ITALIANI ALL'ESTERO - CGIE - 182.000 ITALIANI NEL 2019 TRASFERITI ALL'ESTERO MA FENOMENO PASSATO IN SECONDO PIANO NELLE POLITICHE REGIONALI E NAZIONALI

"Non fa più notizia il numero crescente degli italiani che emigrano.

I dati statistici pubblicati dall’Istat per il 2019 indicano l’aumento dell’emigrazione di cittadini italiani dell’8,1% rispetto al 2018 e di un aumento del 16,1% di cittadini cancellati dalle anagrafi che si sono trasferiti all’estero, pari a 182.154." Lo sottolinea una nota del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero , facendo riferimento ai dati pubblicati dall'Istat nella giornata di ieri 13 luglio 2020 (vedi: http://www.italiannetwork.it/news.aspx?ln=it&id=62604) L’istituto di statistica riporta che sorprendentemente, nel tempo questa ovvietà ha finito per passare in secondo piano e se ne ritrova traccia sempre più labile nei programmi regionali e nazionali. Le persone che nel 2019 hanno lasciato il nostro Paese per trasferirsi all’estero sono 182 mila, con un aumento di 25 mila unità rispetto al 2018. Tra questi, la componente dovuta ai cittadini stranieri è cresciuta del 39,2% rispetto all’anno precedente e ammonta a 56 mila cancellazioni. Prosegue, inoltre, l’aumento dell’emigrazione di cittadini italiani: si sono trasferiti all’estero in 126 mila con un incremento dell’8,1% rispetto al 2018. Va considerato che, tra gli italiani che trasferiscono all’estero la loro residenza, una quota è da imputare ai cittadini in precedenza stranieri che, una volta acquisita la cittadinanza italiana, decidono di emigrare in Paesi terzi o di fare ritorno nel luogo di origine. Una tendenza che negli ultimi anni sta acquistando sempre più consistenza: nel 2018, le emigrazioni di questi 'nuovi" italiani ammontavano a circa 35 mila (30% degli espatri, +6% rispetto al 2017). In un Paese che soffre di denatalità e in mancanza di politiche di contenimento dell’emigrazione italiana c’è da preoccuparsi per la ripresa economica che produca crescita, per l’occupazione complessiva e per il futuro dell’Italia. La trasformazione sociale che stiamo vivendo è un’occasione per ripensare nuovi strumenti, tempi e meccanismi per declinare il lavoro al presente e promuovere una ripartenza che interessi e coinvolga in particolare i giovani." conclude il CGIE. (14/07/2020-ITL/ITNET)

ASSISTENTI LINGUISTICI DI ITALIANO NELL’AUSTRALIA OCCIDENTALE: PUBBLICATO IL BANDO

PERTH - Il Governo dell'Australia Occidentale ha pubblicato il bando per il programma assistenti linguistici 2021. Ne dà notizia il Consolato italiano a Perth spiegando che, all’interno del bando, saranno selezionati anche 5 assistenti per la lingua italiana. La scadenza per le candidature è fissata al 31 agosto 2020. “Si tratta di una significativa opportunità per quanti seguano un corso di studi orientato all'insegnamento e siano interessati a collaborare con docenti locali per diffondere la cultura italiana e sviluppare le capacità linguistiche degli studenti”, rimarca il Consolato. Il bando – la cui versione integrale è disponibile qui – è aperto a persone di età compresa tra i 18 e i 30 anni; tipologia di visto necessario: 408. Retribuzione: i partecipanti lavoreranno 32,5 ore a settimana in qualità di Assistenti di livello 1.1 (Mainstream) per 25,29 dollari australiani l'ora. Il Dipartimento Istruzione offrirà alloggio per le prime tre settimane, dopodiché i partecipanti dovranno trovare indipendentemente una soluzione abitativa e far fronte alle relative spese. Per presentare la propria candidatura o eventuali quesiti, è necessario scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. (aise)

ALTRO PASSO IN AVANTI NEL PERCORSO VERSO L’OCCUPABILITÀ PARTENDO DALLE COMPETENZE DIGITALI

BRUXELLES – La Commissione Europea pubblica nuovi orientamenti per aiutare gli educatori, i datori di lavoro e i reclutatori a garantire che gli europei dispongano delle competenze digitali necessarie per operare nel mondo del lavoro post-coronavirus. La relazione “DigComp at work” e la relativa guida all’attuazione includono passi concreti, azioni chiave, suggerimenti e risorse online per utilizzare al meglio il quadro europeo delle competenze digitali (DigComp) nel percorso verso l’occupabilità – dall’istruzione a un impiego sostenibile e all’imprenditorialità. Mariya Gabriel, Commissaria per l’Innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e i giovani, ha dichiarato: “Nei mesi scorsi il distanziamento sociale ha trasformato il nostro modo di collegarci e di fare ricerca e innovazione sul lavoro e dobbiamo dotare le persone delle competenze digitali necessarie per continuare a lavorare in questo modo”. Il sostegno alla gestione della transizione digitale è al centro dell’agenda per le competenze per l’Europa. La Commissione continuerà la sua opera in autunno quando presenterà un piano d’azione aggiornato per l’istruzione digitale insieme a una comunicazione sulla realizzazione di uno spazio europeo dell’istruzione. Il DigComp contribuirà a sostenere i paesi, le imprese e le parti sociali nel favorire lo sviluppo delle competenze digitali. Gli studi di casi riportati nella relazione illustrano esempi pratici di sviluppo delle competenze digitali e la guida all’attuazione reca orientamenti specifici, esempi e risorse utili per l’uso del DigComp. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del JRC, il polo scientifico dell’UE. (Inform

SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - EMIGRAZIONE ITALIANA - CAPONE SEGR.GEN. UGL): " FAVORIRE OCCUPAZIONE E RIENTRO PENSIONATI

" “I dati dell’Istat sui flussi demografici in Italia fotografano la profonda crisi occupazionale e sociale in corso. Sono oltre 182 mila le persone che nel 2019 hanno lasciato il Paese trasferendosi all’estero con un incremento di 25 mila unità rispetto al 2018. Se affianchiamo il dato a quello relativo al calo delle nascite -4,5%, il peggiore dall’unità d’Italia, appare evidente che occorre invertire rotta al più presto rispetto alle miopi misure di austerity fondate sui tagli alla spesa e agli investimenti. E’ prioritario pertanto, rafforzare il sistema di welfare e adottare politiche attive in grado di favorire l’occupazione”. Lo afferma, in una nota, Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, in merito ai dati Istat che riportano un aumento significativo dell’emigrazione di cittadini italiani all’estero. “Al tempo stesso è necessario creare le condizioni affinché’ gli italiani residenti all’estero ritornino – prosegue -, mi riferisco ad esempio ai numerosi pensionati emigrati in Paesi come il Portogallo dove è possibile pagare meno tasse L’Italia deve tornare ad attrarre e ad essere competitiva e ciò è possibile soltanto mediante misure shock, ovvero una poderosa riduzione del carico fiscale. Penso, in particolare a provvedimenti che incentivino a risiedere nelle regioni del Mezzogiorno maggiormente a rischio spopolamento”, conclude il Segr. UGL(13/07/2020-ITL/ITNET)

ECCELLENZA ITALIANA NEGLI USA: MUCCI (WE THE ITALIANS) INTERVISTA ANNA TORNELLO

ROMA - “We the Italians detesta il razzismo e condanna con tutta la severità possibile l’omicidio di George Floyd da parte di quattro poliziotti che hanno abusato della loro autorità e disonorato la divisa che indossano. Detto questo, e ribadito con tutta la forza e la convinzione possibile, noi stiamo con coloro che indossano una divisa, che nella grandissima maggioranza difendono i più deboli e proteggono gli innocenti, rischiando la loro vita. È per questo che siamo felici di poter offrire la storia di un’altra eccellenza che l’Italia ha regalato agli Stati Uniti, e stavolta la protagonista della nostra intervista è proprio una persona che indossa una divisa e protegge le persone. Ma Anna Tornello è molto di più, come potrete capire leggendo quest’intervista. Devo ammettere che i tanti incredibili talenti di Anna e il suo immenso amore per il nostro Paese e orgoglio di essere italiana mi hanno commosso non poco. A me sembra che Anna rappresenti perfettamente il concetto per cui l’incontro tra Italia e America dà vita alla tempesta perfetta e a meravigliosi risultati: e la ringrazio davvero tanto per aver illuminato le mie giornate e sono certo che sarà lo stesso anche per voi”. Questa la premessa dell’Intervista che Umberto Mucci, fondatore e direttore del portale “We the Italians”, ha realizzato alla Presidente del sindacato di polizia di Wilton, Connecticut. “D. Anna, tu nasci a Roma, poi ti sposti a Genova, e ora sei in Connecticut: ci dici brevemente cosa ti ha portato a fare questo percorso? R. Mi sono spostata da Roma a Genova quando ero piccola con i miei genitori, non volontariamente; successivamente mi sono trasferita dapprima in Sicilia, poi di nuovo a Roma per lavoro e infine a la Spezia, dove ero vigile urbano. Infine, sono andata a vivere in America e sono finita in Connecticut, un posto bellissimo dai meravigliosi colori autunnali”. L’intervista completa è disponibile a questo link, in italiano e in inglese. (aise)

IL CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO SUI DATI ISTAT CHE INDICANO L’AUMENTO DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA E LA DENATALITÀ

“Ripensare nuovi strumenti, tempi e meccanismi per declinare il lavoro al presente e promuovere una ripartenza che interessi e coinvolga in particolare i giovani” ROMA – “Non fa più notizia – si legge in una nota del Cgie – il numero crescente degli italiani che emigrano. I dati statistici pubblicati dall’Istat per il 2019 indicano l’aumento dell’emigrazione di cittadini italiani dell’8,1% rispetto al 2018 e di un aumento del 16,1% di cittadini cancellati dalle anagrafi che si sono trasferiti all’estero, pari a 182.154. L’Istituto di statistica riporta che sorprendentemente, nel tempo questa ovvietà ha finito per passare in secondo piano e se ne ritrova traccia sempre più labile nei programmi regionali e nazionali. Le persone che nel 2019 hanno lasciato il nostro Paese per trasferirsi all’estero sono 182 mila, con un aumento di 25 mila unità rispetto al 2018. Tra questi, la componente dovuta ai cittadini stranieri è cresciuta del 39,2% rispetto all’anno precedente e ammonta a 56 mila cancellazioni. Prosegue, inoltre, l’aumento dell’emigrazione di cittadini italiani: si sono trasferiti all’estero in 126 mila con un incremento dell’8,1% rispetto al 2018. Va considerato che, tra gli italiani che trasferiscono all’estero la loro residenza, una quota è da imputare ai cittadini in precedenza stranieri che, una volta acquisita la cittadinanza italiana, decidono di emigrare in Paesi terzi o di fare ritorno nel luogo di origine. Una tendenza che negli ultimi anni sta acquistando sempre più consistenza: nel 2018, le emigrazioni di questi “nuovi” italiani ammontavano a circa 35 mila (30% degli espatri, +6% rispetto al 2017). In un Paese che soffre di denatalità e in mancanza di politiche di contenimento dell’emigrazione italiana c’è da preoccuparsi per la ripresa economica che produca crescita, per l’occupazione complessiva e per il futuro dell’Italia. La trasformazione sociale che stiamo vivendo è un’occasione per ripensare nuovi strumenti, tempi e meccanismi per declinare il lavoro al presente e promuovere una ripartenza che interessi e coinvolga in particolare i giovani”. (Inform)