center, Basildon University Hospital, Basildon, Regno Unito. Dal 2006 al 2016 è stato cardiochirurgo presso l’Università di Brescia, dove è diventato prima assistente e poi professore associato di Chirurgia, nonché Co-Direttore del Programma Aritmia e Direttore del Programma di chirurgia aortica. Il video, introdotto da una presentazione della giornalista e consulente scientifica del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, Barbara Gallavotti, sarà disponibile il 15 aprile sul canale Youtube dell’IIC e tratterà le tematiche relative agli stili di vita e alle abitudini che incidono su invecchiamento e longevità.(Inform)

IN URUGUAY CON UNA VALIGIA PIENA DI FIDUCIA

Roma - Determinazione, sacrificio, coraggio e tanta fiducia nel futuro. Viola Masetti, monfalconese di 17 anni, che attualmente si trova in Uruguay per un'esperienza di studio all'estero, ha messo tutto questo in valigia ed è volata oltreoceano nel bel mezzo della pandemia. “Sono partita da casa lo scorso 30 ottobre, – spiega ad Avvenire -. Quest'esperienza mi sta permettendo di costruire legami importanti: coltivo la speranza di entrare nel cuore delle persone e di avere qualcuno da cui poter tornare un giorno. La maggiore criticità di questo periodo per i giovani è la difficoltà a viaggiare. In molti tendono a uscire di meno e non mi è possibile incontrare come prima le mie nuove amiche”. Guardando al ponte che si affaccia sull'Argentina, davanti alla città in cui risiede, Viola sente chiaro il richiamo del mondo: “Immergermi in una cultura diversa dalla mia mi sta rendendo consapevole della responsabilità che ho sul futuro attraverso le mie scelte. Stare immersi in un mondo linguistico diverso mi sta permettendo di scoprire come è fatta la società, intuisco la storia delle persone da come si esprimono”. (NoveColonneATG)