"UN JARDIN DE CULTURE": ALL'IIC DI PARIGI SI PARLA DE "IL MONDO DOPO IL COVID-19: QUALE CULTURA, QUALE SOCIETÀ?"

PARIGI - La crisi sanitaria senza precedenti causata dal Covid-19 ha scosso il mondo intero:

dall'economia alla morale, dalla percezione dello spazio a quella del tempo, nulla è come prima, e ha rivelato le fratture che attraversano il nostro presente. In questi primi giorni di deconfinamento, mentre la lotta contro il virus è tutt'altro che finita, è giunto il momento di iniziare a trarre qualche lezione da questa sequenza storica straordinaria, a partire dal ruolo della cultura in questa nuova fase. A tale scopo nell'ambito del ciclo "Un jardin de culture", l'Istituto Italiano diCultura di Parigi ha organizzato un incontro intitolato "Il mondo dopo il Covid-19: quale cultura, quale società?", che riunirà diversi punti di vista e discipline. Sono previsti infatti gli interventi di Stefania Giannini, vicedirettore generale dell'UNESCO per l'educazione, Marc Lazar, professore di storia e sociologia politica a Sciences Po, Enrico Letta, decano della Scuola di affari internazionali di Parigi a Sciences-Po Paris, e Gilles Pécout, storico e rettore dell'Accademia di Parigi. La conferenza si terrà lunedì, 29 giugno, alle ore 18.30, nella sede dell'IIC. L'ingresso sarà libero, ma corre l'obbligo di portare la mascherina per poter accedere agli spazi dell'Istituto. (aise)

LA VOCE DI NEW YORK: SALVIAMO IL SOLDATO MONTANELLI

New York – “A distanza di giorni dal deturpamento con il marchio della vernice rossa alla statua dedicata a Indro Montanelli intervengo anche io”, scrive Paola Orrico sulle colonne del quotidiano online “La Voce di New York”. “Partiamo dal presupposto notorio che la sua statua sia stata imbrattata sull’onda delle contestazioni anti razzistiche importate dagli Stati Uniti – evidenzia l’autrice – ma partiamo altrettanto parimenti dal punto di vista (incontestabile) che negli Stati Uniti esista da sempre un problema serio con un razzismo strisciante mai risolto; in Italia la polizia non ha ammazzato nessuno (per fortuna e finora) per il colore della pelle”. “Il danneggiamento di statue, monumenti, simulacri e quant’altro non è mai un buon indicatore della civiltà della comunità – prosegue l’articolo – Montanelli si sposò con Destà in un tempo lontano dal nostro, con usi e costumi diversi e modi di pensare divergenti da quelli contemporanei. Solo che noi (per fortuna) siamo andati avanti, fino ad arrivare alla consapevolezza che legalmente occorra una determinata età per compiere atti giuridicamente rilevanti come quello di decidere se sposarsi o meno. Pazzesco che si ambisca a fare l’esegesi delle vite di personaggi e delle loro azioni, ex post, a distanza di anni, senza contestualizzarle nei loro tempi. Indro Montanelli si merita d’essere ricordato per il grandioso testimone che è stato attraverso i suoi scritti, le sue cronache, i suoi pezzi giornalistici. Punto. E forse più che una statua, si sarebbe meritato di essere ricordato con maggior rispetto senza dover essere messo sul banco degli imputati da trapassato e quando non si può più difendere”. (NoveColonneATG)

AGRIGENTO, NIENTE IMU PER I PENSIONATI EMIGRATI. GARAVINI (IV): SCELTA LUNGIMIRANTE

Roma - “L’Italia ha nei borghi storici e nei piccoli Comuni un potenziale prezioso in termini di turismo. Potenziale che però rischia di andare perso, se non preveniamo l’abbandono architettonico di questi luoghi sostenendo coloro che, per primi, se ne prendono cura: quei proprietari degli immobili che, soprattutto nei centri del Meridione, spesso non vivono più in Paese e sono emigrati all’estero”. Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa, Vicepresidente vicaria Gruppo Italia Viva-Psi. "Ecco che è particolarmente significativo che più Comuni stiano deliberando l’esonero dall'Imu per i propri concittadini residenti all'estero. Ad esempio il Comune di Cattolica Eraclea, che ha approvato una delibera con la quale stabilisce l’esenzione dal pagamento dell'Imu per i concittadini pensionati iscritti all'Aire, con l’obiettivo di tutelare il legame che i connazionali mantengono con il proprio Paese di origine - prosegue -. Un’esenzione che avevamo introdotto nel 2015, col Governo Renzi, per i pensionati italiani residenti all'estero, e che è stata abolita con l’ultima legge di Bilancio. Con la quale si è però previsto che le singole amministrazioni possano ripristinare l’esenzione con una delibera di Giunta, così come ha fatto il Comune in provincia di Agrigento. Un’iniziativa particolarmente meritevole perchè, agevolando fiscalmente gli italiani all'estero proprietari di un immobile, genera una ricaduta positiva a lungo termine per tutto il territorio”. “I concittadini che, pur residenti fuori confine, continuano a possedere un immobile nel luogo di origine rappresentano un fattore di salvaguardia per quel luogo. Una tutela culturale ed estetica. Perché prendendosi cura dell’immobile ne prevengono l’abbandono architettonico. E, tornando periodicamente, promuovono indirettamente all'estero la storia e la cultura del Paese. Contribuendo, spesso in modo determinante, a tenere viva un’intera comunità. Tutto questo rappresenta per il Comune una ricchezza che va ben oltre il versamento di una tassa annuale. Per questo, la scelta di Cattolica Eraclea è lungimirante. Coltivando il legame con i propri concittadini all'estero si pongono le basi anche per il futuro della comunità. Un futuro non solo economico, ma anche identitario e culturale”, conclude Garavini. (NoveColonneATG)

“COSTRUIRE UN FUTURO DEL LAVORO MIGLIORE”, DAL 1 LUGLIO IL VERTICE MONDIALE ORGANIZZATO DALL’OIL

ROMA – Il vertice mondiale “Costruire un futuro del lavoro migliore”, organizzato dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro dal prossimo 1 luglio, si articolerà in tre momenti, di cui uno dedicato ai rappresentanti di Stato e di Governo, l’altro ai Gruppi regionali e il terzo ai Costituenti dell’OIL. L’evento avrà luogo in modalità virtuale tramite una piattaforma dedicata ai rappresentanti dei Governi, dei datori di lavoro e dei lavoratori e ad altri attori di alto profilo. Al centro dell’agenda, il tema dell’impatto economico e sociale della pandemia da COVID-19. Il vertice, infatti, sarà un’occasione per discutere delle risposte dei Paesi e delle regioni che stanno ancora combattendo contro il coronavirus e che saranno impegnati a costruire un processo di ripresa. In una nota concettuale, l’OIL fornisce ulteriori dettagli sulle motivazioni, il contesto e gli argomenti principali di discussione e invita i partecipanti ad approfondire gli spunti offerti dalla Dichiarazione del Centenario dell’OIL per il futuro del lavoro per sostenere la ripresa post-pandemica. (Inform)

ITALIANI ALL'ESTERO - ITALIA/SPAGNA - APPUNTAMENTO A BARCELLONA PER RACCOLTA FONDI PRO RICERCA COVID-19 PROMOSSO DA CONSOLATO E CAMERA DI COMMERCIO PER RIALLACCIARE I LEGAMI

Un grande evento per raccogliere fondi per la ricerca sul Covid 19 e per riallacciare i forti legami tra Italia e Spagna interrotti dalla pandemia. Sotto le stelle in piazza grande - il Mediterraneo delle città tra Italia e Spagna è l‘iniziativa in streaming, e con alcuni ospiti in presenza, organizzata nella serata di lunedì 29 giugno dal Consolato Generale d’Italia a Barcellona, in collaborazione con la Camera di Commercio Italiana di Barcellona. "L'obiettivo - spiega Gaia Danese, Console Generale - è creare un ponte virtuale che, a partire dalle città, dai cittadini e dalla cultura, riallacci i legami sociali, politici e culturali spezzati dal trauma collettivo che abbiamo vissuto ed in particolare dal distanziamento fisico tra due paesi quali la Spagna e l'Italia le cui società sono profondamente integrate”. “In questo momento - aggiunge Federica Falzetta, Segretaria Generale della Camera di Commercio - dovremmo riflettere su nuovi modi di appoggiarci e collaborare. In una situazione che ci ha costretti a chiudere porte e confini, abbiamo la possibilità di ‘aprirci’ a nuovi modi di pensare e agire, per costruire relazioni forti che ci permettano di guardare al futuro con fiducia e positività”. Si parte alle 18.30 con uno showcooking, realizzato nell'ambito del progetto della Farnesina True Italian Taste, per approfondire i legami che uniscono il patrimonio culinario italiano e la gastronomia di Spagna e Catalogna, espressioni di un comune denominatore che è il Mediterraneo con i suoi prodotti autentici e di qualità. Seguirà una tavola rotonda, sul ruolo delle città e dei loro abitanti, a cui parteciperanno, insieme a Gaia Danese, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la sindaca di Barcellona, Ada Colau. A completare il quadro una serie di brevi interviste su innovazione digitale, cinema, teatro e letteratura, accompagnate dagli interventi dell’artista della luce Domenico Pellegrino e del fumettista Claudio Stassi. A conclusione dell’evento performance dal vivo dei musicisti e artisti italiani Francesco Tristano, Chano Domínguez e Costanza Francavilla da Barcellona, di Tosca, Niccolò Fabi, Bandabardò e Maria Pia de Vito da Roma. In particolare Tosca e Silvia Pérez Cruz canteranno una loro personale interpretazione di Piazza Grande di Lucio Dalla, che dà il titolo all’iniziativa, e che sarà accompagnata da un video creato e dipinto a mano dal 'live painter’ Andrea Spinelli L'evento sarà visibile su canale (https://www.youtube.com/watch?v=caja0GJsomE&feature=youtu.be). (26/06/2020-ITL/ITNET)

ERITREA: APPELLO PER SALVARE LA SCUOLA ITALIANA

ROMA – “La chiusura della Scuola statale italiana ad Asmara è un pericolo da scongiurare a ogni costo; per decenni questo istituto ha preparato geometri, ingegneri, la classe dirigente del Paese”: è l’appello che arriva, all’agenzia Dire, da p. Vitale Vitali, 45 anni di missioni nel Corno d’Africa, su una revoca della licenza comunicata dal governo eritreo. “Quella della Scuola è un’esperienza fondamentale” sottolinea il religioso appartenente alla Congregazione dei Pavoniani, una congregazione che opera in Eritrea dal 1969 e resta oggi custode nella capitale di una biblioteca di riferimento, con decine di migliaia testi di antropologia, linguistica, storia e memoria giornalistica. “Con le sue elementari, le medie e le superiori, l’istituto ha preparato, emancipato e sostenuto generazioni di eritrei, compresi futuri dirigenti e figli di ministri” sottolinea padre Vitali: “bisogna fare grande attenzione e intervenire subito anche perché ad Asmara a volte si fanno annunci per valutare le reazioni che producono”. Difficile per ora capire le ragioni dietro la comunicazione di revoca. La decisione si affiancherebbe al ritiro di Asmara da un accordo tecnico bilaterale che prevede l’istituzione di un organismo di gestione congiunta, composto da rappresentanti italiani ed eritrei. La revoca della licenza, un permesso necessario perché la Scuola possa continuare l’attività educativa e culturale avviata nel 1935, in periodo coloniale, ha suscitato l’allarme anche di insegnanti e formatori. Secondo l’associazione professionale e sindacale Anief, la decisione colpisce “una tessera fondamentale delle relazioni diplomatico-culturali” tra Italia ed Eritrea.(Migrantes online /Inform)