BRISBANE: LA “BANCARELLA SICILIANA” DELLA IICI QLD PER LA SETTIMANA DELLA CUCINA ITALIANA

BRISBANE - In occasione della V Settimana della cucina italiana nel mondo, la Camera di Commercio e Industria Italiana nel Queensland ha lanciato il 23 novembre scorso la “Bancarella siciliana”.

Nonostante le limitazioni dovute al covid 19, i partecipanti hanno potuto gustare i prodotti della Pasticceria di Salvatore Gerbino e hanno brindato alla quinta edizione della Settimana alla presenza del Console italiano a Brisbane Salvatore Napolitano, dell’ex presidente dell’ICCI Santo Santoro, Antonio Reggi e Giuseppe Politi. In occasione della settimana, inoltre, ogni anno la Camera di Commercio e Industria Italiana invia una newsletter che promuove le varie attività e menu organizzati dai ristoranti italiani nel Queensland. Si tratta, sottolinea la Camera, “di un progetto culturalmente importante, che promuove il marchio made in Italy; la tavola italiana è al centro della cultura e della passione italiana ed è una passione per la ICCI QLD partecipare a questo evento mondiale”. (aise)

RADICI: UN GIORNALE E UN PROGETTO PER GLI ITALIANI NEL MONDO

Roma - Radici è il giornale dedicato agli italiani all’estero. Gli obiettivi, secondo Antonio Peragine, direttore e curatore della testata giornalistica, affiancato dall’Avv. Daniela Piesco di Benevento in qualità di vice Direttore, docente di Etica della cooperazione e sviluppo delle relazioni internazionali presso l’Università Popolare Federiciana, sono quelli di crescere ancora di più in campo mondiale, contribuendo a proporre nuove idee ed eventuali soluzioni ai problemi di sempre degli italiani nel mondo e dell’immigrazione straniera in Italia. Lo scopo è quello di avere un impatto significativo nelle politiche nazionali, internazionali ed europee di Cooperazione allo sviluppo: culturale, sociale, formativo e di aiuto umanitario. In tale ambito, Radici si ispira ai principi fondanti dei grandi vertici mondiali delle Nazioni Unite, nonché agli orientamenti e alle politiche dell’Unione Europea sulla cooperazione internazionale e sul fenomeno migratorio. Nel concreto vi è l’approfondimento del dibattito sui valori dell’uguaglianza tra i cittadini, dei valori delle radici storico-politiche e culturali dell’Italia, con la collaborazione nazionale e internazionale al fine di svolgere attività volte ad avere un impatto significativo nelle politiche di cooperazione allo sviluppo e di aiuto umanitario, e gestire attività di interesse turistico, sociale, culturale, religioso, archeologico e sanitario. (NoveColonneATG)

FIRMATA OGGI UNA DICHIARAZIONE D’INTENTI SULLA COOPERAZIONE NEL SETTORE DELL’ISTRUZIONE TRA IL CONSOLATO D’ITALIA A BRISBANE E LO STATO DEL QUEENSLAND

BRISBANE – È stata siglata oggi presso il Dipartimento d’Istruzione del Queensland, la Dichiarazione d’Intenti sulla cooperazione nel settore dell’istruzione tra il Consolato d’Italia a Brisbane, nella persona del console Salvatore Napolitano e lo Stato del Queensland, rappresentato dal Dipartimento d’Istruzione nella persona del direttore generale Regan Neumann. L’Intesa mira a favorire ulteriormente la diffusione della lingua italiana nello Stato del Queensland e il suo insegnamento presso le locali istituzioni scolastiche, contemplando peraltro la possibilità di proseguire i programmi per lo scambio di dirigenti scolastici, di discutere le opportunità di impiego di docenti d’italiano e di formazione nonché di istituire scuole bilingui italiane. Quale programma modello dell’eccellente collaborazione instauratasi in questi anni, l’Intesa menziona esplicitamente il Premio Studitalia, sostenuta dal Consolato, dal Governo di Brisbane e dalle associazioni della comunità italiana, che attribuisce ai migliori studenti di italiano delle scuole del Queensland la possibilità di compiere un’esperienza formativa in Italia. I 7 vincitori dell’edizione di quest’anno, la ventiseiesima del programma, sono stati premiati lo scorso 16 ottobre dall’ambasciatrice d’Italia in Australia Francesca Tardioli. All’atto della firma, il console Napolitano ha rimarcato come l’Intesa si presti ad essere uno strumento fondamentale per sostenere in una cornice di continua collaborazione istituzionale il crescente interesse degli studenti australiani per l’apprendimento dell’italiano. Il Console ha altresì sottolineato il grande impegno del Ministero degli Affari esteri per favorire la diffusione e lo studio della lingua e della cultura italiana in Queensland attraverso il contributo agli Enti promotori, il sostegno a cattedre di italiano (nel 2019 ne ha beneficiato una scuola nella Sunshine Coast e nel 2020 una scuola a Cairns) e da ultimo quest’anno anche l’assegnazione di un lettore di lingua italiana presso l’Università Griffith. Una strategia vincente se si guardano i dati del Dipartimento d’Istruzione di Brisbane relativi al 2019, che evidenziano un aumento negli ultimi 4 anni di circa il 15% degli studenti di italiano nelle scuole pubbliche del Queensland. Complessivamente, si stima che tra le 25 mila e 30 mila persone apprendano l’italiano in Queensland, mentre coloro che parlano italiano sono molti di più data la presenza di un’ampia collettività da tempo stabilita nello Stato australiano che coltiva tuttora la lingua e le tradizioni italiane. (Inform)

UNGARO (IV): ADDIO AI DECRETI “INSICUREZZA” DI SALVINI

ROMA - “Alla Camera abbiamo appena approvato il decreto Immigrazione, lavando l’onta dei decreti (in)sicurezza di Salvini. Provvedimenti che avevano indebolito il nostro sistema di accoglienza e di controllo migratorio, lasciando i porti chiusi e migliaia di irregolari in mezzo alla strada, e che ha reso molto più difficile l'ottenimento della cittadinanza italiana, specie per le coppie con un coniuge straniero”. Così Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto in Europa, secondo cui “dopo questo passo importante, è arrivato il momento di riformare il meccanismo di acquisizione della cittadinanza italiana introducendo lo Ius Culturae: chi nasce nel nostro paese, frequenta le nostre scuole e parla la nostra lingua è italiano”. “La legge 91/92 attualmente in vigore – ricorda Ungaro – fonda sullo ius sanguinis, cioè sul diritto di discendenza da un italiano e prevede che chi nasce e/o cresce in Italia possa chiedere di diventare cittadino al compimento del 18° anno di età. Una norma ormai fuori dal tempo. Secondo l'ultimo rapporto curato dalla Fondazione Migrantes, a scuola, l'Italia del futuro esiste già. Nell'ultimo anno scolastico gli alunni stranieri erano 841.719 (9,7 per cento della popolazione scolastica totale)”. “Ben il 63% degli alunni stranieri (con cittadinanza non italiana) in realtà è nato in Italia”, sottolinea il parlamentare. “Per questo è necessario, anche a fronte del nostro indiscusso calo demografico, introdurre quanto prima il principio dello ius culturae per l'acquisizione della cittadinanza italiana a favore di tanti bambini e ragazzi, compagni di scuola e di gioco dei nostri figli e nipoti”, conclude. “Come richiesto da tante associazioni e realtà della società civile e del volontariato che hanno messo in campo straordinarie mobilitazione per arrivare ad una legge che sancisca definitivamente questo principio di civiltà”. (aise)

UN LIBRO RACCONTA LE “DONNE D’OLTRE FRONTIERA”

Roma - Esce nelle librerie un nuovo studio di Francesca Nussio dal titolo "Donne d'oltre frontiera. Storie di migrazione tra Lombardia e Grigioni nel secondo dopoguerra". Sono molte le donne di origine italiana giunte per lavoro nelle valli meridionali dei Grigioni nel secondo dopoguerra. Nell'ambito di un pluriennale progetto di ricerca promosso dall'Istituto per la ricerca sulla cultura grigione, la storica Francesca Nussio ne ha intervistate una ventina: ha registrato i loro racconti di vita e ha tracciato una mappa delle ragioni e dei percorsi, delle difficoltà e delle soddisfazioni che hanno incontrato. Ne è uscita una nuova pagina della storia dell' immigrazione italiana in Svizzera. Vicende inserite nel contesto più ampio della storia dell'immigrazione italiana in Svizzera e della storia delle donne. Una delle protagoniste - ha ricordato La Provincia di Sondrio nell’edizione del weekend - riassume così la situazione da lei osservata nel Comune di Brusio in Valposchiavo: "Tante italiane hanno sposato gente svizzera. Erano tutte qui a lavorare. Quasi in ogni casa c' era una persona che poi restava qui. Era tutta una tiritera (una catena). Si chiamavano l'un l'altra". Chiunque conosca la realtà delle valli di confine grigioni nella seconda metà del XX secolo quasi certamente ha conosciuto o conosce donne di origine italiana, in special modo valtellinesi o valchiavenasche, giunte a lavorare come domestiche, cameriere o aiutanti agricole e poi entrate a far parte delle comunità locali attraverso il matrimonio. (NoveColonneATG)

ITALIANI ALL'ESTERO - MES - SEN. GARAVINI(IV/ESETRO): "VOTO DI OGGI NON SUL MES...MA. OPPORSI SAREBBE AUTOLESIONISTA.

"Il voto di oggi non è sul Mes ma sulla credibilità dell'intero paese. Dall'Europa arrivano aiuti pari a dieci finanziarie. E noi, invece, mettiamo in dubbio il fatto di poter mantenere fede agli impegni presi con quella stessa Unione che ci viene in soccorso con 82 miliardi di euro a fondo perduto e 127 miliardi di euro in prestito". Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Vicecapogruppo vicaria Italia Viva-Psi, intervenendo in aula in replica al presidente Conte. "Opporsi alla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità sarebbe autolesionista. Ed è populista continuare a rallentare un percorso che invece è utile agli italiani. Perché i cambiamenti apportati al Mes ne migliorano l’efficacia. A partire da ciò che viene introdotto in caso di crisi bancarie, utile alla stessa Italia. Perché l’ónere di far fronte ad eventuali problemi finanziari delle banche viene coperto con risorse europee. Non viene lasciato ai singoli Stati. Con il voto di oggi scegliamo se essere un paese affidabile. O un Paese di parolai. Noi, come Italia Viva, non abbiamo dubbi. Da profondi europeisti Scegliamo la credibilità". conclude la parlamentare di Itallia Viva. (09/12/2020-ITL/ITNET)