AGRIGENTO, DUE MESI DI LOCKDOWN E LA NATURA SI RIPRENDE LA VALLE DEI TEMPLI

Agrigento - La Valle dei Templi di Agrigento come non l'avete mai vista: con i fiori sbocciati tra i massi, le piante rigogliose ovunque,

le farfalle che volteggiano indisturbate, persino le capre girgentane che brucano l'erba. Doveva essere un Eden delicatamente selvaggio, quello che appariva agli antichi greci. Dopo due mesi e passa di lockdown, la Valle dei Templi riappare in tutta la sua bellezza. Il tempo qui si è fermato, la mano dell'uomo non ha agito per tagliare, disboscare, sistemare, come normalmente avviene: il risultato è in un video – girato e montato da Daniele Rosapinta | CoopCulture – che racconta il sito archeologico con immagini che lasciano il segno. E che non saranno mai più ripetibili perché nella Valle sono stati già avviati i lavori di sistemazione e sanificazione, per condurre alla riapertura. “Che dovrà essere contingentata e con tutti i sistemi di sicurezza necessari per poter godere appieno della Valle” spiega il direttore del Parco archeologico, Roberto Sciarratta. E dunque termoscanner all’ingresso, tornelli e ticket online, con una particolare attenzione per il territorio. Poi ripartiranno anche i cantieri e le campagne di scavo; intanto i visitatori potranno riscoprire le imponenti “macchine” edili dell'esposizione a cielo aperto “Costruire per gli dei”, organizzata da MondoMostre, che riaprirà al pubblico il 6 giugno e verrà prorogata fino al 31 dicembre. Uno spunto ulteriore per calarsi nel mondo di chi eresse questi templi che l’Unesco protegge. (NoveColonneATG)

NUOVA AEROSTAZIONE A LAMEZIA TERME: LA DELUSIONE DI CARÈ (IV)PER LA PERDITA DEL FINANZIAMENTO

ROMA - Si è detto “deluso e amareggiato”, durante il suo intervento in aula di oggi, Nicola Carè, deputato di Italia Viva eletto all’estero, riguardo la decisione di accantonare, a causa di ritardi nella realizzazione dell’opera, “del progetto di 51 milioni di euro, approvato dalla Commissione europea nel mese di luglio del 2016, che prevedeva la realizzazione della nuova Aerostazione nell’Aeroporto Internazionale di Lamezia Terme”. La delusione del deputato renziano verte sul fatto che questa nuova aerostazione rappresenta “un’opera necessaria, in quanto lo scalo calabrese, tra i 12 aeroporti nazionali ritenuti a rilevanza “strategica”, non è più sufficiente ad accogliere il transito di passeggeri sempre crescente che si attesta sui tre milioni circa all’anno”. Il deputato, originario di Guardavalle ed eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania e Antartide, ha specificato che “la comunicazione ufficiale dell’esclusione del progetto, peraltro già nota, da parte del Commissario Europeo per la coesione e le riforme Elisa Ferreira, implica l’assunzione di un forte senso di responsabilità e la necessità di rilanciare l’idea e realizzare un’infrastruttura che è indispensabile per lo sviluppo della Calabria. Da quanto si apprende, infatti, esistono accantonati fondi pari a 25 milioni di euro destinati proprio alla realizzazione dell’Aerostazione che attestano la volontà dell’amministrazione regionale di procedere alla materializzazione dell’opera e la necessità di procedere entro la data del 31 dicembre 2020 alla rimodulazione del progetto”. “Questa volta, però, è necessario – ha concluso Carè – rispettare tempi, termini e modi di realizzazione dell’opera. Non bisogna più sbagliare. Solo così è possibile rilanciare il sistema aeroportuale calabrese, incrementando le rotte internazionali su Lamezia Terme e creando uno sviluppo sinergico con gli scali di Reggio Calabria e Crotone”. (aise)

L’INTERVISTA / PROVENZANO: REDDITO DI EMERGENZA ANCHE PER GLI ITALIANI ALL’ESTERO

Roma - In questi mesi di pandemia molti italiani all’estero hanno perso il lavoro a causa dei blocchi delle attività e non rientrano, nei paesi di residenza, negli ammortizzatori sociali locali o, se ci rientrano, questi non sono sufficienti a rendere possibile la loro permanenza all’estero. In conseguenza di questa situazione, molti cittadini italiani sono stati costretti a tornare in patria. Si tratta in larga parte di coloro che sono partiti negli ultimi anni, soprattutto in Europa, e che lavoravano prevalentemente nei settori della ristorazione o del turismo e con contratti a tempo, precari o in nero. Contrariamente a quanto avveniva con il reddito di cittadinanza, che prevede la residenza in Italia da almeno cinque anni per accedervi, con il dl rilancio licenziato dal Governo è stato previsto il Reddito di emergenza, a cui possono accedere anche questi italiani all’estero che hanno perso il lavoro e che sono rientrati o rientrano in Italia entro giugno, trasferendo la residenza. “Si tratta di un provvedimento di emergenza a carattere universale e di un’esigenza di giustizia sociale”, spiega a 9Colonne il ministro per il Sud e la Coesione territoriale Giuseppe Provenzano, che è stato tra coloro che con più forza hanno voluto una copertura anche per gli italiani emigrati. “Chi è stato costretto a partire negli ultimi anni – spiega ancora il ministro Provenzano – ha già subito una penalizzazione, uno sradicamento da luoghi e affetti, ha dovuto attraversare difficoltà di integrazione e adattamento in un nuovo Paese, dove oggi ha perso lavoro, reddito e possibilità di sussistenza e si è visto costretto a ripartire, subendo un secondo disagio e un nuovo sradicamento”. “A queste persone – conclude Provenzano – abbiamo voluto dire, nelle pur difficili ristrettezze economiche in cui ci troviamo: ‘sappiamo che ci siete anche voi e non vogliamo lasciarvi soli, se tornate, come soli eravate quando siete partiti’. È dunque giusto che al Rem accedano anche loro perché, lo dico spesso, al diritto di partire, come quello degli immigrati ai quali pure abbiamo pensato, deve corrispondere un diritto a restare e l’opportunità di tornare. E lo Stato deve lavorare per garantire sostegno in ognuno di questi momenti”. (NoveColonneATG)

UNGARO (IV): ITALIA VIVA SOSTIENE I RAGAZZI DI HONG KONG

HONG KONG - “Negli ultimi giorni la Cina ha annunciato l'intenzione di imporre a Hong Kong una legge sulla sicurezza nazionale che rischia di compromettere le libertà accordate all'ex colonia britannica dall'accordo sino-britannico del 1997, in vigore fino al 2047”. Queste le parole di vicinanza ai giovani di Hong Kong, che dopo il lockdown sono tornati in piazza a protestare contro le misure del governo cinese, espresse prima nel suo intervento in aula e poi scritte su Facebook dal deputato di Italia Viva eletto in Europa, Massimo Ungaro. “I giovani di Hong Kong, come Joshua Wong, sono tornati in piazza per difendere i diritti e la democrazia dei loro concittadini - afferma il deputato -: la proposta di legge appare infatti come una reale violazione del principio “un paese, due sistemi”, principio cardine per la difesa della libertà di espressione, di assemblea, di manifestazione del dissenso di cui godono oggi i cittadini della regione amministrativa speciale”. L’eletto all’estero ha quindi chiesto “agli amici della Repubblica popolare cinese di riflettere bene se questo sia veramente nel loro interesse: non si può scindere il successo di Hong Kong dal suo regime speciale di autonomia. E come democrazia parlamentare l'Italia non può non solidarizzare con chi chiede il rispetto della democrazia, dei diritti e della dichiarazione sino-britannica del 1984”. (aise)

ACCADEMIA DEL BELGIO: ANTONELLA FIORAVANTI “PIÙ PROMETTENTE GIOVANE SCIENZIATO DELL’ANNO”

BRUXELLES/FIRENZE – L’italiana Antonella Fioravanti è stata premiata dall’Accademia del Belgio come “più promettente giovane scienziato dell’anno”. Il premio, per la prima volta assegnato ad una studiosa straniera, è stato conferito ad Antonella Fioravanti per il suo lavoro di ricerca sull’antrace. Fioravanti, nata a Prato 36 anni fa, si è laureata in biologia all’Università di Firenze nel 2010 con il massimo dei voti e ha poi proseguito i suoi studi in Francia e in Belgio. Oggi è ricercatrice alla Vrije Universiteit di Bruxelles. Monica Barni, vicepresidente della Regione Toscana e assessore a Cultura e Università, nel complimentarsi con la ricercatrice sottolinea come la sua storia di giovane studiosa sia “non solo una testimonianza preziosa del valore della formazione, ma anche un bellissimo spot per far comprendere cos’è la migliore Europa, come racconta il suo curriculum con gli studi a Firenze, a Lille, a Bruxelles”. Un successo che “viene in un momento del tutto particolare, segnato dagli effetti dalla pandemia, ed assume un significato ancora più importante, mostrando quanto sia necessario per l’umanità il lavoro di ricerca della scienza”. L’augurio ad Antonella Fioravanti è “di proseguire nella sua brillante carriera di ricercatrice e di continuare a testimoniare il valore dello studio e della capacità formativa del sistema universitario italiano ed europeo”.(Inform)

ITALIANI ALL'ESTERO - COVID-19/EUROPA - SEN.GARAVINI(IV/ESTERO): "SI RIPRISTINI SCHENGEN. CONDIVIDO APPELLO PRES.PARLAMENTI FRANCO/TEDESCO: LIMITAZIONE CIRCOLAZIONE CONTRARIA PRINCIPI UE"

"Tornare alla normalità vuol dire anche e soprattutto riaprire i confini. Per questo, è importante che ci sia uno sforzo comune di tutti gli Stati membri europei per ripristinare la libera circolazione all'interno dello spazio Schengen. In tutti gli Stati. La necessaria tutela della sicurezza sanitaria non deve servire da alibi per procrastinare in eterno il ripristino delle frontiere". Lo dichiara la Senatrice Laura Garavini, Presidente Commissione Difesa e Vicepresidente vicaria gruppo Italia Viva-Psi. "Condivido l'appello dei presidenti del Bundestag, Wolfgang Schaeuble, e dell'Assemblea Nazionale francese, Richard Ferrand. La limitazione alla circolazione è contraria al principio comunitario alla base dell'Unione Europea. È causa di gravi danni di carattere economico, con conseguenze dall'export al turismo. E fa il gioco dei sovranisti. È stata giustificata nella fase emergenziale, ma ora è giusto tornare a viaggiare. Con tutte le opportune misure di sicurezza e distanziamento sociale - conclude Garavini -, possiamo muoverci tra Stati europei". (26/05/2020-ITL/ITNET)