SINDACATI ITALIANI NEL MONDO - EMERGENZA CORONAVIRUS - CGIL CISL E UIL: SOSPESA MANIFESTAZIONE DEL I° MAGGIO A PADOVA ED IL CONCERTO A P.ZZA SAN GIOVANNI A ROMA "EMERGENZA CORONAVIRUS" IL SEGNO

PIU' EVIDENTE DELLA DIFFICOLTA' SANITARIA SOCIALE ED ECONOMICA CHE STA VIVENDO IL NOSTRO PAESE:

“Cgil Cisl Uil hanno deciso oggi di sospendere ufficialmente la manifestazione nazionale del Primo Maggio prevista quest’anno a Padova ed il Concerto di Piazza Giovanni a Roma a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria per il Coronavirus. “È quanto dichiarano in una nota congiunta i tre Segretari Confederali organizzativi di Cgil, Cisl, Uil Nino Baseotto, Giorgio Graziani, Pierpaolo Bombardieri. “È più che evidente l’impossibilità oggi di confermare tutti gli eventi pubblici previsti per il Primo Maggio visto il contesto difficile che sta vivendo tutto il paese ed anche il mondo del lavoro. Cgil Cisl Uil, consapevoli della gravità del momento, stanno valutando delle modalità alternative, in conformità con le prescrizioni di legge, per celebrare la giornata del Primo Maggio, anche nel tradizionale rapporto positivo con la Rai per dare voce al mondo del lavoro e sottolinearne il contributo che sta offrendo in questa drammatica crisi sanitaria”.(03/04/2020-ITL/ITNET)

ITALIA GRATA PER GLI AIUTI DELLA RUSSIA MA CHIEDE IL RISPETTO PER LA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE

ROMA\ aise\ - “In questa fase di difficoltà l’Italia sta ricevendo aiuto e supporto da molti Paesi ed è evidente il meccanismo di solidarietà scattato da parte della comunità internazionale. Il nostro Paese, oggetto di tale solidarietà, non può che esserne riconoscente”. Si apre così la nota congiunta con cui i Ministeri della Difesa e degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ringraziano la Federazione Russa per gli aiuti al nostro Paese. “Materiali e capacità giunte dalla Russia, anche a seguito di un contatto tra il presidente Conte e il presidente Putin, così come i contributi inviati da tutti gli altri Paesi amici, sono stati ampiamente descritti e documentati con la consueta trasparenza da parte delle Istituzioni”, spiega la nota, in cui i due dicasteri ribadiscono che “il team sanitario russo, arrivato in Italia lo scorso 22 marzo, lavora in sinergia con il personale della Difesa italiana e del Ministero della Salute”. In particolare “il contingente russo è composto di 104 unità, nello specifico 32 operatori sanitari (tra medici e infermieri), 51 bonificatori e altro personale di assistenza e interpretariato a supporto. Sono state costituite squadre miste con personale militare italiano del 7° Reggimento NBC dell’Esercito Italiano, che ha capacità similari, ed è stata avviata l’attività di sanificazione in alcune strutture e aree di Bergamo definite dalla Protezione Civile, in coordinamento anche con la Regione e ASL Lombardia. (aise continua a leggere: ITALIA GRATA PER GLI AIUTI DELLA RUSSIA MA CHIEDE IL RISPETTO PER LA LIBERTÀ D’ESPRESSIONE )

UK/UNGARO (IV): SOSTENITORI DELLA BREXIT SCOPRONO IMPORTANZA DEL LAVORO DEGLI IMMIGRATI UE

ROMA - “Nel periodo difficile che stiamo attraversando almeno una buona notizia, che lascia comunque il sapore amaro dell’egoismo populista: nella pandemia i più accesi sostenitori della Brexit scoprono la fondamentale importanza del lavoro degli immigrati”. Queste le parole del deputato di Italia Viva eletto in Europa, Massimo Ungaro, a commento delle parole del Ministro dell’Interno britannico, Priti Patel, “convintissima brexiteer”, che ha dichiarato di voler predisporre il rinnovo immediato di tutti i permessi di soggiorno per lavoro in scadenza a ottobre 2020 per gli operatori sanitari stranieri impiegati nel Regno Unito. “Nell’NHS - spiega Ungaro in una nota diramata oggi -, il servizio sanitario di Sua Maestà, sono 65.000 i lavoratori europei, di questi 6396 gli italiani”. “Ma come non erano gli stranieri a rubare il lavoro ai britannici?”, si chiede l’eletto all’estero. “Una vulgata che vale anche per i nazional-populisti nostrani e che oggi si guardano bene dal citare nella loro propaganda politica”. (aise)

EMERGENZA COVID-19, GIGI PETTENI (INAS CISL): “INPS CI METTA IN CONDIZIONE DI STARE AL SERVIZIO DELLE PERSONE”

ROMA – Fare domanda per il bonus da 600 euro, chiedere all’Inps un congedo per assistere un familiare o inviare richiesta di riconoscimento di infortunio sul lavoro perché si è preso il Covid-19 in azienda: in una quotidianità stravolta dall’emergenza sanitaria, il bisogno di attivare diritti previdenziali e socioassistenziali resta immutato. Per rendere accessibili questi diritti, il patronato Inas Cisl resta operativo per assistere i cittadini su domande e procedure che non possono aspettare. “Nonostante l’emergenza – ha spiegato il Presidente dell’Inas Cisl, Gigi Petteni – non vogliamo lasciare sole le persone. Per farlo abbiamo rimodulato le attività, in modo da consentire alle persone di stare a casa”. Chi ha bisogno dei servizi del patronato deve chiamare il numero verde 800 249307 e spiegare quali sono le proprie esigenze. Il patronato ricontatterà gli interessati per gestire le loro pratiche, nel rispetto delle misure anti-virus. “Solo nel caso in cui la presenza fisica della persona in sede si riveli indispensabile per mandare avanti la pratica prenderemo appuntamento per vederci in ufficio: anche se restiamo aperti esclusivamente per questo tipo di incontri, facciamo di tutto per consentire alle persone di restare a casa”, ha aggiunto Petteni. Prima di tutto, quindi, bisogna chiamare il numero verde e attendere il riscontro degli esperti del patronato Inas per sapere come procedere per ottenere una consulenza sulla possibilità di andare in pensione, presentare domanda per una prestazione, richiedere i congedi parentali e molto altro. “In quest’ottica – ha sottolineato Petteni – auspichiamo che l’Inps ci metta in condizione di poter svolgere al meglio il nostro servizio, dando priorità di ascolto a chi come noi, da sempre e quotidianamente, svolge questo lavoro e realizza prossimità anche quando le istituzioni lasciano il territorio privo di punti di riferimento. Anche se buona parte del Paese si ferma per arrestare il contagio, noi siamo operativi per evitare che, a subire battute d’arresto, siano le tutele delle persone”, ha concluso il Presidente dell’Inas Cisl. (Inform) PATRONATI ITALIANI NEL MONDO - BONUS - PAGLIARO (PRES.PATRONATO INCA)

ESPRIME "QUALCHE DUBBIO" SUI NUMERI DI PRATICHE EVASE ANNUNCIATO DA PRES.INPS "DUE MILIONI DI PRATICHE EVASE"

Nonostante le rassicurazioni del presidente dell'Inps Pasquale Tridico sulla tenuta dei sistema informatico dell'Istituto, tanto da lanciarsi in numeri stratosferici delle pratiche evase (oltre 2 milioni) per il bonus di 600 euro, a due giorni dal flop, che ha costretto l'Istituto a sospendere tutta l'attività, ancora molte le difficoltà segnalate dal patronato della Cgil. Per il secondo giorno consecutivo, infatti, si va avanti a singhiozzo un po' dappertutto, con qualche miglioramento in alcuni momenti della giornata. Michele Pagliaro, presidente dell'Inca Cgil parlando all'Adnkronos fa il punto della situazione dubitando della bontà dei numeri delle pratiche evase diffuse dall'Inps.. "Se ieri il sito non ha funzionato e ci sono due milioni di pratiche - spiega -, allora nel giro di cinque giorni il problema si risolve da solo". "Non vorrei dubitare sui numeri diffusi dall’Inps - avverte -, ma qualche sospetto ce l’ho. Se questo sistema non funziona, non funziona. Se funziona e viaggia nell’arco di 48 ore con due milioni di pratiche, considerato che sono circa 10 milioni gli aventi diritto, allora il problema non esiste". "Purtroppo non è così", commenta amaramente. "La verità , comunque verrà a galla. Vedremo se il giorno 15 aprile le prestazioni verranno pagate, perché il presidente Tridico è andato oltre; ha detto che il 15 tutti riceveranno i soldi. Auspichiamo che sia così. Intanto, per il patronato la situazione rispetto ai giorni precedenti non è cambiata più di tanto". "Noi ieri avevamo 14 mila invii su oltre 140 mila pratiche in giacenza -sottolinea ancora -. Oggi la situazione è migliorata ma non di tanto. Avremo anche triplicato gli invii oggi (circa 19 mila ndr), ma la situazione non è agevole". Per Pagliaro questa condizione "non è una novità"; "a chi come noi lavora con l’Inps - spiega - capita spesso e l’effetto annuncio del click day ha fatto il resto". In poche parole, per il presidente di Inca le cose non vanno affatto bene. "Non siamo in una condizione di dire che tutto è risolto; forse con il passare dei giorni la situazione migliorerà quando l'affluenza delle richieste diminuirà", "ma ad oggi i problemi i sono eccome", ha concluso. (03/04/2020-ITL/ITNET)