BANDO EMILIANO – ROMAGNOLI NEL MONDO: MARTEDÌ L’INFO DAY DELLA CONSULTA

BOLOGNA - La Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo organizza il prossimo 9 febbraio, dalle 10.30, un Info day per far conoscere e dare informazioni utili per la progettazione

e la presentazione delle candidature a valere sul nuovo bando 2021 rivolto ad Enti Locali e Associazioni di promozione sociale che abbiamo sede in Emilia-Romagna. L’evento si svolgerà on-line: per partecipare è obbligatoria l’iscrizione compilando il modulo disponibile qui. Il Bando 2021- attraverso il quale vengono concessi contributi agli Enti locali e alle Associazioni di promozione sociale dell'Emilia-Romagna per l'attuazione di progetti destinati agli emiliano-romagnoli all'estero ed inerenti il fenomeno migratorio – è rivolto a Enti locali della Regione Emilia-Romagna e ad Associazioni di promozione sociale che abbiano una sede operativa permanente nel territorio regionale e che operino da almeno 3 anni nel settore dell’emigrazione. (aise)

VOTO ALLE DONNE, 76 ANNI FA IL RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO

Roma - Settantasei anni fa, il 1° febbraio 1945, con decreto del Governo dei Comitati di liberazione nazionale, veniva riconosciuto alla donna italiana il diritto di voto. Il riconoscimento, che riaffermava giuridicamente l'uguaglianza morale, intellettuale e civile dei cittadini, senza alcuna discriminazione per motivi di sesso, costituì la prima e fondamentale rivendicazione femminile in materia di diritti politici. Per l’eleggibilità, però, si dovette attendere fino al 10 marzo del 1946. Tutte le donne italiane votarono, quindi, per la prima volta al referendum del 2 giugno, anche se alcune avevano già espresso le loro preferenze in occasione delle precedenti comunali, dove peraltro vennero elette Ninetta Bartoli a Borutta e Ada Natali a Massa Fermana. “76 anni fa l’estensione del diritto di voto consentiva alle donne di partecipare alla vita politica. Una conquista che ha segnato il cammino dell’emancipazione femminile”, ha ricordato l’anniversario, in un post su Facebook, il presidente del Senato Elisabetta Casellati. “Non è una semplice ricorrenza storica, ma deve essere un promemoria costante del ruolo delle donne non solo nella società italiana, ma in tutte le società del mondo, soprattutto quelle che vedono una forte limitazione ai diritti delle donne stesse – ha detto Alessandra Maiorino, senatrice Movimento 5 Stelle e componente della commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio - Mi auguro che si possa arrivare presto in un tempo in cui non si parli più di parità perché non solo dato acquisito, ma soprattutto constatazione di una società che non può definirsi progredita se non ha in sé questo DNA”. “76 anni fa veniva riconosciuto alle donne il diritto di voto – sono state le parole del senatore di Azione Matteo Richetti - Una conquista storica che oggi ci appare scontata e naturale. Troppo spesso ciò che dovrebbe essere ‘normale’, perché semplicemente giusto, ha bisogno di battaglie storiche. A noi il compito di non sottrarci, mai”. “1° febbraio ‘45: un decreto riconosce il diritto di voto alle italiane. Un traguardo che, insieme al diritto di essere elette, ha permesso di costruire un'Italia più giusta ed equa. Anche oggi il contributo delle donne è imprescindibile per ricostruire il Paese. Non dimentichiamolo”, ha sottolineato Valeria Valente, senatrice del PD e presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul femminicidio e violenza di genere. “Momento storico che ricordiamo con orgoglio. E consapevolezza che c'è molto da fare per parità di genere. Per questo abbiamo voluto il FamilyAct e altre misure per la gender equality. Un paese equo è un paese che progredisce”, ha fatto notare su Twitter Laura Garavini, senatrice di Italia Viva. Anche la senatrice di Forza Italia Virginia Tiraboschi ha ricordato la ricorrenza: “Il diritto di voto esteso alle donne 76 anni fa è stato un segno di progresso politico importante che ha dato al mondo femminile la possibilità di esprimersi e di impegnarsi per il bene comune”. (NoveColonneATG)

L’IMPATTO DELLA PANDEMIA SULL’EDUCAZIONE: DONNE ITALIANE ALL’ESTERO – DIRE A CONFRONTO CON STEFANIA GIANNINI

PARIGI - “La scuola non si ferma: L’impatto della pandemia sull’educazione” è il tema del webinar in programma martedì prossimo 9 febbraio alle 19.00. Organizzato da Dire – Donne Italiane Residenti all’Estero, l’incontro avrà protagonista Stefania Giannini, già ministro per l’istruzione in Italia, ora Vice Direttrice dell’UNESCO per l’Educazione La crisi sanitaria attuale ha fortemente influenzato diversi settori della nostra società. Con Giannini verranno analizzati, dunque, i dati globali per riflettere su come il Covid-19 ha avuto impatto sul settore dell’educazione. Stefania Giannini è una linguista, glottologa e politica italiana. Vice Direttrice dell’UNESCO per l’Educazione dal 29 marzo 2018 e Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca del governo Renzi dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016. Professore ordinario di Glottologia e linguistica dal 1999, già rettore dell’Università per stranieri di Perugia dal 2004 al 2013, ha ricoperto l’incarico di Senatrice dal 2013 al 2018, durante la XVII legislatura ed è stata coordinatore politico di Scelta civica. Per partecipare al webinar e ricevere il link di accesso, occorre inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (aise)

TURISMO DELLE RADICI, LA MARCA (PD): PER GLI AIRE INGRESSO GRATIS AI MUSEI

Roma - “Un risultato di cui sono molto orgogliosa”. Così la deputata del Pd eletta all’estero Francesca La Marca a proposito del fatto che “gli italiani residenti all’estero iscritti all’AIRE, nei prossimi tre anni, avranno l’ingresso gratuito nella rete dei musei, delle aree e dei parchi archeologici di pertinenza pubblica”. “La mia richiesta, per la quale da tempo mi sono battuta con ogni energia, è stata accolta a dicembre con l’approvazione di un mio emendamento alla legge di Bilancio 2021 e per il triennio 2021-’23” spiega la deputata a 9colonne. “Quando gli italiani all’estero ritorneranno in Italia potranno usufruire di questo beneficio: penso sia un motivo in più per tornare in Italia e conoscere così il nostro enorme patrimonio storico culturale”. Per La Marca si tratta di “un segnale di rispetto verso gli italiani all’estero e una misura utile su entrambi i versanti, quello dei connazionali che vivono fuori e che potranno conoscere meglio l’arte e la bellezza dell’Italia e quello del nostro Paese che dall’intensificarsi dei flussi ricaverà risorse preziose per la sua ripresa”. “Dobbiamo da subito incominciare a preparare la ripresa e il rilancio. Il ‘turismo di ritorno’ è realmente la leva da usare per la ripresa dei flussi turistici. Questa è la prima misura di carattere generale che stimola la ripresa del ‘turismo delle radici’ e che tende a riattivare un circuito virtuoso”, sottolinea La Marca. Per vedere l’intervista video realizzata da 9colonne: https://www.9colonne.it/294738/turismo-delle-radici-la-marca-pd-per-gli-aire-ingresso-gratis-ai-musei#.YBvZ3-hKiUk (NoveColonneATG)

SICUREZZA SOCIALE - POVERTA' - ALLEANZA CONTRO LA POVERTA' IMPEGNO A TENERE DESTA ATTENZIONE SU POVERTA'. SIA PRIORITA' PROSSIMO GOVERNO"

È importante che il governo che nascerà realizzi le otto proposte fatte dall’Alleanza Contro la Povertà per rafforzare il Reddito di Cittadinanza rendendolo più equo, inclusivo e attento alle nuove emergenze sociali nate con la pandemia. Si legge in una nota Come Alleanza il nostro impegno è quello di tenere alta l’attenzione sul tema della povertà che in Italia riguarda una fascia sempre più larga della popolazione. Basti osservare i dati aggiornati al 7 gennaio 2021 che scattano una fotografia delle richieste di accesso alle misure del RdC e del Reddito di Emergenza fatte nel mese di dicembre 2020: hanno richiesto il RdC oltre 1,2 milioni di nuclei familiari, per una platea di 3 milioni di persone circa, il 65% dei beneficiari vive in una regione del Sud Italia. Sono invece oltre 290mila i nuclei familiari che hanno fatto richiesta per la sola prima tranche del Reddito di Emergenza, per circa 700mila persone raggiunte. Numeri che comunque non rappresentano complessivamente tutti coloro che in Italia vivono in una condizione di povertà. L’Alleanza chiede quindi di riequilibrare lo strumento del Reddito di Cittadinanza a favore delle famiglie numerose e dei minori. Tra le richieste anche quella di ampliare la platea dei beneficiari includendo gli stranieri con la riduzione degli anni di residenza richiesti per l’accesso alla misura da 10 a 2, abrogando contestualmente la norma che prevede l’obbligo di presentazione di specifica certificazione, e di inglobare nel Reddito di Cittadinanza anche una parte delle persone che hanno richiesto il Rem. È fondamentale, inoltre, agevolare l’utilizzo dell’Isee corrente introducendo la possibilità di richiedere tale indicatore anche in presenza di sensibili perdite del patrimonio mobiliare e/o immobiliare e capire che impatto avrà l’assegno unico universale, che rimane uno strumento di welfare valido, sul RdC: bisogna eliminare il rischio che generi penalizzazioni per i nuclei in povertà. Per potenziare tutti gli strumenti necessari nella lotta contro la povertà l’Alleanza nel corso del 2021 si impegna a realizzare una ricerca approfondita focalizzata sulla componente inclusiva del RdC, particolarmente necessaria in questa fase che vede l’emergere di nuovi poveri e di nuove difficoltà sociali e psicologiche che interessano i potenziali fruitori del RdC o del Rem e di tutti coloro che si sono ritrovati a dover fronteggiare particolari difficoltà economiche. La ricerca, oltre a mostrare nuovi elementi di analisi, potrà costituire un’importante base per indicare quali servizi di welfare presentano particolari criticità e necessitano di un rafforzamento per scongiurare la permanenza in condizione di povertà di ampi strati di popolazione, anche alla luce del nuovo contesto di crisi del mercato del lavoro che comporterà quantomeno tempi di reinserimento più lunghi. Chiediamo quindi al governo che nascerà di radicare la propria azione nelle questioni sociali emergenti e di aprire un confronto per individuare le priorità necessarie a contrastare la crescente povertà assoluta in tutte le sue componenti. (05/02/2021-ITL/ITNET)