CORONAVIRUS, UN CERTIFICATO VERDE DIGITALE PER VIAGGIARE IN EUROPA

BRUXELLES – La Commissione Europea ha presentato la proposta legislativa per creare un certificato verde digitale che renda agevole e sicura la libera circolazione all’interno dell’UE durante la pandemia di Covid-19.

Il certificato verde digitale proverà una persona è stata vaccinata contro la Covid-19, è risultata negativa al test o è guarita dalla Covid-19. Il certificato sarà disponibile, gratuitamente, in formato digitale o cartaceo, e comporterà un codice QR che ne garantirà la sicurezza e l’autenticità. La Commissione predisporrà un gateway per garantire che tutti i certificati possano essere verificati in tutta l’UE e aiuterà gli Stati membri nell’attuazione tecnica dei certificati. Spetterà sempre agli Stati membri decidere da quali restrizioni sanitarie possano essere esentati i viaggiatori. Gli Stati membri dovranno però applicare tali esenzioni allo stesso modo ai viaggiatori titolari di un certificato verde digitale. Il certificato verde digitale sarà valido in tutti gli Stati membri e aperto all’Islanda, al Liechtenstein, alla Norvegia e alla Svizzera. Dovrebbe essere rilasciato ai cittadini dell’UE e ai loro familiari, indipendentemente dalla loro nazionalità. Dovrebbe essere rilasciato anche ai cittadini non dell’UE che risiedono nell’Unione e ai visitatori che hanno il diritto di recarsi in altri Stati membri. “Il certificato verde digitale offre una soluzione a livello dell’UE che garantisce a tutti i cittadini europei la disponibilità di uno strumento digitale armonizzato che agevoli la libera circolazione nell’Unione” ha detto Věra Jourová, vicepresidente per i Valori e la trasparenza. “È – ha aggiunto – un messaggio positivo a sostegno della ripresa. I nostri obiettivi principali sono offrire uno strumento di facile utilizzo, non discriminatorio, e sicuro, che rispetti pienamente la protezione dei dati. Continuiamo inoltre a lavorare per una convergenza internazionale con altri partner”. “Con il certificato verde digitale, stiamo adottando un approccio europeo per garantire che quest’estate i cittadini dell’UE e i loro familiari possano viaggiare in sicurezza e con restrizioni minime”, ha spiegato Didier Reynders, commissario per la Giustizia. Precisando che “il certificato verde digitale non sarà una conditio sine qua non per la libera circolazione e non sarà in alcun modo discriminatorio” . “Un approccio comune a livello dell’UE non solo – ha detto Reynders – ci aiuterà a ripristinare gradualmente la libera circolazione nell’Unione e ad evitare frammentarietà, ma sarà anche un’opportunità per influenzare le norme mondiali e per fungere da esempio sulla base dei nostri valori europei come la protezione dei dati”.(Inform)

LA COMUNITA’ ITALIANA IN CANADA: SPAZIO AI GIOVANI

Roma - Ha preso parte al webinar anche Luca Buiani, Vicepresidente del Comites di Toronto. Quest’ultimo, ha affermato Buiani, “ha una storia molto lunga. Per questo intendiamo partecipare anche noi all’iniziativa dell’Osservatorio, che consideriamo davvero interessante. Sin da subito ne abbiamo apprezzato molte caratteristiche, come la forma dialogica. Reputiamo assolutamente importante la capacità di ascoltare”. Buiani, in riferimento alla città di Toronto, ha affermato che “vi sono comunità italiane estremamente mature. Si parla infatti di oltre quattrocentomila immigrati di origine italiana solo nella nostra città, soprattutto per ragioni economiche, ma abbiamo osservato anche dei nuovi flussi differenti”. Parlando dell’ORI Buiani ha sostenuto “mi piace la parola permanente: l’Osservatorio deve essere permanente perché deve esserci un dialogo costante” . È intervenuto in seguito Domenico Servello, Direttore del Centro Scientifico e Culturale Italiani di Toronto. “L’immigrazione italiana in Canada è iniziata nell’800 per poi arrivare fino ai giorni nostri” ha affermato. “L’insegnamento della lingua italiana nelle nostre scuole è iniziato nel 1974 come progetto pilota, indirizzato solamente a studenti di origine italiana, per poi diventare aperto a tutti. Questo ha contribuito a diffondere un’immagine dell’Italia come di una terra meravigliosa, ricca di storia e di arte. Il Centro ha fatto sì che la lingua italiana diventasse un’istituzione”, ha continuato Servello, elencando le numerose iniziative culturali promosse, “alle quali non partecipano solo studenti di origini italiane, e manifestano tutto il loro apprezzamento verso un Paese che, spesso, non conoscono affatto”. È poi intervenuto tramite video registrato Giuliano Gattola, Portavoce Giovani Casa d’Italia di Montreal. “Sono nato e cresciuto a Montreal, ma sono originario dell’Italia” ha affermato, aggiungendo che “qui a Montreal ci sono quasi seicentomila persone di origine italiana e quasi centomila di queste sono giovani. Siamo canadesi ma ci sentiamo italiani. Vogliamo scoprire l’Italia e imparare la lingua, conoscere i luoghi dove sono nati i nostri genitori e nonni e percorrere le strade che hanno percorso loro” . “Ci sono vari eventi qui a Montreal” ha proseguito, “come la settimana italiana ad agosto che con la pandemia si è svolta lo stesso, anche se in maniera virtuale. Vi partecipano giovani, adulti e anziani, favorendo l’incontro tra queste tre generazioni che fanno parte della nostra comunità” - “Bisogna trovare nuovi metodi per avvicinare i giovani canadesi di origine italiana all’Italia, dobbiamo creare opportunità di viaggio e di scambio perché vogliamo scoprirci italiani nella nostra terra d’origine” ha affermato Gattola in conclusione. (NoveColonneATG)

“EMIGRAZIONE: LEGAMI E FRATTURE CON LA TERRA D’ORIGINE”

SCAFATI (Salerno) – “Emigrazione: legami e fratture con la terra d’origine”. E’ il titolo del convegno organizzato dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Antonio Pacinotti” di Scafati , che si terrà il 19 marzo in modalità virtuale. Si vuole riflettere sul tema dell’emigrazione che interessa il territorio locale e nazionale tramite la presentazione di due libri, il primo di Eric Lanzieri (americano del Connecticut discendente di emigranti scafatesi), intitolato “A Story for Louise” scritto in omaggio alla nonna Luigina-Louise, emigrata da Scafati ai primi del ‘900, e al padre Charlie che mai vide l’Italia; il secondo ,scritto da Sara Carbone, dal titolo “La dissolvenza della memoria” sull’emigrazione di molti abitanti di Olevano sul Tusciano (nell’entroterra salernitano) nella cittadina di Wilmington (nello Stato del Delaware, Usa). Il libro di Carbone ha vinto la quinta edizione del premio letterario “Dispatriati” dedicato a un’opera inedita sul tema dell’emigrazione. Il convegno “Emigrazione: legami e fratture con la terra d’origine”, organizzato dalla scuola in modalità telematica tramite la piattaforma G-Suite –applicativo Meet (ore 11-ore 13) vedrà la partecipazione degli studenti delle classi quinte dell’Istituto. Interverranno al convegno, moderato dal prof. Giovanni Savarese, la dirigente scolastica prof.ssa Adriana Maria Loredana Miro, il sindaco di Scafati Cristoforo Salvati, il direttore generale dell’Usr Campania Luisa Franzese, la presidente Disal (Dirigenti scuole autonome e libere) Campania Chiara Priore, il dott. Eric Lanzieri in collegamento dalla Florida, la prof.ssa Sara Carbone e Angela Cacciarru, prof.ssa di Geografia Umana presso la University of North Carolina e presso l’Università di Genova. (Inform)

I CONTRIBUTI VERSATI ALL’ESTERO: VALE UN SOLO PAESE

Roma - Siamo nel campo delle convenzioni internazionali: quel meccanismo che da la possibilità, ai lavoratori che hanno versato contribuzione in vari paesi esteri, di utilizzare questi spezzoni contributivi ai fini della maturazione di un trattamento pensionistico. Ogni convenzione – sottolinea l’approfondimento dalla Gazzetta di Parma - fa storia a sé e, a volte, prevede norme particolari e specifiche; in generale vale il principio della reciprocità in forza del quale la contribuzione versata in uno stato legato da convenzione vale anche nell'altro. Tutti gli Stati membri della Comunità europea, l'UK non più anche se pare che la convenzione sia confermata, sono automaticamente legati dalla convenzione previdenziale con l' Italia e con tutti gli altri stati; per quanto riguarda quelli extra CEE, ad oggi, sono circa una ventina. Principalmente e ovviamente quelli più interessati al fenomeno dell'emigrazione italiana vale a dire: Argentina, Brasile, Australia, Canada, Stati dell'ex Jugoslavia ed altri. Tra questi non potevano mancare gli USA: l'accordo di sicurezza sociale tra Italia e Stati Uniti d'America è stato stipulato il 23 maggio 1973 ed entrato in vigore il 1° gennaio 1978 ed è stato successivamente modificato ed integrato dall'accordo aggiuntivo stipulato il 17 aprile 1984 ed entrato in vigore il 1° gennaio 1986. (NoveColonneATG)

MONACO DI BAVIERA: IL COMITES RISPONDE AL TELEFONO A SUPPORTO DEI CONNAZIONALI

MONACO DI BAVIERA - Confermando lo spirito di collaborazione con il Consolato Generale di Monaco di Baviera, e dunque di servizio verso la Comunità italiana nella circoscrizione, il Com.It.Es. di Monaco di Baviera contribuisce, già dall'inizio di questo mese, alla risposta telefonica del Consolato Generale a supporto dei connazionali. Il Com.It.Es. ha infatti deciso di mettere a disposizione una propria risorsa normalmente dedicata allo Sportello del Cittadino, per supportare la risposta alla linea di informazione telefonica che risponde al numero di cellulare 0162 4578816, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13, al fine di fornire informazioni relative ai servizi consolari di: anagrafe, stato civile, passaporti e carte di identità. Il Com.It.Es. di Monaco di Baviera desidera rafforzare questo impegno e a tal fine durante la propria ultima riunione ha approvato una richiesta di finanziamento ad hoc al Ministero per gli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. “Speriamo con ciò - ha dichiarato Daniela Di Benedetto, Presidente del Com.It.Es. di Monaco di Baviera - di rispondere ad una nota esigenza dei concittadini, auspichiamo la massima collaborazione”. (aise)

ISTAT: MANNINO (CGIL), IN SICILIA DONNE E GIOVANI PAGANO A CARO PREZZO GLI EFFETTI ECONOMICI DELLA PANDEMIA. LA POLITICA AGISCA SE NO CI SARÀ UN ARRETRAMENTO GENERALE

Palermo, 12 marzo- “La pandemia ha aggravato le fragilità del mercato del lavoro, su cui già si sarebbe dovuto intervenire da tempo. I dati dell’Istat sono solo una conferma: donne e giovani pagano un prezzo altissimo. Le politiche a favore di queste fasce della popolazione sono dunque la strada obbligata per garantire la ripresa della Sicilia e del Paese evitando strascichi che produrrebbero anche un arretramento oltre che sociale culturale”. Lo dice il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, a proposito della rilevazione dell’Istat che dà conto per la Sicilia di un calo nel 2020 rispetto al 2019 di 15 mila occupati, 12 mila dei quali donne. L’analisi dei dati rileva inoltre che nel saldo tra perdite e nuovi ingressi, il fanalino di coda è la fascia tra 15 e 34 anni con un perdita di 18 mila posti di lavoro. “Una situazione drammatica – commenta Mannino, se consideriamo anche che nonostante il blocco dei licenziamenti sono stati espulsi dal mercato del lavoro 9.000 dipendenti a tempo indeterminato”. Dalla rilevazione si evince che una perdita secca,- 16 mila addetti- c’è stata proprio in quei settori che occupano maggiormente donne e giovani, cioè commercio e turismo. “ E non deve ingannare- aggiunge Mannino- la diminuzione del tasso di disoccupazione, che cala perché meno gente cerca lavoro, pur restando il doppio di quello nazionale .Mentre deve certamente preoccupare- sottolinea- il tasso di inattività tra i 15 e i 64 anni che si attesta al 49,9% con l’aumento 1,5 punti percentuali rispetto al 2019 e una forbice col dato italiano (35,9%) di 14 punti”. Tra i settori vari guadagna occupati, + 13.000, il settore delle costruzioni. Sul tema del mercato del lavoro la Cgil Sicilia il 26 marzo presenterà una ricerca dell’Associazione Lavoro & Welfare. Scopo è dare un contributo all’individuazione di soluzioni per una inversione di tendenza. “Serve la riforma degli ammortizzatori sociali- afferma Mannino- ma sono fondamentali anche politiche attive del lavoro e di rilancio del tessuto economico- produttivo. I dati Istat sono un monito per tutta la politica”, sottolinea il segretario della Cgil Sicilia. Per quella italiana rappresentano il tallone d’Achille del Paese tutto. Per la politica regionale sono una netta indicazione ad agire, a produrre le riforme necessarie per fare ripartire tutti i settori e principalmente quella della pubblica amministrazione visto che ci saranno ingenti finanziamenti da gestire al meglio, che rappresentano un’occasione da non perdere”.