TERROMOTO DI IRPINIA: SCHIAVONE RICORDA IL 40° ANNIVERSARIO DELLA TRAGEDIA

ROMA - Anche Michele Schiavone, Segretario Generale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, ha ricordato oggi il tragico anniversario dei 40 anni dal terremoto che devastò l’Irpinia e le aree delle regioni limitrofe,

che causò quasi 3 mila morti e oltre 280mila sfollati, concentrando la sua nota in particolare ai “molti connazionali all’estero”, e alla loro “angoscia” per “un’epoca vissuta tra il bisogno di lasciar un mondo senza speranza di futuro e il richiamo alle origini per partecipare alla ricostruzione di un territorio, che doveva continuare a forgiare la propria cultura per trasmettere abitudini, storie e modi di vivere unici”. “In quattro anni - ha aggiunto Schiavone - l’Italia era stata scossa da terremoti: prima il Friuli, successivamente l’Irpinia. Stesso dolore, stessi patemi ma due risposte diverse attraversate dalla solidarietà nazionale e dagli interventi della protezione civile. In un breve periodo l’Italia si era ritrovata in ginocchio a curarsi le ferite e si rialzò con due diversità velocità. Da una parte l’efficienza, dall’altra la lungaggine della ricostruzione, che spinse l’allora Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, a raggiungere immediatamente i luoghi della tragedia per affermare la presenza dello Stato e delle istituzioni. Non si trattava di episodi sismici casuali ma del reiterarsi di fenomeni abitudinari che fanno dell’Italia un paese che vive in simbiosi con i terremoti”. “Dopo l’Irpina si sono verificati altri terremoti, alcuni con identiche intensità distruttive che hanno colpito la città de L’Aquila e le regioni del centro Italia” ha proseguito il Segretario Generale Cgie. “E ancora oggi persistono i problemi causati da abusi nello sfruttamento edilizio del suolo. A tanti anni di distanza ricordare il terremoto dell’Irpina da parte del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero vuole essere una proiezione a ritroso di fotogrammi in bianco e nero rimasti indelebili nella memoria di associazioni e di organizzazioni italiane e straniere che si mobilitarono con uno straordinario slancio di solidarietà, che coinvolse famiglie, amministrazioni e singoli cittadini accorsi in quei piccoli comuni arroccati sulle montagne e distrutti dall’impeto funesto di una forza distruttiva. Guardare a ritroso ci aiuta a pensare e constatare come da quelle rovine siano nati figli migliori e apprezzare il sacrificio di molti emigrati, che nonostante la tragedia hanno continuato a scommettere sulle loro origini, sui loro luoghi natii senza recidere i legami con quel mondo che oggi guarda al futuro con occhi diversi”, ha concluso Schiavone. (aise)

DAL 27 AL 30 NOVEMBRE LA CONFERENZA DELLE INDUSTRIE CREATIVE KRENI

BELGRADO – Si svolgerà dal 27 al 30 novembre presso il Parco scientifico e tecnologico a Niš la Conferenza delle industrie creative KreNI, giunta alla sesta edizione e organizzata dall’Associazione Giovani Ambasciatori. La conferenza riunisce esperti del settore ed è rivolta a giovani attivi nelle industrie creative, per dare loro l’opportunità di sviluppare le proprie idee attraverso il confronto con professionisti internazionali e locali. L’edizione di quest’anno verte sul tema “Digital disruption”, ovvero il cambiamento che avviene quando le nuove tecnologie digitali e i modelli di business sviluppati grazie ad esse influenzano il valore aggiunto, la value proposition di prodotti e servizi esistenti. In questa cornice l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado presenta l’architetto Francesco Pusterla, coordinatore Bim della società Afry per tutta la regione sud della Svizzera e coordinatore del corso di Furniture Design presso l’Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como. L’architetto Pusterla è specializzato nella ricerca e nell’applicazione di strumenti e metodologie digitali applicati all’architettura ed al mondo delle costruzioni. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito: https://kreni.org/2020/. (Inform)

IMPARARE L’ITALIANO CUCINANDO: LA CCI SPAGNA PRESENTA “LETTERE IN PADELLA”

MADRID - La Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS), in collaborazione con l’impresa di distribuzione di prodotti agroalimentari italiani Negrini, ha presentato in queste ore l’iniziativa “Lettere in padella – Impara l’italiano cucinando”, un nuovo corso virtuale di cucina e lingua italiane. Si tratta di un format innovativo, in cui la gastronomia e la lingua si intrecciano affinché i partecipanti possano imparare a elaborare ricette italiane e, allo stesso tempo, i fondamenti dell’italiano. A Dario Scaricamazza il compito di insegnare ai partecipanti parole, espressioni, proverbi e segreti della lingua del Belpaese, mentre allo chef Luca Gatti spiega in modo dettagliato come preparare ricette originali e rivisitate della tradizione culinaria italiana. Il livello base delle lezioni ed il format divertente e dinamico renderanno il corso fruibile a tutti, come spiega la CCIS stessa. Gli utenti che acquisteranno una o più lezioni, infatti, potranno visualizzare le lezioni in qualsiasi momento. Il prezzo di una lezione è di 35 euro e comprende anche la spedizione a casa di un pack di prodotti italiani, affinché il partecipante possa preparare la ricetta durante la visualizzazione. Le prime quattro lezioni sono dedicate al: 1) Pacchero ripieno alla norma, 2) Lasagnetta di cinghiale, carciofi e Pecorino Toscano, 3) Risotto alla carbonara, 4) Pinsa Romana. (aise)

L’APPELLO DEL PAPA: NON LASCIAMOCI CONTAGIARE DALL'INDIFFERENZA

Roma - “Il Signore ci invita invece a metterci in gioco generosamente, a vincere il timore con il coraggio dell’amore, a superare la passività che diventa complicità. Oggi, in questi tempi di incertezza, in questi tempi di fragilità, non sprechiamo la vita pensando solo a noi stessi, con quell’atteggiamento dell’indifferenza. Non illudiamoci dicendo: «C’è pace e sicurezza!». San Paolo ci invita a guardare in faccia la realtà, a non lasciarci contagiare dall’indifferenza”. Sono le parole dell’omelia che Papa Francesco ha pronunciato domenica 15 novembre, giorno in cui si celebra la giornata dei poveri. “Non dimenticate: i poveri sono al centro del Vangelo; il Vangelo non si capisce senza i poveri. I poveri – ha continuato Bergoglio - sono nella stessa personalità di Gesù, che essendo ricco annientò sé stesso, si è fatto povero, si è fatto peccato, la povertà più brutta. I poveri ci garantiscono una rendita eterna e già ora ci permettono di arricchirci nell’amore. Perché la più grande povertà da combattere è la nostra povertà d’amore. La più grande povertà da combattere è la nostra povertà d’amore”. “Si avvicina il tempo del Natale, il tempo delle feste – ha aggiunto Papa Francesco - Quante volte, la domanda che si fa tanta gente è: “Cosa posso comprare? Cosa posso avere di più? Devo andare nei negozi a comprare”. Diciamo l’altra parola: “Cosa posso dare agli altri?”. Per essere come Gesù, che ha dato sé stesso e nacque proprio in quel presepio”. (NoveColonneATG)

ITALIANI ALL'ESTERO - 40 ANNI TERREMOTO IRPINIA - ON.UNGARO (IV./ESTERO): DAL TERREMOTO UNA ULTERIORE SPINTA AD EMIGRARE MENTRE NUOVE OPPORTUNITA' OCCUPAZIONE ANTIDOTI A SPOPOLAMENTO CHE MINACCIA NOSTRO MEZZOGIORNO"

“Ricorre oggi il triste anniversario dei quarant’anni dal tragico terremoto dell’Irpina. Si contarono 2.914 morti, 8.848 feriti e circa 280.000 sfollati. In quella tragedia fu evidente l'impreparazione del sistema dell'emergenza e dei soccorsi; purtroppo la ricostruzione successiva al terremoto è ancora oggi presa a simbolo di spreco di denaro pubblico, lentezze e in alcuni casi malaffare. " così dichiara l’On. Massimo Ungaro, deputato di Italia Viva eletto nella Circoscrizione Estero-Europa. Ed aggiunge "A tutto questo si aggiunse così una nuova spinta a emigrare di migliaia di donne e uomini del Meridione che in assenza di casa, alternative professionali e aiuto da parte dello Stato decisero di lasciare quella bellissima terra. Oggi molti dei comuni sparsi tra Campania e Basilicata contano nella loro anagrafe più iscritti all’AIRE che residenti. Memoria, prevenzione da terremoti e dissesto, nuove opportunità di occupazione sono antidoti al grave spopolamento che minaccia il nostro Mezzogiorno e le sue aree interne" ha affermato l'on. Ungaro(23/11/2020- ITL/ITNET)

POLITICA FISCALE UE, UNGARO (IV): ANCHE GENTILONI PER LA FINE DEL DIRITTO DI VETO

Roma - “Il Commissario europeo all'economia Paolo Gentiloni - in audizione alle commissioni riunite Finanze e Affari Europei di Montecitorio – si è dichiarato favorevole al superamento del diritto di veto in tema di politica fiscale in ambito comunitario. Un consenso che emerge dai lavori e dalle audizioni sin qui promosse dalla Commissione VI Finanze sul parere alla Comunicazione della Commissione europea “Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell'UE” di cui sono relatore. Infatti, il superamento del diritto di veto in tema di politica fiscale nell'Unione permetterebbe alla stessa decisioni più celeri in tema di lotta alle frodi e all'evasione fiscale, così come una maggiore convergenza e armonizzazione delle politiche fiscali. Un tema importante e strategico per l'Italia che peraltro subisce l'erosione delle sue basi imponibili a causa della sleale concorrenza fiscale attuata da alcuni paesi membri come Irlanda, Cipro, Malta, Olanda e Lussemburgo. Solo in Olanda e Lussemburgo giacciono 5.000 miliardi di dollari di cui 3200 in strutture societarie fantasma ideate solamente per drenare dividendi e usufruire della fiscalità di vantaggio. Molto bene l’enfasi di Gentiloni sulla necessità di introdurre una web tax il prima possibile. Idealmente a livello globale, altrimenti a livello europeo se entro il primo semestre del 2021 non si sarà giunti a nessun risultato concreto. Una web tax basata sul mercato dove avviene la transazione e non sul paese di residenza fiscale dell'azienda non può più aspettare”. Così afferma Massimo Ungaro, capogruppo di Italia Viva in VI Commissione Finanze della Camera, l’audizione del Commissario all’economia Paolo Gentiloni in corso alla Camera. (NoveColonneATG)