IL DL SICUREZZA INCASSA LA FIDUCIA, TORNA LA PROTEZIONE UMANITARIA

Roma – Il 30 novembre la Camera, con 298 voti favorevoli e 224 contrari, ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi,

del nuovo decreto sicurezza e immigrazione, che mira al parziale superamento dei due decreti Sicurezza varati dal precedente esecutivo giallo-verde. La più grande novità introdotta dal nuovo decreto è appunto il ripristino della protezione umanitaria per i migranti che arrivano in Italia da paesi considerati pericolosi, dove sono in corso guerre o persecuzioni: l’istituto della protezione umanitaria era stato abolito dai decreti sicurezza (uno dei punti più contestati dalla società civile), adesso ritorna con il nome di protezione speciale: la normativa vigente prescriveva il divieto di espulsione e respingimento solamente nel caso in cui il rimpatrio determini, per l’interessato, il rischio di tortura. Con il decreto, si aggiunge a questa ipotesi il rischio che lo straniero sia sottoposto a trattamenti inumani o degradanti e se ne vieta l’espulsione anche nei casi di rischio di violazione del diritto al rispetto della sua vita privata e familiare. Il nuovo decreto rende anche possibile convertire in permesso di lavoro i permessi di protezione speciale, e di calamità, nell’ottica di facilitare il reale inserimento del migrante: finora, chi era in possesso dello status di protezione di fatto non poteva svolgere lavoro retribuito. Sulla carta, torna anche un preciso sistema di accoglienza e integrazione: mentre le attività di prima assistenza continueranno ad essere svolte nei centri governativi ordinari e straordinari, come i Cas (Centri di accoglienza straordinaria) e i vari hotspot, successivamente, il sistema si articolerà in due livelli di prestazioni: il primo dedicato ai richiedenti protezione internazionale, il secondo a coloro che ne sono già titolari, con servizi aggiuntivi finalizzati all’integrazione. Il testo interviene poi sulle sanzioni relative al divieto di transito delle navi nel mare territoriale, che erano divenute salatissime con i decreti sicurezza: con la nuova legge, per le operazioni di soccorso il divieto non si applicherà nell’ipotesi in cui vi sia stata la comunicazione al centro di coordinamento ed allo Stato di bandiera e siano rispettate le indicazioni della competente autorità per la ricerca ed il soccorso in mare. In caso di violazione del divieto, invece, è prevista la reclusione fino a due anni e una multa da 10mila a 50mila euro. (NoveColonneATG)

ITALIANI ALL'ESTERO - ITALIA/GERMANIA - SEN.GARAVINI (IV/ESTERO) IN OCCASIONE 70.mo RELAZIONI BILATERALI FRA I DUE PAESI "HANNO BASI SOLIDE CHE DERIVANO DA LUNGO RAPPORTO DI AMICIZIA E RISPETTO RECIPROCO"

"Le relazioni bilaterali tra Italia e Germania hanno basi solide. Che derivano da un lungo rapporto di amicizia e di rispetto reciproco. Amicizia che, a 70 anni dall‘avvio di relazioni diplomatiche tra Italia e Germania, risalenti ufficialmente al 2 dicembre 1950, ha visto rinsaldarsi la fratellanza tra i nostri due popoli proprio quest‘anno, nelle settimane di maggiore difficoltà a causa del Covid". Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Vicepresidente Commissione Esteri in occasione dei 70 anni di relazioni diplomatiche. "Nei giorni di peggiore contagio é stato particolarmente prezioso il supporto che la Germania ha garantito al nostro Paese. Fornendo apparecchiature e dispositivi di protezione. Accogliendo pazienti italiani negli ospedali dei diversi lander. E sostenendo compatti la previsione di stanziamenti europei ambiziosi per favorire la ripresa". "Celebreremo i 70 anni delle relazioni diplomatiche tra Italia e Germania e la concomitante ricorrenza degli accordi bilaterali tra i due paesi lunedì prossimo, 14 dicembre, dalle ore 16.00 alle 17.30, con il convegno 'Storia di un‘integrazione riuscita? 65 anni dall‘accordo Italia Germania', dalla Sala Zuccari del Senato insieme all'Ambasciatore di Germania in Italia Viktor Elbling. Interverranno in collegamento accademici, studiosi e rappresentanti istituzionali italiani che risiedono in Germania. L'evento sarà visibile in diretta sul sito del Senato" conclude la Senatrice, promotrice dell'iniziativa in collaborazione con l'Ambasciata della Repubblica federale tedesca a Roma. conclude la parlamentare eletta dalla Circoscrizione Estero.Europa. (02/12/2020-ITL/ITNET)

TORNA IL RIM JUNIOR, UN VADEMECUM PER VINCERE GLI STEREOTIPI

Roma - Un “fratello minore” del Rapporto Italiani nel mondo della Fondazione Migrantes, che ogni anno - da 15 anni - fotografa come cambia la mobilità italiana nel mondo: è il RIM Junior, fresco di stampa, che si pone l’obiettivo di coinvolgere il lettore di ogni età nel racconto delle nostre migrazioni. Quest’anno con un focus particolare: la storia dei pregiudizi e delle discriminazioni di cui sono stati vittime i nostri connazionali. Carcamanos, dagos, mozzarella nigger e Spaghettifresser: sono solo alcuni dei nomignoli che furono affibbiati agli italiani emigrati all’estero. Si riteneva fossero disonesti e li si accusava di calcare volentieri la mano quando vendevano frutta e verdura. Con il passare del tempo, e grazie al duro lavoro e agli innumerevoli sacrifici degli italiani, la maggior parte di questi pregiudizi sono stati superati e spesso addirittura ribaltati in modo positivo. Gli spaghetti insieme alla pizza sono diventati uno dei cibi più amati a livello mondiale e la passionalità del temperamento degli italiani si è trasformata in quell’ingrediente magico, indispensabile per il tanto apprezzato Italian style. Con notizie e molte storie, il RIM Junior ricorda le “cattiverie e l’odio che furono rivolti a noi italiani, ai nostri avi partiti nel secolo scorso, per il semplice fatto di essere immigrati in terra straniera”, spiega Don Gianni De Robertis, direttore generale della Fondazione Migrantes, durante la presentazione, il 27 novembre nell’ambito del Festival della Migrazione. Il RIM Junior “è concepito come una sorta di viaggio - spiega Delfina Licata della Fondazione Migrantes -. Il segreto sta nel fatto che il viaggio è compiuto prima da noi che lavoriamo al testo da 3 paesi diversi (la sottoscritta da Roma, Daniela Maniscalco da Lussemburgo e Mirko Notarangelo da New York) abbattendo tutti i possibili limiti e trasformandoli in punti di forza. La transnazionalità è uno dei punti di forza di questo progetto ma ci insegna che la distanza non è un limite ma un arricchimento di punti di vista, di sensibilità, di conoscenze rispetto ai diversi temi e per la mobilità umana e italiana in particolare questo è imprescindibile”. Il RIM junior 2020 offre ai giovani, ma non solo, gli strumenti per capire cosa sono gli stereotipi e i pregiudizi e imparare a vedere la realtà da prospettive diverse, tenendo sempre a mente che “la mappa non è il territorio”, come amava ripetere il fondatore della semantica generale, il polacco Alfred Korzybski. “Non sono certo che i librai facciano bene a collocare questo RIM Junior sugli scaffali della letteratura o della divulgazione per ragazzi. In realtà non è solo un libro per ragazzi. Un po’ come non lo erano le filastrocche e le storie di Gianni Rodari, di cui abbiamo da poco ricordato i 100 anni dalla nascita, che scriveva per i bambini ma in realtà scriveva a tutti - sottolinea il giornalista Paolo Pagliaro -. Anche questo viaggio tra le parole che hanno accompagnato le nostre migrazioni è il racconto di un’emergenza che riguarda tutti, giovani e non, ed è scritto per arricchire chiunque lo legga. L’emergenza di cui si parla è quella delle parole, della loro qualità, del loro uso e abuso”. I testi sono di Daniela Maniscalco e le illustrazioni di Carmela D’Errico, sotto la direzione artistica di Mirko Notarangelo dell’Associazione MamApulia, con il coordinamento scientifico di Delfina Licata della Fondazione Migrantes. (NoveColonneATG)

LAVORO - ASSEMBLEA CGIE "MERCATO DEL LAVORO AL TEMPO DEL COVID -19" - SCHIAVONE (SEGR.CGIE) : "PANDEMIA HA STRAVOLTO DIRITTI LAVORATORI/ TRICI, DISOCCUPAZIONE GALOPPANTE FRA ITALIANI ALL'ESTERO"

Il tema del Lavoro al tempo del Covid al centro della VI riunione monotematica dell'Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero, tenuta oggi in videoconferenza e promossa dalla II Commissione Tematica del CGIE con la partecipazione del Segretario Generale della Confederazione Europea dei Sindacati, Luca Visentini. Ad aprire i lavori il Segretario Gen. CGIE, Michele Schiavone, che ha sottolineato come la pandemia abbia stravolto i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, il senso di comunita’, i tempi e i modi del lavoro: un cambiamento che ha messo in ginocchio certezze e che richiede misure nuove per poter affrontare le sfide nella fase post Covid -19. "Il mondo dei diritti del lavoro è l'architrave portante che accomuna le nostre comunità in giro nel mondo " ha affermato Schiavone, evidenziando come le prime risposte compiute siano state date per porre rimedio alla soluzione emergenziale, sia sanitaria che lavorativa, con un impegno straordinario del Governo e del Parlamento. E grazie all'impegno dell'Unione Europea sono state varate misure rese possibili con il sostegno del Programma SURE a favore dell’occupazione, oltre che ad interventi di carattere economico e sociale che interessano non solo i 27 Paesi ma anche tutti i cittadini che vivono in giro nel mondo” ha aggiunto Schiavone, sottolineando come quotidianamente il CGIE riceva notizie da parte dei connazionali all’estero che lamentano situazioni di sofferenza causate dalla disoccupazione galoppante determinatasi negli ultimi 9 mesi. "E’ una situazione emergenziale- ha affermato il Segretario Gnerale del CGIE - ma credo che il CGIE nel suo piccolo abbia dato efficaci risposte e promosso iniziative sostenute dallo stesso Governo. Al di là di questa fase emergenziale caratterizzata da diverse restrizioni, come quelle che attengono alla mobilita’, e che hanno effetti sul mondo dei diritti e sul mondo del lavoro - pur se sostenuti da impegni legislativi, dobbiamo pensare al come ricostruire la societa’ post pandemia, confrontandoci anche con altri Paesi. Fra le proposte emerse - per la verità da tempo - ha dichiarato lo stesso Segretario Generale del CGIE - nel dibattito su una possibile soluzione europea - Schiavone ha segnalato l'Agenzia Europea, organismo delegato alle politiche del lavoro dei cittadini europei ed extra europei in mobilita’. "E’ un obiettivo che noi perseguiamo e sono convinto che, con questa riunione potremmo compiere dei passi avanti in questa direzione” ha aggiunto Schiavone.(02/12/2020-ITL/ITNET)

PATRIMONIO DESTINATO/ UNGARO (IV): AL PARLAMENTO SERVE UNA PROROGA

ROMA - “Sullo Schema di decreto ministeriale recante regolamento in materia di Patrimonio Destinato i tempi sono troppo stringenti per una materia così complessa. Il Parlamento non può esprimersi entro il termine del 9 dicembre, chiediamo al Governo una proroga a gennaio 2021”. È quanto sostiene Massimo Ungaro, capogruppo di Italia Viva in Commissione Finanze di Montecitorio e relatore dell'Atto Governo 222 “Schema di decreto ministeriale recante regolamento in materia di requisiti di accesso, condizioni, criteri e modalità degli interventi del Patrimonio Destinato”, cioè il decreto che intende dare attuazione all'articolo 27, comma l del “decreto Rilancio” che prevede la costituzione, nell'ambito di Cassa Depositi e Prestiti, di un patrimonio le cui risorse sono destinate all’attuazione di interventi e operazioni di sostegno e rilancio del sistema economico-produttivo italiano, in conseguenza dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. “Il patrimonio destinato – sottolinea Ungaro – è una delle più importanti iniziative di politica economica per contrastare la crisi e sostenere quelle aziende solvibili ma in difficoltà. È fondamentale quindi assicurare un pieno coinvolgimento del Parlamento, altrimenti si rischia di sbagliare”. (aise)

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI BUCAREST : CONFERENZA DELLO STORICO ALESSANDRO VANOLI

BUCAREST (Romania) – L’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest ospita, sulla sua pagina Facebook, la presentazione dell’ultimo libro di Alessandro Vanoli, “Autunno. Il tempo del ritorno”. L’11 dicembre alle ore18, Vanoli, esperto di storia del Mediterraneo, parlerà in diretta della sua opera che arriva, sempre per le edizioni “Il Mulino”, dopo “Inverno” (pubblicato nel 2018) e “Primavera” (del 2020). L’autunno è un po’ come tornare a casa quando il viaggio è finito: l’entusiasmo euforico della primavera è lontano, e anche la serena pienezza dell’estate è alle spalle. Arrivano i lunghi giorni di pioggia e nebbia, ma anche dei riti della vendemmia. Ma l’autunno più bello, secondo l’autore, è quello intimo, furtivo, nutrito di ricordi d’infanzia, trascorso in qualche bosco lontano, infuocato da foglie rosse e gialle. Alessandro Vanoli ha insegnato presso l’Università di Bologna specializzandosi in storia del Mediterraneo e lavorando in particolare sulla storia della medicina araba e sulla presenza islamica in Sicilia. Dal 2012 ha cominciato ad affiancare l’attività di saggista a un sempre maggiore interesse nei confronti della comunicazione e della divulgazione, collaborando con alcuni festival culturali e con l’editore il Mulino. Si è dedicato tanto a progetti teatrali quanto ad attività didattiche legate alla promozione della storia come parte irrinunciabile del rapporto tra culture differenti. Ha scritto il reading teatrale “Le Parole e il mare”, portato in scena dal 2017 assieme a Lino Guanciale e a Marco Morandi. Dal 2017 collabora anche con lo storico Amedeo Feniello in varie attività teatrali e divulgative. Collabora attualmente con Radio RAI 3 e con il quotidiano Il Corriere della Sera. Fra le sue opere più recenti ricordiamo anche: “L’ignoto davanti a noi. Sognare terre lontane”, Bologna, Il Mulino (2017), “La via della seta”, con Franco Cardini, Bologna, Il Mulino (2017), “Il Mediterraneo in 20 oggetti”, con Amedeo Feniello, Roma-Bari, Laterza (2018), “Strade perdute. Viaggio sentimentale sulle vie che hanno fatto la storia”, Milano, Feltrinelli (2019).(Inform)