A PARIGI "GRAMSCI, I QUADERNI DEL CARCERE E LA FRANCIA"

PARIGI - Per celebrare la ricchezza e la vivacità del pensiero di Antonio Gramsci, la Fondazione Gramsci e l'Istituto Italiano di Cultura di Parigi hanno organizzato la mostra “Gramsci, i Quaderni del Carcere e la Francia”,

che sarà inaugurata domani, mercoledì 23 settembre, nelle sale dell'Hotel de Galliffet,dove l'Istituto ha sede. Tra i documenti esposti sino al 15 ottobre vi sono autografi e, per la prima volta in Francia, alcuni dei suoi quaderni del carcere, oltre a lettere della sua ricca corrispondenza. Questi documenti saranno accompagnati da estratti degli scritti di Gramsci e da una selezione di libri, riviste e giornali della sua biblioteca. Un video ripercorrerà la traiettoria biografica dell'intellettuale e la diffusione internazionale del suo pensiero. La mostra documenterà anche il costante interesse di Antonio Gramsci per la storia francese e sottolineerà l'influenza duratura che molti scrittori francesi hanno avuto sul suo pensiero. L'incontro si svolgerà alla presenza di Francesco Giasi, direttore scientifico della Fondazione Gramsci, Romain Descendre dell'ENS Lione e Davide Luglio dell'Università di Parigi-Sorbona. L'esposizione rientra nell'ambito del festival di letteratura e cultura italiana Italissimo, che si svolgerà a Parigi dal 7 al 13 ottobre. (aise)

REFERENDUM, IL SI VINCE ANCHE ALL’ESTERO CON IL 78,24 DEI CONSENSI, HA VOTATO IL 23% DEGLI AVENTI DIRITTO: MOLTE ANCHE LE SCHEDE NULLE

ROMA – Rispetto ai dati nazionali sul referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari i risultati riscontrati nella circoscrizione Estero hanno evidenziato una forbice ancora più ampia tra i SI e i NO: 78,24% contro 21,76% ossia 744.557 connazionali hanno votato SI contro i 207.089 che si sono espressi per il NO. Nel complesso il dato che emerge per quanto riguarda l’estero è la non alta affluenza con un 23% degli aventi diritto al voto che hanno partecipato al referendum: su 4 milioni e 537 mila elettori nella Circoscrizione Estero hanno di fatto preso parte al voto poco più di 1 milione e 57 mila elettori. Si può presumere che anche la situazione emergenziale dettata dalla pandemia, ancora molto forte in alcune aree del mondo, non abbia favorito la partecipazione degli elettori all’estero. Le schede nulle sono state circa 98 mila, altro dato da attenzionare, vista anche la semplicità del quesito referendario ; circa 7 mila invece le schede bianche; appena 146 infine le schede contestate. In Europa il SI arriva all’80,07% con un’affluenza del 23%, ossia 572 mila votanti su 2 milioni e 400 mila aventi diritto. In America Meridionale il SI raggiunge il 74,19% con quasi il 24% di affluenza, ossia 374 mila votanti su 1 milione e 400 mila aventi diritto. In America Settentrionale e Centrale i SI si attestano all’81,07% con un’affluenza al 22%, ossia 89 mila votanti su quasi 400 mila aventi diritto. Più bassa infine l’affluenza in Africa, Asia, Oceania e Antartide dove hanno partecipato al voto 47 mila elettori su 240 mila aventi diritto ossia il 19%: anche qui vittoria comunque netta del SI con un 79,46%. (Inform)

ITALIA CON TE: È DEDICATA AL SAPER FARE ITALIANO LA NUOVA NEWSLETTER DELL’AMBASCIATA ITALIANA A CARACAS

CARACAS - “Cari Connazionali, la proverbiale operosità degli italiani ha contribuito e continua a contribuire in maniera determinante allo sviluppo del Venezuela e ne ha fatto un Paese che testimonia in maniera fulgida ed emblematica l'intraprendenza e la dedizione al lavoro tipiche della nostra cultura”. A scrivere è Pietro De Martin, Vice Capo Missione dell’Ambasciata d’Italia in Venezuela e responsabile della Redazione della Newsletter “Italia con te” che questo mese è dedicata al saper fare italiano. “Gli esempi tangibili della migliore italianità si sono moltiplicati e radicati in tutto il territorio venezuelano, dove è sempre possibile trovare il frutto dell'impresa italiana”, continua De Martin. “Si tratta di una tradizione che ha arricchito profondamente il tessuto sociale di questo Paese, sia con innumerevoli storie di successi personali e familiari costruiti su intuito, lavoro e dedizione, sia con la proiezione di molte aziende italiane che hanno trovato in Venezuela importanti opportunità per espandere le proprie attività contribuendo in maniera determinante alla crescita di questo Paese”. “Questo numero di "Italia con te" – rimarca il diplomatico – è pertanto dedicato a tracciare esemplificativamente alcune delle tantissime realtà di impresa italiana che continuano a sostenere l'economia ed il tessuto sociale del Venezuela anche e soprattutto nel contesto della crisi vissuta dal Paese, ora ulteriormente aggravata anche dall'impatto della pandemia. Si tratta, pertanto, di un messaggio di forza, perseveranza e speranza testimoniate nei fatti da tante storie che raccontano la tradizione della migliore Italia in Venezuela”. Il nuovo numero della newsletter è disponibile qui. I connazionali che volessero segnalare spontanei contributi su tematiche di interesse o interpellare la rubrica "Ne parlo all'Ambasciatore" possono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (aise)

“BREVE STORIA DEL BRASILE ITALIANO”: CORSO ONLINE DEL PROF. EMILIO FRANZINA

SAN PAOLO – La storia dell’immigrazione italiana in Brasile è oggetto di un corso online organizzato dall’Istituto di Cultura Italiano di San Paolo. A tenere le lezioni, lo storico Emilio Franzina, esperto di storia dell’immigrazione italiana, che propone la trattazione di alcuni dei momenti più significativi del fenomeno, a partire dalla presenza sporadica degli italiani, ma comunque rilevante, nei primi tre secoli di storia brasiliana. E’ nell’800 che si intensifica il flusso migratorio dall’Italia, fino a divenire un fenomeno massiccio negli ultimi decenni del secolo. Il corso affronta i temi dell’immigrazione rurale, quindi della manodopera e dell’imprenditoria agricola italiana in varie regioni del Brasile, ma anche della presenza professionale e industriale nei centri urbani, in particolare nell’ambito della crescita vertiginosa di San Paolo. Infine verrà delineato un panorama delle trasformazioni dell’immigrazione italiana nel corso del Novecento, sempre con una particolare attenzione al contesto politico e sociale in cui di volta in volta si collocano le vicende dell’interazione tra Italia e Brasile. Quattro gli incontri (il primo si è tenuto il 17 settembre ; gli altri tre si terranno il 24 settembre, l’1 e l’8 ottobre, alle ore 17). Il corso, che si svolge in italiano, è accessibile su piattaforma Zoom e in diretta sulla pagina Facebook dell’IIC. Emilio Franzina (1948), già professore ordinario di Storia Contemporanea nell’Università degli Studi di Verona, collabora con varie riviste specializzate e fra l’altro e dirige assieme a Matteo Sanfilippo l’“Archivio storico dell’emigrazione italiana”. Tra i suoi libri si segnalano: “Merica! Merica! Emigrazione e colonizzazione nelle lettere dei contadini veneti e friulani in America latina, 1876- 1902” (Feltrinelli 1979, nuova ed. Cierre Editori 1994 e 2001), “Gli italiani al nuovo mondo. L’emigrazione italiana in America, 1492-1942” (Mondadori 1995), “Dall’Arcadia in America. Attività letteraria ed emigrazione transoceanica in Italia, 1850-1940”, (Edizioni della Fondazione G. Agnelli 1996), “L’America gringa. Storie italiane d’immigrazione tra Argentina e Brasile”, Reggio Emilia, Diabasis, 2008.(Inform)

DONNE - LAVORO - FRACASSI (V.PRES. CNEL): FRACASSI (CNEL): “OCCUPAZIONE E WELFARE PER CONTRASTARE DISUGUAGLIANZA DI GENERE”

“L’emergenza sanitaria in corso rischia di compromettere i pur importanti risultati raggiunti finora in tema di parità di genere. La pandemia ha evidenziato le criticità presenti con riferimento al lavoro, alla condivisione dei carichi di cura, alla violenza, alla formazione e allo stato di povertà. La situazione che stiamo vivendo rischia di acuire le disuguaglianze di genere esistenti nel Paese, rendendo il sistema ancora meno inclusivo. Le risorse europee Next Generation EU costituiscono una opportunità straordinaria a patto che non si frammentino gli interventi. Creare lavoro, rafforzare il welfare e la conoscenza sono i tre assi su cui chiediamo di intervenire”. Lo ha affermato la vicepresidente del CNEL, Gianna Fracassi, a margine dell’incontro straordinario del Forum permanente delle pari opportunità del CNEL, svoltosi oggi in modalità telematica, per individuare le priorità su cui investire le risorse europee del programma NextGenerationEU. ( VEDI: https://youtu.be/rxN3_bubya8) Il forum, di cui fanno parte le rappresentanti delle principali forze sociali, ha elaborato un Manifesto che sarà sottoposto all’approvazione della prossima Assemblea del CNEL. Nella proposta si legge tra l’altro che “al fine di ridurre i dati relativi alle dimissioni da parte delle lavoratrici madri nei primi anni di vita del bambino o il numero delle richieste di part-time è necessario che gli asili nido raggiungano una copertura fino al 60% dei posti nei prossimi 5 anni; serve una copertura 100% scuola dell’infanzia per tutti e in tutto il territorio nazionale; occorre aumentare il tempo scuola primaria, raddoppiando il tempo pieno. Inoltre, occorre rafforzare le infrastrutture territoriali socio-assistenziali in particolare di assistenza ai disabili, agli anziani e l’housing sociale”. La crisi epidemiologica ha avuto un marcato impatto sull’organizzazione familiare, con riflessi sui carichi di cura, sugli equilibri delle convivenze e sulle opportunità di apprendimento dei bambini. Il costo dell’adattamento del lavoro agli equilibri familiari ricade per il 38% sulle occupate donne (per il 43% se con figli fino a 5 anni) e per il 12% sugli occupati padri. Secondo dati Istat sul mercato del lavoro dello scorso anno emerge che il differenziale nel tasso di attività è +18.5% a favore degli uomini rispetto alle donne; quello nel tasso di occupazione pari a +17.9% a favore degli uomini; Differenziale medio fra le pensioni percepite dalle donne rispetto a quelle degli uomini, pari al 33%. (22/09/2020-ITL/ITNET)